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Autore: VikyLeah    15/05/2011    1 recensioni
Hermione e Ron sono fidanzati ormai da anni. Gli anni ad Hogwarts sono terminati e così è incominciata una nuova vita. Uno al fianco dell'altra. Ma non tutto fila liscio come l'olio, soprattutto se di mezzo c'è Draco Malfoy.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Fissai prima Ron e poi Draco. Uno di fronte all'altro si fulminavano con lo sguardo.
<< Cosa diavolo ci fai tu qui? >>, sputò Ron come veleno.
Fu allora che le spalle di Draco si rilassarono e incrociò le braccia sul petto.
<< Sono venuto a trovare mio figlio, no? >>, lo guardò con il suo solito ghigno mentre la mascella di Ron quasi toccò terra.
Io stavo piano piano sprofondando nel letto insieme al piccolo Sirius.
<< Herm, che cosa sta dicendo questo pazzo? >>, mi guardò confuso e scosso.
Come glielo potevo dire?
"Sai, prima che tu mi confessassi che ti eri innamorato di me io e Draco avevamo incontri segreti. Poi ci siamo innamorati e così è nato questo triangolo amoroso", no. Meglio di no.
Scossi la testa.
<< Beh... Il fatto è che... Sì, insomma sai come vanno queste cose >>.
No, non lo sapeva.
Draco alzò gli occhi e si schiarì la voce. << Siamo compagni di letto e ora amanti, oltre che fidanzati. Contento? >>, sbuffò.
Non ero contenta io in quel preciso istante.
<< Voi cosa?! No! Non sono contento! Ma che storia è questa? Scusa Herm ma se stavi con Mr. Furetto non potevi dirmelo? Ah! Dannazione! >>, si prese la testa tra le mani e si sedette.
Draco si avvicinò a me e sollevò il piccolo dalle mie braccia, ancora avvolto nel lenzuolo verde.
Lo guardò, quasi esaminandolo, e poi sorrise.
<< Si vede che sei mio figlio >>, disse fiero beccandosi un'altra occhiataccia di Ron.
<< Non è TUO figlio ma MIO. Hai capito? E ora dammelo! >>, gli disse in tono secco e allungò le braccia.
Ma Draco non aveva alcuna intenzione di posare il bambino tra le sue braccia.
Sbuffai.
<< Vi ricordo che è un neonato prematuro, potreste smetterla di usarlo come sacco di patate? >>, sbottai infastidita e mi alzai dolorante e mi ripresi mio figlio.
Lo guardai, il labbruccio era imbronciato e i pugnetti serrati. Probabilmente li voleva prendere a pugni e avrebbe anche fatto bene.
Me ne tornai a letto poco prima che entrò l'infermiera, la solita.
<< Che succede qua? Siamo in un ospedali signori. Se non volete essere cacciati moderate la voce >>, li sgridò. Poi si rivolse a me, << Ora lo prendo io Sirius. Lo laviamo per bene, lo visitiamo e lo vestiamo a questo pulcino >>.
Sorridemmo entrambe.
Appena fu andata via guardai i due ragazzi.
Sembravano la notte e il giorno.
Ron con i suoi capelli rosso fuoco e Draco biondi quasi come l'argento.
<< Mi dispiace ok? Ma in questo momento non so cosa fare. Non voglio rinunciare a nessuno dei due. Vi amo e lo sapete tutti e due ma soprattutto non sappiamo chi sia suo padre date le circostanze >>, sospirai e chiusi gli occhi appoggiandomi al cuscino.
<< Facile. Facciamo un test del sangue >>, alzò le spalle Malfoy.
Ron annuì, per una volta d'accordo.
Aprii un occhi e li guardai. Poi annuii anch'io.
<< Va bene. Ma solo io saprò la verità e troveremo una soluzione, ok? >>.
<< Ok >>, dissero all'unisono.
Sospirai di nuovo. Ma in che guaio mi ero cacciata! Che stupida! Anche perché visto che doveva esserci ancora un po' di tempo avevo intenzione di escogitare un piano. Ma il tempo era scaduto molto prima.
Draco si avvicinò e mi lasciò un leggero bacio sulle labbra e poi si sedette sulla poltrona bianca.
Mentre Ron, che guardava come una sentinella, si sedette sulla sedia di legno vicino alla finestra.
Li guardavo.
Draco.
Ron.
Draco.
Ron.
Draco.
Ron.
Mi buttai stesa e mi coprii fino alla testa col lenzuolo e borbottai tra me e me.
Passò forse mezz'ora da quando aveva portato via Sirius, poi tornò con lui.
Era addormentato in una culla con le sbarre di ferro.
Aveva indosso una tutina sul verde pastello e un cappellino con le orecchie, forse un po' troppo grande.
Ai piedini aveva dei calzini bianchi, anch'essi troppo grandi.
Sembrava un batuffolo. Sorrisi dolcemente e mi accorsi che anche i due "duri" lo fecero.
<< Mi scusi, ho un ultimo favore da chiederle >>, dissi all'infermiera che mi guardò.
<< Dovrebbe fare un test di paternità >>, mi morsi il labbro.
Guardò i due ragazzi e scosse la testa, << Ok, ma poi basta favori >>, disse e portò con se Draco e Ron.
Tornarono poco dopo con un cerottino bianco sul braccio sinistro.
<< Forse dovrei andarmene insieme a Sirius >>, mormorai.
Si sentì quasi un lamento proveniente da entrambe e poi un sonoro << NO! >>.
Sbuffai guardandoli, << Ma almeno non sarò obbligata a scegliere. Come faccio >>, dissi quasi interrotta dai singhiozzi.
Grosse lacrime iniziarono a bagnarmi le guance.
Sentii due paia di braccia stringermi. A destra Draco, a sinistra Ron. Mi stringevano possessivi contro i loro petti marmorei e caldi.
Mi strinsi a loro costringendomi a smetterla, insomma non ero una ragazzina ed ero anche madre.
Mi asciugai gli occhi e li guardai, << Sto bene. Sto bene ora, grazie >>, mormorai un po' freddamente ma non volevo essere influentaza da nessuno dei due.
Feci un respiro profondo calmandomi.
Poi entrò l'infermiera, << Ecco. Mi raccomando >>, disse guardandomi seria e poi sparì dietro la porta.
Strinsi la lettera giallognola tra le dita.
I loro sguardi addosso a me.
Aprirla o no?
   
 
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