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Autore: binca    30/04/2011    4 recensioni
Bianca ha ormai 22 anni, i gemelli non vedono il padre da più di quattro anni e insieme trascorrono una vita serena a Venezia, ma tutti sentono un grande vuoto nel loro cuore. Bianca non si è più innamorata, l'unico uomo che abbia mai amato è Matteo, ma da quel giorno dove lui l'ha scacciata ha paura solo a nominare il suo nome, sarà Marco che preso dalla disperazione salirà sul primo treno direzione montagna per cercare di ricostruire la famiglia. Fra matrimoni, nuove gravidanze, problemi di droga e d'amore la nostra amata famiglia tornerà a sconvolgerci con tante nuove avventure.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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CIAO A TUTTI !
 

SPERO CHE QUESTO CAPITOLO VI

PIACCIA E POI PLEASEEEE FATE UN


SALTINO ANCHE NELLE ALTRE STORIE ^^


CIAOOOOOO

 

 

 

 

Piccole,calde lacrime,bagnano il mio volto...

Piango tristemente per l'ennesima volta, cosa che succede da quattro anni quasi cinque..
Il dolore che provo e' insorpottabile...

Piangere è l'unico modo per dimenticare, per sfogarmi almeno un po', per far uscire quella rabbia che cerco di nascondere ai miei figli.

Mi ha abbandonata, ci ha abbandonati ed io ho abbandonato quella famiglia, quel posto, quegli amici !

Tremo e ripeto fra me e me le parole che ho scritto qualche settimana prima all'esame per l'università.

Si, mi sono laureata da pochi giorni e lui non era li con me.

Non è con me e non è con i suoi figli.

Loro quasi non se lo ricordano ed io al buio della notte ripeto quelle stra maledette frasi.

La tristezza è parte della condizione umana ed è funzionale e necessaria per godere della felicità e per un corretto sviluppo emotivo.

 

  • Mamma ti senti bene ? - Domandò una voce alle mie spalle.

  • Marco..vieni quì tesoro .. - Sussurro abbracciando quel bambino di ormai nove anni che mi guarda preoccupato mentre mie lacrime scendono una dopo l'altra a bagnare il suo pigiama azzurro.

  • Mamma, che succede ? - Domandò nuovamente mentre lo osservavo scuotendo la testa. Non era un problema suo, non doveva diventare un problema suo !
    Si dovevano entrambi dimenticare del padre, degli zii della nonna.. Tanti bambini crescono senza padre e dovevano imparare a farlo anche loro.

  • Mamma rispondi che succede ? - Lo baciai sui capelli dorati e lo presi per mano.
    Jacopo stava dormendo beato nel suo lettino abbracciato all'orsetto che tanto tempo fa gli aveva regalato Alvise. Sorrisi a quel

    ricordo e senza rendermene conto strinsi più forte la mano del bambino

    Mi volevano bene e io ne volevo a loro. Ci guardavamo le spalle a vicenda, ci tenevamo d'occhio a vicenda.

 



 

  • lei è la madre di Marco e Jacopo ? - mi domandò una maestra dai capelli rossi sorridendomi cordiale mentre io annuivo incerta

  • Oh benissimo.. Avevo proprio bisogno di parlarle.. Mi potrebbe seguire nel mio studio ?

  • Hem.. sisi certo . - Risposi pregando in cuor mio che le due piccole pesti non ne avessero combinata una delle loro.

  • Intanto volevo farle i complimenti per come ha cresciuto quei due bambini..E' stata davvero brava sopratutto senza contare sull'aiuto del padre !

Sobbalzai, aveva davvero detto padre !?
Cosa cavolo ne sapeva lei !? Feci finta di niente e continuai ad ascoltare il discorso che ormai aveva preso una piega che non mi piaceva per niente.

  • Vede signorina, fra pochi giorni sarà il 19 Marzo! E quindi Tanti auguri Papà!

  • Oddio.. Non ne avevo idea.. O meglio non ci avevo neanche fatto caso – Risposi incerta abbassando lo sguardo.

  • Non si preoccupi.. L'avevo immaginato.

  • E così fra pochi giorni porteanno a casa il quarto lavoretto fatto per la festa del papà è sempre un momento critico per noi..
    Di solito lo regalano al nonno, l'anno scorso lo hanno dato a me non so quest'anno? Non lo so...

  • Se non sono indiscreta volevo chiederle.. Dov'è il loro papà ?

    Rabbrividii e maledissi quella maestra fra me e me tutto sommato quella era una cosa personale e lei non si doveva mettere in mezzo.. Eppure feci finta di niente e risposi alla domanda.

  • Se ne è andato cieca quattro anni e mezzo fa.. Durante l'anno scolastico della prima elementare. Da allora non l'abbiamo più visto..

  • Mi dispiace.. Immagino come deve essere per lei e per i bambini..

     
  • Già.. Non è facile.. Odio vederli tristi eppure non ho il coraggio di dirgli dov'è loro padre.

 

  • Mio padre è morto quando avevo 5 anni, e penso che se a scuola mi avessero pure imposto i lavoretti per questa festa ci sarei stata malissimo .Io poi andavo in una scuola pubblica ma alternativa, ad impostazione montessoriana, e siccome era una scuola moltotollerante e con maestri bravissimi lì finivano tanti bambini "difficili".Le famiglie alternative erano davvero tante, rispetto all'epoca, e queste feste sarebbero state un massacro collettivo. Oggi molto semplicemente penso che chi vuole festeggiare può farlo in privato, e penso come sempre che la sofferenza ai bambini  vada evitata quando possibile, soprattutto in casi come questi dove davvero ci vuole poco per evitarla.
  • Io.. Io non so che dire... Gli anni scorsi le maestre mi ridevano in faccia e mi rispondevano che i bambini non si accorgono di nulla, che dicono la poesia al nonno e per loro è lo stesso. E' evidente che non è lo stesso!

  • Non si preoccupi.. Ho voluto parlare con lei proprio per questo..Per trovare un modo in cui affrontare la questione..

  • Lei non si preoccupi.. Magari potrebbe inegnare a loro una poesia sul nonno o sulla mamma non chiedo niente di più..

    Quel che conta e che non partano le domande : Raccontami il momento più bello che hai passato con tuo padre o cose del genere..

  • Sisi certo !

    Sospirai sollevata e sorrisi alla maestra che cominciava a starmi sempre più simpatica.

  • Sa..Mi sa che verrò a prenderli io quel maledetto giorno.Almeno si sentiranno subito rassicurati.

    Eppure temo di vederli uscire da scuola con il faccino triste oppure di dover affrontare dopo un qualche momento di crisi
    Di certo mi vedranno e saranno contenti perchè quel giorno gli faccio la sopresa di farmi trovare fuori da scuola, ma

    ora mi si stringe il cuore a pensare ai miei bambino, sopratutto quando dovrò spiegargli che il papà non ce l'hanno

    perchè ha scelto di abbandonarli.

Risposi prima di uscire dalla porta e di trovarmi con un groppo in gola pica da niente.

Odiavo il 19 Marzo !

 

ANGOLO DELLE RECENSIONI :

 

 cuoredpanna  : Ciao ^^ Eccomi quì !! Sono davvero felice che ti sia piaciuto !

Un bacio ciaoooooo !

 

 margii_pazzoide_chan  : Sono davvero contenta che vi piacciano tutti questi colpi di scena ^^

Forse mi avete dato un bel consiglio xD E' già credo che anke mia mamma mi ucciderebbe se tornassi a casa con i capelli tinti comunque ook !

Per il 3 luglio avrai la foto xD

Vado a padola da quel giorno fino al 13 SETTEMBRE ^^ non vedo l'ora s stavo anche pensando di fare una nuova storia un po' come

diario :P di quei giorni poi non so si vedrà ! Ciaoooo a presto !

App dimmi che ne pensi di questa idea poi lo chiederò a tutti !

 

 STar__ : Ciaooooooo :D

Tutto bene te ?!

Sono contenta che ti sia piaciuto e anche di aver assecondato le tue richieste ciaooooo !!

  
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