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Autore: Kary91    10/04/2011    10 recensioni
Una raccolta di brevi frammenti di racconto ispirati alla meravigliosa colonna sonora di questo telefilm.
1. Chances . Five for fighting [Jeremy] 11. Cut. Plumb [Anna & Jeremy]
2. It is what it is. Lifehouse [Tyler] 12. How to save a life. The Fray [Damon da piccolo, Giuseppe Salvatore]
3. We'll be a dream. We the Kings [Elena & Matt] 13. Say (All I need). One Republic [Stefan]
4. Run. Leona Lewis [Vicki ] 14. Brave. Tawgs Salter [Caroline & Tyler]
5. All we are. Matt Nathanson [Damon & Elena] 15. Longest Night. Howie Day [Jules & Tyler]
6. Be there. Howie Day [Caroline & Stefan] 16. The weight of the world. Editors [Jeremy]
7. Losing your memory. Ryan Star [Tyler] 17. Skinny Love. Birdy [Jenna]
8. Time of our lives. Tyrone Wells [Elena & Jeremy] 18. broken Strings. James Morrison [John]
9. Love's to blame. Joel and Luke [Damon & Stefan] (Spoilers 2x12) 19. You haven't lost me yet (Caroline & Matt)
10. Only one. Alex Band [Alaric & Isobel]20. Echo. Jason walker (Matt&Vicki)
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Jeremy Gilbert, Tyler Lockwood, Un po' tutti | Coppie: Anna/Jeremy, Caroline/Tyler, Damon/Elena
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'There's a light. There's the sun.'
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Brave.

 

I'd rather be wrong
than hope that I'm right
'cause I can't go on with this all inside
I think I'll be Brave
And say how I've wanted you

Brave. Tawgs Salter

Caroline adagiò i gomiti sulla ringhiera del terrazzo e portò lo sguardo verso il cielo: la notte avvolgeva la sua visuale come una coperta intarsiata di bagliori lucenti.

In silenzio, la ragazza si strinse il golfino al petto e scosse il capo con aria malinconica osservando lo spiraglio di pallida luna che spiccava nell’oscurità della volta.

Per un attimo, fu quasi convinta che il satellite stesse ammiccando nella sua direzione: forse stava tentando di comunicarle che un folto gruppo di uomini lupo aveva da poco messo piede a Mystic Falls.

Caroline, tuttavia, era già a conoscenza di quel pericolo.

Il suo cuore saltava un battito ogni due, gravido di sensazioni contrastanti: tormentato dal rimorso, dalla paura.

Sapeva che quella sera anche lui sarebbe tornato a casa, anche se forse si sarebbe trattenuto solo per una notte.

E per quanto da un lato avrebbe semplicemente voluto fingere che quella presenza costante tra i suoi pensieri non la turbasse minimamente, una parte di lei aveva un disperato bisogno di esternare tutto ciò che vorticava nella sua testa.

Avrebbe voluto che Tyler fosse lì: avrebbe preferito parlargli un’ultima volta prima della sua partenza.

Ma lui era fuggito senza voltarsi indietro. Senza aver tentato di chiederle scusa, ancora una volta.

E la rabbia si mescolava a fiotti di parole, insulti e anche sensi di colpa nella mente sempre più satura della ragazza.

Perché Caroline era un vulcano in piena attività, gravido di pensieri e considerazioni. Caroline era un fiume ininterrotto di conversazioni schiette e articolate, prive di freni inibitori.

Non avere avuto occasione di comunicare a Tyler ciò che le passava per la testa la turbava.

Dentro Caroline si scontravano parole di conforto e di disprezzo. Vocaboli tersi di rabbia, ma anche di compassione e tenerezza.

Amicizia. Amore. Perdono.

Caroline avrebbe solo voluto cogliere un’opportunità per potersi liberare di quel peso fastidioso.

Ma sapeva anche che se si fossero presentate delle occasioni, forse qualcos’altro sarebbe venuto a mancare.

Il coraggio.

Caroline doveva trovare il coraggio di ammettere che non sarebbe mai riuscita a odiare Tyler, nonostante tutto.

Perché comprendeva l’ingenuità dei suoi gesti e le sue paure. Perché anche lei aveva ferito e ucciso.

Perché avevano condiviso qualcosa.

E nei momenti di delicata fragilità, quando affiorava in lei la convinzione di non essere particolarmente importante, avvertiva ancora il tocco disperato delle braccia di Tyler aggrappate a lei.

E questo la faceva immediatamente sentire meglio.

“Chiudi gli occhi”

Caroline rabbrividì avvertendo il soffio improvviso di una voce e lo spavento prese il sopravvento facendola arretrare verso la porta a una velocità inumana.

“Tyler.”

Caroline riconobbe la figura del ragazzo che si stagliava di fronte a lei e un misto di sensazioni pungenti si divincolarono all’interno del suo animo minacciando di prosciugare le vaghe tracce di coraggio ancora presenti.

Tyler appariva quasi più grande, più maturo. I capelli erano leggermente lunghi e arruffati, ma lo sguardo era rimasto lo stesso. Quegli occhi intensi colmi d’ inchiostro la laceravano ancora, prosciugandola di ogni sicurezza.

Era sempre stato così, sin da quando erano piccoli.

 “Chiudi gli occhi Caroline.”

Tyler ripeté ancora una volta quelle parole osservandola a lungo, le mani infilate nelle tasche dei jeans.

“Perché non riuscirò mai a trovare il coraggio di fare ciò che sto per fare se tu mi fissi così.”

“Vuoi uccidermi?”

Caroline non si era resa conto di quanto apparissero deboli e inoffensive le sue parole, fino a quando non avvertì il suo stesso mormorio unirsi alla leggera brezza primaverile.

Tyler sgranò gli occhi sorpreso e per un attimo a Caroline parve di individuare il debole alone di un sorriso agli angoli delle sue labbra.

“Cosa? No, certo che no.”

Si avvicinò di qualche passo sempre tenendo lo sguardo puntato contro di lei.

“Chiudi gli occhi Caroline. Per favore.”

Caroline avvertì l’immediato impulso di colpirlo con violenza in preda ad una collera improvvisa.

Era lei che aveva bisogno di parlare. 

Era lei che non aveva avuto possibilità di vederlo un’ultima volta e in quel momento gli avrebbe sputato addosso tutto quello che da mesi attendeva di affiorare in superficie e che non aveva più voglia di tenersi dentro: la rabbia, la delusione, e forse, anche il perdono.

Eppure tutto questo non accadde.

Con sorpresa, Caroline si accorse che in aperto contrasto a ciò che le stava dettando di fare la sua mente, le sue palpebre stavano acconsentendo alla richiesta di Tyler.

Chiuse gli occhi e trovò il coraggio. Il coraggio di fidarsi del suo cuore senza dare retta al cervello o a ciò che gli dettava il buonsenso.

E proprio mentre pensava di commettere l’errore più grande della sua vita, si sorprese nell’avvertire il leggero tocco di due labbra sulle sue.

Un tocco delicato, questa volta. Appena abbozzato.

Era un bacio timido, ma in un qualche modo intenso; senz’altro più incisivo del primo che si erano scambiati solo qualche mese prima.

Fu come se con quel gesto, Tyler stesse cercando di ammettere a Caroline la fragilità della quale era sempre stato vittima, ma che solo a lei aveva concesso di riconoscere.

Con quel bacio, Tyler costruì in Caroline la consapevolezza del suo disperato bisogno di tenerezza. Di un moto di affetto limpido e sincero.  Lui desiderava solamente qualcuno che lo sostenesse, che lo amasse, senza chiedere nulla in cambio.

E forse anche lei.

Tyler la sfiorava appena, i polpastrelli che lambivano con carezze appena accennate il suo volto, quasi non si sentisse degno di condividere con Caroline un momento di simile delicatezza e intimità.

Era tutto così semplice, naturale e puro. E quelle che vorticavano scompostamente nella mente di Caroline in quel momento, erano parole che non aveva mai associato all’indole generalmente schiva e aggressiva di Tyler.

Non appena si separarono, Caroline avvertì con stupore che una sottile lacrima incolore era rimasta incastonata fra le sue ciglia.

Non si era accorta di averla fatta sgorgare e nemmeno riusciva a comprendere a cosa fosse dovuta.

“Mi dispiace.”

Tyler dichiarò infine recuperando il controllo della sua voce e riprendendo a tormentare Caroline con l’intensità delle sue iridi.

“Mi dispiace di essermi comportato da codardo fin dall’inizio. Mi dispiace di non aver mai trovato il coraggio di starti vicino, di proteggerti, come tu hai fatto con me. Credevo di volerti vicina per egoismo: eri l’unica persona con cui potevo aprirmi. L’unica ragazza che avrebbe mai accettato la mia condizione. Ho capito troppo tardi che a legarmi alla tua presenza non era semplicemente la mia solitudine. Penso di essermi innamorato di te nel momento in cui, al mio risveglio dopo quella maledetta notte, ti ho sentito pronunciare il mio nome. E mi dispiace di essermene andato da Mystic Falls senza riuscire a confessarti tutti questo, ma non sono mai stato una persona coraggiosa. Non lo sono nemmeno ora, dopo tutto quello che è successo. Mi dispiace.”

Caroline ascoltava in silenzio, per una volta completamente a corto di parole.

Frammenti del discorso di Tyler si insinuarono dentro di lei sposandosi con alcune delle frasi che da tempo ribollivano nel suo petto in attesa di essere pronunciate.

Stranamente le due parole che il ragazzo continuava a ripetere senza quasi rendersene conto, erano le stesse che avevano tormentato Caroline per giorni con insistenza: mi dispiace.

 “Non ho intenzione di trattenermi molto a Mystic Falls.”

Continuò il giovane Lockwood improvvisamente intimidito, quasi l’assenza di risposte da parte di Caroline comportasse per lui una sconfitta.

“Sono passato solo per dirti questo. E per tentare, in qualche modo, di ottenere il tuo perdono.”

Un flebile cenno del capo da parte di Caroline fu sufficiente a far affiorare un sorriso sul volto del giovane Lockwood.

Caroline annuì con più forza mentre le lacrime le rigavano il volto senza che nemmeno lei se ne accorgesse. Il suo cuore era ancora confuso e gremito di parole da pronunciare, ma per una volta Caroline ammise a sé stessa che non  c’era altro da aggiungere in quel momento.

“Sì. Ti perdono.”

E il candore del sorriso sincero che Tyler le rivolse fu il particolare che più si sforzò di rivivere nei giorni a venire quando con aria malinconica si adagiava alla ringhiera per osservare la luna.

Ancora una volta quello spiraglio argenteo che vegliava su di lei nel cielo, le riportava alla mente il congiungersi delle sue labbra a quelle del ragazzo, come già era successo innumerevoli volte prima di allora.

Ma finalmente, Caroline trovò il coraggio di ammettere a sé stessa che quei baci rubati da Tyler significavano per lei più di quanto avessero mai significato quelli di chiunque altro.

“I’ve been going through a rough time—something I can’t really talk about. Caroline’s been helping me through it. She’s been there for me, more than anyone has been my entire life. I kind of fell for her. I don’t know how anyone wouldn’t because she’s pretty incredible.”

2x14. Crying Wolf

 

“It’s like you don’t want anyone to care about you. And I’m sorry, I care.

I  Care Tyler.”

2x12. The descent

 

Nota dell’autrice.

Oggi apro i miei sproloqui premettendo che questa one-shot è stata un autentico parto. Ultimamente
Tyler e Caroline sono spesso al centro dei miei pensieri e avevo bisogno di includere anche loro in questa raccolta. Non sono per nulla soddisfatta del risultato e credo che entrambi i personaggi risultino OOC (specie Tyler) ma ci tenevo comunque a postarla, perché , come al solito, quando mi fisso con una cosa devo portarla a termine

 

Cosa aggiungere?  Questa one-shot è un po’ diversa dalle precedenti della raccolta, in quanto non rappresenta un momento di un episodio della serie, ma è proiettata in un eventuale futuro. Nonostante la rabbia e la delusione che deve provare Caroline nei confronti di Tyler, sono convinta che ci sia in lei anche un barlume di comprensione. Spero che l’uscita di scena di Tyler sia servita a dargli un po’ più di sicurezza e a farlo maturare. Sono convinta che tornerà cambiato e non vedo l’ora che ritorni.

Ultimamente il mio cuore è stato rapito dalla famiglia Lockwood, Tyler in particolare per cui aspettatevi di leggere altri scorci in questa raccolta incentrati sull’introspettiva di personaggi come Mason o la signora Lockwood.)

Colgo l’occasione per comunicarvi (io odio farmi pubblicità, ve lo giuro, ma questa volta ci tengo davvero tanto) che ho cominciato la mia prima Long su TVD dedicata effettivamente a Tyler e a un personaggio originale di nome Cady (anche lei una ragazza lupo). Anche se nei primi capitoli l’attenzione della trama è focalizzata su di loro e sul branco in cui Tyler si è rifugiato una volta fuggito da Mystic Falls, più in là saranno presenti anche gli altri personaggi ( Caroline e Jeremy in particolare). Se avete un attimino di tempo, vi sarei davvero grata se passaste a darci un’occhiata. Anche solo per scrivermi due righe. Questo è il link. http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=687334&i=1

 

Detto questo, ringrazio come al solito le meravigliose creature che hanno commentato il capitolo precedente e mi do da sola dell’imbecille perché ho dimenticato di fare il banner per la scorsa flash. Corro a crearlo e entro sta sera posto sia il vecchio che il nuovo.

 

Un bacio e un abbraccio a tutti voi.

 

Laura

 

P.S. Come al solito ringrazio Fiery per il betaggio e per aver contribuito a convincermi a postare questa roba qui. Grazie <3

 

   
 
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