Sono le sette e un quarto del mattino, la voce stridula di mia madre mi fa quasi sobbalzare dal letto, corro a prepararmi...mi lavo e mi lego i capelli in un codino,poi prendo il mio zaino e subito gių ad aspettare il bus che passi,ma pare che io lo abbia perso,cosė busso mia madre che corre ad accompagnarmi a scuola. Il custode fa storie perchč sostiene che sia troppo tardi per entrare,ma mia madre dopo tante peripezie riesce a convincerlo di farmi entrare nella mia classe. Entro mi siedo e i miei stupidi compagni di classe mi lanciano una pallina di carta,ma non mi fa pių nulla ormai ci sono abituata! La prof di scienze mi invita a sedermi,anch'essa con tono arrabbiato per il mio ritardo.Mi siedo e le sei ore passano molto velocemente,all'uscita di scuola ecco che la mia migliore amica Becca scivola gių per le scale,anche lei č considerata una ''Bruttona'' come me...e mentre tutti si accerchiano a lei deridendola,io corro subito ad aiutarla!
Torniamo a casa insieme prendendo lo stesso bus ma lei abita una fermata dopo di me,io scendo e la saluto,apro la porta di casa mia e la prima cosa che faccio č buttarmi sul letto della mia camera accendendo lo stereo a tutto volume,ma subito dopo si risente la voce stridula di mia madre che mi invita ad andare a mangiare,pranziamo solo io,lei e mia sorella Gimmy che ha ormai diciott'anni,perchč mio padre lavora tutto il giorno!
dopo pranzo studio e poi decido di scendere con Becca, ad ammirare le belle vetrine di Via Bacco, consapevoli che non potremo mai permetterci roba simile!
si fanno le sette di sera e sono costretta a tornare a casa perchč mia madre mi tartassa di telefonate chiedendomi insistentemente dove sono,tornata a casa ceno e poi subito sul letto.