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Autore: deny_    17/04/2011    18 recensioni
Hermione ha un gran bisogno di soldi e decide di fare un colloquio per poter affittare il suo utero per i nove mesi di una gravidanza. Il problema? La persona a cui deve affittare il suo ventre per poter dare alla luce suo figlio è, nientemeno, che Draco Luciu Malfoy
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Se mi avessero detto che saresti entrato nella mia vita io non ci avrei mai creduto.
Perché proprio tu? Perché tu, che sei cosi diverso da me?
 
 
C’era un leggero vento a scompigliarmi i capelli e quella piccola quantità di aria veniva sopraffatta dal mio respiro forte, risultato della mia indecisione.
Dovevo entrare e rischiare di coprirmi di ridicolo? Si potevo farlo. Il gioco, questa volta, valeva la candela. Lui mi aveva sempre deriso, cosa cambiava una volta in più se potevo salvare lei?
 
 
-Signor Malfoy? E’ arrivata l’ultima candidata-
-Falla entrare- risposi io in tono vigoroso. Quel giorno avevo esaminato più di cento aspiranti, ero veramente stanco, ed ero tentato di mandar via quella successiva.
-Prego Signorina- sentii dire dal mio assistente. Guardai per qualche altro secondo il bel tramonto che mi veniva offerto dal mio ufficio. Adoravo il tramonto. Era bello vedere quel rosso e quel giallo mischiarsi e dar vita al tenue arancione. Mi rilassava e mi alleggeriva il cuore.
Udii il lento spostarsi della sedia alle mie spalle; ero cosi preso da me stesso che non avevo ancora guardato l’ultima possibile candidata. Inavvertitamente sorrisi e pensai che se mio padre fosse stato ancora vivo mi avrebbe chiamato pazzo. Quello che non aveva ancora capito era che il pazzo non è colui che si distingue dalla massa, ma chi si crede invulnerabile. Perché la vita pian piano fa cadere ogni tua certezza finchè non si rimane completamente solo. Io, con i miei soli ventisette anni, lo aveva capito lui che aveva vissuto più di me no. Ma io ero stanco di essere solo. Per questo stavo cercando si salvarmi dalla solitudine con un piano assurdo, ma che forse mi avrebbe portato gioia e amore. Avrei trovato una madre surrogata e finalmente sarei diventato padre. Blaise non era d’accordo, diceva che era una pratica babbana ma a me non importava. Volevo avere la possibilità di poter essere padre e dimostrare a me stesso di poter fare meglio del mio. Ma non si tratta va solo di questo, semplicemente volevo che una persona tenesse a me veramente.
Mi voltai lentamente e studia la donna di fronte a me. Boccoli castani, occhi da cerbiatto, bocca dolce e tentatrice. Non c’era alcun dubbio, la regina dei grifoni era una donna veramente bella.
Forse lo era stata anche al tempo della scuola, ma il mio disprezzo per lei e la sua amicizia con Potter l’avevano tenuta lontana da me, se non in quei sporadici momenti in cui io e lei ci lanciavamo frecciatine. Era tesa, si poteva notare da come muoveva freneticamente la gamba: non si sentiva suo agio nella tana della serpe.
-Granger, qual buon vento?- dissi fingendo indifferenza.
-Sono venuta qui per l’annuncio, Malfoy- rispose lei
-Quale annuncio?- ribattei io fingendomi sorpreso, come se non sapessi di cosa stesse parlando.
-Non scherzare, per favore- mi supplicò lei. Lei che supplicava me era uno spettacolo davvero gratificante. Ma c'era qualcosa che era cambiato in lei, qualcosa che l'aveva spezzata.
-D'accordo, d'ora in poi sarò' serio-
-Grazie- rispose semplicemente lei
-Mi hai portato la documentazione?- lei me la porse e io l'afferrai. Sfoglia quel piccolo fascicolo.
Riportava tutti dati e informazioni della Mezzosangue. Mi stupì del fatto che fosse nata qualche giorno dopo di me, lei il ventisei io il ventitré di luglio. Anche se avevamo frequentato la stessa scuola per sette anni, sapevo poco di lei. Guardai la sua cartella clinica, in pratica immacolata, che diceva chiaro e tondo che aveva una salute di ferro.
-Allora?- mi chiese titubante
-Allora cosa?- risposi io in tono confuso
-Hai intenzione di scegliermi o posso levare il disturbo?- era un po’ seccata visto che erano dieci minuti buoni che guardavo la cartella in completo silenzio.
-Non prenderò una decisione prima di domani sera, domani devo vedere le ultime cinquanta candidate e dopodomani telefonerò personalmente alla prescelta.-
Annui convinta e fece per alzarsi.
-Un’ultima domanda prima che tu vada- le dissi e ci guardammo dentro gli occhi per qualche secondo.
-Perché lo fai?-
 
-Perché lo fai?- una semplice domanda di tre parole a cui faticavo a rispondere.
Mi sarebbe piaciuto rispondergli per disperazione, ma non mi andava di dimostrarmi ancora più debole di quanto mi fossi già dimostrata. La verità era che mi stavo sacrificando per lei.
-Non sono fatti tuoi, Malfoy- risposi bruscamente
Il suo sguardo s’indurì ma quando rispose il suo tono era calmo:- Ti informo che dopo la fine della gravidanza, ammesso che tu venga scelta, non avrai alcuni diritto sul nascituro.-
-Lo so, Malfoy. Non so qui perché desidero essere mamma. Ho un gran bisogno di soldi e la tua ricompensa per l’affitto dell’utero e il genere di somma che mi serve- ci guardammo intensamente per un istante poi l’aria incominciò a mancarmi e uscii da quell’ufficio in fretta.

   
 
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