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Autore: Tristano    12/04/2011    2 recensioni
Questa vorrebbe essere una raccolta di sonetti, ma come si vede già nella prima poesia del sonetto è presente solo uno scheletro, un abbozzo. Forse, se un giorno diventerò più bravo mi cimenterò a scriverne uno nello schema tradizionale. Il titolo, che mi è sembrato curioso, ha origine dal modo in cui sono nati questi miei scritti: per l'appunto sul mio balcone con un pettirosso, un merlo e un piccione. Spero che vi piacciano.
Genere: Introspettivo, Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E alla fine, poesia

 

Un giorno, poeta, rileggendoti qui

nel cuore, riderò d'ampie risate

e nei versi intrecciati di parole

colerò il mio piscio a fiumana

 

fuor di metafora che hai per giuoco

maldestro, ti mostrerei dell'amore

il fallo, e in punta l'umido contesto

chè dell'illusione tu sei il mago.

 

Spezzerei le rime concatenate

mi frapporrei tra le rime baciate

rovescerei chiasmi in file ordinate

 

ma lascia le penne e'l nero alle seppie

che nei mari hanno molto a poetare.

Parla col cuore. Muore anch'egli, il giorno.

 

 

 

 

 

Salve a tutti, questa per il momento è l'ultima che pubblico. Lascio un saluto a tutti coloro che, pazientemente, passano qui a leggere questi componimenti e, vista l'ora, gli auguro anche una buona e serena notte. Se si potesse lasciar l'immagine di un sorriso un po' mesto, vi lascerei quello, ma visto che non ho altro :).

Tristano

  
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