Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: MiseryandValerieVolturi    02/06/2011    5 recensioni
[BellaXEdward]
Per la seconda volta, Edward se ne va. Perché? Cosa lo spinge ad abbandonare Bella e Renesmee?
Bella, distrutta e decisa a non rimanere a Forks, si trasferisce in Alaska ... ma non è tutto come sembra.
Dal primo capitolo:
Iniziò a leggere “So quello che pensi Bella, ma non è così: non vi ho abbandonate, e non ho intenzione di farlo per nessuna ragione al mondo …” si fermò quando si accorse che le lacrime iniziarono a cadermi leggere sulle guance e sospirò “… ho dovuto farlo, perdonami. Voglio che vi prendiate cura di voi, continuando a fare quello che avreste fatto con me al vostro fianco; senza fare stupidaggini Bella, promettimelo questa volta. Tornerò prima o poi, ve lo giuro. Vi lascio questi due cuori, nella speranza che vi possano aiutare a ricordarmi, vi amo. Edward”.
Dal terzo capitolo:
Ero alla ricerca delle parole giuste, di certo non potevo esprimere quello che avevo appena pensato.
“Niente, niente di grave” mentii “Abbiamo deciso di trasferirci”
Dal capitolo dieci:
“Va tutto bene” una voce calda e bassa mi risvegliò, suadente. Era famigliare, quanto il profumo che mi avvolse assieme alle sue braccia. Il freddo si sostituì al sintetico calore di una coperta di pile. Un solo nome, ora, soffiava dalle mie labbra.
“Edward …” mormorai. L’unica risposta fu un bacio a fior di labbra. Lo immaginai sorridere, dietro di me.
“Niente più brutti sogni” mi sussurrò, cullandomi.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jacob Black, Renesmee Cullen | Coppie: Bella/Edward, Jacob/Renesmee
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
waitme11
Finalmente! Un capitolo con i fiocchi! Davvero importantissimo nella trama, anche se arrivato molto in ritardo! Sorprese, e un POV molto speciale! Recensite, forse la nostra storia non vi convince? speriamo che questo capitolo vi faccia cambiare idea!
Wait me

Pov. Edward
Scelte


“Niente più brutti sogni” sussurrai cullandola tra le mie braccia.

Eravamo lì,  stretti ormai da un tempo indefinito, nessuno dei due spiccicava una parola.
L’unica cosa che sentivo erano i suoi singhiozzi soffocati e la mia camicia bagnata dalle sue lacrime.
Mi stringeva con tanta forza, le sue dita premevano sulla mia schiena.
Non me lo sarei mai perdonato.
Stavo vedendo un qualcosa che non avrei mai voluto vedere: la persona che amavo, soffrire..per me.
Non avevo il coraggio di dire niente, ogni cosa sembrava essere insignificante rispetto al dolore che avevo causato. Vederla in quelle condizioni mi terrorizzava, mi faceva sentire una nullità, e l’odio verso me stesso continuava ad aumentare.
“Ehi..” sussurrai quando i suoi singhiozzi cessarono definitivamente.
Non rispose, ma diminuì la sua presa forte su di me.
“Sono qui ora” le accarezzai i capelli.
A chi volevo prendere in giro?
Si, ora ero di nuovo al suo fianco, ma cosa ne sapevo di quello che sarebbe successo? Tante volte le avevo promesso che sarebbe finito tutto per il meglio, le avevo promesso che sarebbe diventata una di ‘noi’, che non l’avrei mai più abbandonata.. ma ogni volta le mie promesse fallivano.
Alzò la testa e mi guardò in modo inespressivo. Ed erano in quei momenti che desideravo più di qualsiasi altra cosa sapere cosa le passava per la testa.
Rimasi sbalordito quando la vidi accennare un leggero sorriso, e fu in quel momento che mi sentii sollevato.
Dopo averla fatta soffrire per mesi, avrei voluto e mi sarei aspettato un comportamento differente da parte sua.
Come poteva ancora sorridermi in quel modo? Come poteva stringere l’uomo che l’aveva abbandonata per la seconda volta?
Avvicinai la mano alla sua guancia e le asciugai l’ultima lacrima che era rimasta.
 “E’ così che devi essere. Non voglio vederti piangere per nessuna ragione, tantomeno per uno che non mantiene le promesse”. Chiusi involontariamente un pugno e serrai la mascella. Solo allora mi accorsi del suo sguardo fisso sulla mia mano chiusa.
“Sto..” deglutì “..sto bene”
“No, non è vero, Bella. Non stai bene, per niente. Possibile che cerchi sempre di nascondere tutto? Non so come tu faccia a non avercela con me, perché io mi odio a morte per il male che vi sto provocando. Eppure tu..tu riesci sempre a perdonarmi”
Mi guardò storto “Edward, ma che stai dicendo?”
Dovresti avercela con me” scandii bene le parole.
Scosse la testa “No che non dovrei. Ti amo. E in realtà dovrei solo ringraziarti per tutto quello che stai facendo. Ti stai colpevolizzando, quando in tutto questo non c’entri assolutamente niente.”
Incrociai il suo sguardo. “Edward, è vero, sono stata male, malissimo, e non lo nego. Ora però sei qui ed io sono felice, davvero.”
La vidi sorridere ed arrossire “Beh..se ti fa piacere, a dire la verità all’inizio ce l’ho avuta con te, abbastanza direi. Anche se.. ho sempre saputo che non te ne eri andato di tua spontanea volontà e che saresti tornato. Prima o poi.” mi guardò negli occhi “contento ora?”
Sorrisi “Si, sollevato direi. Anche se questo non giustifica nulla. Non ho mantenuto comunque la promessa.”
Mi guardò alzando un sopracciglio “In questi casi la tua promessa viene annullata..se non è stata una tua decisione.”
Scossi la testa.
“Ecco”.
Eravamo stati lontani per molte settimane e anche se in realtà non avrei mai voluto sentire ciò che avevano passato, avevo bisogno di sapere.
“Come sta Renesmee?” Scrollò le spalle. “Dì la verità, ti prego” aggiunsi “racconta tutto”.
“Vorrei poter dire che sta bene, ma non è così. Se ne sta da sola tutto il giorno, e raramente parla. Neanche Jacob riesce a capirla ultimamente …”
Seguirono vari secondi di silenzio. “Il problema è che sono io che non riesco ad aiutarla. Sono una pessima madre”.
Scossi la testa “Oh, idiozie!”
“No, è la verità invece. E’ lei l’adulta in questa situazione, è stata lei che mi ha dato la forza anche quando era la prima ad averne bisogno. Cerca di non farlo vedere soprattutto quando è con me, mi nasconde tutto. Con Jacob è diverso..non riesco a capire. Devo essere stata un disastro” rispose ricacciando indietro una lacrima.
Nessie mi mancava in un maniera terribile. Avrei voluto stringerla tra le mie braccia. Ascoltare i battiti del suo cuore e sentire l’odore dei suoi boccoli dorati.
Era cresciuta. L’avevo vista di nascosto qualche giorno prima ed era mancato davvero poco che rompessi la promessa, o meglio, il patto.
Non potevo vederla, soprattutto con la sua presenza, se c’era lei nelle vicinanze era la fine.
“Bella, lei ti ama incondizionatamente, sei sua madre. Con Jacob, beh..è diverso. Con lui può sfogarsi in maniera diversa, senza sentirsi in colpa. Non vuole vederti soffrire, è intelligente.”
Annuì guardando a terra “Lo so”.
“Vi ho..sentito discutere prima. Te e Jacob..” dissi e poi me ne pentii subito.
Annuì. “Sapevo che tutto ciò avrebbe fatto male anche a lui in qualche modo, ma ha insistito a venire. Non volevo convincerlo a far parte di questa strana situazione, ed ora l’aria che si respira in casa è insopportabile. Jacob sta diventando..insopportabile”.
Corrugai la fronte “Non ci credo che tu stia parlando di lui in questo modo..sul serio?”
Si lasciò scappare un altro sorriso “Beh, no. Solo che quando si comporta in quel modo mi fa saltare i nervi. Non mi dite mai niente voi due. Ho il diritto di sapere, o sbaglio?” domandò retorica.
Iniziò a giocherellare con delle palline di neve.
“Hai ragione, ma non devi prendertela con lui. Probabilmente avrei fatto anche io la stessa cosa..”
“Cosa?” mi guardò negli occhi.
“..del fatto che non ti abbia detto niente della mia..presenza in città.”
Negò con la testa “Doveva dirmelo. Non mi ha mai detto niente, quando in realtà sapeva benissimo che eri in zona, sapeva quando eri a dieci metri di distanza. Io non lo sapevo.”
“Ha fatto bene invece. Sto complicando ulteriormente le cose. Dovrei andarmene da qui”.
Continuai a parlare per evitare che venissi frainteso “Forse avrei dovuto aspettare, come mi avevano costretto a fare. Forse dovevo aspettare che la situazione si fosse sistemata, ma..in realtà non ce l’ho fatta, non ho resistito.” Sorrisi.
“Hai fatto bene infatti. Ciò non toglie il fatto che io ce l’abbia ancora con Jake, doveva dirmelo” rispose scuotendo la testa.
“Voleva tenerti lontana da tutto questo, aveva ragione. Sarei tornato lo stesso, ma quando tutto si sarebbe risolto. E magari ti avrei evitato ulteriore sofferenza” conclusi.
“Edward, davvero, sto bene. Sono terrorizzata dall’idea che dovremmo stare lontani di nuovo, ho paura, si. Ma solo sapere che stai bene, avere la certezza.. ho pensato al peggio quando eri lontano. Vederti qui, davanti a me, è un sollievo enorme” parlò a voce bassa, come se stesse parlando da sola, ma riuscii a sentirla, ovviamente.
Mi avvicinai e le lasciai un delicato bacio. Sembrava essere molto più tranquilla e non poteva che rendermi felice.
Chinò la testa quasi imbarazzata e arrossì. Non potei far a meno di sorridere.
“Anche se..beh, purtroppo per me, non potrò più vederti arrossire, lo sai questo?” scherzai.
Arrossì di nuovo, anzi, non  aveva mai smesso, ma questa volta si coprì le guance con le mani.
“Si. So anche che sarà positivo per me. Riuscirò a non farmi beccare ogni santissima volta, è fastidioso” storse il naso.
Mi avvicinai e poggiai la mia fronte sulla sua “Vorrei continuare a vederti così anche dopo, mi mancherà sul serio. Non sapere cosa ti passa per la testa è..frustrante. Permetti che almeno ogni tanto il tuo corpo ti tradisca con qualche ‘mossa involontaria’? Non so mai cosa pensi, non posso riuscire a leggerti nella mente e..”
“Per fortuna” sussurrò scherzando.
Risi “e.. almeno posso sapere con certezza cosa pensi quando arrossisci, o almeno credo di saperlo..”
Chiuse gli occhi per poi riaprirli “Ok, basta?” sorrise.
“Beh, concedimelo. Saranno le ultime volte che potrò vederti così..” la strinsi forte e appoggiò la testa sulla mia spalla.
                                                                                                                                                                                      “Edward..?” chiese quasi sottovoce.
“Si?”
“Cosa sta succedendo? Non voglio bugie, posso saperlo.” Deglutii. “Devo saperlo.”
 “Andiamo a farci un giro, ti va?” chiesi alzandomi in piedi, offrendole una mano.
“Certo” sfiorò la mia mano e si alzò da terra.
“Cosa è successo? Voglio dire, per quale motivo sei dovuto tornare in Italia? Non mi hai ancora detto niente..penso che dovrei saperlo” disse decisa e pronta ad avere una risposta, ma io non lo ero.
Mi guardai intorno, sapevo che era a migliaia di chilometri, ma era ormai diventata un’abitudine.
Dovevo essere prudente.
Iniziammo a camminare lentamente “Cosa vuoi sapere?” dissi stupidamente cercando di deviare la risposta.
Alzò un sopracciglio “Perché te ne sei andato. Mi hai detto che c’entrano i Volturi.”
Annuii.
 “Pensavo si fossero decisi a lasciarci in pace, sapevano che mi sarei trasformata presto..”.
Negai con la testa “Non c’entra niente la tua trasformazione in realtà. E’ stata sempre un pretesto la maggior parte delle volte. Vogliono un’altra cosa..”
“Cioè?” socchiuse gli occhi.
“Vogliono me”.
“Cosa?” la vidi spalancare gli occhi.
 “Non ci riusciranno, o almeno spero. Non sono di grande aiuto come pensavano, se ne stanno pentendo..sto facendo di tutto” risposi.
“Non capisco..”
“Ti sei mai chiesta perché ce l’abbiano così tanto con la mia famiglia, con noi Cullen?”.
Non rispose, continuai a spiegare “Non riescono a capire perché io ed Alice non vogliamo entrare a far parte della loro famiglia. Non sono riusciti a convincerci per anni, e siamo uno dei pochi casi. Ogni vampiro si è quasi sempre abbassato ai loro ordini, ma noi non l’abbiamo fatto e hanno deciso di agire diversamente.”
“Alice? Anche Alice sa di tutto questo?” abbassò il tono di voce “mi aveva detto di non saper niente..”
Alzai le spalle “Non sa molto più di me.”
Puntò il suo sguardo a terra.
“ I Volturi erano interessati ai nostri poteri, ma alla fine hanno deciso di lasciar stare Alice, o almeno per il momento. Hanno puntato su di me, non so per quale motivo, ma ne sono sollevato. Almeno Alice è al sicuro..” sorrisi pensando alla pazza di mia sorella che non vedevo l’ora di rivedere.
“Penso che il mio potere gli serva a qualcosa in particolare, non sono ancora riuscito a capirlo..”
“Vorrei che ti lasciassero andare presto” rispose mordendosi il labbro inferiore.
Mi incantai quando mi accorsi dei suoi occhi. Erano cambiati, erano più scuri. Probabilmente per colpa del tempo, ma ne rimasi colpito.
“Non sai quanto lo spero, davvero, succederà.”
Mi guardò negli occhi. “Quindi tutta la tua famiglia lo sa..”
Annuì “Non prendertela, è stato meglio così per te non sapere niente”.
Scosse la testa “Invece no, Edward. Avrei saputo e mi sarei messa l’anima in pace. Avrei aspettato, ti avrei aspettato..”
“L’ hai fatto lo stesso, vedo” risposi appena ebbe terminato la frase.
“Si, ovviamente” fece una risata nervosa.
“Ma avrei dovuto sapere. Non mi sarei fatta strani pensieri..”
La guardai.
“Del tipo che te ne eri andato di tua volontà..oppure..che so, che per colpa di qualche sbadata e goffa ragazza..” la interruppi posando un dito sulle sue labbra.
Poggiai la mia fronte sulla sua. “Lo spero anche io. Voglio tornare dalla mia famiglia.”
Mi sorrise e allungò un braccio intorno al mio collo.
Fissò una parte lontana per qualche secondo “..forse si, mi sarei preoccupata, ma almeno avrei saputo” terminò.
Era meglio che non avesse saputo, davvero. L’avrei fatta preoccupare inutilmente, avevo fatto bene a non spiccicare una parola. Era per il suo bene.
“Mi dispiace di averti fatto stare in ansia,mi dispiace davvero. Solo che..” cercai le giuste parole “..ormai penso di conoscerti troppo bene.”
Corrugò la fronte.
“Se te l’avessi detto saresti venuta a cercarmi” risi “sei testarda. Non te ne saresti stata con le mani in mano. E’ per questo che credo di aver fatto bene a non dirti niente..”
Scosse la testa. “Beh..se mi avessi trasformato prima sarei venuta ad aiutarti..”
Scrollai le spalle e ridacchiai “Vedi? Questa è la prova che ti saresti fatta venire in mente idee troppo strane che ti avrebbero messo in pericolo..”
Diventò pallida e seria “Cosa ti hanno fatto? Sicuramente c’è qualcosa che mi tieni nascosto..”.
Mi immobilizzai alla ricerca di trovare le risposta più adeguata.
Non potevo dirle nulla, ma questa volta non era una mia scelta.
Non potevo.
Non avrei dovuto..non mi sarei dovuto riavvicinare così tanto, avrei dovuto starle lontano come avevo fatto per due mesi, perché ora..beh, ero costretto a mentire di nuovo.
Sorrisi cercando di rimanere il più pacato possibile.
Iniziai a torturarmi i capelli “Non è successo niente. Sai come sono, no? Mi hanno tenuto sotto controllo per un po’, ma ora stanno allentando la presa..”
Aggrottò un sopracciglio. “Sei sparito, così. Di punto in bianco. Te ne sai andato tu, vero? “
Sapevo che non aveva creduto alla mia precedente risposta, ma valeva la pena provare.
Lo dovevo per lei, per Nessie e per la mia famiglia. Loro dovevano essere al sicuro.
“Si, era la soluzione migliore. Non potevo permettergli di avvicinarsi troppo a Forks, sarebbe stato troppo pericoloso. Sono fuggito, e ovviamente mi hanno preso..ma l’idea era quella. Non potevamo farci niente.”
Abbassò lo sguardo e chiuse gli occhi.
“Come mai ti hanno lasciato venire qui?”
“Vogliono vedere se sono cambiato, ho capito solo questo. Penso vogliano essere certi che ti abbia dimenticato, così da lasciarmi andare.” Riprendemmo a camminare.
“Ovviamente non è così, ma se è quello che vogliono farò di tutto per farglielo credere”.
“Non ci sto capendo niente..” disse.
“Vogliono che ritorni ad essere un mostro, Bella. Un po’ come loro.. ecco. Sono certi che la tua vicinanza mi stia portando ad essere più umano, ma non è quella la mia natura, dicono” spiegai.
“Sono convinto che non c’entri niente tutto questo. Più che altro sono utile per qualcosa..ma per molto poco tempo ancora”.
Sollevò la testa e mi prese per mano. “Ti lasceranno andare?”
Sorrisi. “Probabilmente. Finirà presto. Mi hanno lasciato solo già per un giorno oggi, ed è un gran passo avanti. Jane è tornata in Italia per parlare direttamente con Aro, non so di cosa, ma questo vuol dire che si fidano di me.. ed è tutto ciò che conta.”
“Spero finisca presto.”
Le accarezzai una mano “Lo spero anche io. Ma dovete pensare a voi, ora, qualsiasi cosa succeda. Avrei voluto morire piuttosto che sapervi in quelle condizioni” alzò immediatamente lo sguardo quando pronunciai quelle parole.
“Ok, forse la parola ‘morire’ non è la più adeguata nella mia situazione” cercai di spezzare la tensione.
Ridacchiò debolmente.
 “Qualsiasi cosa succederà promettimi che andrete avanti, perché tutto questo finirà, te lo prometto. Finirà presto”.
Annuì, ma sapevo che non sarebbe cambiato niente. Avrei continuato a fare del male alle persone che amavo, ma cosa potevo fare? Nulla.
Vidi il ciondolo che le avevo lasciato sul suo polso.
Era tutto ciò che sapevo con certezza. L’unica certezza personale che avevo era quella.
Sarebbe successo, era quello che voleva, quello che volevamo entrambi.  
Lo rigirai e lessi: “ ‘I promise the lamb will be a lion’. Ricordatelo, sempre. Perché io non lo dimentico.“   
Mi sorrise e le accarezzai una guancia.
“Non sai quante volte ho rischiato di infrangere il patto” dissi “In realtà lo sto facendo proprio adesso..”
Continuava a guardarmi senza staccare lo sguardo.
“..tante volte ho pensato che non ce l’avrei fatta e che mi sarei precipitato da te, da voi. Mi hanno messo alla prova. Sono stato più di un mese in questa città. Vi ho seguito ogni santo giorno e solo Dio sa quante volte ho rischiato di cedere. Non potevo avvicinarmi..” strinsi forte la sua mano.
“Ci osservi da più di un mese?” sgranò gli occhi.
“ ‘osservo’..beh, si. Non smettevo mai di seguirvi. Giorno e notte.”
“E io avrei dovuto saperlo..”
“E io penso che la tua testardaggine non è diminuita, vedo” sorrisi.
Fece un sorriso malizioso. “Avanti, dillo che te la fai con Jacob..visto che è l’unico che sa sempre tutto su di te. Devo pensar male?” a quel punto la sua risata era più che evidente.
“Cosa?! No, in realtà.. sto rivalutando Tanya.  Sai..non ha più quei capelli rossicci di una volta. Potrebbe quasi interessarmi” continuai a ridere.
Mi colpì con una leggera pacca sulla spalla e sciolse l’abbraccio.
Alzai gli occhi al cielo “Ah, sei rimasta tale e quale, meno male! Mi fa piacere..” sorrisi.
Si voltò e sperai non mi fulminasse con lo sguardo. Non lo fece, ma sapevo che l’avrebbe fatto volentieri in quel momento.
“No, ok. Dovresti saperlo che odio i cani puzzolenti e il biondo rossiccio, per cui.. grazie, ma preferisco altro” dissi e la riavvicinai a me. La vidi sorridere di nuovo e abbandonare la faccia imbronciata precedente.
“Ti amo” sussurrai al suo orecchio.
“Ti amo” rispose, e fui invaso da l’odore dolce del suo corpo.
Rimanemmo fermi per una manciata di minuti, poi riprendemmo a camminare.
Arrivammo davanti l’entrata di casa. Il cielo stava diventando buio.
Si voltò a guardarmi “Credo sia ora di rientrare, mi stanno aspettando.”
Annuii e ricambiai il sorriso.
Sentivo perfettamente la voce di Jacob e di Renesmee all’interno della casa.
Restò a fissarmi “..Vuoi entrare?” domandò poi indecisa.
Sarei corso, subito.
Sarei salito per le scale e sarei andato ad abbracciare mia figlia.
Mi mancava davvero tanto, ma non sapevo cosa fare. Sembrava così felice ora, non avrei voluto peggiorare la situazione.
Lo avevo già fatto con Bella, mi ero riavvicinato, contrariamente a quello che era giusto fare.
Non potevo ripresentarmi e poi andare di nuovo via, senza sapere quando e se fossi ritornato.
Eppure quell’odore provenire dall’interno della casa, anche se alternato a quello di Jacob decisamente cattivo, e quella voce così solare e famigliare riusciva a mettermi in difficoltà.
Scossi la testa “E’..è meglio di no, credimi. Quando tutto si sarà sistemato..”
Non feci in tempo a completare la frase che si voltò e raggiunse le scale.
“Ok..” sussurrò mentre saliva i gradini e si avvicinava alla porta.
Non si aspettava una risposta del genere, e aveva ragione..come potevo..?!
La raggiunsi a tutta velocità “No, aspetta Bella!”
Mi avvicinai e le allontanai la mano dalla porta e la strinsi forte.
Mi guardò confusa. “Penso che..che sia inutile aspettare ancora. Devo vederla, e non m’importa se non sto rispettando le regole. Non l’ho mai fatto.”
Vidi i suoi occhi diventare lucidi.
Mi sorrise senza dire una parola.  
Avvicinò la chiave e la infilò nella serratura. Prima di girare mi guardò e annuii sorridendo.
Era tutto quello che desideravo, avere di nuovo la mia famiglia vicino, e non l’avrei impedito.
Improvvisamente aprì la porta e rimanemmo in silenzio per qualche secondo.
Renesmee e Jacob erano ancora nell’altra stanza, ma improvvisamente li sentii avvicinarsi.
Fu in quel momento che crebbi di morire, cosa piuttosto improbabile.
Se avessi avuto un cuore sarebbe andato in tilt per i troppi battiti.
Non avevo provato mai una sensazione così strana e bella allo stesso tempo, oppure non lo ricordavo.
“No, il mio è molto meglio” sentii rispondere Renesmee a tono.
“Ok, hai ragione” Jacob rise.
Ora le voci erano vicine, fin troppo vicine..
“Mam-” urlò Nessie appena entrata in salotto, ma si interruppe appena vide che sua madre non era sola.
Cercai di sembrare il più tranquillo possibile, ma non lo ero affatto.
Improvvisamente il silenzio calò nella casa.
Bella iniziò a tremare.
Strinsi la sua mano più forte e solo quando vidi mia figlia riuscii a capire di aver fatto la scelta giusta.
 
 
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: MiseryandValerieVolturi