Capitolo
2: Is Sheena Still A Punk Rocker…?
Lo schiaffò
arrivò forte infrangendosi contro la guancia di Izzy con un sonoro schianto.
Il moro
rimase sbigottito e portò istintivamente una mano all’altezza della guancia che
iniziava a formicolare fastidiosamente
“ 2 ANNI!!!
“ urlò Sheena “ 2 FOTTUTISSIMI ANNI! “ ribadì inchiodando il chitarrista con lo
sguardo
“ Sheena io…
“ iniziò Izzy, ma fu subito interrotto
“ No! Non ti
azzardare a dirmi che ti dispiace! Perché di scuse ne ho sentite fin troppe
nella mia vita! “ disse con voce tremante mentre gli occhi iniziavano ad
arrossarsi e riempirsi di lacrime; Izzy sorrise lievemente, felice di poter
constatare che la ragazza non aveva perso la sua grinta di sempre; certo forse
era un po’ diversa… I suoi capelli una volta corti, disordinati e fottutamente
blu, avevano riacquistato il colore originale, un biondo chiarissimo, ed
erano legati in due ordinate trecce che le ricadevano dolcemente sulle spalle;
indossava un ordinato grembiule color panna a maniche lunghe che nascondeva
abilmente la rosa che aveva tatuato all’altezza della spalla e il piercing al
labbro era sparito lasciando spazio ad un delicato rossetto color carne.
“ E togliti
quel sorrisetto ebete dalla faccia, Jeffrey! E’ proprio vero che nella vita non
ci si può fidare di nessuno! Un giorno ti svegli e due dei tuoi migliori amici,
anzi forse dovrei dire i tuoi unici amici, si sono trasferiti chissà dove e le
loro rispettive famiglie ti dicono che non vogliono più avere niente a che fare
con due delinquenti come loro! Come avete potuto farmi questo? Siete solo due
stronzi di prima categoria! “
Il moro non
riuscì a trattenersi e con un movimento improvviso si sporse oltre il bancone
per abbracciare la ragazza che però rimase immobile, le braccia stese lungo i
fianchi, le mani chiuse a pugno e delle calde lacrime che percorrendo il
perimetro delle sue guancie si disperdevano nella folta capigliatura del chitarrista
“ So che non
vuoi le mie scuse… ma… mi dispiace “ mormorò il moro “ E per quanto può
contare… mi sei mancata tantissimo “
Sheena
abbozzò un sorriso e con una mano accarezzò lievemente i morbidi capelli del
ragazzo che nascondeva il viso nell’incavo del suo collo
“ Va via… “
sussurrò poi con tono piatto; Izzy sciolse l’abbraccio e la osservò incredulo,
non poteva crederci… era così felice di averla ritrovata e lei lo cacciava via
in malo modo, senza nemmeno degnarlo di una spiegazione
“ Ma… “
tentò di protestare,
la ragazza
gli rivolse uno sguardo implorante per poi girarsi e scomparire nel retro del
bar, per quel giorno aveva dato fin troppo spettacolo, l’ultima cosa di cui
aveva bisogno era essere licenziata.
Izzy la
osservò allontanarsi sbigottito, dispiaciuto e deluso, dove era finita la sua
Sheena? La sua rockettara scatenata che adorava la musica? Che viveva per la
musica… Dov’era la ragazza della porta
accanto che ti offriva sempre una spalla su cui piangere o uno spinello per
tirarti su quando la vita sembrava fare di tutto per buttarti giù? Dov’era la
sua migliore amica che lo faceva entrare di nascosto in cantina quando fiori
pioveva a dirotto e suo padre lo aveva cacciato di casa? Dov’era quella ragazza
tutta pepe, col sorriso sulle labbra che aveva il coraggio di affrontare ogni
situazione a testa alta e che lo aveva sempre aiutato, anche quando William si
presentava alla sua porta con le lacrime agli occhi e un incubo in più da
dimenticare…
Quella non
era la sua Sheena, si rifiutava di
crederci… Scosse la testa amareggiato e si accorse subito che tutte le
persone presenti nel locale lo fissavano in un misto di ribrezzo e incredulità
“ Beh che
c’è cazzoni? Non avete mai visto una persona parlare con la barista? “ domandò
scocciato aprendo le braccia con fare teatrale, poi senza nemmeno aspettare una
risposta prese la porta sbattendola con forza alle sue spalle.
Sheena
trasalì quando sentì la porta del locale sbattere violentemente, capì che Izzy
aveva abbandonato il bar quando i clienti cominciarono a parlottare fra loro,
impegnandosi ad evidenziare tutto il loro ribrezzo nei confronti del ragazzo
appena uscito
“ Se mio
nipote diventa così… io lo diseredo! “ udì gracchiare un vecchia
“ Non c’è
più religione! “ si lamentò un altro
“ Ma avete
visto quella camicia sudicia? Assolutamente fuori moda! “ starnazzò un’ochetta
Sheena
scosse la testa schifata dalla superficialità di quella gente tra cui aveva
deciso di iniziare una nuova vita…
“ Shin! Che
diavolo succede qui? “ tuonò una voce alle sue spalle, la ragazza alzò gli
occhi al cielo, infastidita da quello stupido nomignolo che il proprietario del
bar le aveva affibbiato, ma non disse nulla; aveva imparato a non protestare e
a sottostare alle regole di quella società per cui aveva sempre provato
ribrezzo; era stato necessario, lei aveva bisogno di soldi e per ottenerli
aveva calpestato beatamente i suoi stessi principi, a volte si sentiva davvero
una merda ma un giorno se ne sarebbe andata e avrebbe spaccato il culo a tutti
quegli snob del cazzo!
“ Bob! “ si
voltò sfoderando il suo miglior sorriso “ Niente di importante; solo un ragazzo
alternativo che ha cercato di
attaccare bottone al bancone… Ma non ti devi preoccupare, se né già andato “ lo
informò tranquillamente
“ Bah! Quei bastardi
sono d’dappertutto! Non si può più stare tranquilli nemmeno qui! “ commentò
disgustato “ Ora però non ti preoccupare, torna al lavoro e se dovesse darti
ancora fastidio chiamami subito! “ la incoraggiò risoluto
Ah! Illuso
come se lei avesse bisogno del suo aiuto per cavarsela con tipi come Jeffrey!
Di certo era molto più abituata di Bob ai ragazzi di periferia, ma ancora una
volta non disse nulla, si limitò a sorridere “ Ma certo Bob, grazie! “
Per fortuna
era venerdì! Quel giorno finiva il turno alle 2 di pomeriggio! Dopo essersi
disfatta del grembiule color panna che tanto odiava, si infilò in una comoda
canottiera, rigorosamente nera e uscì dalla porta sul retro respirando a pieni
polmoni l’aria estiva che aleggiava per le vie di Los Angeles; si stava
dirigendo a passo spedito verso il suo gelataio di fiducia quando una mano
pallida le afferrò saldamente il polso trascinandola in un vicolo laterale.
Grazie anche a tutti i lettori silenziosi!!!
Con affetto,
Littlediana