Parte II : Ginny
6 maggio 1999
Sta piovendo, come sempre negli ultimi giorni. L'erba fradicia sembra
risplendere di tante lacrime, sotto il cupo grigio inglese. Un corvo manda il
suo richiamo, da qualche parte.
Mi sento bene qui. Mi sento in pace. Mi sento come se niente di brutto possa toccarmi.
Seguo con lo sguardo una vecchia vedova, che ogni giorno viene a trovare il
figlio morto in guerra. Cammina piano, appoggiandosi a un bastone troppo alto
per lei. Ha una veletta nera calcata sugli occhi. Una mano gracile e macchiata
dall'età sbuca dal mantello nero, per posare una rosa bianca sulla tomba del
ragazzo. Si inginocchia e prega a bassa voce. O forse parla con il figlio. Non
saprei dirlo.
Tu diresti che è solo una vecchia rincoglionita. Diresti che i morti sono morti
e in minimo che possano fare per i vivi è non pesare più sulle loro vite. E
diresti anche che quella donna prega su una bara piena di mangime per i vermi e
che suo figlio non è di certo lì, ma che lei è una sporca egoista a pensarlo.
Diresti che il cimitero è un posto che odi e che non trovi un valido motivo per
stare qui.
"Il cimitero va bene per i morti, non per i vivi, Gin. Per quanto mi riguarda,
tento di rimanerci il più lontano possibile finchè qualcuno non mi ammazza".
E' questo che diresti. Poi mi prenderesti tra le braccia e passeresti una mano
tra i capelli.
E io mi ritroverei a sorridere come una stupida, perché, anche se non condivido
quello che dici, pronunci quella parole con un tono e un sorrisino che è
impossibile non amare.
E' sempre stato così. Sono sempre stata combattuta dalla voglia di ridere e di
prenderti a schiaffi allo stesso tempo. Quante volte ti ho sentito dire "non me
ne frega un cazzo". A te non fregava mai nulla, tu eri sempre superiore,
distaccato… o ti faceva comodo che io lo credessi, per non farmi soffrire, per
non farmi preoccupare per te.
Ma so che non era così.
So che amavi la tua famiglia. E amavi me.
E amavi anche la vita, razza di cretino. Anche se dicevi di no. Anche se volevi
farti bello ai miei occhi, recitando una parte che non era stata scritta per te.
E io ti ho fatto credere di essere cieca, di non soffrire per te, perché sapevo
che il mio dolore ti avrebbe ferito.
Ma pochi giorni fa mi hai ferito, Draco. Mi hai inferto una ferita che non
guarirà mai, non si cicatrizzerà mai.
Mia mamma sostiene che ci vuole solo del tempo, che il tempo guarisce ogni cosa.
Ma io non le credo. Non posso e non voglio crederle, perché se soffrissi meno,
ti amerei meno.
E invece io ti amo, Draco. Ti amo adesso come ti ho sempre amato.
Anche se sei morto. Anche se … non ci sei più.
Guardo la lapide. Solo poche parole scolpite nella pietra.
Draco Malfoy.
5 giugno 1980 - 29 aprile 1999.
Nient'altro. Il ministero si è occupato delle spese per il funerale. Avrei
voluto che tu avessi una lapide più bella, una bara più…
Mi porto il fazzoletto alle labbra, soffocando i singhiozzi.
Oddio. Non riesco ancora a smettere di piangere.
Il tuo cuore non ha retto, si è spento, come un uccellino rinchiuso in una
gabbia per troppo tempo.
Quel cuore che mi hai donato e che io ho amato come il più prezioso dei tesori.
Ora devo solo riuscire a continuare a vivere, sapendo che non mi farai più
arrabbiare, che mi stringerai mai più tra le tue braccia. Che non mi sussurrerai
più nell'orecchio.
Devo solo riuscire a continuare a vivere senza rivedere il tuo sorriso, i tuoi
occhi. Senza poter accarezzare i tuoi capelli. Senza di te.
Non ti rivedrò mai più. Non busserai mai più al vetro della finestra della mia
camera nel cuore della notte.
Non mi bacerai più con trasporto, come se fossi l'unica cosa certa nella tua
vita.
Non mi amerai più.
"Draco, perché?" mormorò mentre le ginocchia non mi reggono e cado sul terreno
umido.
Gli occhi mi si riempiono di lacrime.
Come puoi chiedermi di vivere senza tutto questo?
Come posso fare progetti futuri, pensare alla mia vita, quando il dolore è
talmente grande da impedirmi perfino di respirare.
Hai preso il mio respiro, Draco. L'hai preso e l'hai portato nella morte con te.
Vorrei poter dire che mi sento vuota, che sono morta con te, ma non è così.
Sono viva, Draco.
Sono viva, altrimenti come potrei soffrire così tanto?
"Ti ho portato dei non ti scordar di me" sussurro, posando un mazzolino di fiori
blu, accanto alla lapide. Mi asciugo gli occhi con i dorsi delle mani,
sistemandomi poi i capelli dietro alle orecchie.
"Me li ha procurati Neville. E'ancora troppo presto per trovarli nei campi"
dico.
Lo so che non sei qui. Lo so che è solo una stupida bara, piena di mangime per
vermi, ma forse anch'io ho bisogno di cullarmi nell'illusione di poter parlarti
ancora.
"C'erano centinaia e centinaia di no scordar di me, così tanti che il prato
sembrava uno spicchio di mare, rimasto intrappolato per qualche strana ragione
tra le colline. E' stato lì che…"
La voce si spezza nella mia gola. Soffoco un altro singhiozzo nel fazzoletto
mentre calde lacrime mi scendono sulle guance.
E' stato lì dove abbiamo fatto l'amore per la prima volta. E' stato lì che mi
hai guardato negli occhi e mi hai detto "E' successa una cosa strana, Weasley.
Mi sono appena accorto di amarti".
Perché il ti amo è troppo banale. E il non dirlo una menzogna troppo crudele,
vero, Draco?
Mi hai amata. Fino all'ultimo istante.
E forse anche dopo. Dove sei ora, Draco?
Non sei qui, in questo cimitero, sprofondato nella campagna.
Non sei nemmeno a Malfoy Manor. Mi sono introdotta in casa, senza farmi scoprire
dagli Auror. Tutte le finestre sono sbarrate dalle assi di legno e i mobili sono
coperti da una patina di polvere. Ho immaginato che se avessi deciso di tornare
come fantasma, avresti scelto la tua casa da infestare.
Sono andata perfino a Hogwarts, con la speranza di ritrovarti.
Ma non c'eri.
Nick Quasi Senza Testa mi ha guardata con gli occhi pieni di compassione.
"E andato oltre, bambina" mi ha detto.
Sei andato oltre, Draco? Sei andato da tuo padre? Dal professor Snape…da tutti
quelli che sono caduti durante la guerra e appena dopo.
Che posso dirti? Ci ho provato…dovevo almeno provare a trovarti.
Ma tu te ne sei andato.
"Come faccio senza di te?" sussurro al vento.
Inspiro a fondo, sollevando il viso verso il cielo. Tengo gli occhi chiusi,
lasciandomi accarezzare dalla brezza leggera, ancora troppo fredda per essere
considerata piacevole.
"Hai suscitato un gran bel vespaio, Malfoy" riprendo a parlare. Mi tampono il
naso con il fazzoletto ormai umido.
"Il primo Ministro ha subito attacchi un po' da tutte le parti. Sembra che sarà
destituito a causa della sua politica troppo aggressiva con gli ex Death Eaters.
La gente si è riscoperta incline al perdono. O forse si è sparso troppo sangue."
Sospiro.
"Sembra che le esecuzioni verranno commutate in ergastoli, ma è troppo tardi per
noi, non è vero, Draco?. Eppure credo che non l'avresti sopportato. Credo che
non saresti riuscito a resistere tutta la vita rinchiuso in una singola
prigione. Saresti impazzito dal dolore. Non hai mai sopportato le catene".
Sfioro appena la lapide fredda con le dita. Seguo con l'indice le lettere
scolpite.
Come faccio a vivere senza di te, Draco?
"Torno a trovarti domani, okay? Ora devo andare a casa. Mamma sarà preoccupata"
dico, rialzandomi.
Ho i jeans sporchi di erba. Li spazzolo distrattamente all'altezza delle
ginocchia, prima di sistemarmi meglio il mantello, per ripararmi dal vento.
"Ciao Draco"
Mi volto, ritrovandomi a fissare due occhi azzurri. Vitrei. Pieni di pazzia.
I lunghi capelli biondi vengono scossi dal vento. Narcissa Malfoy è in piedi di
fronte a me.
Dischiudo appena le labbra, cercando qualcosa da dire quando lei estrae la
bacchetta e me la punto contro.
Non posso dire niente, non posso emettere nemmeno un gemito prima che un fascio
di luce verde fuoriesca dalla punta della bacchetta diretta contro il mio petto.
Il tempo sembra rallentare, dilatarsi, mentre crollo a terra, con il respiro
mozzato in gola.
I miei occhi sono rivolti alla lapide. A quella scritta che mi lacera il cuore:
Draco Malfoy.
"Draco" sospiro, prima che la vita abbandoni il mio corpo.
Non voglio morire.
Non voglio morire.
Non voglio morire.
Non voglio…
Ginny Weasley
11 agosto 1981 - 6 maggio 1999
Continua…
Ed eccoci arrivati alla fine anche della seconda parte.
Devo ammettere che ho avuto non poche difficoltà a scriverla, dato che non
riuscivo a rendere Ginny come volevo. Ma spero di aver approfondito abbastanza
anche la sua personalità, anche se Draco…vabbè Draco rimane sempre il mio
preferito!
Beh ditemi che ne pensate, mi raccomando!
Harry: mi spiace, tesoro, non l'ho salvato! Lo sapevi che non potevo
salvarlo. Mi spiace ;_; Dai pensa che comunque ci sarà il lieto fine. Promesso!
E guardiamo la cosa positiva: okay, come storia è un po' straziante, ma almeno
scrivo di nuovo e mi è anche passato il rigetto per le DG!
Thilwen: ma ciao Thilwen, che non sei Twinstar! Ormai non sbaglio più^^
ma grazie per la recensione! Ma che carina! Sono contenta che questo nuovo Draco
ti piaccia, la nuova Ginny…ma non mi sembra molto diversa da quella vecchia, non
sono proprio riuscita a variarla ;_; Per l'originalità della storia…eh purtroppo
stiamo andando sul tragico, però giuro che c'è il lieto fine! ^_^
Ellie: mi spiace, ma Draco è morto morto. ;_; povero lui. Grazie per
tutti i complimenti. Cerco sempre di variare sia lo stile che la
caratterizzazione dei personaggi in ogni storia, ma sono contenta che ci sia
sempre "il mio tocco" (-non so perché ma nella mia testa lo dice Homer Simpson).
Ora è morta anche Ginny…e anche lei è proprio morta, senza possibilità di
errore…ora se mi scappa la voglia e non scrivo più la terza parte siamo fregati!
Ma no scherzo, la scrivo! Giuro!
Maky91: ciao! Grazie per la recensione. Oh non preoccuparti se non
commenti… anche io sono veramente un disastro da questo punto di vista! Sono
contenta che Draco ti piaccia. In questo capitolo ho cercato di approfondire
ancora di più la sua caratterizzazione, cercando di farlo vedere sotto gli occhi
di Ginny! Spero di esserci riuscita! Alla prossima! ^_^
Helen Lance: ciau, grazie per avermi lasciato un commento! Mi fa piacere
che condivida la mia versione di Draco, in fondo ha solo 19 anni, è spaventato,
chiuso da solo in prigione. E Lucius…beh oltre a essere fichissimo, l'ho sempre
immaginato piuttosto severo come padre, ma che al momento cruciale lascia venir
fuori l'affetto, anche se in un modo tutto suo!
MiaBlack: ciau, sono arrivata anche con il secondo capitolo (mamma mia
che fatica per scriverlo!) e ho aggiornato anche abbastanza in fretta! Grazie
per la recensione, mi spiace di averti rattristata…giuro che finisce bene! Okay
leggendo questo capitolo nn sembra, però è così!
Nayachan: ma ciao! Mi spiace, ma non ho salvato Draco. Mi spiaceeeee,
sono stata tentata fino all'ultimo di stravolgere la trama e di salvarlo, ma poi
non ce l'ho fatta! Mi spiace davvero, povero! Spero che anche questa nuova parte
ti sia piaciuta!
Stellina: ciau! So che con questa seconda parte siamo sprofondati
nell'abisso della tristezza, ma giuro che c'è il lieto fine! Se non c'è, avete
il permesso di linciarmi! No no, giuro che finisce bene…in modo particolare ma
bene! Povero Draco. Vabbè ma almeno in una delle mie fanfic doveva morire…di
solito le faccio finire tutte bene…sì, ma anche questa finisce bene. Aiuuuuto…
Romen Evans: Ma grazie! Ma come sei gentile! Quanti complimenti! Eh
finalmente sono tornata a scrivere con un po' di continuità…speriamo che questa
fase duri a lungo! A presto! Bacione!
Ora vi lascio, un abbraccio.
Alla prossima
Egle