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Autore: Ale HP    09/05/2011    1 recensioni
Questa è un ff su Draco/Pansy...
Vi chiederete il perchè di questa coppia e non una solita DRamione... bè il motivo è semplice, oltre a odiare le Dramione, io mi sono sempre chiesta perchè Draco non ha sposato Pansy (potrebbe anche essere ch J.K. Rowling lo abbia spiegato in un intervista, io non ne hho idea)
Credo di aver parlato troppo... Lascio a voi la lettura!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Pansy
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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E tatararà! Eccoci qui con l'ultimo e attesissimo ultimo capitolo. Sì, proprio attesissimo, dato che questa fanfic è seguita, anzi ERA, solo da una persona. Una MERAVIGLIOSA persona, alla quale è dedicato questo capitolo,  e perchè no, l'intera storia, va'! Tanto so che alla fine le dedicherò ogni cosa che scriverò in futuro! xD
Grazie Derret mia! 
Ah, piccola cosina: Questo capitolo è il migliore che abbia mai scritto, penso, (si oggi ho un pizzico di autostima!) e vorrei precisare che è dal punto di vista della cara Pansy fino a che... beh non voglio fare spoiler! ù.ù
Grazie dell'attenzione, ora Ale HP va a ritirarsi in esilio per scrivere il continuo di due fanficion! xD





Quel giorno arrivò all’improvviso.
I Grinfondoro erano usciti dalla stanza delle Necessità, ed erano euforici.
I Corvonero e i Tassorosso erano quasi tutti con loro.
E noi Serpeverde, invece, che facevamo? Ce ne stavamo scappando.
Mai i Serpeverde erano stati coraggiosi, si sapeva, io stessa sapevo di non esserlo, ma comunque non avrei mai pensato che potessimo scendere tanto in basso.
Non pensavo che io potessi scendere così in basso. Così in basso solo per far finire tutto questo. Solo per poter correre tra le sue braccia e sentirmi dire che tutto questo non è successo veramente.
Stavo per consegnare Potter.
Che schifo. Sarò anche una Serpeverde, ma questo è troppo.
La McGranitt iniziò a farci uscire, ci ricorderanno tutti come i codardi che sono scappati.
Ma io mi fermai.
«Pansy, che fai?»mi chiese Teodor, fermandosi.
«Io non vengo, non scapperò. Resterò qui, con Draco. Voglio evitare che commetta altri errori.» dissi, decisa.
Mi girai di scatto, prima che il mio migliore amico potesse replicare e corsi via.
Via per i corridoi del castello che tutti i Serpeverde facevano finta di odiare. In fondo i Serpeverde non erano tanto diversi dagli altri studenti, semplicemente si mettevano una maschera in faccia, per cercare di essere come era il vecchio Salazar.
Corsi fino a che non fui bloccata dalle fiamme.
E fu lì che lo vidi. Che arrancava sulla scopa di Potter, mentre Goyle era svenuto accanto a lui, senza Tiger.
«Draco!» urlai al vuoto. Era già andato via, ma si era salvato, almeno.
Corsi in Sala Grande, si sentiva che la battaglia era iniziata, si capiva dall’atmosfera.
Mentre correvo schivavo i miliardi di incantesimi che venivano verso di me. Non volevo combattere, non ne ero nemmeno capace.
Ma poi lo vidi.
Era lì, che cercava di conquistare la pietà di alcuni Mangiamorte, che lo mandarono a quel paese, e lo gettarono tra la folla.
Restai lì, imbambolata a fissarlo, senza sapere il perché. In mezzo ad una guerra dove tutti lottavano per un mondo migliore in cui credevano.
Ma tanto io avevo già vinto.
Non voglio essere smielata, no, anche perché io non lo sono mai stata, ma sentivo davvero di aver vinto, con lui.
I miei pensieri vengono interrotti da una parola, una stupida parola che veniva urlata contro Draco.
«Sectusempra.»
Perché? Mi domandavo.
Corsi verso di lui, e lo buttai per l’aria, poi non capii più niente.
Le ferite erano troppe e il mio corpo riusciva solo a emettere scossoni a intermittenza.
«Pansy.» sentii, come un sussurro, anche se sapevo che lo stava urlando, il mio nome.
Volevo dirgli che l’amavo, che l’avevo sempre amato, ma quando arriva l’ora non si ha mai più di un secondo.
Uno si può anche arrabbiare, può bestemmiare, ma alla fine, quando arriva il destino, non può fare altro che mollare.
 
 
*
 
Scuotevo il suo corpo con foga, ma tanto sapevo che se n’era andata.
Perché? Mi domandavo, mentre una lacrima scese sul viso. Era destinata a me, quella maledizione.
Restai chinato su di lei finché non finì la battaglia, finché il corpo di Voldemort non cadde a terra con un grande tonfo, e finché i miei genitori non presero e mi portarono con loro nella sala grande.
Avevo perso.
Tutti avevano vinto, e io no. Io e Lei, avevamo perso.
Le lacrime iniziano a scorrere veloci, ormai ci ero abituato. I miei mi strinsero forte.
Anche loro avevano perso.
Avevano perso la possibilità di riscattarsi, di lottare dalla parte dei buoni.


Grazie ancora, Derret bella! <3
   
 
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