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Autore: _Key    30/03/2011    2 recensioni
Quanto potrebbe valere un determinato respiro?
Qualcosa per cui vivere, e per cui morire.
La lacerante paura di dire la verità; la necissità di nasconderla a tutti i costi. Sì, paura. La paura di non essere creduta, e di essere abbandonata. Di rimanere sola. Di nuovo.
Lui era qualcosa che riusciva a scaldarle l'anima ormai gelida col passare degli anni, e le mani.
Qualcosa di vero, e di estremamente puro.
Lui riusciva a vederle il fuoco negli occhi.
I battiti del suo cuore seguivano i respiri di lui.
-
Tutto iniziato, dove un inizio vero e proprio non c'era mai stato.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Quel sogno, l'unico pensiero nella mente di Hayley, paragonabile forse ad un tormento. Era tutto così strano per essere solo un sogno. Anche quando si svegliò, tra il chiamare ancora la mamma e le lacrime che ancora le scendevano sul viso. Aveva la sensazione che tutto quello significasse qualcosa, ma cosa? Non sapeva più che pensare, anche se, le fece uno strano piacere rivederla. 
Quei diversi giorni a scuola, erano andati malissimo, non c'era proprio con la testa.
Ad un certo punto sentì squillare il telefono. Lesse Andy sullo schermo e rispose.
«Hey Hayley!» esclamò Andy.
«Andy..» mormorò Hayley sicuramente meno energica.
«Come stai, Hayley?»
«Bene, e tu?» mentì.
«Non si direbbe. Oggi a scuola, come tutti questi giorni, sei stata del tutto assente, e all'uscita continuo a non vederti. Per di più anche a lavoro lo stesso.» disse Andy.
«Ehm.. non mi sono sentita tanto bene in quest'ultimo periodo.. e dopo scuola, mi affretto a tornare a casa per riposare un po'.» mentì.
Come sarebbe passato per la sua mente solo il pensiero di svelare il vero motivo per cui quei giorni era così? Come avrebbe potuto dirle tutta la verità? Per quanto la reputasse una persona vera, forse non avrebbe capito, forse le sarebbe venuto solo da ridere o forse ancora, l'avrebbe creduta pazza e chi sa quale altro aggettivo avrebbe potuto paragonare non solo a lei, ma al tutto.
«Che ti succede, Hayley? Ne vuoi parlare? Guarda che io ci sono.» rispose Andy sembrando abbastanza preoccupata.
«No, grazie Andy. Tutto ok. E' solo un mal di testa, non preoccuparti.»
«Io continuo a pensare che qualcosa ti sia successo, ti sento strana..»
«Parlami di te, invece, tutto ok?» le chiese Hayley per cambiare del tutto argomento.
«Sì, ti ho chiamata per chiederti se oggi ti andrebbe di farmi compagnia al centro?» le domandò.
«Al centro? Per fare cosa?»
«Ho visto una maglia molto carina, e vorrei comprarla. Che dici allora, vieni?»
«Ehm.. non credo sia proprio il caso..» rispose Hayley, pensando che comunque non fosse proprio il momento opportuno.
«Dai Hayley! E' anche un modo per distrarti un po', fidati!» esclamò.
«Ok, dai, forse hai ragione.. mi hai convinta.»
«A che ora facciamo?»
«Non so, facciamo le cinque?»
«Perfetto, ti vengo a prendere io a quell'ora.» disse, con aria convinta.
«Aspetta aspetta, ma tu non sai dove abito!» rispose Hayley cominciando a ridere.
«Vero! Allora fatti trovare fuori al Niken's!» esclamò appena smise di ridere anche lei.
«Ora va meglio! E non fare tardi!» le raccomandò.
«Ok, a dopo!» 
«A dopo!» riattaccò.
Forse era proprio quello che le ci voleva, anche se sapeva certamente che il pensiero di quel sogno fatto, non si sarebbe cancellato, questo indubbiamente.
 
Erano le cinque e dieci, Hayley era fuori al Niken's e di Andy nemmeno l'ombra, fin quando però non sentì il clacson della macchina di Andy arrivare per poi entrarci.
Tra una chiacchiera e l'altra, e la musica dello stereo che Andy aveva in macchina, arrivarono in centro. 
«Vedrai com'è carino questo negozietto, Hayley.» 
«Posso fidarmi dei tuoi gusti, dai.» rispose Hayley sorridendole.
A Hayley piaceva. Tutto le piaceva. In mente sua pensava che non avesse mai trascorso un pomeriggio così bello con un' amica, a camminare per il centro, a fermarsi davanti ai negozi e fare commenti assurdi su ogni tipo di ragazzo che passava. Guardò un istante Andy, e abbozzò un sorriso, forse poteva essere Andy l'amica che le era sempre mancata.
Sul marciapiede c'erano delle bancarelle che vendevano cose di tutti tipi, a partire dagli orecchini e finire alle sciarpe, dalle collane alle borse, ed Hayley si soffermò su quella di un'anziana signora mentre stava ancora camminando con Andy, notando qualcosa di familiare. L'anziana signora sembrava quasi per andare via quando però le si fermò un gruppo di ragazze davanti.
Il braccialetto che le dava la mamma nel sogno era su quella bancarella. Le si fermò tutto davanti agli occhi, tutto, si fermò tutto. Nel più vero senso della parola.
Andy la tirò il braccio portandola a sé e le mostrò la vetrina dove c'era la maglia che doveva comprare.
«Hayley, cosa succede?» le chiese guardandola negli occhi.
«Là.. io.. quello..» balbettò Hayley. 
«Che stai dicendo, Hayley?!» quasi urlò. Era comprensibilmente stranita dal suo comportamento.
«Ascoltami, entra un attimo da sola nel negozio, che io arrivo subito!» esclamò, già indietreggiando.
«Ma come?»
«Ti spiego tutto dopo!» le rispose. «Per favore.» continuò.
«Ma..» sfiatò. «Va bene..» continuò poi, guardando Hayley ancora una volta.
Mentre Andy ancora perplessa entrava nel negozio, Hayley corse dietro la signora anziana che aveva preso quel piccolo tavolino dove teneva appoggiato tutto e l'aveva messo sotto il braccio, e mentre ancora camminava la fermò.
«Mi scusi signora! Ma per favore, mi fa vedere uno dei bracciali che vende?» le chiese la ragazza, mentre era ancora un po' affannata.
«Certo, signorina. Prego..» rispose gentilmente la signora riaprendo il tavolino dove c'erano tutti i bracciali.
«No signora, mi ascolti. Prima qua c'era un braccialetto marrone e con dei ciondolii rossi sopra.. ma non c'è ora!»
«Si calmi, signorina.»
«Il braccialetto!» quasi urlò.
«L'ho appena venduto, ma ce ne sono altri molto carini se vuole.»
«Si ricorda a chi lo ha venduto?» le chiese, mentre il nervoso si faceva sentire sempre più.
«Ehm.. era una ragazza con i capelli biondi e con una sciarpa a pois.»
«Grazie ancora, signora! E mi scusi, arrivederla!»
«Arrivederci.» quasi sfiatò la signora.
Trovare e avere quel braccialetto; questi erano gli unici pensieri rincorrersi nella mente di Hayley, ma.. come? Il centro era strapieno di persone, era impossibile trovarlo. Doveva trovare quella ragazza. 
Si recò subito nel negozio dove Andy avrebbe dovuto essere per comprare quella maglia di cui le aveva parlato, anch'esso colmo di persone. Era talmente persa nel trovare quel bracciale che guardava disperatamente sui polsi di qualsiasi ragazza con la chioma bionda, ma non vedeva nessuna con quella sciarpa che le aveva descritto la signora pochi minuti prima. Stava quasi per perdere le speranze fin quando alla cassa non vide una ragazza con i capelli biondi e con quella maledetta sciarpa a pois, rossa e bianca.
Voleva avvicinarcisi subito, ma poi decise di aspettarla all'uscita giacché era quasi al punto di pagare.
«Hey! Ciao, scusami tanto, ma devo chiederti un grandissimo favore!» esclamò Hayley, con occhi che emanavano quasi disperazione.
La ragazza era a dir poco perplessa, ma era molto, anche troppo comprensibile. Era snob, i suoi polsi oltre a quel bracciale che riteneva suo, erano pieni di altri di diverso tipo e genere, tutti d'oro o argento. Ancora più strano tutto ciò che accadeva dunque. Perché una ragazza che poteva permettersi di avere tutto quello ai polsi, da oro ad argento, si era fermata ad una semplice bancarella su un marciapiede e aveva comprato un braccialetto che sarebbe potuto costare poco e niente?
«Ehm.. dimmi..» rispose gentilmente la ragazza.
«Mi dai quel braccialetto, per favore?» le chiese secca. «E' importante, credimi. Per favore.» continuò.
«Ehm..» mormorò la ragazza guardando il bracciale.
«Aspetta! Posso pagartelo il doppio, o anche il triplo, quello che vuoi! Ma per favore, dammelo.» rispose disperata Hayley, vedendo l'indecisione della ragazza.
«Ma.. perché?» rispose la ragazza guardando nuovamente il bracciale quasi per capire cosa ci fosse in esso di così prezioso.
«E' importante, credimi. Il motivo non posso dirtelo, sarebbe troppo assurdo.. per favore.» sfiatò.
La ragazza sciolse il nodo che manteneva il bracciale al suo polso, e glielo porse.
«Tieni.»
Sul volto di Hayley si disegnò un leggero sorriso ricco di sollievo nel momento in cui la ragazza glielo porse, come quando perdi una cosa e la ritrovi dopo tanto tempo dal momento in cui l'hai smarrita, qualcosa a cui tieni tanto, quella era la sua sensazione.
«Grazie! Non so come ringraziarti! Quanto ti devo?»
La ragazza non rispose, e solo un sorriso le rivolse prima di andarsene definitivamente via.
 
Hayley aveva il bracciale, ma prima di qualsiasi altro pensiero, doveva trovare Andy.
Prese il telefono dalla borsa per cercare di rintracciarla, e notò sullo scherzo che Andy aveva provato a chiamarla ben sei volte. Provò a chiamarla lei, ma risultava non raggiungibile.
Entrò nuovamente nel negozio, cercò un po' tra la folla, ma niente, Andy lì dentro non c'era. Uscì dal negozio per controllare ancora una volta se l'aveva aspettata all'uscita, e finalmente, dopo poco, la vide.
«Eccoti Andy!» esclamò Hayley.
«Hayley! Ma che è successo?! Stai bene?!» le domandò, preoccupata. «Si può sapere che cazzo fai?!»
Hayley non sapeva che dirle, ma una cosa era certa, la verità non gliel'avrebbe mai detta. Aveva quasi paura di quello che avrebbe potuto pensare Andy, e non voleva.
«Senti, perché non torniamo a casa? Ti spiegherò tutto per bene, domani.. non mi sento proprio bene ora, mi è ritornato il mal di testa.. e questa volta è ancora più forte.» disse, ovviamente mentendo.
«Va bene, però voglio una spiegazione degna del suo nome eh, perché la cosa non è normale: lasciarmi fuori ad un negozio, tra l'altro da sola, senza darmi nessuna spiegazione.» disse Andy. «Andiamo ora, la macchina è all'angolo.» continuò.
Per un secondo Hayley si sentì strana, Andy non fece nulla, quando nel momento in cui una persona avrebbe fatto lo stesso a lei, sarebbe stata capace di diventare una belva.
Si avviarono verso la macchina nel dove era parcheggiata, ci salirono, Andy mise in moto, e via dritta verso casa.
«Hai comprato la maglia che volevi poi, Andy?'' le domandò poi.
«Sì, la busta è nella borsa, ma siamo arrivate, te la faccio vedere qualche altra volta, ok?» rispose. «Ma aspetta, ora ci sei tu con me in macchina, fammi vedere dove abiti.»
«Ma per me, puoi lasciarmi anche qui, Andy. Non preoccuparti!»
«Non esiste! Ti fa male anche la testa, non lo pensare nemmeno.» rispose secca Andy.
«Allora ok, vai dritto..» disse poi. «Ora gira a destra.. e di nuovo a destra.»
«Quindi è qui che abiti?» esclamò una volta arrivate.
«Sì, questo è il mio quartiere.» rispose. «Vieni a trovarmi quando vuoi, e grazie ancora per il passaggio.» continuò sorridendole.
«Cerco di passare domani, così mi spieghi tutto per bene, e di niente.» disse Andy, ricambiando il sorriso.
''Oh cazzo'' pensò Hayley, ingoiando un bel po' di saliva.
«Ah.. sì.. va bene..» disse poi quest'ultima, balbettando.
«Ciao!» esclamò la ragazza in macchina andando via.
«Sì.. ciao.» sfiatò, mentre Andy era ormai già andata.
 
  
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