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Autore: Tristano    16/04/2011    1 recensioni
Questa vorrebbe essere una raccolta di sonetti, ma come si vede già nella prima poesia del sonetto è presente solo uno scheletro, un abbozzo. Forse, se un giorno diventerò più bravo mi cimenterò a scriverne uno nello schema tradizionale. Il titolo, che mi è sembrato curioso, ha origine dal modo in cui sono nati questi miei scritti: per l'appunto sul mio balcone con un pettirosso, un merlo e un piccione. Spero che vi piacciano.
Genere: Introspettivo, Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mille splendidi, terribili me

 

Nella caciara, qual nel ventre abbonda

a parlar son tanti, ma la voce è una.

Prova a sceglierti la più bella voce

che l'animo tuo per passion fa rizzar

 

al suo cantar, lettor che vuoi intendere.

Prova a far tacere quest'indistinta

orchestra, e a musicar sol questo

di violino. Suon unico a padrone.

 

Li riuscirai a veder distinti tutti

armati, feroci delle lor note

chè ciò che ci par la rivoluzione

 

è lo scendere le scale del lercio

in cui tutti acquistano una voce

a combatter, forti, le dittature.

  
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