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Autore: Acid_Queen    20/05/2011    2 recensioni
Tre mesi di vacanza a casa Sevenfold non è mica roba da tutti i giorni. Ormoni impazziti, festini, problemi d'amore e amicizia, Verity e Cherry ne passeranno di tutti i colori.
(Probabile linguaggio scurrile e uso di droghe e/o alcolici).
Prima fic che scrivo sugli A7x.
Genere: Avventura, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Confided in me was your heart.


Afa. Decisamente troppa afa.
Cherry non riusciva più a stare attenta, continuava a fissare le nuvole candide che si vedevano dalla finestra della sua classe. Mancavano dieci minuti, era l'ultima ora della sua ultima lezione e il professore tentava ancora di sottolineare l'importanza del diritto naturale secondo Rousseau alla sua classe altamente distratta e disattenta.
Piegò a metà un foglio di quaderno e cominciò a sventolarsi in viso, quando si accorse che la sua compagna di banco la stava fissando seccata.

-Beh?- Disse la mora a Cherry, strappandole dalle mani il ventaglio improvvisato.

-Uh?-
L'altra la guardò spazientita : -Ma che hai sotto quell'ammasso rosso? Dicevo..Che hai deciso?-
-Scusa se 'sto caldo mi sta friggendo i neuroni!..Comunque, seriamente, Verity, l'idea di due mesi nella casa estiva dei tuoi amici è allettante, togliendo il fatto che non li conosco minimamente..-
-Maddai, ma da quando in qua ti fai tutti questi problemi? Tu, la barbona Cherry?-
Cherry la guardò con uno sguardo di fuoco, però non riuscì a nascondere il fatto che avesse ragione; aveva passato estati dormendo persino dentro un vecchio furgoncino ammuffito, camminando chilometri per una doccia, il tutto accompagnata dal suo inseparabile zainetto. E adesso che si parlava di comodità, faceva la riluttante.
-Okay, d'accordo. Dammi il tempo di prendere i vestiti a casa e salutare i miei..-
-Gli hai detto della tua vacanza? E hanno acconsentito?- Verity era stupefatta, d'altronde era una reazione più che normale, e prevedibile da parte di Cherry.
-Beh, si sono arresi più che altro. Le mie estati le passo on the road, col cavolo che vado con loro.-
Al solo pensiero le venne la nausea. I suoi genitori amavano organizzare ricevimenti nella loro lussuosa casa, visitare posti eleganti e frequentati da gente con la puzza sotto al naso; mentre Cherry era una sorta di pecora nera della famiglia. Amava l'avventura e il rischio, e il rischio più alto che avrebbe corso seguendo i suoi genitori sarebbe stato quello di spezzarsi un' unghia. E di avere un esaurimento nervoso.
-Comunque, con chi dei tre hai un inciucio? Sai, perlomeno so chi sarà il mio prossimo cognato- Dicendo questo la ragazza si beccò una gomitata da Verity, fucsia in volto.
Quella ragazza era tutto il contrario di Cherry, aveva relazioni molto stabili e pensava sempre al futuro, ai figli, al matrimonio. Mentre rideva prendendola in giro, Cherry trovò molto strano che la sua amica avrebbe passato due mesi in compagnia di tre zoticoni (era così che se li immaginava), dandosi ai festini e al divertimento. Certo che doveva piacergli proprio tanto questo tipo.
-Lo so che stai pensando; che sono troppo santarellina per passare una vacanza del genere, vero?-
-Beh.. una specie,sì.-
-Mi piace tanto- Le disse Verity, con un tono così tenero che fece venir voglia a Cherry di abbracciarla forte fino ad incrinarle tre o quattro costole.
-Aww, come si chiama?-
-Matthew, ma si fa chiamare-- La poverina venne interrotta dal suono della campana, e dalle urla disperate e liberatorie dei loro compagni di classe, che non vedevano l'ora di scappare da quell'edificio infernale, e non tornarci prima di tre mesi.
-Era ora, avevo il culo piatto a forza di stare seduta!- Gridò Cherry, tirando l'amica per un braccio e correndo fuori con lei.
Attraversarono i corridoi rischiando di irrompere nella traiettoria di due gavettoni, e di venire schiacciate in mezzo alla folla; e quando furono finalmente fuori Verity si guardò intorno, per poi irrigidirsi come un blocco di marmo, diventando più rossa del muretto su cui era poggiata.
-Ci sono i ragazzi- Fece velocemente, alzando un braccio per salutarli.
Alla vista, Cherry sgranò gli occhi. Dove cavolo li aveva incontrati Verity dei tipi così? In chiesa non di certo.
-V, dove vi siete conosciuti tu e Matthew di preciso..?-
-Ah, ehm.. al negozio di tatuaggi dove lavora mia sorella- Rispose lei distrattamente.
-Ecco.- Mistero svelato. Cherry seguì la sua amica, mentre si avvicinavano a loro. Erano alti, e portavano dei tatuaggi sulle braccia, piercing al naso e alle labbra. Dei tipi interessanti.
Dietro di loro un grande furgone nero, con quattro file di sedili dentro.
-Ciao!- Fece Verity entusiasta, fissando in particolar modo un ragazzo con un cappello in testa e un piercing al labbro. Cherry sorrise, pensando tra sè e sè che la sua amica aveva buon gusto.
-Lei è Cherry, vi ho parlato di lei-
-E che cosa hai mai detto di me?- Le chiese incarcando un sopracciglio.
-Beh- Fece il tipo col cappello, Matthew -In poche parole sei semplicemente folle, e credo che per questo andremo tutti molto d'accordo con te.. Comunque sono Matt- Il ragazzo le porse la mano sorridendo, e Cherry ricambiò la stretta.
-..Zacky- Uno dei tre, con il viso pieno di piercing le fece un cenno. -Voglio vedere se è vero che riesci a scolarti 15 shot tutti in una volta sola, a proposito!- Entrambi si misero a ridere, e Cherry gli assicurò che ne era perfettamente in grado.
-Mmm, allora dobbiamo fare una scommessa appena arriviamo; non me lo faccia dimenticare, signorina!- Il ragazzo si allontanò seguendo Verity e Matt dentro la macchina, poi dal finestrino le gridò : -Sali, ti diamo un passaggio a casa!-
L'altro ragazzo nel fattempo si era allontanato a fumarsi una sigaretta. Cherry lo seguì per dirgli che stavano per partire.
-Uh, si, fammi finire questa e arrivo.- Le disse porgendogli un pacchetto semivuoto.
Cherry si sedette sul marciapiede accanto a lui, accettando la sigaretta che gli aveva offerto; poi lo guardò meglio.
Aveva i capelli lunghi neri con una bandana in testa. Un pizzetto incolto e uno sguardo indescrivibile.
-Non ce l'hai un nome?-
-..Brian-
-Brian- Cherry ripetè il suo nome, poi rimasero in silenzio a fumare. Si rese conto che quel ragazzo ogni tanto si girava a guardarla, poi tornava a fissare serio il marciapiede di fronte.
-Va tutto bene?-
-Mmm sì, a dire la verità mi sono appena svegliato e sono un pò rintronato- Le rispose sorridendo, anche se Cherry fu certa che dietro quel sorriso amaro si celasse ben altro che semplice stanchezza.
Quando finirono la loro sigaretta, Brian sfiorò il braccio della ragazza con le dita, e le fece cenno con la testa di seguirla in macchina.
Una volta dentro si sedette tra lui e Zacky, che mormorò ad entrambi un 'grazie' sottovoce, per poi indicare con lo sguardo i sorrisetti che si rivolgevano Verity e Matt. -Mi sentivo un pò il terzo incomodo- Aveva sussurrato a lei e a Brian.
Cherry fece un mezzo sorrisetto, felice per la sua amica.
-Ehm, Matt, casa mia è--
-Sisi, mi ha già spiegato tutto Verity-
-Ma proprio
tutto tutto- Aggiunse Zacky, sussurrando nell'orecchio di Cherry e provocandone le risate; alle quali sia Brian sia i due davanti si misero a fissarli :
-Voi due diventerete proprio ottimi amici, eh!- Brian diede una gomitata a Zacky -Ecco, sarò il reietto della compagnia, lo so già!-
-Esagerato- Fece Zacky dandogli un colpetto dietro la nuca, procurandosene uno ben più forte al braccio. -Ahi!- Fece massaggiandosi il punto dolorante. Dopo qualche secondo, si girò per raccogliere un'enorme busta di carta poggiata sui sedili posteriori :
-Guarda un pò, miss shottino- Dicendo così le aveva mostrato il contenuto, una quantità abbastanza notevole di Jack Daniel's e altri alcolici. -Ce n'è altri tre sacchi lì dietro.. Che ne dici?-
-Mh- Rispose lei stando al gioco – Basteranno.. per i prossimi due giorni-
-Coosa? C'è un inferno lì dentro, dolcezza!- Disse Brian leggermente sconvolto.
-Fidatevi, ne è capace.. Lei è la barbona Cherry, non dimenticatevelo mai..- Aveva aggiunto Verity provocando l'ilarità dei tre ragazzi.
-Bri, abbiamo trovato una degna compagna di bevute!- Zacky e Brian si diedero il cinque.
-Vedete di non arrivare a settembre con il fegato distrutto-
-Da che pulpito, Sanders, eh!-
Il viaggio continuò con una catena di battutine e strane allusioni, fin quando Cherry scoprì che il malumore di Brian era dovuto al fatto che aveva da poco litigato con la sua ragazza.
-Hey,- Gli aveva detto Cherry a bassa voce, mentre Zacky messaggiava al cellulare e i due davanti parlavano del più e del meno -So che non ti conosco e non dovrei farmi gli affari tuoi..ma è estate, hai tre mesi di divertimento davanti e non te li può togliere nessuno, riprenditi!-
Lui aveva alzato la testa, fissandola negli occhi per qualche secondo, serio, poi lentamente le aveva sorriso, con uno sguardo che diceva più di mille parole : -Grazie-
-Figurati!- Cherry aveva inclinato la testa su una spalla mentre lo guardava, cosa che faceva soltanto quandoprovava davvero interesse verso qualcuno; lei non si accorgeva mai di quel gesto spontaneo, ma la sua amica Verity l'aveva notato, e aveva sorriso beffarda : Cherry per lei era come un libro aperto.

Una volta arrivati davanti casa di Cherry, Verity la seguì dentro casa, senza smettere di sghignazzare.
-Si può sapere che c'è?- Chiese Cherry mentre buttava a caso dei vestiti dentro un borsone. Era questo il bello di avere un'amica come lei, non si faceva mai problemi su quello che doveva mettersi, fare le valigie con lei diventava la cosa più naturale del mondo.
-Niente, è che.. Ho notato un certo feeling con Mr. Haner.. Ti piace per caso?- Le disse fingendosi disinteressata.
-Hmm, Haner chi è dei due?- Disse la rossa, con la testa ficcata dentro al borsone cercando di fare più spazio possibile all'interno. Verity prese da un cassetto la sua biancheria, dicendole, mentre le passava degli slip di pizzo neri (un regalo dell'amica, Cherry non si sarebbe mai comprata cose del genere) : -Brian Haner, signorina! E queste mettitele in valigia, che non si sa mai! -
A quella frase Cherry era diventata leggermente rossa, non solo perchè Verity pensasse che gli piacesse Brian, ma anche perchè lei era una santarellina, cazzo, e la stava sconvolgendo con certe rivelazioni.
-Vee? Tu?.. Questo Matt ti ha proprio messo gli ormoni in circolo, eh!-
Con quest'ultimo scambio di battute, le ragazze tornarono in macchina.
-Comunque non hai risposto alla mia domanda, rossa- Le fece secca Verity seduta davanti.
-Quale domanda?- Chiesero in coro Matt, Zacky e Brian, sporgendosi verso di lei.
Cherry li guardò uno ad uno, forse soffermandosi troppo su Brian, poi abbassò la testa dicendo un secco : -Roba da femmine, non capireste-.
Successivamente tentò di reprimere i suoi istinti da omicida mentre Zacky continuava a punzecchiarla curioso, poi Brian la salvò da quella situazione scomoda : -Zackary, lasciala in pace e non rompere le palle!-
Il ragazzo si scusò, e appoggiò la fronte al finestrino, facendo le linguacce ai tizi che passavano per strada.
-Quanto è lontana casa vostra?- Chiese Cherry mezza addormentata, i viaggi in auto la facevano sempre abbioccare.
-Due orette.. è un pò isolata dal mondo.. civile-
-Meglio-
-Solo che a volte ci fanno dei rave non molto lontano, dobbiamo solo sopportare un pò..-
-Bleah- Verity storse il naso, non sopportava la musica elettronica.
Dopo una mezz'oretta, senza accorgersene Cherry si addormentò, poggiando la testa sulle spalle di Brian e raggomitolandosi su sè stessa. Ricordò di aver fatto degli strani sogni, quando arrivarono di fronte a quella piccola casetta vicina alla spiaggia.




Prima storia che scrivo sugli Avenged, quindi se vi fa pena, vi fa venire di andare in bagno o di tagliarvi le vene direi che è perfettamente normale :'D
Ovviamente quei ragazzoni non mi appartengono, e Cherry e Verity sono due personaggi fittizi, non scrivo a scopo di lucro e bla,bla,bla.
Mi piacerebbe avere qualche vostro parere, perlomeno posso migliorarmi ;)


  
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