L'invidioso
Se nel cuor d'asino fiamma divampa
che di una virtù sia già fatta legge
sicur nell'ascesa non una rampa
a tutta la scala l'ambizion tegge
ma se questa è la molla e non la mole
tosto l'ascesa è rapida e sicura
chè chi grave in fretta sal, per fatica
si duole, e fermo è l'occhio sull'altura.
Qui, più veloce sale un serpentello
le cui spire si ingrossano all'andare
e se ci lasciamo nel suo bordello
a voglia che l'asino stia a sgobbare:
sotto i colpi del puntito randello
a ragliare, per dolor sopportare.