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Autore: Arisu95    24/04/2011    2 recensioni
Altopiano Blu - Gran Festival di Kanto.
Harley é stato sconfitto da Vera, eppure, a differenza dell'anno precedente, non ha lasciato lo stadio.
Come se la presenza di Solidad, la sua vittoria o la sua sconfitta, gli importasse qualcosa ...
****
Una Missing Moments sulla mia coppia preferita, la Harley/Solidad ^^
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Vittoria non é sempre Vincere
 

♥ 2. Vincere le proprie paure



Era andato da Solidad.
Stavano avendo una discussione, chissà per quale motivo, lei bella come sempre, con la coppa scintillante tra le mani.
Harley, in preda all'ira, gliela strappò via facendola cadere a terra, in un tintinnìo di metallo.

"Harley!" - Esclamò Solidad spaventata.

L'altro non rispose, la spinse contro una parete, bloccandola.
Le aveva poggiato le mani sui fianchi, nonostante i suoi deboli tentativi di difendersi.
Con una mano le aveva stretto i polsi, tenendole le braccia sopra la testa, immobilizzandola.
Con l'altra, le aveva alzato il mento, e stava per avvicinarsi, desideroso di baciarla.
Arceus, non ce la faceva più ad aspettare, ogni secondo che lo separava dalle sue labbra lo faceva morire ...

"Harley!" - Chiamò di nuovo Solidad, terrorizzata, mentre delle lacrime iniziarono a scenderle giù, dai begli occhi azzurri fin sotto le guance appena colorite.



Harley si svegliò con il cuore a mille, sedendosi sul letto.
Era stato solo un sogno. Anzi, un incubo.
Respirava affannosamente e poggiò una mano sul suo petto.
Il suo cuore batteva ancora tremendamente forte.

Scosse la testa cercando di riprendersi.
Quel sogno aveva spaventato anche lui.
Non si sarebbe mai comportato così, ne era certo.
Non era proprio da lui.

Quella strana sensazione non gli era passata, anzi, quel sogno aveva solo fatto nascere una certa angoscia.
Si alzò dirigendosi verso la borsa.
La aprì frugandoci dentro avidamente.
Prese l'accendino e una sigaretta, ed andò sul balcone.
Si era fatto buio.
Chissà per quante ore aveva dormito ...

Cominciò ad aspirare il fumo fissando l'orizzonte di stelle, cielo e montagne.
Non era un accanito fumatore, un pacchetto era capace di durargli settimane.
Fumare ... Non si ricordava nemmeno come gli fosse venuta, o chi gliel'avesse fatta venire, l'idea di provare per la prima volta a fumare.
Non gli era nemmeno piaciuto, a dire il vero, e nemmeno ora ci trovava chissà cosa.
Era giusto l'ultima spiaggia, quando aveva provato di tutto per calmarsi, e non sapeva più che altro fare per distrarsi.

L'Altopiano Blu ... Era un bel posto, ed ora aveva capito anche perché si chiamava così.
Oltre la catena montuosa, le luci abbaglianti del complesso della Lega Pokémon, che, illuminandole da dietro, conferivano ai monti la caratteristica luce bluastra che dava il nome a quel luogo.
Il cielo era terso e cosparso di punti luminosi, con la luna piena bianca e perfetta che sovrastava ogni cosa.
Avrebbe volentieri scattato una foto, ma non aveva alcuna voglia di tornare dentro a prendere la macchina fotografica ... Si sentiva il morale a terra.

Iniziò a sentire una musica, e cercò di capirne la provenienza con lo sguardo.
Vicino allo stadio del Gran Festival doveva esserci una festa.

"Già ... Che stupido ..." - Si disse scuotendo la testa.

Era il banchetto cerimoniale di fine Festival.
Lo avevano fatto anche al Gran Festival di Hoenn : era tradizione.
Non aveva partecipato neppure a quello.
L'anno scorso la città prescelta per il Festival era stata la sua, Porto Selcepoli, ed una volta sconfitto non aveva atteso un istante di più: si era precipitato per quelle vie che conosceva bene, rivivendo ricordi e incontrando vecchi amici, fregandosene altamente di quel banchetto serale.

Ma ora invece era molto lontano da casa ... E in più, non si era ancora complimentato con Solidad.

Complimentarsi...?
Per cosa, per avergli soffiato via la Coppa Fiocco ?!

No ... Infondo lui era stato sconfitto da Vera, Solidad non c'entrava nulla, l'aveva anzi sconfitta, la mocciosetta, e per questo forse doveva essegli grato.

Andare lì a ringraziarla gli pareva una cosa stupida, non ce l'avrebbe mai fatta.
Avvicinarla, dirle semplicemente 'complimenti per l'ottima gara!' ... No, era un'idea sciocca.
Ma aveva bisogno di prendere una boccata d'aria, uscire, fare una passeggiata.

Spense la sigaretta a metà nel portacenere e cominciò a cercare nuovamente la chiave della camera.

"Beineee?" - Anche Banette si era svegliato.

"Che c'è? Vuoi venire con me a fare una passeggiata?" - Gli chiese dolcemente Harley.
Quel tono così dolce e gentile ... Lo aveva solo con i suoi adorati Pokémon, ed era davvero diverso dal suo solito modo di parlare.

"Net! Bei-Nà!" - Rispose felice Banette sorridendo e avvicinandosi a lui.

Aprì la porta eduscì dall'albergo.

Camminò per le strade quasi deserte.
Dovevano essere tutti nei dintorni del banchetto.
Per qualche strana ragione, anche lui, quasi inconsciamente, si stava avvicinando a quel luogo.

Attraverò diverse vie, un parco, un viale alberato e poi ... E poi si accorse di quanto si fosse avvicinato.
Era quasi lì, appoggiato alla recinzione di pietra.
Solo uno specchio d'acqua lo separava dalla luce, dai colori, dall'allegria ... E da Solidad.

Scavalcò il recinto di pietra levigata e si mise a sedere sul prato, che si gettava a scogliera nell'acqua.
Era piuttosto pericoloso stare lì, sarebbe potuto cadere nel lago da un momento all'altro ... Ma era abbastanza sicuro di sé da non preoccuparsene.
Banette si sedette vicino a lui.

In quella situazione, aveva rivisto la sua intera vita.
Sempre così, in disparte, là gli altri e, appena più in quà, lui.
Non tanto materialmente, in quanto stava spesso tra la gente, giocando le sue maschere ... Ma con il cuore.
Il suo vero io, allo scoperto da tutte quelle false identità era sempre davvero lontano.

Cominciò a gettare sassi nel lago facendoli saltare, quando si accorse che due ragazzini erano usciti dall'edificio del banchetto.
Si sforzò di vedere meglio ...
Erano Vera e Drew.

Probabilmente erano nel bel mezzo di qualche impacciata discussione, con il cuore a mille per l'emozione, ma ancora incapaci di dichiarare i loro sentimenti.
Lui odiava Vera con tutto sé stesso, eppure ... Quando si trattava del suo rapporto con Drew gli faceva tenerezza.
Era ancora piccola, anzi, lo erano entrambi.
Vivevano quell'amore innocente e segreto che solo a quell'età si può provare, leggero, lieve, sussurrato, pieno di sogni e speranze, spensierato e senza problemi.

Harley ne ebbe quasi un po' invidia. Ormai aveva abbandonato quell'innocente candore da tanto, troppo tempo ... Non era più quello di prima.

Vedendo quei due ragazzini, mentre mano a mano i loro sentimenti sbocciavano come rose, lo aveva fatto pensare.
A lui non era mai successo nulla del genere.
Aveva vissuto l'attimo, quell'amore fulmineo che, dopo la tempesta, non lascia nulla, solo un nuovo giorno, volto a portarsi via tutto senza quasi memoria.

Lanciò un altro sasso, stavolta quasi con rabbia.

Perché ... Perché doveva essere così difficile ...?
I sentimenti ... Non era bravo, né ad accettarli né a dimostrarli.

E con Solidad ... Era la stessa identica cosa.
L'aveva sempre considerata una sua carissima amica ... Da quella volta in cui si erano incontrati a Ciclamipoli, prima di una Gara ...
... Non solo non l'aveva scambiato per una ragazza, ma era stata anche molto gentile ... Avevano passato insieme la serata, per poi ritrovarsi in finale nella Gara ... E aveva vinto lei.
Sempre, sempre lei ... Si sentiva un perdente.

Forse era stato meglio così, perdere contro Vera ... Odiava essere sconfitto da Solidad ... Era sua amica, e non sapeva proprio come rapportarsi con lei, quando lo sconfiggeva ... Per questo, tendeva a fuggire, ad andarsene subito senza nemmeno salutarla ...

Aveva tanta paura di passare da maleducato, per non dire peggio, ma aveva ancora più paura ad affrontarla a quattr'occhi.
E non capiva bene neppure il perché.

"Bei-Naaa ..." - Banette sbadigliò.

"Sei stufo?"

"Nett ..." - Il Pokémon si strofinò un occhio, al che Harley decise di rimetterlo nella sua Poké Ball.

Era comprensibile, dopotutto quegli ultimi giorni erano stati davvero stressanti per i Pokémon ...

Harley si rialzò scavalcando di nuovo la recinzione di pietra e dando un ultimo sguardo al luogo dove si stava tenendo il banchetto.

Era combattuto.
Andare o non andare ...?
Non aveva voglia di incontrare Vera, e la vista di Solidad l'avrebbe messo in seria soggezione.
No ... Doveva farcela, doveva abbattere questo muro.

Si incamminò deciso attraversando il ponte.
Ormai era proprio a due passi, solo un corto viale costeggiato da siepi e cipressi.
Poi luci, colori, musica e giochi.
Un ambiente perfetto ... Per l'Harley della maschera.

Fece un grosso sospiro.
No ... Non ne aveva proprio il coraggio ...
Si voltò di nuovo, intenzionato a tornare in albergo.
Abbassò lo sguardo, immobile.

Era solo un perdente ... Sia nelle Gare che nella vita.
Un completo idiota.
Non riusciva nemmeno a parlare ad una persona così gentile, che si era mostrata davvero una cara amica ...
Forse era meglio darci un taglio, sia con le gare che con tutto il resto ...
Tornare a Porto Selcepoli, trovarsi un lavoro e buonanotte.
Sentì qualcuno correre nella sua direzione.

"Aspetta! Harley!"

Quella voce ... Era Solidad!
No ... Doveva averla semplicemente immaginata.
Perché mai Solidad sarebbe dovuta uscire dalll'edificio, dov'era l'ospite d'onore? Uscire fuori solo ... Per lui?
No, era impossibile.

"Harley ..." - Chiamò di nuovo, ansimando per la gran corsa.

"Sol ...?" - La chiamò di risposta, mantenendosi di spalle.

"Anf, anf ... Ti ho cercato ovunque, sai?"

"Mi hai cercato...? E per quale ragione? Ti aspettavi dei complimenti anche da parte mia...? Hai ragione, sono davvero un maleducato. Complimenti Solidad." - Così dicendo, riprese a camminare nella direzione opposta rispetto a quella della ragazza.

Stupido ... Era uno stupido.
Non aveva proprio intenzione di essere così rude e scontroso, tutt'altro ... Ma proprio non ce la faceva, neppure a parlarle guardandola negli occhi.
Erano tre giorni che si incrociavano ... Senza mai parlarsi.

"Non sono venuta perché volevo che tu ti complimentassi ad ogni costo ..." - Rispose Solidad, stupita che Harley avesse potuto pensare ad una cosa simile.

"Allora perché?"

"Innanzitutto, anche tu sei stato molto bravo, dico sul serio ... Mi dispiace che Vera ti abbia sconfitta, mi sarebbe piaciuto ... Scontrarmi con te."

"..." - Non riuscì a trattenere una risata, ripensando alla sua esibizione del primo round - "Mamma mia Sol, non sapevo che volessi partecipare al Gran Festival di Kanto ... Quando mi son presentato vestito da Vera e ti ho vista avrei voluto sotterrarmi ..."

"Perché? Invece é stato molto divertente! Mi piaci ..." - Poi si affrettò ad aggiungere, arrossendo un pochino - "... Quando fai questo genere di cose."

"Davvero...?" - Si girò con la testa verso di lei.

"Davvero ... Ma ora ... Che cosa farai? Hai già deciso?"

"Mmmh ... Credo che andrò a Johto per competere nelle Gare di quella regione ..."

"Credo che farò lo stesso." - Sorrise Solidad.

"Allora può darsi che ci si rincontri ..."

Il suo cuore ... Batteva davvero in modo esagerato.
Non era abituato a queste sensazioni, voleva reprimerle al più presto.

"A presto, Sol."

Concluse, incamminandosi nella direzione da cui era venuto, con un grande peso nel cuore.

Era davvero un idiota.
Buttare via un'occasione del genere, la migliore della sua vita, per dirle che ...

"Harley tu ... Mi piaci!"

"Uh...?" - Harley si voltò di nuovo, incredulo, arrossendo.

Incredibile ... Stava per pensare la stessa cosa, sicuro che non glielo avrebbe mai detto.

"Dici ... Sul serio?"

"Sì ... Non so come ma ..." - Parlava davvero veloce ... Leggeva una profonda emozione nei suoi occhi - "Credo di essermi innamorata di te."

"Ehmmm ... Ecco io ..." - Accidenti ... Era proprio quello che, nei meandri più nascosti del suo cuore, inconsciamente desiderava, ma ora si era pietrificato - "Io ..."

Solidad gli si era avvicinata.
Le faceva tenerezza, quando era in difficoltà e non sapeva cosa dire era davvero dolce ...
Istintivamente lo abbracciò.

"...!"

Il cuore di Harley aveva preso a battere ancora più forte di prima, e se al principio sembrava fatto di pietra, lentamente iniziò a sciogliersi, sotto quell'abbraccio tiepido e dolce di lei, incrociando timidamente le braccia sulla sua schiena e abbracciandola di rimando.

Il suo corpo ... Era davvero perfetto.
Forse non si era mai accorto davvero di quanto ne fosse, già da molto prima, in qualche modo segretamente attratto.

Avvicinò la bocca al suo orecchio, discostandole dolcemente i capelli.

"... Anche io, Sol ..." - Le sussurrò lievemente.

Si erano leggermente allontanati, guardandosi nel mare dei loro occhi.

Quelli di Solidad, come il lago limpido e chiaro di un'alba serena e quelli di Harley, più scuri, come un oceano agitato che promette burrasca.

Lei, sempre più affascinata da quel mare tempestoso e lui, sempre più desideroso di bagnarsi in quelle acque calme e chiare ...

Sempre più vicini, sempre più negli occhi dell'altro ... Le labbra si stavano quasi toccando ...

"Solidad !!!" - Chiamò una voce familiare.

Era Vera.

La ragazza si voltò di scatto, cercando con lo sguardo la ragazzina.

"Eccoti! Ma dov'eri finita ?" - Chiese Ash, che assieme a Brock e Max avevano accompagnato Vera.

"Beh ecco, ero qui con ..." - Si voltò di nuovo.

Il vuoto.

Harley era sparito, come inghiottito dal buio della notte.

"Con chi?" - Replicò Max sistemandosi gli occhiali.

"No ... Scusatemi ... Allora? Che avete intenzione di fare?" - Rispose un po' stranita scuotendo la testa.

"Beh, la notte é ancora giovane e ci sono ancora un sacco di cose da mangiare !!! Dai, vieni, non è la stessa cosa senza di te !!!" - Rispose Vera avviandosi di nuovo verso il banchetto, seguita dai tre maschietti del gruppo.

Solidad rimase lì ancora un istante.
Sentì il PokéNav vibrarle in tasca.
Lo prese e lo aprì.

" Sol, ti aspetto a Johto ... Non vedo l'ora di rivederti. =)
Harley."



             

"Allora ?! Solidaaaad !!!" - La chiamarono di nuovo.

"Sì, arrivo !!!" - Rispose correndo verso gli altri, con un dolce sorriso sulle labbra, sentendosi leggera e felice come un petalo di primavera.
             

~ Fine.
 

=== NOTA DELL'AUTRICE ===
... Ed ecco qui il secondo ed ultimo capitolo!
Spero tanto che vi sia piaciuto ... E scusatemi per la parte in cui dico che, prima della Sol, Harley non aveva mai provato amori seri ... Mi son sentita in colpa da parte di Tommy, poveretto, ma infondo secondo la storia di questa FanFic lui non esiste, quindi ...!
In ogni caso, spero davvero di cuore che l'abbiate apprezzata, e ne approfitto per augurarvi buona Pasqua !!! ~♥

Arisu95.


 

  
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