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Autore: littlediana    22/05/2011    3 recensioni
Axl e Izzy si sono trasferiti a Los Angeles per iniziare una nuova vita, ma cosa succederebbe se incontrassero qualcuno che, inevitabilmente, gli riportasse alla mente quel tanto tormentato passato che avevano cercato di dimenticare?
Genere: Comico, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C2

Capitolo 2: Is Sheena Still A Punk Rocker…?

 

Lo schiaffò arrivò forte infrangendosi contro la guancia di Izzy con un sonoro schianto.

Il moro rimase sbigottito e portò istintivamente una mano all’altezza della guancia che iniziava a formicolare fastidiosamente

“ 2 ANNI!!! “ urlò Sheena “ 2 FOTTUTISSIMI ANNI! “ ribadì inchiodando il chitarrista con lo sguardo

“ Sheena io… “ iniziò Izzy, ma fu subito interrotto

“ No! Non ti azzardare a dirmi che ti dispiace! Perché di scuse ne ho sentite fin troppe nella mia vita! “ disse con voce tremante mentre gli occhi iniziavano ad arrossarsi e riempirsi di lacrime; Izzy sorrise lievemente, felice di poter constatare che la ragazza non aveva perso la sua grinta di sempre; certo forse era un po’ diversa… I suoi capelli una volta corti, disordinati e fottutamente blu, avevano riacquistato  il  colore originale, un biondo chiarissimo, ed erano legati in due ordinate trecce che le ricadevano dolcemente sulle spalle; indossava un ordinato grembiule color panna a maniche lunghe che nascondeva abilmente la rosa che aveva tatuato all’altezza della spalla e il piercing al labbro era sparito lasciando spazio ad un delicato rossetto color carne.

“ E togliti quel sorrisetto ebete dalla faccia, Jeffrey! E’ proprio vero che nella vita non ci si può fidare di nessuno! Un giorno ti svegli e due dei tuoi migliori amici, anzi forse dovrei dire i tuoi unici amici, si sono trasferiti chissà dove e le loro rispettive famiglie ti dicono che non vogliono più avere niente a che fare con due delinquenti come loro! Come avete potuto farmi questo? Siete solo due stronzi di prima categoria! “

Il moro non riuscì a trattenersi e con un movimento improvviso si sporse oltre il bancone per abbracciare la ragazza che però rimase immobile, le braccia stese lungo i fianchi, le mani chiuse a pugno e delle calde lacrime che percorrendo il perimetro delle sue guancie si disperdevano nella folta capigliatura del chitarrista

“ So che non vuoi le mie scuse… ma… mi dispiace “ mormorò il moro “ E per quanto può contare… mi sei mancata tantissimo “

Sheena abbozzò un sorriso e con una mano accarezzò lievemente i morbidi capelli del ragazzo che nascondeva il viso nell’incavo del suo collo

“ Va via… “ sussurrò poi con tono piatto; Izzy sciolse l’abbraccio e la osservò incredulo, non poteva crederci… era così felice di averla ritrovata e lei lo cacciava via in malo modo, senza nemmeno degnarlo di una spiegazione

“ Ma… “ tentò di protestare,

la ragazza gli rivolse uno sguardo implorante per poi girarsi e scomparire nel retro del bar, per quel giorno aveva dato fin troppo spettacolo, l’ultima cosa di cui aveva bisogno era essere licenziata.

Izzy la osservò allontanarsi sbigottito, dispiaciuto e deluso, dove era finita la sua Sheena? La sua rockettara scatenata che adorava la musica? Che viveva per la musica… Dov’era  la ragazza della porta accanto che ti offriva sempre una spalla su cui piangere o uno spinello per tirarti su quando la vita sembrava fare di tutto per buttarti giù? Dov’era la sua migliore amica che lo faceva entrare di nascosto in cantina quando fiori pioveva a dirotto e suo padre lo aveva cacciato di casa? Dov’era quella ragazza tutta pepe, col sorriso sulle labbra che aveva il coraggio di affrontare ogni situazione a testa alta e che lo aveva sempre aiutato, anche quando William si presentava alla sua porta con le lacrime agli occhi e un incubo in più da dimenticare…

Quella non era la sua Sheena, si rifiutava di  crederci… Scosse la testa amareggiato e si accorse subito che tutte le persone presenti nel locale lo fissavano in un misto di ribrezzo e incredulità

“ Beh che c’è cazzoni? Non avete mai visto una persona parlare con la barista? “ domandò scocciato aprendo le braccia con fare teatrale, poi senza nemmeno aspettare una risposta prese la porta sbattendola con forza alle sue spalle.

 

Sheena trasalì quando sentì la porta del locale sbattere violentemente, capì che Izzy aveva abbandonato il bar quando i clienti cominciarono a parlottare fra loro, impegnandosi ad evidenziare tutto il loro ribrezzo nei confronti del ragazzo appena uscito

“ Se mio nipote diventa così… io lo diseredo! “ udì gracchiare un vecchia

“ Non c’è più religione! “ si lamentò un altro

“ Ma avete visto quella camicia sudicia? Assolutamente fuori moda! “ starnazzò un’ochetta

Sheena scosse la testa schifata dalla superficialità di quella gente tra cui aveva deciso di iniziare una nuova vita…

“ Shin! Che diavolo succede qui? “ tuonò una voce alle sue spalle, la ragazza alzò gli occhi al cielo, infastidita da quello stupido nomignolo che il proprietario del bar le aveva affibbiato, ma non disse nulla; aveva imparato a non protestare e a sottostare alle regole di quella società per cui aveva sempre provato ribrezzo; era stato necessario, lei aveva bisogno di soldi e per ottenerli aveva calpestato beatamente i suoi stessi principi, a volte si sentiva davvero una merda ma un giorno se ne sarebbe andata e avrebbe spaccato il culo a tutti quegli snob del cazzo!

“ Bob! “ si voltò sfoderando il suo miglior sorriso “ Niente di importante; solo un ragazzo alternativo che ha cercato di attaccare bottone al bancone… Ma non ti devi preoccupare, se né già andato “ lo informò tranquillamente

“ Bah! Quei bastardi sono d’dappertutto! Non si può più stare tranquilli nemmeno qui! “ commentò disgustato “ Ora però non ti preoccupare, torna al lavoro e se dovesse darti ancora fastidio chiamami subito! “ la incoraggiò risoluto

Ah! Illuso come se lei avesse bisogno del suo aiuto per cavarsela con tipi come Jeffrey! Di certo era molto più abituata di Bob ai ragazzi di periferia, ma ancora una volta non disse nulla, si limitò a sorridere “ Ma certo Bob, grazie! “

Per fortuna era venerdì! Quel giorno finiva il turno alle 2 di pomeriggio! Dopo essersi disfatta del grembiule color panna che tanto odiava, si infilò in una comoda canottiera, rigorosamente nera e uscì dalla porta sul retro respirando a pieni polmoni l’aria estiva che aleggiava per le vie di Los Angeles; si stava dirigendo a passo spedito verso il suo gelataio di fiducia quando una mano pallida le afferrò saldamente il polso trascinandola in un vicolo laterale.

 

Bene! Ecco un altro capitoletto =) ringrazio moltissimo Icegirl46 per aver commentato e sono felicissima che la storia ti interessi; non ti preoccupare per la tua one-shot anzi non vedo l'ora di leggerla!
Grazie anche a tutti i lettori silenziosi!!!

Con affetto,
Littlediana
  
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