Anime & Manga > Lady Oscar
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Autore: Chocolat95    26/04/2011    3 recensioni
L'amore di Oscar per Fersen, nel 2000, al tempo della scuola media. In questa ff la nostra Oscar sarà un po' diversa da quella a cui siamo abituati e di conseguenza il modo in ciu vede il suo amore...
Buona lettura!
||NOTE: Storia sospesa in quanto ho in corso la versione rivista e perfezionata||
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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Alex era l’ultima persona che Oscar si sarebbe aspettata di vedere. Sua sorella Ortence compiva 18 anni e per l’occasione aveva chiesto e ottenuto di fare una mega festa nella loro villetta. Inizio nel tardo pomeriggio, buffet e musica a tutto spiano, ma non era mica finita lì! Chi voleva poteva fermarsi a dormire per la notte. Questa proposta aveva lasciato un po’ interdetti i genitori e soprattutto la nonna, attaccata alla morale in maniera unica “Maschi e femmine a dormire insieme?! Mai e poi mai! Ai miei tempi certe cose non si osava neanche pensarle…!” Ma alla fine avevano ceduto “18 anni si hanno una volta sola” aveva detto lei. E così era iniziata quella super festa. Oscar dava già per scontato che ci sarebbe stata un sacco di gente, sua sorella era un “essere sociale” come la definiva sua madre. Tutto il contrario di lei. Lei era un gatto com’era risultato da un test fatto con la sua migliore amica Rosalie, sì un gatto perché era molto chiusa di carattere, introversa, rispettosa e discreta ma diffidente, con gli estranei beninteso, perché con gli amici, era tutta un’altra cosa…! Ma solo con pochi “eletti”. Dunque, quella sera stava girando per la sala alla ricerca di non si ricordava neanche più cosa, quando lo vide, là tra la gente…Non ebbe nessuna reazione particolare, solo stupore, un grande stupore di vederlo lì… certo sapeva che il cugino era un grande amico della sorella ma non credeva sarebbe venuto anche lui… Comunque questi pensieri attraversarono la sua mente il tempo di un battito di ciglia, due secondi dopo era già con la sua amica Antonietta e non pensò ad Alex per tutta la serata. La notte però, fece uno strano sogno… Si trovava in un luogo in cui c’era il cielo rosso e vi volavano i pipistrelli, c’era una donna che era più un generale, lei e Alex. Oscar gli sorrideva ma lui le voltava le spalle e se ne andava… Di colpo aveva aperto gli occhi. Intorno a lei, nella grande stanza dove erano state sistemate le ragazze, la gente cominciava a svegliarsi. Si tirò su ma aveva nel petto una strana sensazione, sentiva un irrefrenabile impulso di correre di là nella stanza dei maschi e abbracciare Alex come se qualcuno avesse potuto portaglielo via da un momento all’altro, aveva paura di…perderlo… Si stupì moltissimo di questo pensiero, ma durò un attimo. Due secondi dopo fantasticava già su quale colazione avesse preparato la nonna. Era una giornata fantastica così andarono a giocare in giardino. Oscar non pensava a niente, si divertiva e rideva come una matta! Se ripensava alle sensazioni provate poco prima, le pareva impossibile averle provate e anzi, quasi per scherzo disse ad Alex che l’aveva sognato! Passò del tempo, e alla fine dell’estate ricominciò la scuola, Oscar ritrovò tutti i suoi compagni Rosalie, Antoinette, Bernard, Andrè, Louis e…Alex, i suoi più cari amici. Con loro il tempo volava, era per la gioia e la felicità di incontrarli tutte le mattine che Oscar non vedeva l’ora di arrivare a scuola, le lezioni erano un divertimento, anzi di più uno spasso! Se ridere allunga la vita, lei sarebbe vissuta cent’anni con tutte le risate che si faceva. Ma ecco che a poco a poco tornò quella strana sensazione, quel misto di emozioni che le veniva quando era in compagnia di Alex o lo vedeva anche solo da lontano… “Che stia cominciando a piacermi…?” si chiedeva, e pensò che doveva essere per forza così perché ogni giorno questa sensazione cresceva, cresceva… Ci pensava ogni giorno e decise che doveva dirglielo subito, prima che iniziassero le vacanze di Natale e mancavano pochi giorni, poi lui sarebbe partito per la sua natia Svezia. Alla fine però non lo fece, per il semplice motivo che non sapeva come dirglielo, non era un’esperta di approcci con i ragazzi come sua sorella e pensò di tenerlo per sé “Tanto –si disse- passerà presto…” Ma non passò affatto, anzi, aumentò ogni giorno di più, sempre di più… Trascorsero così settimane, diversi mesi, addirittura un anno senza potersi liberare di questa sensazione che la opprimeva… Così Oscar decise che era arrivato i momento di confidarsi con qualcuno… [continua…]
  
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