Come and Get Your
CAPITOLO
1.
-“Questo è un tuo problema, te la devi sbrigare
tu”- fece una smorfia. –Itsuki, che
essere noioso! Sempre a guardarmi con quel sorriso idiota! E comunque, se continuiamo
di questo passo, come faremo a distruggere quelli del Team Acqua? Saranno anche
nostri alleati, ma non mi fido di loro.
Sentì delle voci in lontananza.
-Fermateli, sono quelli del Team Luce!
Kyon si
fermò udendo quella parola. Si voltò di scatto, vedendo persone
scappare via velocemente e sparpagliarsi in strade diverse. Uno di questi venne
proprio incontro a lui. Era coperto da un lungo mantello che gli copriva il
corpo e un cappuccio, che gli arrivava fino alla punta del naso.
-Bene…uno del Team Luce- fece un sorriso divertito.
–Avevo proprio desiderio di scontrarmi con uno di questi ribelli
bastardi- dal palmo delle mani scaturì una fiamma rossa.
Vide la persona correre verso di lui, non avendo il minimo
sospetto delle intenzioni del ragazzo, che aspettava solamente il momento di
colpirla.
Però, quando cercò di sferrare il colpo, la persona
gli saltò davanti e lo sorpassò con incredibile agilità,
per poi continuare la fuga come se niente fosse.
Kyon rimase a
bocca aperta, come aveva potuto quel...tipo della Luce ignorarlo in quella
maniera?
L’unica cosa che era riuscito a vedere durante quel salto
era che la persona aveva una corporatura snella ed era riuscito ad intravedere
dei ciuffi bruni che le fuoriuscivano dal cappuccio.
Le sue
mani fremevano di vendetta e corse dietro la persona. Era curioso di vedere in
faccia il famigerato Team Luce. Aveva sentito tante storie su di loro. Non si
sapeva quanti fossero, né che aspetto avessero, ma sapevano dominare
vari elementi ed erano così bravi da essere scampati al Team Magma e
Acqua. Addirittura c’era una grossa taglia su di loro, per chi riuscisse
a catturarli o ad ucciderli.
A lui interessa solo sfidarli e vedere lui stesso se erano così bravi
come si diceva.
- Sembra scomparso…- disse Kyon fermandosi e
guardando intorno.
Sospirò,
appoggiandosi ad uno dei tanti alberi lì nei dintorni, per poi lasciarsi
scivolare fino a terra.
Chiuse
gli occhi, assaporando quel venticello che gli accarezzava il viso.
Era
raro che nella Città del Fuoco si sentisse un’aria così
profumata e pulita. Anzi, nella sua città non c’era neanche un
albero. Era stato distrutto tutto dalle fiamme.
In quel
momento udì delle voci allegre, sembrava esserci come una piccola festa.
Il ragazzo si grattò la testa, scompigliandosi un po’ i capelli.
Si
alzò da terra un po’ seccato, ma la curiosità di sapere
cosa stesse succedendo era più forte della sua pigrizia.
Mise
entrambe le mani in tasca, cominciando ad avviarsi verso il luogo dove sentiva
quei rumori, che si facevano sempre più vicini.
Appena
arrivato alzò lo sguardo: c’era un gruppetto di ragazzi che
facevano spettacolini usando dei trucchi. Tutti quelli che stavano attorno di
essi esultavano meravigliati a ogni loro minima azione.
Kyon, però, guardando meglio, notò che quelli non
erano semplici trucchi.
-Dominatori…-
mormorò appena, avvicinandosi appena di più.
Evidentemente
la gente intorno non si era ancora accorta delle loro vere capacità,
semplicemente per il fatto che loro appartenevano ai “comuni
cittadini”, ovvero coloro che non sanno dominare alcun elemento.
Guardò meglio i ragazzi: davanti a tutti c’era un ragazzo dai
capelli neri con qualche ciocca grigia e dagl’occhi marroni, che parlava
al microfono. Evidentemente stava facendo il narratore. Un po’ più
indietro c’era una ragazza dai corti capelli grigi e dagl’occhi
giallastri che stava suonando uno strumento, simile ad un flauto, mentre ai
bordi c’era una ragazza dai lunghi capelli rossi e un ragazzo dai capelli
bruni, con un taglio simile a quello di Kyon, che stavano
facendo uscire dal palmo delle mani qualche scia di luce.
Kyon fece un sorriso: tutti i dominatori, perfino quelli
più inesperti riuscirebbero a fare quel giochetto con la luce. Dipendeva
tutto dal bagliore del sole, niente di più facile. Eppure, i citrulli
intorno a Kyon, sembravano non essersene affatto
accorti.
Beh, in
fondo era normale…
Improvvisamente
una ragazza dai capelli castani spuntò dalla folla, andando dritta al
centro, per poi far spruzzare dalle mani un po’ d’acqua, che
andò a finire sopra le teste bollenti degli spettatori, a causa
dell’afosa giornata.
Kyon rimase meravigliato e sorpreso nel guardare quella ragazza.
Il suo sguardo era ammaliante e sorrideva al pubblico.
-…Possibile
che lei sia…?- scosse la testa. –Nah,
impossibile- sbuffò, guardando da un’altra parte.
Dopo
qualche altro secondo lo spettacolo si concluse e la gente, soddisfatta, mise i
soldi in un contenitore che il ragazzo che prima parlava al microfono passava
davanti loro per raccogliere la mancia.
Poi il ragazzo passò davanti a lui con il contenitore.
Vedendo che Kyon non metteva nessuna monetina
all’interno, gli sorrise facendo un ghigno, quasi di sfida.
-Almeno ti è piaciuto lo spettacolo?- domandò il
ragazzo.
Kyon lo
guardò negl’occhi, per poi accennare un sorriso.
-Sì. L’ho trovato…interessante- disse.
L’altro lo guardò per qualche secondo, per poi sorridergli..
Kyon lo
guardò pensieroso. Era ormai sicuro di trovarsi di fronte al Team Luce.
Ma chissà, magari quel ragazzo che gli era passato davanti con il
contenitore doveva essere il capo, con quell’espressione
così sicura e seria.
Sì, non aveva dubbi: si trovava di fronte al più
forte di tutto il Team Luce.
-Ehi, dolcezza! Si è divertita?- la sua espressione
cambiò totalmente quando si trovò di fronte alla ragazza vicino a
Kyon.
-Sì, sì…ehm…molto- sussurrò lei,
imbarazzata da come la guardava il ragazzo.
-Se vuole possiamo concederle il bis gratis…solo per lei-
disse in tono mieloso.
-Oh, veramente?- chiese la ragazza incredula ed entusiasta.
-Ovvio!- sorrise il ragazzo. –Deve solamente darmi il suo
numero di telefono, indirizzo, città e…ahi!
-Piantala Taniguchi!- disse la ragazza
dai capelli marroni che spuntò improvvisamente vicino a loro, prendendo
il ragazzo per l’orecchio.
-Ehi, Haruhi! Non mi disturbare! Sono
impegnato in una discussione di vitale importanza!
-Sì, come no- disse lei sarcastica, per poi tirare Taniguchi via prendendolo per l’orecchio.
Kyon era
rimasto spiazzato. Com’era possibile quell’improvviso
cambio di comportamento solo per una ragazza.
Forse non era lui il capo. Scosse la testa. Impossibile! Il resto
del gruppo era composto da ragazze. Ah, e c’era anche un altro ragazzo,
ma aveva l’aria di un mammalucco.
Kyon
sbarrò gli occhi, per poi fare un sorrisetto.
Ma no…era lui il capo. Faceva così solamente per distogliere i
sospetti su di lui. Mica scemo…
Ritornò a guardare Taniguchi,
tirato dalla ragazza dai capelli bruni, che lo tirava fino ad un carretto
più in là, seguito dal resto del gruppo. Intanto la gente che
prima si era fermata per vedere lo spettacolino ora ognuno se ne stava andando
via per conto suo, dato che ormai era finito.
Kyon
continuava a stare lì. Doveva trovare un modo, un qualsiasi modo, per
sconfiggere il Team Luce e finalmente terminare quella stancante missione.
Ma, dato che non conosceva ancora bene i suoi nemici, prima di
passare alla violenza sarebbe stato meglio giocare prima d’astuzia…
-Ahi, ahi!! Haruhi, so camminare!
Lasciami l’orecchio!- disse il ragazzo dai capelli neri con qualche
ciocca grigia, non riuscendo più a sopportare la mani della ragazza sul
suo orecchio ormai dolorante.
-Taniguchi, devi
smetterla di fare il cascamorto con ogni bella ragazza che ti ritrovi davanti
agl’occhi- gli urlò Haruhi, arrabbiata.
–Non è carino nei confronti di…
-Di Mikuru!- Taniguchi,
contento, prese le mani di una ragazza dai lunghi capelli rossi, vicini al
castano. –Tanto lo sanno tutti che vorrebbe diventare mia moglie!
-M…Ma i…io n_non ci ho mai
p…pensato- mormorò la ragazza, con le lacrime agl’occhi.
-Vabbé, tanto
non devi dirmi quello che so già- alzò le spalle Taniguchi, ricevendo un sospiro malinconico e arreso da
parte di Mikuru.
-Ma l’ascolti quando parla? Per uno come te ci vorranno
secoli per mettersi con una ragazza con la faccia da lolita e con le tettone come Mikuru- disse a tono
di voce alto e divertito Haruhi, riferendosi a Taniguchi, poi si voltò verso un ragazzo dai folti
capelli castani. –Piuttosto…Kunikida, hai
messo tutto il necessario all’interno del carro?
-Sì, Haruhi. l’avevo fatto
da un bel po’ di tempo- le sorrise il ragazzo.
-Bene!- urlò la ragazza, puntando un dito verso il cielo.
–E ora, il mitico Team Luce può partire a cerc…
-Shhhh!!!- il
resto del gruppo le tappò la bocca, per paura che la loro
identità potesse venire scoperta.
-Piuttosto- sussurrò Haruhi.
–Decidiamo le posizioni.
Si voltò verso una ragazza dai capelli grigi e
dagl’occhi gelidi.
-Yuki, tu
guiderai il carro!
-Capito- disse a voce bassa e fredda, mettendosi al suo tipico
posto da cocchiere.
-Bene. Mmm….Mikuru,
tu vai sopra il carro. Oh, Kunikida, Sali anche tu.
-Va bene- fecero i due prima di salire.
-Humm…bene,
penso che abbia detto tutto. Io e Taniguchi
cammineremo al vostro fianco.
-Oh no, di nuovo?!- sbuffò il ragazzo con tono lamentoso.
–Che noia! Perché sempre io devo stare giù? E non Kunikida o Mikuru?
-Perché noi siamo più preziosi- disse Kunikida con un sorriso malizioso, mettendosi una mano sul
petto.
-Tsk, per
favore!- borbottò Taniguchi, incrociando le
braccia offeso.
- Taniguchi, tu domini la terra, il tuo
elemento è più efficace se stai sulla superficie terrestre- spiegò
Haruhi.
-Dai Taniguchi- si intromise di nuovo Kunikida. –C’è chi è destinato a
stare su…e chi giù.
-Grrr! Scendi e
ti faccio vedere io chi è destinato a stare giù!- si
infuriò Taniguchi, mostrando i pugni.
Haruhi lanciò
un sospiro, e dai palmi delle sue mani uscì una sfera d’acqua, che
buttò sopra Taniguchi, lasciandolo zeppo e fradicio.
-Oh, che cucciolo, sembri un pulcino- commentò Haruhi con falsa aria dolce e cercando di trattenere le
risate.
-Io ti ammazzo, Haruhi!- urlò Taniguchi arrabbiato.
-Che cafone!- Haruhi incrociò le
braccia, per poi fargli l’occhiolino. –Non credo che Mikuru sarebbe contenta se tu alzassi le mani su una
persona del tuo stesso gruppo.
-Hmpf-
sbuffò Taniguchi, incrociando le braccia e
voltandosi dall’altra parte.
-Almeno se prendo un raffreddore so a chi dare la colpa!
Il gruppo cominciò ad incamminarsi nel bosco; Kunikida stava raccontando qualche barzelletta a Mikuru, facendola ridere, Yuki
era immobile e muta, si limitava a far percorrere al cavallo bianco che guidava
il carro la strada giusta mentre Haruhi camminava
sorridente ed eccitata e Taniguchi, ogni tanto,
sbuffava, stanco di camminare.
-Il Team Luce!
-I ribelli!
-Sono loro!
Queste voci fecero girare il gruppetto. C’erano all’incirca
una ventina di soldati alle loro spalle.
-Merda! Di nuovo
le guardie!- urlò Haruhi, poi si voltò
verso la ragazza dagl’occhi freddi. –Yuki,
porta il carro e la merce in un posto sicuro! Kunikida
e Taniguchi, accompagnatela! Alle guardie ci pensiamo
io e Mikuru!
Gli altri annuirono, e Mikuru fece un
balzò, saltando giù dal carro.
Taniguchi, prima di
correre via insieme a Yuki e Kunikida,
sbatté violentemente un piede e la terra cominciò a tremare,
facendo sbucare dal suolo un alto muro di terra, che impedì alle guardie
di poter oltrepassare quel punto.
-Ma cosa…?- fecero loro, sorpresi.
-Bene!- Haruhi si voltò. -Taniguchi, Yuki, Kunikida, andate!- quest’ultimi
fecero segno di sì con la testa, Taniguchi
saltò sopra il carro, vicino a Kunikida, e Yuki - stranamente con tutta calma – sussurrò al
cavallo di partire, lasciando Mikuru e Haruhi da sole.
-Maledizione, stanno scappando!- urlò una delle guardie. Grazie
alle loro possenti lance, riuscirono a distruggere in non molto tempo il muro
creato da Taniguchi.
-Voi non vi muovete di qui- Haruhi fece
un ghigno, facendo fuoriuscire dalle mani un cannone d’acqua, che spazzo
via un bel po’ di guardie.
Anche Mikuru iniziò ad agitare,
un po’ impacciatamene le mani, facendo uscire dal sottosuolo delle piante
piene di spine, che riuscirono ad intrappolare un altro paio di soldati.
Alcuni dei tanti soldati che avevano schivato entrambi dei due
attacchi, lanciò una lancia contro le due ragazze. Queste lance, imprevedibilmente,
si moltiplicarono, e una di esse colpì il ginocchio di Mikuru, che cadde a terra dolorante, scoppiando in un
pianto sonoro.
-Stai bene?- le gridò Haruhi
preoccupata, vedendo la ragazza a terra e notando che la feriva si stava
aprendo e cominciava ad uscire sangue, ma la ragazza dai capelli rossi era
tropo impegnata a piangere per risponderle.
-Allora non sono semplici soldati. Sono…dominatori del
metallo.
Si girò verso i soldati, facendo uscire dal palmo delle
mani sfere d’acqua che lanciava come una burrasca su di loro. Molti caddero
a terra, sfiniti dai continui colpi, mentre quelli più abili
incominciarono a correre in modo impressionante verso di lei, circondandola.
Haruhi,
disperata, si guardò attorno, notando di avere tutte le lance puntate
addosso. Cercò di riflettere, ma con pochi risultati. Se avesse
attaccato un do loro, l’altro l’avrebbe uccisa.
Il suo sguardo si diresse di nuovo verso di Mikuru,
ma vedendo che quest’ultima, nonostante ci
stesse provando con volontà, non riusciva ad alzarsi si arrese.
Che fosse giunta davvero la fine…?
-Ehi, gentaglia, serve una mano?
//SPAZIO
AUTRICE//
Good morning!! …O
dovrei dire good evening? Vabbé, diciamo…good afternoon! XD
Comunque sia avete visto? Ho pubblicato il capitolo 2 anche prima del previsto.
E l’ho scritto tutto questa mattina durante l’ora di inglese e l’ora
di francese!! Yeee!! Sono brava in quelle due materie
e spesso ci riesco bene anche senza alcuna spiegazione, quindi mi sono detta “Ehi,
perché al posto di ascoltare questa lezione una volta tanto ti metti a
scrivere?”…e allora..XD
Mmm…non so che dire, davvero.
Ah,
già, forse ora la storia vi sembrerà un po’..umm…confusa e strana, ma si capirà meglio chi
è il Team Luce, il Team Magma, ecc. nei prossimi capitoli.
Non
ve li perdete.
Ah,
e prima che mi dimentichi, lasciate una recensione! ^-^
Kurumu