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Autore: Imaginary82    17/04/2011    7 recensioni
Quando sollevo lo sguardo è come ricevere un pugno nello stomaco.
Quegli occhi...due occhi color cioccolato mi fissano curiosi. Sono grandi, limpidi, luminosi. Nel momento in cui riesco a mettere a fuoco tutto il resto, vorrei che qualcuno mi desse uno scossone per ridestarmi dal sogno.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Quarto capitolo Eccomi qui, con qualche giorno di ritardo. Avevo un'altra idea per la testa ma alcune cose che sono successe in questi giorni mi hanno reso davvero impossibile scrivere.
GRAZIE GRAZIE, le visualizzazioni sono tante così come le persone che continuano ad aggiungere la storia tra seguite, preferite ecc.
Mi piacerebbe TANTO sapere cosa ne pensate.
Due grazie a chi perde  un po' di tempo per commentare.
Ed un'infinità di grazie a coloro che nonostante abbiano già letto si fiondano a commentare, anche in più sedi.
Vi adoro.
Ci "vediamo" giù!
^_^ Miki.



Capitolo quarto:  Just Friends



Non posso fare a meno di congratularmi con me stesso ogni volta che rientro nel mio appartamento.

Non è lussuoso, non è enorme ma è finalmente un posto che riesco a chiamare casa.


casaÈ luminoso e pulito. Forse un po' troppo disordinato, per qualcuno. Ma io lo definirei vissuto.

Cerco di non aggiungere paglia al fuoco e mi impongo di riporre il cappotto nel guardaroba invece di buttarlo sul divano assieme ad un'altra pila di vestiti. Appendo le chiavi nella piccola vetrina vicino alla porta, non prima di aver accarezzato il portachiavi della mia nuova macchina.

Al pensiero del bolide parcheggiato nel box auto, vuoto da quando ho preso possesso dell'appartamento, vengo sopraffatto da una sorta di ansia. Come se aver accettato un regalo del genere fosse profondamente sbagliato, come si mi fossi legato, come se lei mi avesse marchiato ed ora fossi di sua proprietà.

Un altro giorno questi pensieri mi avrebbero portato inevitabilmente ad una delle mie solite crisi...ma non oggi.

Oggi ho un motivo per essere felice, ho un motivo per non pensare a chi sono, a cosa faccio.

...Bella...

Mi lascio cadere sul divano e poggio i piedi sul tavolino davanti a me.

Un raggio di sole mi sfiora il viso e per un attimo sento quasi lo stesso calore che ho sentito quando ho visto il suo sorriso.

Chi l'avrebbe mai detto...

Piccola Swan è cresciuta...eccome!

Da bambina era un visetto tutto occhi ed una cascata di boccoli castani.

Come ho fatto a non riconoscerti subito?

I tuoi occhi sono gli stessi: grandi, limpidi, color cioccolato. Mi fanno pensare all'inverno guardato dalla finestra e al tepore del fuoco. Mi fanno pensare ai tronchi bagnati dalla pioggia ed illuminati dal sole estivo...liquidi, scintillanti.

Ma non sono solo i tuoi occhi che mi hanno ridestato l'anima.

Sono racchiusi nel tuo viso: un ovale perfetto che termina in un mento delizioso, piccolo, appuntito ma delicato. Il naso...il tuo naso obbliga lo sguardo a percorrere la sua linea armoniosa, che porta dritta sulle labbra...

Ed al pensiero delle sue labbra potrei venire all'istante.

L'immagine della sua bocca che si chiude attorno alla forchetta mi tormenta...mi manderà al manicomio già lo so.

Mi fa sentire come un moccioso che si eccita davanti ai cataloghi di biancheria intima.

Ed è così che sono in questo momento: eccitato!

Chissà che biancheria indossa Bella...

Cazzone...

'fanculo!

Non credo di aver mai visto in tutta la mia vita una donna più bella.

E di donne ne ho viste parecchie, più ricche, più curate, più sofisticate.

Nessuna è bella come lei...la sua bellezza è priva di inganno.

Il viso è dipinto solo dal rossore delicato delle sue guance e da quello più intenso e invitante delle sue labbra. Chissà come sarebbe sentirle premute sulle mie, accarezzarle con le dita, sfiorarle con la punta del naso, annusando il suo fresco respiro...

Non ho mai provato nulla del genere prima. E la cosa mi spaventa.

Che sia solo attrazione fisica?

Non credo.

Se avessi voluto non ci avrei messo poi molto a portarla nel retro, nel magazzino o anche su uno di quei fottuti tavolini.

Me la sarei fatta.

Il solo accostare una parola del genere a lei mi dà un senso di nausea, come se fosse un oltraggio...e lo è.


Lei non è fatta per questo, lei deve essere amata, rispettata...venerata.

Chi mi dice che non ci sia già nella sua vita qualcuno che abbia avuto l'onore di starle accanto?

No, ti prego no...

Come posso anche solo sperare che sia sola?

Certo che posso...deve essere sola!

E se lo fosse?

Ci sarò io vicino a lei...

Che diritto ho ad immaginarmi al suo fianco?

Non avresti nulla da darle.ej

Come un colpo in pieno viso, questa consapevolezza mi annienta e tra i pensieri si fa largo prepotente una conclusione: non devo più vederla.

Finalmente cominci a ragionare!

O forse potrei...magari facendo in modo che lei non mi veda!

Come non detto.

Oppure...

Non ne saresti capace...

È l'unica soluzione.

Soffrirai come un cane.

Sono abituato.

Sarà peggio.

Per lei ne varrà la pena.

***


Quando mi sveglio la prima cosa a cui penso è che ho dormito!

Se non fossi immerso nella più totale oscurità penserei di essermi appisolato un attimo ed invece ho realmente dormito. Profondamente, senza incubi e mi sento...mi sento bene.

Inutile dire che il mio secondo pensiero è per lei.

Sono soddisfatto della decisione che ho preso e sono sicuro che riuscirò nel mio intento.

Forse...

Sei un illuso...

Probabilmente è vero, ma è l'unico modo per starle vicino senza coinvolgerla nella mia vita.

Cosa ti fa pensare che lei si lascerebbe coinvolgere? O che voglia essere coinvolta?

Il suo sorriso.

E sorrido a mia volta pensando a lei fuori dalla porta. Le sorridevano le labbra, gli occhi. Le sorrideva il viso.

A me sorrideva il cuore...

Non mi ero mai sentito così...così...così vivo.

Il mio corpo freddo e arido era stato avvolto da una sorta di tepore. Come quando dopo una giornata all'aperto, ti immergi in un bagno caldo e ti lasci coccolare dall'acqua, dal vapore, dal profumo.

Che odore avrebbe Bella dopo un bagno caldo?

Non puoi...

Solo una volta. Solo questa volta.

Quali sono i suoi gesti subito dopo?

Si stringe in un caldo accappatoio o si avvolge in un telo corto, che le lascia scoperte gambe e braccia?

Deglutisco pensando alle piccole gocce che scivolano sulla sua pelle.

Fa caldo...

Sbottono la camicia e mi sfilo le scarpe. Guardo l'orologio: le 22:40.

lettoMi dirigo verso la mia camera. Il letto è ancora disfatto. Mi spoglio, rimanendo solo in boxer e mi siedo sul bordo.

Non chiudo le tende, lascio che la notte entri a farmi compagnia, pensando, sognando, di avere Bella accanto a me.

Solo le stelle ad ornare la volta celeste.

Luna nuova.

Un nuovo inizio...


Nelle notti di Luna Nuova, l’energia è matura per manifestare i vostri sogni e desideri.”


Non so dove la mia testa è andata a ripescare questo ricordo. La signora Swan era una tipa particolare. Sempre immersa in strane riviste e voluminosi tomi. Da piccolo, ovviamente, pensavo fosse un po' pazza.

Quella sera lui ebbe la decenza di accompagnarla in ospedale dopo l'ennesimo “incidente” ed io fui lasciato a casa di Bella.

Guardavamo il cielo e lei chiese a sua madre perché la luna fosse scomparsa...

- La luna non è scomparsa tesoro. Noi non la vediamo, ma lei è sempre lì.

In queste notti, dette di luna nuova, dobbiamo riflettere sulla nostra vita. Sugli obiettivi che abbiamo raggiunto e su quelli che ci impegniamo a raggiungere. Nelle notti di luna nuova, l'energia è matura per manifestare sogni e desideri. Per impegnarci con noi stessi e perseguirli.

- Io voglio stare sempre con EJ

- E tu piccolo? Cosa desideri?

- Io vorrei sentire la mamma suonare più spesso.


Quali obiettivi ho raggiunto nella mia vita?

Ho mai vissuto davvero?

Non credo...sopravvivere non è vivere!

Sono sopravvissuto alla cattiveria di mio padre, grazie all'amore di mia madre.

Sono sopravvissuto ad un'infanzia di sfruttamenti, in una casa priva di affetto.

Mi sono scontrato con quello che credevo potesse essere l'amore ed invece mi ha portato dove sono ora.

L'unica indipendenza che ho ottenuto è quella economica. Ma non ho alcun merito.

Non riesco a compiacere nemmeno le uniche persone che si sono mostrate gentili.

Esme…Carlisle…

Perché ogni tipo di contatto umano, oramai, ha perso ogni importanza per me.

Perché chiunque mi ha sfiorato, ha lasciato un segno.

Un segno che immediatamente prendeva a sanguinare.

Ma ora è arrivata lei...

Da Forks a Boston. Possibile che sia una coincidenza?

Possibile che esista davvero quella strana cosa chiamata destino?

Qual è il tuo obiettivo Edward?

Voglio starle vicino. Ma non voglio farle del male.

Non voglio che mi guardi con disprezzo.

Non deve sapere chi sono, cosa faccio.

Voglio parlare con lei, voglio ascoltare la sua voce e farmi cullare dalla sua risata.

Chiedo troppo?

Si...

E per stasera...voglio amarla!


È piccola la mia Bella. La sua informe divisa non mi ha permesso di capire com'è fatto il suo corpo.

Le braccia sono sottili e le gambe, o meglio, i polpacci sono tonici ma per nulla pronunciati.

Mi stendo sul letto, affondo la testa sul cuscino e chiudo gli occhi.

Che fai quando torni a casa?

Mi sembra così facile immaginarti, come se ti avessi osservata a lungo.

Il tuo appartamento è piccolo e semplice, pulito, ordinato.

Quando chiudi la porta, sospiri, come se solo in quel momento tu ti senta te stessa.

Sei stanca e vorrei essere lì con te per massaggiare le tue spalle contratte e i tuoi piedi indolenziti.

Ti sciogli i capelli e con le dita frizioni la cute nel punto in cui l'elastico, troppo stretto, ha lasciato il segno durante la giornata.

Entri in camera e accendi la luce.

Il tuo letto lo immagino ricoperto di cuscini e di peluches, perché per me non smetterai mai di essere quella bambina, piccola Swan.

Sciogli il fiocco del grembiule e lo sfili lentamente, mentre con i piedi ti togli le scarpe.

Entri in bagno e apri l'acqua della doccia, chiudi il box e torni a spogliarti.

Può essere così vivida una fantasia?

Deglutisco pensando a quanto vorrei essere lì a guardarti davvero.

Poi è la volta della divisa. Bottone dopo bottone i lembi si aprono scoprendo la tua pelle.

La immagino liscia e bianca...come la luna.

La sfili sollevando un piede e poi l'altro, fai un fagotto assieme al grembiule e lo porti in bagno nel cesto della biancheria.

Quando ti liberi velocemente dell'intimo, rabbrividisci e a passi svelti raggiungi il box doccia, lasciando che il calore dell'acqua ti coccoli...

A questo punto immaginarti è più difficile.

Che biancheria indossi?

Com'è il tuo corpo?

Il collo, sottile, lo immagino prolungarsi e continuare nelle spalle, esili.

Ne seguirei il contorno con le dita, facendoti rabbrividire per poi baciare là dove poco prima si sono posate. Il petto si alza e si abbassa, segno che il tuo respiro sta accelerando...come il mio.

Infilerei l'indice tra la spallina del reggiseno e la tua pelle e dopo averci giocato per un po' la abbasserei scoprendoti un seno...

Stringo gli occhi...è troppo...mi sto spingendo troppo oltre.

Non posso usarla per le mie fantasie.

Sono eccitato, sento la stoffa dei boxer sfregare sulla mia erezione.

Eppure non riesco a non continuare. Non riesco a non pensare a come sarebbe...

Solo per stasera. È questo il mio proposito.

Come sei, nuda, Bella?

Sei pudica? Cerchi di coprirti? O diventi più audace?

Come sono i tuoi occhi attraversati dalla malizia?

Come sei mentre fai l'amore Bella?

Al pensiero del suo corpo sotto il mio non posso fare a meno di liberarmi anche di quell'ultimo indumento.

È difficile immaginare la tua piccola mano al posto della mia, anche perché i miei movimenti sono decisi, lenti ma profondi e non riesco a pensarti così decisa in un momento del genere.

Probabilmente diventeresti rossa dall'imbarazzo. O no?

Ed il pensiero del sangue che irrora le tue guance ha il potere di incendiarmi.

Il mio respiro è affannato e sento i muscoli tendersi, segno che il piacere è vicino.

- Bella...oh Bella si....

La mia mano si muove più velocemente...su e giù...su e giù...

Sento l'orgasmo avvicinarsi e non faccio nulla per contrastarlo, mi abbandono ad esso, cavalcando le scosse di piacere che mi scuotono violente per un tempo indefinito.

Se è stato così intenso solo immaginandoti, come sarebbe se ci fossi davvero?

Il mare di sensazioni che mi ha avvolto piano piano si ritrae.

È come se una calda e morbida coperta venga tirata via, lasciandomi scoperto in balia del freddo della notte.

E comincio a tremare...

Mi sforzo di alzarmi e di andare in bagno a darmi una sistemata. Mi sciacquo il viso e torno in camera.

Cerco i pantaloni del pigiama, nel groviglio di vestiti e mi rimetto a letto.

Afferro il lenzuolo e mi copro, raggomitolandomi su me stesso.

Non voglio pensare a cosa farò domani, non voglio pensare a nulla. Sento ancora addosso il calore che il contatto con la tua pelle ha sprigionato.

Buonanotte Bella. Te lo prometto...solo amici.


***


Quando la sveglia suona, metto immediatamente fine a quel fastidioso rumore.

Non ho chiuso occhio. Per tutta la notte non ho fatto che pensare.

Come ogni notte i ricordi hanno affollato i miei pensieri: un susseguirsi di immagini dolorose, tante, e piacevoli, poche.

Ho cercato invano di non pensare a lei. Il suo viso ed il suo sorriso si affacciavano prepotenti nella mia mente. Ho pensato a lei da bambina, al broncio che era solita mettere quando non otteneva ciò che voleva ed ho pensato a come non sia cambiata affatto.

Mi alzo dal letto e mi guardo un po' intorno.

Accidenti!

Sono un caso disperato.

Potrei assumere una domestica, un paio di volte a settimana, ma il pensiero che un'estranea frughi tra le mie cose mi innervosisce.

Faccio un rapido giro della casa, raccogliendo biancheria sparsa un po' ovunque. Tolgo le lenzuola dal letto, cambio gli asciugamani in bagno e metto tutto in lavatrice.

Nel momento in cui il mio stomaco brontola, realizzo che non mangio da due giorni.

O meglio, ho assaggiato la torta di Bella...e poi lei ha portato alla bocca la mia stessa forchetta...e le sue labbra si sono chiuse attorno ai rebbi, mentre sicuramente con la lingua assapor...

Basta cazzo! Solo amici, ricordi?

C'è solo una cosa da fare per schiarirmi le idee.

Mi spoglio velocemente ed entro nella doccia, lasciando che un getto d' acqua gelida mi investa. Mi insapono velocemente e, dopo che l'acqua ha lavato via la schiuma, metto fine a quella tortura che ho deciso di autoinfliggermi.

Mi infilo l'accappatoio, sollevando il cappuccio sulla testa, e apro l'armadio per decidere cosa mettere.

Andrò al Caffé a fare colazione, voglio rivederla, voglio che lei mi riveda sapendo chi sono.

Ma, soprattutto...voglio rivederla.

Chissà come l'ha presa?

Si sarà arrabbiata?

Avrà pensato che l'ho cercata, fino a trovarla lì, in quel locale!

Avrà pensato che sono un maniaco.

NO!

Devo assolutamente spiegarle che è stata una coincidenza, che lei era l'ultima persona che mi aspettassi di trovare a Boston.

Devo correre da lei, adesso!

Scelgo un abbigliamento casual e cerco di dare una forma decente ai miei capelli.ejj

Indosso un blazer nero sulla maglia e apro la porta per uscire.

Cazzo, il telefono!

Per un attimo penso di mandare al diavolo quell'aggeggio infernale e di uscire comunque.

Ma poi penso che potremmo scambiarci i numeri...e le mail...e potremmo mandarci sms carini durante giorno...rientro in casa e mi fermo di botto, non sapendo dove andarlo a ripescare. Ripercorro i movimenti di ieri e mi rendo conto che da quando sono rientrato non ho minimamente pensato al telefono, quindi...il cappotto!

Frugo nelle tasche e lo trovo.

Fa' che non si sia scaricato...

Premo un pulsante ed il display si illumina.

- Che razza di fortuna! - esclamo prima di leggere – DODICI MESSAGGI? Tutti di Tanya?!

Non ci penso nemmeno minimamente a perdere tempo per leggere le sue boiate, così come non ho nessuna voglia di rivederla, nel caso mi chiedesse un altro incontro. Non oggi. Non in questi giorni, in questo periodo...insomma, non adesso!

Ed è per lo stesso motivo che non prendo la macchina. Sono sopravvissuto fino a ieri senza averne una, ce la farò ancora.

Servono 45 minuti e 24 secondi per raggiungere il Twilight Café dal mio appartamento.

Mi stupisco come le strade siano così poco affollate e forse non lo farei se solo mi ricordassi che oggi è domenica!

Idiota!

Ok, sono arrivato.

Solo amici, mi ripeto come un mantra.

Solo amici.

Quando entro nel locale, non sento nemmeno quel dannato campanello, la prima cosa che sento è la sua voce. Non posso fare a meno di sorridere, non mi ha nemmeno sentito entrare, impegnata com'è a sistemare i tavoli, canticchiando una buffa canzone che sta trasmettendo la radio in questo momento.

- It's my party and
I'll cry if I want to.
Cry if I want to, cry if I want to.
You would cry too,
if it happened to you.

Spero non si accorga di me. Non subito. Questo spettacolo è esilarante. Vederla mentre sistema i menu sui tavoli e muove i fianchi a ritmo di musica mentre canta, imitando la voce della cantante non ha prezzo. Potrei riprenderla e ricattarla per tutta la vita.

- Judy and Johnny just
walked through the door.
Like a queen with her king.
Oh, what a birthday surprise
Judy's wearing his ring.
It's my...

- Herm – mi schiarisco la voce facendola bloccare improvvisamente – non pensavo ti piacesse Lesley Gore.

Quando si volta, l'espressione che le vedo sul viso non è stranita, non è infastidita, no.

- EJ!!!

Il suo è quasi un grido...non faccio nemmeno in tempo a visualizzare il movimento, che me la ritrovo tra le braccia. Le sue allacciate al mio collo, il viso premuto contro il petto.

Ed è il profumo più sublime che abbia mai sentito quello che mi travolge.


Cazzo Edward! Non sarà per niente facile. Dannazione!

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Se vi interessa vedere il modo di dimenarsi di Bella, andate qui, io l'ho immaginato così XD.

Spero che vi sia piaciuto un pochino.

Grazie.

Miki.

   
 
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