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Autore: Egle    03/02/2006    12 recensioni
Rimango immobile a pensare a cosa avrei potuto fare. Potuto o dovuto fare. A pensare alla mia vita perduta. Ai pochi, semplici istanti di felicità che ho vissuto. A quella baita abbandonata dove ci incontravamo di nascosto. Al di là degli schieramenti, degli ideali, della guerra. Al di là di questo mondo. Perché in questo mondo il nostro amore non sarebbe dovuto esistere. Non sarebbe dovuto accadere.Ma forse in un altro luogo e in un altro tempo…forse in un mondo diverso…
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Parte II

Parte II : Ginny

6 maggio 1999

Sta piovendo, come sempre negli ultimi giorni. L'erba fradicia sembra risplendere di tante lacrime, sotto il cupo grigio inglese. Un corvo manda il suo richiamo, da qualche parte.
Mi sento bene qui. Mi sento in pace. Mi sento come se niente di brutto possa toccarmi.
Seguo con lo sguardo una vecchia vedova, che ogni giorno viene a trovare il figlio morto in guerra. Cammina piano, appoggiandosi a un bastone troppo alto per lei. Ha una veletta nera calcata sugli occhi. Una mano gracile e macchiata dall'età sbuca dal mantello nero, per posare una rosa bianca sulla tomba del ragazzo. Si inginocchia e prega a bassa voce. O forse parla con il figlio. Non saprei dirlo.
Tu diresti che è solo una vecchia rincoglionita. Diresti che i morti sono morti e in minimo che possano fare per i vivi è non pesare più sulle loro vite. E diresti anche che quella donna prega su una bara piena di mangime per i vermi e che suo figlio non è di certo lì, ma che lei è una sporca egoista a pensarlo.
Diresti che il cimitero è un posto che odi e che non trovi un valido motivo per stare qui.
"Il cimitero va bene per i morti, non per i vivi, Gin. Per quanto mi riguarda, tento di rimanerci il più lontano possibile finchè qualcuno non mi ammazza".
E' questo che diresti. Poi mi prenderesti tra le braccia e passeresti una mano tra i capelli.
E io mi ritroverei a sorridere come una stupida, perché, anche se non condivido quello che dici, pronunci quella parole con un tono e un sorrisino che è impossibile non amare.
E' sempre stato così. Sono sempre stata combattuta dalla voglia di ridere e di prenderti a schiaffi allo stesso tempo. Quante volte ti ho sentito dire "non me ne frega un cazzo". A te non fregava mai nulla, tu eri sempre superiore, distaccato… o ti faceva comodo che io lo credessi, per non farmi soffrire, per non farmi preoccupare per te.
Ma so che non era così.
So che amavi la tua famiglia. E amavi me.
E amavi anche la vita, razza di cretino. Anche se dicevi di no. Anche se volevi farti bello ai miei occhi, recitando una parte che non era stata scritta per te.
E io ti ho fatto credere di essere cieca, di non soffrire per te, perché sapevo che il mio dolore ti avrebbe ferito.
Ma pochi giorni fa mi hai ferito, Draco. Mi hai inferto una ferita che non guarirà mai, non si cicatrizzerà mai.
Mia mamma sostiene che ci vuole solo del tempo, che il tempo guarisce ogni cosa.
Ma io non le credo. Non posso e non voglio crederle, perché se soffrissi meno, ti amerei meno.
E invece io ti amo, Draco. Ti amo adesso come ti ho sempre amato.
Anche se sei morto. Anche se … non ci sei più.
Guardo la lapide. Solo poche parole scolpite nella pietra.
Draco Malfoy.
5 giugno 1980 - 29 aprile 1999.
Nient'altro. Il ministero si è occupato delle spese per il funerale. Avrei voluto che tu avessi una lapide più bella, una bara più…
Mi porto il fazzoletto alle labbra, soffocando i singhiozzi.
Oddio. Non riesco ancora a smettere di piangere.
Il tuo cuore non ha retto, si è spento, come un uccellino rinchiuso in una gabbia per troppo tempo.
Quel cuore che mi hai donato e che io ho amato come il più prezioso dei tesori.
Ora devo solo riuscire a continuare a vivere, sapendo che non mi farai più arrabbiare, che mi stringerai mai più tra le tue braccia. Che non mi sussurrerai più nell'orecchio.
Devo solo riuscire a continuare a vivere senza rivedere il tuo sorriso, i tuoi occhi. Senza poter accarezzare i tuoi capelli. Senza di te.
Non ti rivedrò mai più. Non busserai mai più al vetro della finestra della mia camera nel cuore della notte.
Non mi bacerai più con trasporto, come se fossi l'unica cosa certa nella tua vita.
Non mi amerai più.
"Draco, perché?" mormorò mentre le ginocchia non mi reggono e cado sul terreno umido.
Gli occhi mi si riempiono di lacrime.
Come puoi chiedermi di vivere senza tutto questo?
Come posso fare progetti futuri, pensare alla mia vita, quando il dolore è talmente grande da impedirmi perfino di respirare.
Hai preso il mio respiro, Draco. L'hai preso e l'hai portato nella morte con te.
Vorrei poter dire che mi sento vuota, che sono morta con te, ma non è così.
Sono viva, Draco.
Sono viva, altrimenti come potrei soffrire così tanto?
"Ti ho portato dei non ti scordar di me" sussurro, posando un mazzolino di fiori blu, accanto alla lapide. Mi asciugo gli occhi con i dorsi delle mani, sistemandomi poi i capelli dietro alle orecchie.
"Me li ha procurati Neville. E'ancora troppo presto per trovarli nei campi" dico.
Lo so che non sei qui. Lo so che è solo una stupida bara, piena di mangime per vermi, ma forse anch'io ho bisogno di cullarmi nell'illusione di poter parlarti ancora.
"C'erano centinaia e centinaia di no scordar di me, così tanti che il prato sembrava uno spicchio di mare, rimasto intrappolato per qualche strana ragione tra le colline. E' stato lì che…"
La voce si spezza nella mia gola. Soffoco un altro singhiozzo nel fazzoletto mentre calde lacrime mi scendono sulle guance.
E' stato lì dove abbiamo fatto l'amore per la prima volta. E' stato lì che mi hai guardato negli occhi e mi hai detto "E' successa una cosa strana, Weasley. Mi sono appena accorto di amarti".
Perché il ti amo è troppo banale. E il non dirlo una menzogna troppo crudele, vero, Draco?
Mi hai amata. Fino all'ultimo istante.
E forse anche dopo. Dove sei ora, Draco?
Non sei qui, in questo cimitero, sprofondato nella campagna.
Non sei nemmeno a Malfoy Manor. Mi sono introdotta in casa, senza farmi scoprire dagli Auror. Tutte le finestre sono sbarrate dalle assi di legno e i mobili sono coperti da una patina di polvere. Ho immaginato che se avessi deciso di tornare come fantasma, avresti scelto la tua casa da infestare.
Sono andata perfino a Hogwarts, con la speranza di ritrovarti.
Ma non c'eri.
Nick Quasi Senza Testa mi ha guardata con gli occhi pieni di compassione.
"E andato oltre, bambina" mi ha detto.
Sei andato oltre, Draco? Sei andato da tuo padre? Dal professor Snape…da tutti quelli che sono caduti durante la guerra e appena dopo.
Che posso dirti? Ci ho provato…dovevo almeno provare a trovarti.
Ma tu te ne sei andato.
"Come faccio senza di te?" sussurro al vento.
Inspiro a fondo, sollevando il viso verso il cielo. Tengo gli occhi chiusi, lasciandomi accarezzare dalla brezza leggera, ancora troppo fredda per essere considerata piacevole.
"Hai suscitato un gran bel vespaio, Malfoy" riprendo a parlare. Mi tampono il naso con il fazzoletto ormai umido.
"Il primo Ministro ha subito attacchi un po' da tutte le parti. Sembra che sarà destituito a causa della sua politica troppo aggressiva con gli ex Death Eaters. La gente si è riscoperta incline al perdono. O forse si è sparso troppo sangue."
Sospiro.
"Sembra che le esecuzioni verranno commutate in ergastoli, ma è troppo tardi per noi, non è vero, Draco?. Eppure credo che non l'avresti sopportato. Credo che non saresti riuscito a resistere tutta la vita rinchiuso in una singola prigione. Saresti impazzito dal dolore. Non hai mai sopportato le catene".
Sfioro appena la lapide fredda con le dita. Seguo con l'indice le lettere scolpite.
Come faccio a vivere senza di te, Draco?
"Torno a trovarti domani, okay? Ora devo andare a casa. Mamma sarà preoccupata" dico, rialzandomi.
Ho i jeans sporchi di erba. Li spazzolo distrattamente all'altezza delle ginocchia, prima di sistemarmi meglio il mantello, per ripararmi dal vento.
"Ciao Draco"
Mi volto, ritrovandomi a fissare due occhi azzurri. Vitrei. Pieni di pazzia.
I lunghi capelli biondi vengono scossi dal vento. Narcissa Malfoy è in piedi di fronte a me.
Dischiudo appena le labbra, cercando qualcosa da dire quando lei estrae la bacchetta e me la punto contro.
Non posso dire niente, non posso emettere nemmeno un gemito prima che un fascio di luce verde fuoriesca dalla punta della bacchetta diretta contro il mio petto.
Il tempo sembra rallentare, dilatarsi, mentre crollo a terra, con il respiro mozzato in gola.
I miei occhi sono rivolti alla lapide. A quella scritta che mi lacera il cuore: Draco Malfoy.
"Draco" sospiro, prima che la vita abbandoni il mio corpo.
Non voglio morire.
Non voglio morire.
Non voglio morire.
Non voglio…


Ginny Weasley
11 agosto 1981 - 6 maggio 1999

 


Continua…


Ed eccoci arrivati alla fine anche della seconda parte.
Devo ammettere che ho avuto non poche difficoltà a scriverla, dato che non riuscivo a rendere Ginny come volevo. Ma spero di aver approfondito abbastanza anche la sua personalità, anche se Draco…vabbè Draco rimane sempre il mio preferito!
Beh ditemi che ne pensate, mi raccomando!


Harry: mi spiace, tesoro, non l'ho salvato! Lo sapevi che non potevo salvarlo. Mi spiace ;_; Dai pensa che comunque ci sarà il lieto fine. Promesso! E guardiamo la cosa positiva: okay, come storia è un po' straziante, ma almeno scrivo di nuovo e mi è anche passato il rigetto per le DG!
Thilwen: ma ciao Thilwen, che non sei Twinstar! Ormai non sbaglio più^^ ma grazie per la recensione! Ma che carina! Sono contenta che questo nuovo Draco ti piaccia, la nuova Ginny…ma non mi sembra molto diversa da quella vecchia, non sono proprio riuscita a variarla ;_; Per l'originalità della storia…eh purtroppo stiamo andando sul tragico, però giuro che c'è il lieto fine! ^_^
Ellie: mi spiace, ma Draco è morto morto. ;_; povero lui. Grazie per tutti i complimenti. Cerco sempre di variare sia lo stile che la caratterizzazione dei personaggi in ogni storia, ma sono contenta che ci sia sempre "il mio tocco" (-non so perché ma nella mia testa lo dice Homer Simpson). Ora è morta anche Ginny…e anche lei è proprio morta, senza possibilità di errore…ora se mi scappa la voglia e non scrivo più la terza parte siamo fregati! Ma no scherzo, la scrivo! Giuro!
Maky91: ciao! Grazie per la recensione. Oh non preoccuparti se non commenti… anche io sono veramente un disastro da questo punto di vista! Sono contenta che Draco ti piaccia. In questo capitolo ho cercato di approfondire ancora di più la sua caratterizzazione, cercando di farlo vedere sotto gli occhi di Ginny! Spero di esserci riuscita! Alla prossima! ^_^
Helen Lance: ciau, grazie per avermi lasciato un commento! Mi fa piacere che condivida la mia versione di Draco, in fondo ha solo 19 anni, è spaventato, chiuso da solo in prigione. E Lucius…beh oltre a essere fichissimo, l'ho sempre immaginato piuttosto severo come padre, ma che al momento cruciale lascia venir fuori l'affetto, anche se in un modo tutto suo!
MiaBlack: ciau, sono arrivata anche con il secondo capitolo (mamma mia che fatica per scriverlo!) e ho aggiornato anche abbastanza in fretta! Grazie per la recensione, mi spiace di averti rattristata…giuro che finisce bene! Okay leggendo questo capitolo nn sembra, però è così!
Nayachan: ma ciao! Mi spiace, ma non ho salvato Draco. Mi spiaceeeee, sono stata tentata fino all'ultimo di stravolgere la trama e di salvarlo, ma poi non ce l'ho fatta! Mi spiace davvero, povero! Spero che anche questa nuova parte ti sia piaciuta!
Stellina: ciau! So che con questa seconda parte siamo sprofondati nell'abisso della tristezza, ma giuro che c'è il lieto fine! Se non c'è, avete il permesso di linciarmi! No no, giuro che finisce bene…in modo particolare ma bene! Povero Draco. Vabbè ma almeno in una delle mie fanfic doveva morire…di solito le faccio finire tutte bene…sì, ma anche questa finisce bene. Aiuuuuto…
Romen Evans: Ma grazie! Ma come sei gentile! Quanti complimenti! Eh finalmente sono tornata a scrivere con un po' di continuità…speriamo che questa fase duri a lungo! A presto! Bacione!


Ora vi lascio, un abbraccio.
Alla prossima
Egle

 

   
 
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