Confided in me was your heart.
Afa.
Decisamente troppa afa.
Cherry non riusciva più a stare
attenta, continuava a fissare le nuvole candide che si vedevano dalla
finestra della sua classe. Mancavano dieci minuti, era l'ultima ora
della sua ultima lezione e il professore tentava ancora di
sottolineare l'importanza del diritto naturale secondo Rousseau alla
sua classe altamente distratta e disattenta.
Piegò a metà
un foglio di quaderno e cominciò a sventolarsi in viso, quando
si accorse che la sua compagna di banco la stava fissando seccata.
-Beh?- Disse la mora a Cherry, strappandole dalle mani il ventaglio improvvisato.
-Uh?-
L'altra
la guardò spazientita : -Ma che hai sotto quell'ammasso rosso?
Dicevo..Che hai deciso?-
-Scusa se 'sto caldo mi sta friggendo i
neuroni!..Comunque, seriamente, Verity, l'idea di due mesi nella casa
estiva dei tuoi amici è allettante, togliendo il fatto che non
li conosco minimamente..-
-Maddai, ma da quando in qua ti fai
tutti questi problemi? Tu, la barbona Cherry?-
Cherry la guardò
con uno sguardo di fuoco, però non riuscì a nascondere
il fatto che avesse ragione; aveva passato estati dormendo persino
dentro un vecchio furgoncino ammuffito, camminando chilometri per una
doccia, il tutto accompagnata dal suo inseparabile zainetto. E adesso
che si parlava di comodità, faceva la riluttante.
-Okay,
d'accordo. Dammi il tempo di prendere i vestiti a casa e salutare i
miei..-
-Gli hai detto della tua vacanza? E hanno acconsentito?-
Verity era stupefatta, d'altronde era una reazione più che
normale, e prevedibile da parte di Cherry.
-Beh, si sono arresi
più che altro. Le mie estati le passo on the road, col cavolo
che vado con loro.-
Al solo pensiero le venne la nausea. I suoi
genitori amavano organizzare ricevimenti nella loro lussuosa casa,
visitare posti eleganti e frequentati da gente con la puzza sotto al
naso; mentre Cherry era una sorta di pecora nera della famiglia.
Amava l'avventura e il rischio, e il rischio più alto che
avrebbe corso seguendo i suoi genitori sarebbe stato quello di
spezzarsi un' unghia. E di avere un esaurimento nervoso.
-Comunque,
con chi dei tre hai un inciucio? Sai, perlomeno so chi sarà il
mio prossimo cognato- Dicendo questo la ragazza si beccò una
gomitata da Verity, fucsia in volto.
Quella ragazza era tutto il
contrario di Cherry, aveva relazioni molto stabili e pensava sempre
al futuro, ai figli, al matrimonio. Mentre rideva prendendola in
giro, Cherry trovò molto strano che la sua amica avrebbe
passato due mesi in compagnia di tre zoticoni (era così che se
li immaginava), dandosi ai festini e al divertimento. Certo che
doveva piacergli proprio tanto questo tipo.
-Lo so che stai
pensando; che sono troppo santarellina per passare una vacanza del
genere, vero?-
-Beh.. una specie,sì.-
-Mi piace tanto-
Le disse Verity, con un tono così tenero che fece venir voglia
a Cherry di abbracciarla forte fino ad incrinarle tre o quattro
costole.
-Aww, come si chiama?-
-Matthew, ma si fa chiamare--
La poverina venne interrotta dal suono della campana, e dalle urla
disperate e liberatorie dei loro compagni di classe, che non vedevano
l'ora di scappare da quell'edificio infernale, e non tornarci prima
di tre mesi.
-Era ora, avevo il culo piatto a forza di stare
seduta!- Gridò Cherry, tirando l'amica per un braccio e
correndo fuori con lei.
Attraversarono i corridoi rischiando di
irrompere nella traiettoria di due gavettoni, e di venire schiacciate
in mezzo alla folla; e quando furono finalmente fuori Verity si
guardò intorno, per poi irrigidirsi come un blocco di marmo,
diventando più rossa del muretto su cui era poggiata.
-Ci
sono i ragazzi- Fece velocemente, alzando un braccio per salutarli.
Alla vista, Cherry sgranò gli occhi. Dove cavolo li aveva
incontrati Verity dei tipi così? In chiesa non di certo.
-V,
dove vi siete conosciuti tu e Matthew di preciso..?-
-Ah, ehm.. al
negozio di tatuaggi dove lavora mia sorella- Rispose lei
distrattamente.
-Ecco.- Mistero svelato. Cherry seguì la
sua amica, mentre si avvicinavano a loro. Erano alti, e portavano dei
tatuaggi sulle braccia, piercing al naso e alle labbra. Dei tipi
interessanti.
Dietro di loro un grande furgone nero, con quattro
file di sedili dentro.
-Ciao!- Fece Verity entusiasta, fissando in
particolar modo un ragazzo con un cappello in testa e un piercing al
labbro. Cherry sorrise, pensando tra sè e sè che la sua
amica aveva buon gusto.
-Lei è Cherry, vi ho parlato di
lei-
-E che cosa hai mai detto di me?- Le chiese incarcando un
sopracciglio.
-Beh- Fece il tipo col cappello, Matthew -In poche
parole sei semplicemente folle, e credo che per questo andremo tutti
molto d'accordo con te.. Comunque sono Matt- Il ragazzo le porse la
mano sorridendo, e Cherry ricambiò la stretta.
-..Zacky-
Uno dei tre, con il viso pieno di piercing le fece un cenno. -Voglio
vedere se è vero che riesci a scolarti 15 shot tutti in una
volta sola, a proposito!- Entrambi si misero a ridere, e Cherry gli
assicurò che ne era perfettamente in grado.
-Mmm, allora
dobbiamo fare una scommessa appena arriviamo; non me lo faccia
dimenticare, signorina!- Il ragazzo si allontanò seguendo
Verity e Matt dentro la macchina, poi dal finestrino le gridò
: -Sali, ti diamo un passaggio a casa!-
L'altro ragazzo nel
fattempo si era allontanato a fumarsi una sigaretta. Cherry lo seguì
per dirgli che stavano per partire.
-Uh, si, fammi finire questa e
arrivo.- Le disse porgendogli un pacchetto semivuoto.
Cherry si
sedette sul marciapiede accanto a lui, accettando la sigaretta che
gli aveva offerto; poi lo guardò meglio.
Aveva i capelli
lunghi neri con una bandana in testa. Un pizzetto incolto e uno
sguardo indescrivibile.
-Non ce l'hai un nome?-
-..Brian-
-Brian-
Cherry ripetè il suo nome, poi rimasero in silenzio a fumare.
Si rese conto che quel ragazzo ogni tanto si girava a guardarla, poi
tornava a fissare serio il marciapiede di fronte.
-Va tutto
bene?-
-Mmm sì, a dire la verità mi sono appena
svegliato e sono un pò rintronato- Le rispose sorridendo,
anche se Cherry fu certa che dietro quel sorriso amaro si celasse ben
altro che semplice stanchezza.
Quando finirono la loro sigaretta,
Brian sfiorò il braccio della ragazza con le dita, e le fece
cenno con la testa di seguirla in macchina.
Una volta dentro si
sedette tra lui e Zacky, che mormorò ad entrambi un 'grazie'
sottovoce, per poi indicare con lo sguardo i sorrisetti che si
rivolgevano Verity e Matt. -Mi sentivo un pò il terzo
incomodo- Aveva sussurrato a lei e a Brian.
Cherry fece un mezzo
sorrisetto, felice per la sua amica.
-Ehm, Matt, casa mia
è--
-Sisi, mi ha già spiegato tutto Verity-
-Ma
proprio tutto
tutto- Aggiunse
Zacky, sussurrando nell'orecchio di Cherry e provocandone le risate;
alle quali sia Brian sia i due davanti si misero a fissarli :
-Voi
due diventerete proprio ottimi amici, eh!- Brian diede una gomitata a
Zacky -Ecco, sarò il reietto della compagnia, lo so
già!-
-Esagerato- Fece Zacky dandogli un colpetto dietro la
nuca, procurandosene uno ben più forte al braccio. -Ahi!- Fece
massaggiandosi il punto dolorante. Dopo qualche secondo, si girò
per raccogliere un'enorme busta di carta poggiata sui sedili
posteriori :
-Guarda un pò, miss shottino- Dicendo così
le aveva mostrato il contenuto, una quantità abbastanza
notevole di Jack Daniel's e altri alcolici. -Ce n'è altri tre
sacchi lì dietro.. Che ne dici?-
-Mh- Rispose lei stando al
gioco – Basteranno.. per i prossimi due giorni-
-Coosa? C'è
un inferno lì dentro, dolcezza!- Disse Brian leggermente
sconvolto.
-Fidatevi, ne è capace.. Lei è la barbona
Cherry, non dimenticatevelo mai..- Aveva aggiunto Verity provocando
l'ilarità dei tre ragazzi.
-Bri, abbiamo trovato una degna
compagna di bevute!- Zacky e Brian si diedero il cinque.
-Vedete
di non arrivare a settembre con il fegato distrutto-
-Da che
pulpito, Sanders, eh!-
Il viaggio continuò con una catena
di battutine e strane allusioni, fin quando Cherry scoprì che
il malumore di Brian era dovuto al fatto che aveva da poco litigato
con la sua ragazza.
-Hey,- Gli aveva detto Cherry a bassa voce,
mentre Zacky messaggiava al cellulare e i due davanti parlavano del
più e del meno -So che non ti conosco e non dovrei farmi gli
affari tuoi..ma è estate, hai tre mesi di divertimento davanti
e non te li può togliere nessuno, riprenditi!-
Lui aveva
alzato la testa, fissandola negli occhi per qualche secondo, serio,
poi lentamente le aveva sorriso, con uno sguardo che diceva più
di mille parole : -Grazie-
-Figurati!- Cherry aveva inclinato la
testa su una spalla mentre lo guardava, cosa che faceva soltanto
quandoprovava davvero interesse verso qualcuno; lei non si accorgeva
mai di quel gesto spontaneo, ma la sua amica Verity l'aveva notato, e
aveva sorriso beffarda : Cherry per lei era come un libro aperto.
Una
volta arrivati davanti casa di Cherry, Verity la seguì dentro
casa, senza smettere di sghignazzare.
-Si può sapere che
c'è?- Chiese Cherry mentre buttava a caso dei vestiti dentro
un borsone. Era questo il bello di avere un'amica come lei, non si
faceva mai problemi su quello che doveva mettersi, fare le valigie
con lei diventava la cosa più naturale del mondo.
-Niente,
è che.. Ho notato un certo feeling con Mr. Haner.. Ti piace
per caso?- Le disse fingendosi disinteressata.
-Hmm, Haner chi è
dei due?- Disse la rossa, con la testa ficcata dentro al borsone
cercando di fare più spazio possibile all'interno. Verity
prese da un cassetto la sua biancheria, dicendole, mentre le passava
degli slip di pizzo neri (un regalo dell'amica, Cherry non si sarebbe
mai comprata cose del genere) : -Brian Haner, signorina! E queste
mettitele in valigia, che non si sa mai! -
A quella frase Cherry
era diventata leggermente rossa, non solo perchè Verity
pensasse che gli piacesse Brian, ma anche perchè lei era una
santarellina, cazzo, e la stava sconvolgendo con certe
rivelazioni.
-Vee? Tu?.. Questo Matt ti ha proprio messo gli
ormoni in circolo, eh!-
Con quest'ultimo scambio di battute, le
ragazze tornarono in macchina.
-Comunque non hai risposto alla mia
domanda, rossa- Le fece secca Verity seduta davanti.
-Quale
domanda?- Chiesero in coro Matt, Zacky e Brian, sporgendosi verso di
lei.
Cherry li guardò uno ad uno, forse soffermandosi
troppo su Brian, poi abbassò la testa dicendo un secco : -Roba
da femmine, non capireste-.
Successivamente tentò di
reprimere i suoi istinti da omicida mentre Zacky continuava a
punzecchiarla curioso, poi Brian la salvò da quella situazione
scomoda : -Zackary, lasciala in pace e non rompere le palle!-
Il
ragazzo si scusò, e appoggiò la fronte al finestrino,
facendo le linguacce ai tizi che passavano per strada.
-Quanto è
lontana casa vostra?- Chiese Cherry mezza addormentata, i viaggi in
auto la facevano sempre abbioccare.
-Due orette.. è un pò
isolata dal mondo.. civile-
-Meglio-
-Solo che a volte ci fanno
dei rave non molto lontano, dobbiamo solo sopportare un pò..-
-Bleah-
Verity storse il naso, non sopportava la musica elettronica.
Dopo
una mezz'oretta, senza accorgersene Cherry si addormentò,
poggiando la testa sulle spalle di Brian e raggomitolandosi su sè
stessa. Ricordò di aver fatto degli strani sogni, quando
arrivarono di fronte a quella piccola casetta vicina alla
spiaggia.
Prima
storia che scrivo sugli Avenged, quindi se vi fa pena, vi fa venire
di andare in bagno o di tagliarvi le vene direi che è
perfettamente normale :'D
Ovviamente quei ragazzoni non mi
appartengono, e Cherry e Verity sono due personaggi fittizi, non
scrivo a scopo di lucro e bla,bla,bla.
Mi piacerebbe avere qualche
vostro parere, perlomeno posso migliorarmi ;)