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Autore: innocent    19/04/2011    3 recensioni
E' la prima fan fiction che scrivo dopo quasi 1 anno, non sono bravissima, ma mi piace raccontare ciò che la mia mente immagina prima di dormire o durante le lezioni noiose a scuola. Non sarà il solito polpettone: sconosciuta-amore-tradimento-addio-amore di nuovo o cose simili, ve lo prometto! :)
C.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Day 1 – New girl in California

California, 1 settembre 2011 ore 8.30

 
-Sono su un aereo che mi porterà in California, sono sola e il mio compagno d’avventura è il mio diario, che scrivo da quando ho 12 anni, e il mio vecchissimo iPod nano bianco. Il motivo che mi ha portato ad andare in California? Beh, è quello che vi racconterò adesso ma anche nelle altre pagine che successivamente leggerete.
Non mi sono ancora presentata in questo mio nuovo diario: il mio nome è Carrie Stevens, ho quasi 18 anni e sono per una buona metà inglese, mentre per la restante parte sono italiana e spagnola.
I miei genitori sono entrambi medici e lavorano al California Hospital Medical Center da meno di sei mesi e io, avendo deciso di fare due anni in uno di scuole superiori per poterli raggiungere, mi trovo sulla strada per Los Angeles. Frequenterò il mio primo anno al Columbia College Hollywood, a differenza di mamma e papà mi piacerebbe diventare regista, attrice, ballerina, stilista e miliardi di altre cose, quindi mi sono trasferita a Los Angeles anche per capire cosa voglio diventare da grande. Mi considero figlia unica dato che mia sorella Aria, studia a Parigi insieme alle sue due migliori amiche, è tre anni più grande di me ed è la gioia di mamma e papà.
Non mi preoccupo di ciò che pensa la gente di me, mi hanno sempre vista come la signorina Stevens che alle volte ha i permessi “speciali” per poter uscire anticipatamente dalle lezioni di greco o storia contemporanea.
Ho lasciato tutti i miei migliori amici a Londra, il mio cane Louis, la mia carissima autista della tube station che ogni giorno mi salutava quando scendevo per andare a scuola, ma soprattutto ho lasciato Joseph Adam Jonas e so che non lo potrò avere mai più. Capitano della squadra di football, grandissimo cantante della sua band “ASQueen” (acronimo di strani nomi messi insieme da lui e dai suoi amici) e mio ragazzo per quattro lunghi anni. Ha deciso di restare a Londra insieme a Kathrine, la mia migliore amica che, non appena ha saputo della mia partenza per LA, ha deciso tranquillamente di andare a vivere da Joe (o Joey come lo chiamo io) ‘perché è meglio staccarsi dai genitori dato che manca poco all’iscrizione al college’. Ma il motivo per cui l’ha fatto, è perché lei e Joey stanno insieme “segretamente” (ma poi è solo un rapporto di sesso) pensando che io non lo sappia.
Ma mi sento meglio, libera e tranquilla.. Ho voglia di ricominciare da capo, non perché la mia vita faccia schifo, ma perché LA è diversa da Londra, è grande, nessuno mi conosce e posso fare ciò che voglio. Sarò una nuova Carrie che penserà solo a sé stessa e a ciò che è bene per i suoi genitori. So che Joe e Kathrine sentiranno la mia mancanza, ma so anche che adesso potranno girare mano nella mano nei corridoi del mio liceo, senza che nessuno li attacchi o lanci a me strane occhiate. Avranno ciò che vogliono da lungo tempo, amavo e amo Joe e resterà un pezzo della mia adolescenza a Londra, nient’altro che questo.-
Staccai la scrittura del mio diario del mio diciottesimo anno di vita a causa della gentilissima hostess che voleva offrirmi qualcosa da mangiare.
«Desidera qualcosa signorina Stevens? Possiamo portarle tutto ciò che vuole..»
«Un bicchiere di the alla pesca può bastare, grazie» dissi sorridendo alla ragazza che mi avrebbe accompagnato per le prossime 9 ore di volo.
Guardai fuori dal finestrino aspettando il mio bicchiere di the alla pesca che tardava ad arrivare, il cielo era azzurro e c’erano davvero pochissime nubi.
«Cosa scrivi?» chiese un ragazzo con dei rayban wayfarer neri alla mia sinistra.
«Nulla, è semplicemente il mio diario.. Poi non capisco perché a te dovrebbe interessarti dato che non ho la minima idea di chi tu sia!» dissi non curante della persona che avevo accanto.
«Nicholas..» intervenne lui prontamente dandomi la mano per presentarsi.
Gli porsi anche la mia, solo per essere gentile ma anche per il mondo in cui parlava e muoveva quelle labbra che erano a forma di cuore, «Carrie, Carrie Stevens» dissi guardandolo. Arrivò poi il mio the, lo pagai e cercai di continuare a scrivere il mio diario ma non ci riuscì. Il suo modo di guardarmi scrivere e quello di osservarmi per ogni minimo spostamento della mia mano di 5mm, mi dava sui nervi ma allo stesso tempo faceva scattare qualcosa dentro me.
«Mi da fastidio quando le persone mi fissano» dissi facendo la mia firma in maniera ordinata, come sempre.
«Ho gli occhi chiusi, come pensi che possa guardarti?» chiese lui facendo un sorrisino sghembo.
Non capivo perché ero così attratta da lui, ma praticamente dopo che il segnale delle cinture si staccò, ci ritrovammo nel bagno di 4 metri per 4 a baciarci in maniera quasi passionale.
«Non ti conosco e fra meno di 30 minuti atterreremo a LAX, fammi la cortesia di dimenticarti il mio nome, il mio cognome e il fatto che ti sto dicendo che in 18 anni di vita non ho mai baciato nessuno che bacia tanto bene così come lo fai tu!» dissi passando la mia mano destra sul suo collo caldo.
Detto fatto, tornammo ai nostri posti come due sconosciuti, scendemmo dall’aereo e io andai, come se niente fosse, verso il taxi che mi aspettava davanti l’uscita dell’aeroporto LAX e lui restò lì davanti ad aspettare qualcuno. Posai le mie quattro valigie nel cofano e ancora fuori dall’automobile dissi «Bridgeport Avenue numero 13», così entrai chiudendo la portiera e misi le cuffie alle orecchie guardando il paesaggio che probabilmente mi avrebbe accompagnato per il resto della mia vita.
  
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