Libri > Il diario del vampiro
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Autore: gaga96    17/04/2011    4 recensioni
Una nuova avventura che metterà in difficoltà la nostra strega.
“Gli stregoni millenari sono quasi impossibili da distruggere. Per distruggere uno di essi, bisogna essere almeno in due, entrambi discendenti dalla stessa stirpe e molto uniti in un forte legame.”Così dice il libro. Ma non era l’ultima discendente della sua stirpe? E chi sarà il nuovo arrivato, che metterà a dura prova i sentimenti che la nostra Bonnie prova per Damon? In questa nuova avventura, Bonnie incontrerà degli amici di cui si potrà fidare e che l’aiuteranno nel suo intento: il circolo delle streghe. Damon può tornare in vita. Ma, alla fine, Bonnie riuscirà a far tornare Damon, o si innamorerà del nuovo arrivato? E riusciranno a sopravvivere tutti? In questa storia, misto tra amori, tradimenti, lotte e perdite, troviamo i personaggi de “I diari delle streghe” e “Il diario del vampiro”, in un crossover all’ultima…presenza…
(Leggere l’episodio uno, “Your Love”, perché tutto dipende da quello. Buona Lettura =P)
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3
Il giorno dopo, mi svegliai verso le nove. Mi sentivo accaldata e sudata. Avevo fatto di nuovo quell’incubo che ormai era diventato quotidiano. Rivedevo la sera della battaglia…sembrava che stessimo vincendo, poi l’urlo di dolore. Quell’urlo che non scorderò mai. L’urlo che più mi ha terrorizzata in tutta la mia vita. E che ogni notte sento risuonare nella mia testa, mentre mi aggrappo alle lenzuola per cercare sostegno, ma il mio sostegno non c’è mai. Devo cavarmela da sola.
Mi diressi verso il bagno, ragionando sul fatto dovevo cercare di esercitarmi con gli incantesimi e cercare soprattutto di convincere Eric a utilizzare la sua magia. Guardai il cellulare. Trenta chiamate nel giro di circa una settimana da parte di Elena. Non potevo stare a New Salem per altro tempo. Probabilmente avrei dovuto portare tutti a Fell’s Church, dove forse si trovava anche Baltor. Ma dove diamine li trovavo quattordici biglietti per la Florida? Sì, perché ieri avevo scoperto dovevo portarmi dietro tutto il circolo che oltre alla potenza mia e di Eric, mi serviva per creare uno scudo attorno a noi che ci proteggesse e ci donasse più forza. Perfetto, no?
In ogni caso, è tempo di farsi un bel bagno. Riempì la vasca di acqua tiepida e mi ci infilai, drogandomi con il mio bagnoschiuma e shampoo alla fragola che Damon adorava tanto. Mi rilassai pochissimo, ero troppo tesa per starmene ferma, così una mezz’ora dopo ero già fuori in asciugamano. Ero a testa in giù mentre mi tamponavo i capelli con l’asciugamano, quando la porta a destra del bagno si spalancò.
—Oh, mio Dio! Bonnie, scusa, scusa, scusa!— gridò Eric, mentre io gli urlai di uscire dal bagno! Ma non esisteva il verbo ‘bussare’ nel suo vocabolario?
—Eric! Bussa la prossima volta!— gli urlai, mentre lui chiudeva la porta imbarazzato. Respirai e mi guardai allo specchio. Ero bordeaux. Corsi in camera mia (la porta a sinistra) e mi vestii il più in fretta possibile con degli shorts panna e una canottiera bianca. Scesi dalle scale, presi tre biscotti dal tavolo e mi diressi verso il giardino, alla ricerca del ragazzo. Come se non bastasse, mi schiantai contro di lui.
—Oh, scusami, non ti avevo visto!— gli mormorai. Era pericolosamente vicino al mio viso, talmente tanto che sentivo il suo caldo respiro sulla mia fronte. Il cuore mi andò in gola e in quel momento sembrava che il tempo avesse rallentato. Non riuscivo a guardarlo negli occhi, troppo imbarazzata. Ero colore dei miei riccioli rossi e sentivo che il mio cuore aveva iniziato a correre all’impazzata. Deglutii rumorosamente. Sentii la sua mano, fredda, posarsi sul mio mento ed alzarmelo. C’era un terribile silenzio, rotto solo dal mio respiro ansioso. Incrociai i suoi occhi azzurri come il ghiaccio e mi sentii quasi come se lui mi stesse leggendo dentro, come se lui mi stesse decifrando. Notai vicino alla pupilla delle chiazze nere che non avevo mai visto. Ero immobile. Lentamente, vidi che lui si stava avvicinando a me, alle mie labbra. Ne fui quasi ipnotizzata. In quel momento, era come se volessi baciarlo, come se le mie labbra volessero toccare le sue, sempre più vicine. Come se fra noi ci fosse stata una qualche calamita. Un filo conduttore. Sentii il contatto gelido delle sue labbra che mi trasmise una serie di brividi feroci sulla schiena. Ma perché non lo stavo respingendo? Perché glielo stavo lasciando fare? Damon…lui era morto neanche da un mese e già andavo con un altro?
Improvvisamente, qualcuno bussò alla porta. Sussultai violentemente ed Eric si allontanò rapidamente da me, andando verso la porta. Mi misi le mani ghiacciate sulle guance bollenti e osservai chi aveva bussato. Laurel.
—Ehilà! Disturbo? Ciao Bonnie! Volevo solo sapere come stavate, tutto qua!— esclamò tutta sorridente.
—Stiamo bene, grazie Laurel!— disse Eric, sorridendole in modo ambiguo.
—Ehm, ok! Beh…allora io volevo anche darti questi— e passò a Eric un vassoio.
—Adam mi ha detto che sono i tuoi pasticcini preferiti, così te li ho preparati. Beh, vado! Ci si vede! Ciao!—e scomparve. Mi parve piuttosto strana la reazione di  Laurel quando aveva passato il vassoio a Eric. Sembrava emozionata. Ma in quel momento, stavo pensando solamente che io ed Eric eravamo soli di nuovo e stavolta nessuno avrebbe bussato.
—Bonnie, dovevi dirmi qualcosa?— mi chiese, innocentemente.
—Ehm…—indugiai. Dovevo dirgli qualcosa? Oh, sì!
—Sì. Eric io ti…— comincia, ma il mio telefono squillò! Chiusi gli occhi, inveendo. Adesso dovevano telefonarmi?
—Senti, rispondi. Mi dici dopo. Vado a portare fuori la spazzatura!— sorrise e uscì di casa.
—Ma porca miseria!— gridai a denti stretti. Presi il telefono dalla tasca e risposi.
—Pronto?—
—Bonnie Lizah McCullogh! A quanto pare finalmente ti degni di rispondere!— gracchiò una voce dall’altra parte del telefono.
—Elena! Che gioia sentirti!— mormorai. Ecco, mi mancava anche lo sclero della mia migliore amica. Qualche altra disgrazia voleva mettersi in coda?
—Bonnie! Seriamente, quando torni? Io, Stefan, Dith e Matt siamo seriamente preoccupati per te! Non rispondi mai al telefono, neanche un messaggio! Si può sapere che diamine è successo? E cosa ci fai in Massachusetts?— mi disse, tornando di colpo seria e controllata. Sospirai.
—Ho incontrato delle persone speciali. Molto speciali. Conoscono Baltor e sanno il modo per ucciderlo e far tornare in vita Damon.— le dissi. Non udii risposta.
—Pronto, Elena?— chiesi. Forse aveva messo giù.
—Sì, sono qua Bonnie. Sono solo rimasta sconvolta da ciò che mi hai detto. Riportare in vita Damon? Ma è una cosa impossibile!— esclamò.
—A quanto pare no, Elena.— risposi, iniziando a irritarmi. Possibile che dovesse vedere tutto nero?
—Ma, Bonnie, tu non sei molto potente! E se qualcosa andasse storto? Se anche tu morissi? Lo sai che noi non lo permetteremo!— A quel punto persi le staffe.
—Se morissi anche io andrei in un posto migliore di questo! Inoltre almeno io sto tentando di migliorare la situazione, di fare qualcosa! Non come voi, che ve ne state lì, aspettando che le soluzioni piovano dal cielo!— gridai. Ebbi l’impulso di sbatterle in faccia il telefono, ma volevo sentire cosa aveva da dirmi.
—Bonnie…m-ma…—fece una pausa.
—Ok, ti aiuteremo. Quando torni?— mormorò. L’avevo davvero sconvolta.
—Non lo so. Presto, spero. Devo salutarti, Elena. Ci sentiamo.— le dissi, dura, sentendo che Eric tornava dentro casa.
—Ok. Ah, e Bonnie…—
—Sì?—
—…stai attenta!— disse piano. Sorrisi e misi giù.
 
 
—Allora, cosa c’era di così importante da dirmi?— chiese Eric. Presi un gran respiro.
—Vieni in giardino. Ti devo parlare.— gli dissi. Lui mi seguì, piuttosto vicino a me e ad un certo punto mi sfiorò il braccio, facendomi rabbrividire.
—Dimmi!— esclamò, facendomi sedere sulla sedia a dondolo accanto a lui. Non mi piaceva per niente quella posizione, ma dovevo sedermi lì per forza.
—Vedi…ho parlato a fondo col circolo.— annuì.
—E…ti ricordi che ti avevo detto che il mio fidanzato era morto? Ecco lui è morto, sì, ma non in un incidente d’auto…lui…lui era…—balbettai. Decisi di andare al sodo.
—Lui era un vampiro ed è stato ucciso da uno stregone e ho bisogno del tuo aiuto!— dissi tutto d’un fiato. Guardai la sua reazione. Prima passò all’essere serio. Poi al divertito. Poi allo sconvolto.
—Mi stai prendendo in giro?— ridacchiò nervosamente. Dannazione.
—No. Eric, so che tu sai di essere una strega. Io ho veramente bisogno del tuo aiuto. Ti sto pregando. Per questo sono venuta qui a Salem. Avevo bisogno di qualcuno della mia stessa origine ed eccoti qua. Avevo bisogno di protettori e c’è il circolo. Eric, ti prego!— lo guardai con gli occhi lucidi, pregandolo anche col pensiero. Lui indugiò qualche secondo, perplesso, poi disse:
—Bonnie, forse hai preso un colpo di sole!— e si alzò. Io lo seguii e lo presi per un braccio, costringendolo a guardarmi negli occhi.
—No, Eric! Non fare il finto tonto con me! Io ti sto chiedendo aiuto! Il mio ragazzo era Damon Salvatore!— e qui spalancò gli occhi, segno che sapeva chi era. Famoso in tutto il mondo, vero Damon?
—Sì, esatto! Proprio lui! Il sanguinoso e assassino vampiro!  Ma è morto per salvare me! Eric, io lo amavo! E lo amo tutt’ora! E ti sto chiedendo aiuto per cercare di combattere lo stregone che gli ha fatto questo! Baltor! Per favore!— non mi accorsi nemmeno di essere scoppiata a piangere. Lo stavo supplicando. Non mi ero mai ridotta a supplicare così una persona. Eppure, eccomi lì. Cercando in tutti i modi di convincere l’unica persona al mondo che poteva aiutarmi. Lui mi guardò dispiaciuto.
—Mi dispiace…— e se ne andò. Mi sentii morire! Scoppiai in un pianto disperato e mi accasciai a terra. Sentivo il cuore pulsare di dolore e un magone che faceva male in gola. Le tempie mi pulsavano. Ero disperata! Cosa potevo fare, ora? Non avevo più speranze! Ero convinta che uccidendo Baltor avrei acquistato abbastanza forza per far ritornare Damon in vita, ma senza Eric avevo perso tutte le speranze.
“Damon…aiutami…”
E adesso cosa potevo fare?
 
 
 Buonaseraaaaaaaaaa!! Come va? Ok, non è successo granchè in questo capitolo, però mi sembrava troppo irreale convincere subito il nostro Eric! Ringrazio le persone che mi hanno recensito e messo fra le seguite! Ecco le immagini (grazie irene 862) delle persone più importanti del circolo come me li immagino(qualcuno non vi sembra familiare??) : -da sinistra a destra- Diana, Susan, Laurel, Cassie, Nick, Adam, Faye, Melanie. Grazie a tutti! Recensite;)
Ciaoooo!

 
 

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