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Autore: Mirin    26/04/2011    1 recensioni
Il fatto era che raccontarlo a lui sarebbe stato troppo problematico e vergognoso da sopportare. Era gia abbastanza sentir cantilenare Sakura in modo sdolcinato ogni volta che le sfiorava il fianco mentre si affaccendavano fra le corsie ospedaliere, se si fosse aggiunto Nara con i suoi toni apatici e rochi avrebbe ucciso uno dei due. Probabilmente Shikamaru. Sicuramente Shikamaru .
Genere: Fluff, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Sakura Haruno, Shikamaru Nara | Coppie: Shikamaru/Ino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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<< Cooooosa?! >> urlò Shikamaru scandalizzato << Temari ha lasciato tutte le scartoffie a me?! >> e si alzò iniziando a camminare per la stanza, vano tentativo per sbollire la frustrazione.
Ino lo osservava. Shikamaru ancora una volta, aveva dimostrato il mero interesse solo per Temari. Lei non era nulla. Abbassò lo sguardo, segno d’amarezza. Ino cosa aveva sperato? Di essere guardata con ammirazione, magari di ricevere un sorriso per la sua apprensione, una rassicurazione di star bene, di essersi preoccupata per nulla, una carezza di conforto su un braccio? Era inutile, come costruire un castello di carte in mezzo ad una bufera, come pregare un dio pagano, come ricercare luce in un fondale oscuro … chiuse gli occhi, mentre una sensazione di profonda tristezza la invase. Non avrebbe mai capito. Non avrebbe mai capito di essere da troppo tempo un semplice amico della persona che lo amava. Non avrebbe mai capito di essere la cosa più importante per Ino. Strinse gli occhi, una smorfia di dolore prendeva forma sul viso cereo mentre si alzava e superava di slancio Shikamaru per uscire dalla porta.

*

<< Ino? >> si sentì chiamare dalla voce incerta di Sakura.
Era tornata di corsa a casa, mentendo a sua madre, dicendo di essere molto stanca e dispiegando le sue forze nel tentativo di tirare su un sorriso decente, eclissandosi in camera sua mentre i suoi finivano di cenare e sfogandosi finalmente in un pianto disperato. Era sicura di non aver convinto nessuno dei due coniugi e non si stupì quando Sakura la distrasse da un’ennesima fantasia che coinvolgeva Shikamaru, lei ed un cavallo alato. Fu tentata dal fingere di dormire e di non sentirla quando la rosa la minacciò:  << E’ inutile, so che sei sveglia quanto me in questo momento! >> che la fece desistere ed invece sussurrare flebilmente di accomodarsi in camera.
Sakura non aveva mai visto Ino tanto depressa, nemmeno quando i suoi compagni di squadra erano stati operati. Poi, in un fremito di compassione, ricordò lo stato comatoso in cui versò nelle prime settimane dopo la morte di Asuma. Possibile che si fosse ridotta così in poche ore che aveva passato in presenza di Nara? Che cosa diavolo le aveva detto di tanto terribile? Cosa aveva detto di tanto meschino?
Si sedette sul letto, prendendole una mano abbandonata sulla trapunta nera. Aveva il viso acceso e affondato in un magro braccio. La testolina bionda poggiava su un cuscino ebano e lo sguardo vitreo era perso nel vuoto. Notò dopo che aveva lasciato cadere un pupazzo, un buffo cervo marrone che le restituiva l’occhiata sorridendo.
<< Hai finito di esaminarmi, fronte spaziosa? >> domandò e il tono poteva essere anche scocciato se la voce non fosse stata tanto rauca. Si schiarì la gola in silenzio.
<< Immagino di sì >> sospirò l’altra, mentre le sondava il viso apertamente << adesso che mi hai beccata.>>
<< Ok, cosa vuoi? >> chiese, indisponente.
<< Sapere.>> rispose semplicemente.
<< Non t’interessa.>>
<< Invece sì! >> disse piccata. Perché si comportava così, come la vittima?
<< Gomen. Intendevo dire che non te l’avrei detto nemmeno se si trattasse di una questione di vita o di morte.>> chiarì lei, con un sorriso spaventosamente triste.
Fu consapevole in un attimo delle parole non dette che quella frase esprimeva, che adesso non ce l’avrebbe fatta a parlare perché troppo infelice, che le avrebbe confidato tutto appena avesse ingoiato questo boccone tanto amaro perché anche se lontane loro due sapevano cosa pensava l’una e con lo sguardo comprendevano i pensieri dell’altra.
E posando gli occhi smeraldo sul pallido corpicino comprese che adesso non era il momento delle domande, ma il momento delle riflessioni e delle supposizioni.
<< Ino…>> sussurrò, tornata caritatevole.
<< Sakura, per favore … vattene. >>  la pregò, con un nuovo nodo alla gola.
La rosa le accarezzò la guancia mentre si alzava e andava verso la porta, senza però prima averle concesso un altro sguardo indagatore.
Ino pianse ancora quella notte, ignara che in un luogo completamente differente – una sala d’ospedale, ad essere precisi- un ragazzo rivolgeva sguardi ansiosi alle stelle, in cerca di risposte ai suoi quesiti.

*

Eccomi tornata con un nuovo chappy su questa FF.
Piccolissime anticipazioni sul prossimo:
1) Sarà un capitolo incentrato su Shikamaru
2) Qualche volta una frase può cambiare davvero tutto, se usata in certe circostanze.
3) Verrà spiegato il motivo del titolo.
Vi prego ho bisogno dei vostri pareri su questa FF, non dormo la notte! XD Davvero, recensite in tanti!
Kiss,
Ladie!

   
 
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