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Autore: The Lady Vanished    23/04/2011    1 recensioni
Dan esita all'ingresso, tanto lo sapeva che il suo sarebbe stato un tentativo a vuoto. "Fa' nulla...l'aspetto" Blair è molto seccata della cosa - Dan Humphrey almeno due ore seduto sul divano del suo salotto? - ma poi è mossa a compassione. "Vado a prenderti qualcosa da leggere".
La mia prima ff, sono curiosa di ricevere le vostre impressioni.
E' ambientata in un ipotetico inizio della quarta stagione, al ritorno di Blair e Serena da Parigi, e racconta l'evoluzione del rapporto Dan & Blair.
Buona lettura!
xoxo
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blair Waldorf, Dan Humphrey
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Quarta stagione
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"Ah, sei tu Humphrey!", Blair lo squadra, sbuffando - dovrebbe avvertirlo che i revival grunge non sono esattamente il must del momento. "Serena non c'è, è uscita". Dan esita all'ingresso, tanto lo sapeva che il suo sarebbe stato un tentativo a vuoto. "Fa' nulla...l'aspetto" Blair è molto seccata della cosa - Dan Humphrey almeno due ore seduto sul divano del suo salotto? - ma poi è mossa a compassione. "Vado a prenderti qualcosa da leggere".
Serena. Il filo sottile che li unisce. Quanto durerà ancora? Sono tornate da Parigi da più di un mese e lei deve ancora scegliere: il principe azzurro o l'intellettuale liberal? Aveva avuto tutta l'estate per prendere le distanze dalla situazione e chiarirsi le idee, ma era troppo impegnata a flirtare con Pierre passeggiando tra gli Champs Elises o sfrecciare in vespa con Jean trai vicoli di Montmartre - sempre che si chiamassero così quei tizi - mentre Blair si leccava quelle ferite che ora continuano a bruciare.
"Ecco, fatti una cultura!" gli dice appoggiando, senza troppa grazia, sopra il tavolino del soggiorno, una manciata di libri, tra cui spicca La verità è che non gli piaci abbastanza, di Greg Behrendt e Liz Tuccillo. "Sottile Waldorf. Immagino che questo libro ti stia aiutando molto in questo periodo". Blair avvampa e esce dalla stanza, facendo risuonare rumorosamente i tacchi delle sue Louboutin verde mela e guardandolo con disprezzo. L'ha zittita, ma si sente un po' in colpa. E' vero: stiamo parlando di Queen Bee, la ragazza che aveva cercato in tutti i modi di mettergli i bastoni tra le ruote al liceo e che aveva esiliato sua sorella da Manhattan, ma forse un cuore ce l'ha anche lei ed è stato crudele da parte di Dan infierire così. Dopo la deflorazione di Jenny da parte di Chuck, l'estate passata a non avere sue notizie, lo sparo, lui che decide di tornare a New York con questa Eva... Sì, non è un gran momento per la reginetta dell'Upper East Side e lui vorrebbe tanto rimangiarsi le parole, ma ciò che è fatto, è fatto, basta aspettare che le passi. Aspettando la sua Serena, comincia a leggere il libro che Blair gli ha gentilmente offerto, anche se non è esattamente il suo genere e pensa sia una boiata pazzesca, ma meglio che starsene solo coi propri pensieri: che cosa ci fa lì?
Se sparisce, non gli piaci abbastanza” afferma con convinzione Blair, facendo capolino dalle scale circa un'ora dopo. “Se fa sesso con un'altra, non gli piaci abbastanza” le risponde lui, mordendosi la lingua l'istante successivo. Anche questa volta avrebbe potuto evitare. Inaspettatamente, lei non lo manda al diavolo e si siede con lui sul divano. “Touche”, dice soltanto. Lui la guarda: ha l'aria stanca, di un guerriero che ha perso troppe battaglie, ma lo scintillio nei suoi occhi dimostra che è ancora in grado di alzarsi in piedi. Lei sospira e inizia a parlare: “Spero di subire a breve una lobotomia che mi faccia dimenticare questo momento, ma, ascoltami bene Humphrey, voglio darti un consiglio”.
“Sono tutto a orecchi”
“Lascia perdere Serena”
Dan rotea gli occhi: “Se era questo il tuo prezioso consiglio, potevi anche risparmiartelo”.
“Non fraintendermi Humphrey: una parte di me gode enormemente nel vedere il ragazzo di Brooklyn, che nella vita si è dovuto guadagnare tutto con le sue forze, mandare al diavolo ogni suo sforzo per inseguire la mia migliore amica. Non ho mai visto tanta devozione per una ragazza, ma mi sento davvero di dirtelo: Humphrey, da quanto non dedichi un po' di tempo a te stesso? Da quanto non scrivi più? Ne vale la pena? Serena non sceglierà mai e lo sai pure tu.”
Dan lo sa, l'ha capito dal momento in cui Serena ha rimesso piede a New York. Non ci sono più ostacoli tra di loro, come il figlio con Georgina, che non era suo figlio, o la storia con Vanessa, finita. Eppure Serena continua a tenere lui e Nate sulla corda, è confusa, dice. La verità è che non riesce a stare sola: ha bisogno dell'amore e a New York ci sono ben due ragazzi che per lei scalerebbero le montagne. Ma per quanto, in modo diverso, lei sia legata ad entrambi, per nessuno dei due prova un sentimento del genere. Se fosse matura, li lascerebbe liberi, ma lei a star sola proprio non ci riesce: allora tanto vale tenersi buoni i due cavalieri serventi, almeno finché non troverà l'uomo per cui vale la pena mettersi in gioco. Sperava che il suo fosse solo un presentimento, la vocina di quell'adolescente insicuro che ancora vive dentro di lui e si diverte a gufare. Ma Blair non può sbagliare, tra alti e bassi Serena era la sua migliore amica dai tempi dell'asilo e la conosce meglio di chiunque altro. E nonostante i modi, apprezza il suo gesto, probabilmente la cosa più vera che lei abbia fatto per lui da quando si conoscono. Sorride, con amarezza. “Hai ragione. Grazie, Blair”. E, come da copione, la ragazza assume la sua solita aria accigliata. “Il fatto che io sia stata mossa a compassione e ti abbia dato un consiglio, non ti autorizza a chiamarmi per nome, Humphrey!” lo punzecchia, scostandosi una ciocca dal viso e guradandolo con aria di sfida.
“E il fatto che io ti abbia accidentalmente chiamato per nome non significa che io abbia cambiato la mia opinione su di te. Ora devo andare, comprendo che il tuo momento delle buone azioni sta volgendo al termine e non voglio sfidare troppo le leggi dell'Upper East Side trattenendomi qui. Arrivederci, Waldorf”
Au revoir, Humphrey”
E sorride, mentre lo guarda infilarsi la giacca in tweed e avviarsi verso l'ascensore: le buone azioni scaldano il cuore perfino ad una Waldorf.

NOTA DELL'AUTRICE:
Il titolo della ff è tratto da una frase che Dan dice a Blair - "You deserve to be with someone who makes you happy" - nella 3x18, The Unblairable Lightness of Being.
I titoli dei capitoli sono titoli di libri/film, che in qualche modo si ricollegano alla storia narrata. In questo caso si tratta di La verità è che non gli piaci abbastanza (Orginale:He's Just Not That Into You), di Greg Behrendt e Liz Tuccillo, da cui è stato tratto l'omonimo film, nel 2008. Da tale libro vengono appunto le citazioni “Se sparisce, non gli piaci abbastanza” e “Se fa sesso con un'altra, non gli piaci abbastanza”, che si scambiano Blair e Dan.

  
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