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Autore: Tristano    12/04/2011    1 recensioni
Questa vorrebbe essere una raccolta di sonetti, ma come si vede già nella prima poesia del sonetto è presente solo uno scheletro, un abbozzo. Forse, se un giorno diventerò più bravo mi cimenterò a scriverne uno nello schema tradizionale. Il titolo, che mi è sembrato curioso, ha origine dal modo in cui sono nati questi miei scritti: per l'appunto sul mio balcone con un pettirosso, un merlo e un piccione. Spero che vi piacciano.
Genere: Introspettivo, Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per contro, corrente

 

Ricordi, fanciullo, i giochi di sabbia,

rincorrer dietro la spuma del mare

e lì sulla riva a mani, scavare

fosse, immaginarci su alti castelli

 

fragili, come sovente, promesse

facciamo, qui dove dimentichiamo

la nostra ingenuità accarezzata

dall'acqua salata, chè la tua bocca

 

arsa, piccola, tossiva a ingoiare.

A volte, guarda, l'onda è più alta

della marea, non bastan dure mura:

 

spesso ciò che ci par solido e certo

non si muove con noi, ma come altro,

da noi si allontana e nell'acqua cambia.

  
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