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Autore: SilvychanUchiha    21/05/2011    1 recensioni
Questa lo scritta insieme a una mia carissima amica:Camilla.Spero che vi piaccia!
Dal testo:
Continuando a ridere, Cam si abbassò per schioccarmi un bacio sulla guancia e io andai a fuoco.
Era normale che Cam mi baciasse la punta del naso o la fronte, era una cosa amichevole e ci ero assolutamente abituata, non avevo mai reagito così, neanche quando ancora volevo che non fossimo soltanto amici. Allora cosa mi stava succedendo? Perché all’improvviso desideravo sentire le sue labbra sulle mie, come era capitato il giorno prima? Perché volevo ardentemente che le sue mani mi stringessero i fianchi, tenendo il mio corpo premuto sul suo? Perché avevo bisogno della sua pelle sulla mia, del suo respiro caldo ad accarezzarmi il collo?
Doveva aver notato la mia reazione, perché avvicinò il suo viso al mio, naso contro naso, solo pochi millimetri a separare le nostre labbra. Ma non mi baciò. Si fermò così, tanto vicino da farmi girare la testa ma non abbastanza da rendermi soddisfatta. Così gli afferrai le guance e lo baciai...
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO

COME GLI SMARTIES

 

27 GIUGNO

 C aro diario,
Ho conosciuto il ragazzo che probabilmente sposerò…peccato che abbia la ragazza e che non sarò mai alla sua altezza!
E peccato anche che sappia solo che si chiama Cameron (lo so, il nome lascia un po’a desiderare, ma non importa: gli darò un soprannome) e che ha 17 anni.  È in vacanza con tre suoi amici, ma nessuno riesce a reggere il confronto: due di loro sono spilungoni e smilzi, entrambi con una chioma biondo-rossiccia e la pelle pallida, senza un filo di muscoli e senza ombra d’ambizione (forse sono parenti), mentre l’altro è bassetto e leggermente tarchiato, ha i capelli castani pettinati in un’orribile frangetta che gli si estende per metà del viso e si aggira per la spiaggia con fare da macho –neanche fosse Robert Pattinson! Devono essere dei tipi estremamente interessanti per suscitare l’attenzione di un tipo come Cameron e spingerlo anche ad andarci in vacanza insieme…
Anche la sua ragazza non è proprio sul suo stesso livello: è alta, ha i capelli molto lisci di un biondo molto poco naturale, gli occhi castani tanto scuri da sembrare piatti, dipinti su quel volto perfetto a forma di cuore, e un fisico da fotomodella mancata. Oddio, ecco perché non fa nemmeno fatica a squadrarmi da capo a piedi: sa che in tutta la spiaggia non ha rivali. Dall’alto della sua perfezione (che non avevo mai notato finché non mi ci ero soffermata) è sicura che il semidio con il quale esce non si sforzerà nemmeno di prendere in considerazione una di noi comuni mortali. Da quando sono arrivati (la settimana dopo di quella in cui siamo arrivate Stella ed io), il fusto -che è anche la cosa più simile a una statua greca che io abbia mai visto- ha contato più vittime della peste e, in nemmeno trenta secondi, tutte le ragazze della spiaggia si sono strainnamorate di lui. Come al solito, grazie a una delle mie figuracce da circo sono riuscita a parlarci. Un giorno, infatti, stavo percorrendo la passerella per andare al bar con Stella, quando all’improvviso lei comincia a ridacchiare e mi dice: “Ti pago il gelato e vado a chiedere il numero a quello nuovo- che poi sarebbe Cameron, che ignorante che è!- se arrivi fino al bar camminando all’indietro”. Da brava credulona quale sono, mi sono girata e, sbeffeggiandola, ho detto alla mia futura ex migliore amica: “Prendi appunto: voglio una coppetta media con cioccolato, stracciatella e panna montata e il numero del bellone scritto sul cucchiaino”. Il problema è che il bellone stava camminando verso la spiaggia e, oltre ad avergli in pratica detto in faccia che mi piaceva, gli sono anche andata addosso! In tre secondi e otto mi sono rigirata verso di lui chiedendogli scusa e sentendo le guance andarmi a fuoco. Molto gentilmente, mentre la sua compagnia mi rideva sfacciatamente in faccia, mi ha detto, con la sua voce da incantatore di serpenti, simile a quelle che si sentono nelle pubblicità delle macchine di lusso, “Di niente”. Troppo imbarazzata per dire anche solo un’altra sillaba, sono partita alla velocità della luce verso il bar, dove sono rimasta finché non sono tornata a casa dalla vergogna. Mentre rimuginavo sull’accaduto e pensavo a quale fosse il modo più doloroso per decapitare la mia amica, riaffioravano alla mia mente le immagini di quel nostro incontro ravvicinato.
Oddio, che emozione! I suoi occhi del colore degli Smarties (non quelli rossi, quelli blu!) erano stati nei miei per circa due secondi- che a me sono sembrati sufficienti per decidere che dovevamo assolutamente sposarci- ed ero riuscita a parlarci! Da quel giorno mi saluta tutte le volte che ci incontriamo e l’ultima volta che io e Stella siamo andate al chiosco della spiaggia a comprare qualcosa da bere ci ha sorriso e si è fermato a parlare per un po’con noi…
A dispetto del suo aspetto altezzoso e presuntuoso, è un ragazzo molto simpatico e dalla battuta pronta ed è anche molto gentile con me…oddio, forse gli piaccio…
Io che piaccio a uno come Cameron? Sì, e i pinguini ballano la Hula con i cocchi e il gonnellino di paglia sulle navi da crociera! Per favore, mi tratta così solo perché dopo il nostro imbranato primo incontro crede che io non abbia tutte le rotelle a posto, ecco perché è gentile! Comunque, non è che la sua compagnia mi dispiaccia e credo che finché uno dei due non tornerà a casa continuerò a passare le mie giornate con lui mooolto volentieri!
Ciao caro diario, adesso scappo…vado a vedere se è arrivata in spiaggia la mia statua preferita!

Con tanto affetto e tanti…oh, vabbè, hai capito!
Ciao ciao
Haylie 

  
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