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Autore: Yvaine0    25/05/2011    2 recensioni
Cambio di titolo! Ex "La vita secondo loro".
Il tempo passa, le situazioni cambiano, ma loro rimangono sempre gli stessi.
Sophia è una ragazza dolce e maldestra; Rocco è un amico fedele con la testa piena di segatura; Arianne è una donna tutta d’un pezzo. Francesco è una testa calda; Steve un musicista innamorato e Federica la sua dolce metà. Una banda di sconclusionati che, attraverso gli anni, finisce sempre con l’incontrarsi di nuovo.
Episodi di vita più o meno quotidiana di un gruppo di ragazzi più o meno ordinari.
Genere: Demenziale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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~Romancing in Ago’s way!
 
 
 
(15 Febbraio,
Festa dei single)


-Il quarto anno al liceo di Ago-.


Quando Sophia il giorno seguente si tuffò trafelata all'interno della scuola, come sempre in ritardo, non riuscì nemmeno ad imboccare le scale che quattro mani che ben conosceva la afferrarono per lo zaino e poi per le braccia, ai lati.
La ragazza batté le palpebre un po' di volte, stordita, prima di identificare i suoi amici: Gianluca e Rocco. - Oh buongiorno – salutò. - Sentite, sono contenta di vedervi, sono contenta che siate affettuosi, ma sono in ritardo – aggiunse, frettolosa. 
- Mancano cinque minuti - la corresse Rocco, atteggiandosi a bambino capriccioso. - Hai tutto il tempo di ascoltarmi e poi andare su! - 
Lei scosse il capo, allarmata. - Ho la Ghiberti ora! – si lagnò al solo pensiero della prof di arte.
Gianluca a quelle parole la liberò, cosciente di quanto l’infernale donna fosse sensibile ai ritardi, ma Rocco corse ad afferrarla per la cintura del cappotto prima che potesse mettere piede sul primo scalino. - Non mi interessa! - 
- Ago! Ma hai avuto quella pazza alla prima ora?! - 
Il riccio annuì, sconsolato. - Ogni giovedì purtroppo -.
- Dai, allora lasciami, Ago! Ci vediamo all'interv- -
- No! - Rocco iniziò a pestare i piedi per terra, attirando gli sguardi severi delle bidelle e degli ultimi studenti che entravano. - ASCOLTAMI! - 
Incontrando gli sguardi di rimprovero della bidella e delle segretaria, Sophia sospirò e alzò le braccia in segno di resa. Avrebbe dovuto di nuovo portare pazienza e sopportare le pazze idee di Rocco e le sclerate della Ghiberti. - Veloce – lo intimò infine, sconsolata. 
- Sìsìsìsì! - Rocco batté le mani un paio di volte, allegro. 
- Sbrigati! - 
- Sì, sì, dammi un attimo – prese tempo, guardandosi intorno, le mani affondate nelle tasche. 
- Ti prego dimmi che non ti sei dimenticato cosa devi dirmi! - 
Ago incrociò le braccia. - Ma per chi mi hai preso? – domandò, indignato. 
Gianluca si intromise: - Proprio perché sa con chi ha a che fare, se lo chiede. -
- Grazie per la fiducia! – Rocco incrociò le braccia, qualcosa stretto nel pugno.
- MUOVITI! - lo rimbeccarono i due in coro.
- Ok, ok. Soph, sono un genio! - le comunicò il moro, tornando raggiante come sempre. 
Prima che il riccio potesse intervenire con un "su questo ho i miei dubbi" Sophia lo trucidò con lo sguardo e invitò l'amico a concludere il discorso. 
- Tieni - ridacchiò soddisfatto, prima di metterle in mano un i-pod. - Cerca la play list di San Romano. È un nome in codice, così non si capisce cosa sono.  Ci sono due canzoni, lì. La prima è quella che ho deciso di dedicare ad Arianne. Gliela canterò oggi all'uscita! - 
La ragazza annuì e sorrise al ragazzo. Forse aveva davvero avuto una buona intuizione questa volta, il suo amico. - Ottima idea! Tu sai di che si tratta? -chiese a Gu. 
- E’ una sorpresa, dice che io dovrò assistere in diretta. E’ una fortuna solo tua e di Fra conoscere i dettagli del piano – ammise, con una smorfia esasperata. Sembrava stanco delle allegre cavolate di Rocco, ma Sophia era sicura che in fondo si divertisse anche lui a assistere a queste.
- Yahoo - si finse entusiasta la ragazza, con una smorfia. Faticava a credere che la scelta del migliore amico di Rocco fosse ricaduta proprio su Francesco Ravanni, ma ormai se ne era fatta una ragione. In fondo non aveva nulla da spartire col biondo, nonostante le amicizie comuni. - Ora non c'è più tempo, a dopo! - concluse frettolosa, scappando su per le scale prima di poter sentire altro, fuori dalla portata dei capricci da bambino di Rocco.
 
All'intervallo Arianne osservava di sottecchi l'amica che, le cuffie di un i-pod non suo nelle orecchie, fissava il vuoto facendo strane espressioni ogni manciata di secondi. - Proprio non puoi farmi sentire..? - chiese per la terza volta, preoccupata dalle smorfie accigliate della ragazza.
Sophia scosse il capo risoluta e le sorrise sforzandosi, con scarso successo, di sembrare tranquilla e positiva. - No, no. - coprì il display mettendosi l'apparecchio in tasca. - Tranquilla, tutto ok. Lo scoprirai presto - tossicchiò e nascose un 'e non so se sia un bene' in una risatina nervosa.
La giovane Venturi inarcò un sopracciglio, ma si limitò a scuotere il capo, rassegnata alla stranezza dell'amica. Cosa poteva pretendere da una che passava gran parte del suo tempo con Rocco Agostini?
 
Le ragazze uscirono dalla classe per ultime, come al solito, e Sophia era un fascio di nervi. Temeva la reazione dell'amica alla sorpresa di Ago, ma ciò che vide quando giunse nel corridoio quasi la fece sprofondare nel panico. Rocco le aspettava davanti alle scale, un sorriso smagliante e lo stereo della scuola già attaccato alla spina. - Mia cara Arianne - proclamò, allegro. - Questa te la dedico! - 
Sophia si diede una pacca sulla fronte, aspettando con un po' di preoccupazione la reazione dell'amica a ciò che sarebbe venuto.
Rocco spinse bruscamente Gianluca verso il registratore e lui gli lanciò un’ occhiata in tralice da sotto i ricci, ma premette il tasto play, poi si fece da parte e si unì al gruppetto di spettatori dall’altra parte rispetto alla giovane Venturi. C’erano tutti, lì ad assistere all’esibizione di Ago:  Steve, Federica, Benedetta, Lucia, Lisa. Tutti, tranne Francesco, notò Sophia, sollevata, raggiungendo gli altri.
Rocco, estremamente esaltato, iniziò a cantare, senza degnare nessuno di uno sguardo, sulle note di una canzone spagnola ( http://www.youtube.com/watch?v=ouQo-WIM5AY) studiata durante le lezioni con la bionda professoressa in tutte le terze liceo (compresa quella delle ragazze. Era totalmente immerso in ciò che faceva, nelle rapite parole e nelle approssimative pronunce.
Sophia, nonostante fosse piacevolmente colpita dall’impegno che stava dimostrando l’amico, non si azzardò ad osservare le espressioni di Arianne durante l'esibizione di Rocco, troppo impegnata ad ascoltare e osservare la piccola folla che si stava radunando lì attorno: la sorpresa e sorridente prof di Spagnolo con la regale insegnante di Lettere, la Lunardini di matematica, il professor Paolini -decisamente compiaciuto-, le bidelle e qualche studente uscito tardi dall’aula ma giusto in orario per lo spettacolo organizzato da Rocco.
Sophia si chiedeva quanto fosse adatta all’occasione una canzone contro lo sfruttamento dei coloni europei nel Sud America, ma non disse niente. Attese in silenzio che la musica finisse, poi sorrise a Rocco, che gongolava esaltato e volse infine lo sguardo verso Arianne, che, mantenendo il suo solito contegno, osservò severa il ragazzo a lungo, poi soffiò una risata. –Sei ufficialmente un tipo originale- commentò, con un sorriso, scuotendo il capo.
Ago si illuminò. –Quindi ti piaccio!-
-Non esagerare. Ho solo detto che sei un tipo insolito.- aggiunse, con una smorfia divertita. –Salve, prof, ciao, ragazzi- salutò, voltandosi verso le scale e prendendo a scendere.
Rocco fece un gesto di entusiasmo, afferrò lo zaino e la rincorse, sorridente. –Quindi non ti piaccio?-
-Oh, per l’amore del cielo, smettila! Non è che se non ti insulto significa che ti amo!-
-Quindi mi ami?-
-Rocco, santo cielo!-
L’ultima frase che sentirono fu quella, seguita dalla fragorosa, allegra e contagiosa risata del ragazzo.
Sophia sorrise, vedendoli sparire insieme giù per le scale.
-A cosa dovevamo tutto questo?- domandò la professoressa Lunardini a Steve, che si accinse a spiegare in maniera sommaria alla donna le continue attenzioni del giovane Agostini verso la bella e fiera ragazza di terza Q.
Le ragazze, intanto, commentavano l’accaduto ridendo e sognando il momento romantico in cui qualcuno avrebbe dedicato loro una canzone nei corridoi della scuola.
Romantico, sì, ma soprattutto imbarazzante, avrebbe volentieri aggiunto Sophia.
- Com’è andata, secondo te?- le domandò Gianluca, cercando di mascherare l’interesse con una smorfia di sufficienza. Affondò le mani nelle tasche, incurvandosi leggermente all’indietro.
Sophia sorrise, raggiante. –Meglio non poteva andare-.
-Cosa te lo fa pensare?-
-E’ arrossita!- sussurrò, entusiasta.

 
  
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