Capitolo 4
Passata quella notte, Dean decise che era arrivato il tempo di fermarsi con i loro casi e riposare per un po’ da qualche parte senza preoccuparsi per le altre persone, tutta quell’ansia e quel lavoro non aiutava la salute di Sam perciò decise di partire per il miglior luogo dove dimenticare i problemi, la patria del divertimento, della gola, della lussuria, ma soprattutto dei soldi….LAS VEGAS…l’unico problema era convincere quel secchione di Sam sempre fissato con l’aiutare gli altri e mai se stesso a partire, quindi optò per fargli una di quelle sorprese che non gli sarebbe piaciuta più di tanto…Si trovavano nella solita squallida stanza di motel che avevano affittato, Sam dormiva beatamente nel suo letto, a gli occhi del fratello sembrava ancora quel bambino che la sera correva nel suo letto perché avuto un incubo, intanto Dean preparava le borse per entrambi…
-Sam svegliaaaaa- urlò Dean, praticamente, nelle orecchie del fratello tanto forte da farlo cadere dal letto provocando in lui una fragorosa risata
-hahahaha Sammy sei troppo imbranato, forza è ora di alzarsi- disse Dean togliendo le coperte al fratello
-Ma che ore sono…LE 5:00… Dean sei pazzo da quando sei così mattiniero-Sam recuperò le coperte e si coprì nuovamente
-Lo sono sempre stato- disse mentre metteva una felpa nella borsa per poi girarsi verso il fratello-nononono Sammy non provare a riaddormentarti dobbiamo partire- costringendo il fratello ad alzarsi
-e dove dobbiamo andare?- disse con un tono ancora addormentato
-vedrai, ora va a farti una doccia così ti svegli- disse Dean mentre gli lanciava un asciugamano, Sam entrò in bagno, uscì dopo una ventina di minuti, si vestì e “finalmente è arrivata l’ora della partenza” pensò Dean. Entrarono in macchina, Sam non era ancora del tutto cosciente mentre Dean non vedeva l’ora di incominciare questo nuovo viaggio, il pensiero di tutte quelle ragazze, le roulette dove poteva vincere tanti bei soldini, ma soprattutto il fatto che Sam potesse distogliere la mente da quei pensieri negativi, così prese le chiavi le infilò nella fessura della sua piccola sentì il rumore partire dal motore fino ad arrivare alle sue orecchie e da lì si capi che il viaggio aveva inizio…
-All’ora mi vuoi dire dove siamo diretti , abbiamo un nuovo caso? Ho letto sul giornale di un poliziotto che…- partì in quarta Sam, già pronto ad aiutare altre persone senza pensare alla sua salute
-Nono mio caro fratellino noi non risolveremo nessun nuovo caso, anzi, ti sto per portare in un posto dove non esistono problemi- disse Dean con una faccia maliziosa
-Ovvero?-ridendo
-Las Vegas la patria del divertimento- disse Dean con fare allegro
Sam non era entusiasta della scelta del fratello-Dean… emm… senti non credi che sia nostro dovere andare a dare un’occhiata a quell’uomo? Pensa se è un mostro noi dobbiamo fermarlo-
Dean rimase in silenzio a fissare la strada che gli scorreva davanti agli occhi e con un tono molto serioso disse-Noi andremo a Las Vegas e non accetto un no come risposta-
-Dean so che sei preoccupato per la mia salute, ma ti giuro che sto bene anzi benissimo-disse cercando di sembrare sincero mentre il fratello lo scrutava dalla testa ai piedi
-Sì certo come no-disse Dean-comunque non mi importa ciò che dici o ciò che fai noi ora andiamo a rilassarci in un posto incredibile-
-Ma non pensi alle persone che potrebbero morire se noi non facciamo qualcosa?-disse Sam iniziando ad alterarsi
-Sinceramente…NO-disse Dean lasciando a bocca aperta il fratello, Sam non poteva credere a ciò che le sue orecchie stavano sentendo, ma capì che rispondere a quella provocazione non avrebbe portato a nulla di buono quindi si accovacciò su sedile della macchina e si fece trasportare da quella odiosa musica che il fratello tanto adorava.
Passarono diverse ora quando….
-Sammy sveglia-urlò Dean facendo sobbalzare il fratello
-Dean, ma oggi che ti prende? hai deciso di cambiare lavoro da cacciatore a sveglia ?- disse Sam con un velo di ironia-Cosa c’è?-
-Mio caro benvenuto a LAS VEGAS- disse Dean mentre varcavano le porte di una città che rivelerà avere più problemi di quanto si pensi