Storie originali > Generale
Segui la storia  |       
Autore: _Elizabeth_    01/06/2011    4 recensioni
" Elizabeth fin da quand'era piccolissima ha sempre avuto un grande,grandissimo sogno nel cassetto:diventare medico. Per questo ha sempre cercato di studiare e di fare del suo meglio a scuola. E' dolce,modesta,gentile e non perde quasi mai la pazienza. Inoltre,è più testarda di un mulo: se vuole fare o avere qualcosa,deve realizzare per forza il suo obiettivo,ad OGNI costo. E' una ragazza molto molto insicura,ha molto poca autostima e crede che il suo sia un sogno destinato a stare chiuso in un cassetto a riempirsi di polvere x sempre. Nonostante tutti questi brutti pensieri che ha,riesce a entrare ad Harvard e a laurearsi a pieni voti e lode in Medicina. "(cit. dal Prologo)
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CHAPTER TWO

Qualche ora più tardi,Eleanor e Isabel si trovavano all’ospedale dove lavorava Elizabeth.
-Perché siamo qui,mamma?-chiese la bambina
-Dobbiamo parlare con una persona. Aspettami qui-la fece sedere su una sedia in sala d’aspetto- Torno subito.
-Va bene,mamma.
Eleanor si avvicinò ad un’infermiera e le disse:
-Dovrei parlare urgentemente con la dottoressa  Johnson.
- Certo- le rispose l’infermiera- adesso mi metto in contatto con lei.
Pochi secondi dopo Elizabeth apparve accanto all’infermiera e  le chiese:
- Deborah, cosa succede? Perché mi hai chiamata?
-Quella ragazza-indicò Eleanor- vuole  parlarti urgentemente
Elizabeth impallidì lievemente e si avvicinò a Eleanor e a Isabel.
-Ciao,che bello vedervi!-esclamò- E’ da ieri sera che non ci vediamo,cominciavo a sentire la vostra mancanza.  Dov’è Emma? Perché non l’avete portata con voi?
-E’ a casa insieme a James.-rispose Eleanor- Hai un minuto? Dovrei parlarti.
- Dov’è la persona che dobbiamo incontrare,mamma?-chiese Isabel
- E’ qui di fronte a  noi.
-Eleanor,che succede?-Elizabeth era preoccupata- Perché vuoi parlarmi? Mi devo spaventare?
-Ho bisogno del tuo aiuto. Devo chiederti alcune cose.  C’è un posto dove possiamo parlare tranquillamente?
-Certo. Andiamo in sala visita  1. Seguitemi.
Arrivarono in una stanza spaziosa e luminosa. Elizabeth  chiuse la porta e tirò giù le tende.
-Qui non ci disturberà nessuno.-disse- Sedetevi dove volete.
-Grazie- Eleanor si sedette su una sedia e Isabel fece lo stesso-Devo parlarti di una cosa.
-Con chi devi parlare?  Con  Elizabeth o con la dottoressa  Johnson?
-Devo chiedere un parere alla dottoressa Johnson.
-Ok.-si rivolse alla bambina- Isabel,ti va di giocare un po’ mentre io e la mamma parliamo?
-Sì,che bello! Ho proprio voglia di giocare!
-Bene. -la prese per mano e la condusse fuori dalla porta- Ti porto da una mia amica che conosce tanti giochi divertenti.
 Elizabeth affidò Isabel a Emma e poi tornò da Eleanor.
-Allora,cos’è che devi dirmi?-le chiese- Ti ascolto,parla pure.
Eleanor fece un respiro profondo e poi cominciò a parlare:
-Ieri pomeriggio Isabel non è stata bene.  Si  è alzata dalla sedia ed è svenuta improvvisamente,senza motivo. Non è inciampata,non si è colpita da nessuna parte,non ha avuto le vertigini. E’ svenuta,è caduta a terra senza nessun motivo. Poi,mi sono accorta che ha dei lividi spaventosi sulla pancia. Stamattina ne ho parlato con il pediatra e lui mi ha detto di rivolgermi a te. Ti prego,Betty, dimmi che non devo preoccuparmi.
-E’ancora presto per dirlo,purtroppo-anche Elizabeth stava iniziando a preoccuparsi- Devo visitarla e farle fare alcune analisi per capire che problema ha.-sospirò- -Hai notato se in questi ultimi giorni aveva il polso accelerato o se era pallida,per caso?
-Non ci ho fatto caso.
-Non fa niente. Adesso la visito e tutto sarà più chiaro.
In quel momento entrarono Isabel e Emma.
-Te l’ho riportata qui sana e salva-disse quest’ultima- Di là c’è una paziente con una  forma di leucemia mieloide. Quando hai un attimo di tempo puoi venire a darle un’occhiata,per favore?
-Certo.  Appena finisco qui le darò una controllata. Grazie mille,a dopo.
-Grazie a te. Ci vediamo dopo. Ciao Eleanor,ciao Isabel.-e se ne andò
-Ti sei divertita con Emma?-chiese Elizabeth alla nipotina- A che cosa avete giocato?
-Mi sono divertita moltissimo. Abbiamo giocato al computer.
-Che bello! Dev’essere stato molto divertente.
-Sì, è proprio vero.
-Adesso dobbiamo fare un altro giochino,noi due insieme.
-E come si gioca?
-Tu sei la principessa che vive nel castello e io sono una fata gentile che ti regala le caramelle e i cioccolatini.
-E cosa devo fare?
-Per avere  i dolcetti più buoni che ho devi fare quello che ti chiederò di fare e dirmi dove senti male. Allora,ci stai?
-Sì,voglio provare.
-Per prima cosa devi toglierti,jeans,maglietta e scarpine e salire su questo lettino che è qui vicino a me.
Isabel si spogliò e Elizabeth la aiutò a stendersi sul lettino.
-Bene- disse,controllando le condizioni di cuore e  polmoni con l’aiuto di uno stetoscopio-Ora spalanca bene la bocca-le osservò la gola e poi le sentì il polso- Adesso devi dirmi  se ti faccio male quando ti tocco.-le toccò i lividi che aveva sulla pancia- Ti  fa male?
-No,neanche  un po’..
-Sei sicura?
-Sì,zia.
-Va bene-le misurò la febbre e le controllò le ghiandole. – Adesso,per favore,segui questa lucina.-le controllò  i  riflessi oculari-Abbiamo finito. Sei stata bravissima.
 Dopo aver aiutato Isabel a vestirsi,Eleanor chiese a Elizabeth:
-Allora,come sta?
- I lividi possono essere provocati da problemi di coagulazione e probabilmente la debolezza e il polso accelerato sono sintomi di un’anemia.  Per il resto,è tutto a posto.
-Devi prelevarle un campione di sangue?
-Sì,devo farle un  emocromo completo per capire cosa provoca i suoi problemi. Posso?
-Certo. Puoi farlo anche adesso.
Elizabeth la prese in parola e  prelevò del sangue a Isabel.
-Lo analizzo  e ti faccio sapere qualcosa al più presto.-disse- Intanto cerca di fare in modo che Isabel assuma molto ferro con l’alimentazione.
-Devo farle mangiare molta carne?
-Non moltissima. Abbastanza. E, poi,il ferro non è contenuto solo nella carne. C’è molto ferro anche nei legumi e nelle verdure a foglia verde.
-Va bene.- prese la borsa e aiutò Isabel a infilarsi il cappottino- Grazie mille,Betty.
-Di niente.
 Elizabeth si avvicinò alla scrivania che era nella stanza e frugò in un cassetto. Poi si avvicinò a Isabel.
- Non me ne sono dimenticata,stai tranquilla.-le fece l’occhiolino- Le fatine gentili non dimenticano mai le loro promesse. –le diede un sacchetto pieno di cioccolatini- Ecco qui i cioccolatini che ti avevo promesso. Sei stata bravissima,prima. Te li sei proprio meritati.
-Grazie zia-prese il sacchetto che Elizabeth le porgeva- Ma da dove li hai presi?
-Come tutte le fatine gentili,anche io ho una scorta segreta di cioccolato. Li ho presi da lì. Sono contenta che ti piacciano.
-Mi piacciono tanto.-abbracciò Elizabeth – Sei la fatina più dolce di tutte e io ti voglio proprio tanto bene.
- Oh,tesoro mio.-le accarezzò i capelli- Anch’io ti voglio bene. Ti voglio davvero tanto bene,piccola.

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: _Elizabeth_