Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-gi-oh
Segui la storia  |       
Autore: Nami    26/02/2006    3 recensioni
(premessa; il nome della protagonista non è copiato!! è frutto di una decisione presa da tempo) Non ha avuto vita facile Samantha Himoteki, un passato triste che nessuno conosce e di cui le non parla mai. Troverà in Seto Kaiba un valido aiuto e in Yugi e gli altri degli amici sinceri che mai ha posseduto. Sogni, misteri, archeologia, amori... cose che si intrecciano le une con le altre.... Leggete e commentate!
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO TERZO





La mostra.



Seto rilesse la mail parecchie volte prima di decidere cosa fare. Si era soffermato a lungo sulla frase: "Non so se il vostro è un rapporto di amicizia o altro". Lui e quella ragazzina amici?? Fu tentato più volte di scoppiare a ridere con gusto, ma pensò fosse più decoroso trattenersi ed evitare qualunque tipo di figura. Certamente lui non amava coprire Samantha Himoteki, ma dopotutto si era impegnato ad aiutarla per raggiungere i suoi scopi. Sapeva che la ragazza era più esperta di quanto il padre stesso pensasse, dunque presto il segreto delle divinità egizie sarebbe stato suo. E allora sarebbe potuto divenire imbattibile. Quella stessa domenica avrebbe dovuto fronteggiare nuovamente il suo celebre rivale, Yugi Muto. Sentiva la vittoria in pugno, tuttavia l'idea di dover ancora una volta affrontare le carte delle divinità, gli incuteva una certa inquietudine. Ma vincendo il duello avrebbe chiesto, o meglio ordinato a Yugi di consegnargli i tre tesori come premio della sua vittoria e dopo aver compreso il loro mistero, nessun altro al mondo sarebbe mai più riuscito a sconfiggerlo. Quindi la sua decisione fu presa. Non aveva alcuna intenzione di telefonare a quell'uomo, aveva un mucchio di lavoro arretrato e pratiche da elaborare, non poteva concedersi di stare al telefono per ore e sorbirsi le prediche di un uomo troppo attaccato alla figlia. Pensò che rispondere con una normalissima e-mail fosse la soluzione migliore.

Carissimo Sig. Himoteki.
Mi dispiace doverla deludere una seconda volta, ma le assicuro, il misterioso finanziatore di sua figlia purtroppo non sono io. La prego dunque di non accusarmi ingiustamente, perchè io e sua figlia non siamo affatto in ottimi rapporti. Non vi è alcun tipo di legame, non siamo amici, dunque mi dice come io avrei potuto finanziare un progetto di scavi archeologici di cui non so nulla e di cui, a dirla tutta, non m' importa affatto?
Ringrazio lei e sua moglie per la vostra fiducia e il rispetto che riponete in me, ma ho un'imponente impresa di cui occuparmi e non ho proprio il tempo per avviare un trasferimento di denaro a una qualche persona che conosco appena.
Confido nella sua resa definitiva e con questo le invio distinti saluti.

Seto Kaiba.

Era sicuro di essere stato il più chiaro possibile, a quelle parole il signor Himoteki non avrebbe più insistito e lui avrebbe potuto condurre il suo lavoro con la massima concentrazione.




Il giovane Yugi era chino su un libro si scienze seduta alla sua scrivania mentre un tremendo dolore alle spalle e alla schiena iniziò a pervaderlo. Era rimsto ricurvo sul volume per troppo tempo, ora le conseguenze di quella posizione così scomoda, si facevano sentire.

- Sei stanco? -

Lo spirito del puzzle comparve dietro di lui e si chinò leggermente sull'amico.

- Molto.. ormai non connetto più.. fortuna che domani è domenica, almeno posso riposare un pò.. -

Disse massaggiandosi la spalla sinistra con un rapido movimento di mano.

- Lascia, faccio io.. -

Lo spirito sollevò le braccia e posò delicatamente le mani sulle esili spalle del ragazzino coperte dalla camicia del pigiama azzurro.

- Grazie.. -

Yugi avvertì un intenso calore sulle guance rosee, che si espanse lungo l'intero volto non appena il Faraone cominciò a massaggiare le sue spalle con estrema maestria.

- Va un pò meglio Yugi? -

- S..si.. gra..grazie Faraone.. -

- Figurati, lo sai che farei di tutto per te.. dopotutto tu hai dovuto affrontare un sacco di situazioni complicate a causa mia.. -

Yugi parve risvegliarsi all'improvviso dallo stato confusionario nel quale era improvvisamente precipitato al tocco dello spirito.

- Ma cosa dici! Sai bene che per me è solo un piacere aiutarti! Siamo una squadra! -

- Esatto.. ed è per questo che intendo ripagarti.. anche se.. credo che non mi sarà facile trovare il modo giusto per restituirti un favore così grosso.. -

- Lo.. lo fai tutti i giorni Faraone.. -

Disse Yugi alzandosi dalla sedia.

- Dandomi la tua fiducia, la tua amicizia, il tuo affetto.. -

In quel momento sentì un'immensa tristezza formargli un fastidioso groppo alla gola. Avrebbe tanto desiderato ricevere di più, già.. molto di più..

- Si, però.. -

- Non esiste un però Faraone! -

Riprese Yugi tornando a sorridere.

- E va bene.. grazie amico mio.. -

Disse lo spirito avvicinandosi al piccolo prima di avvolgerlo con le sue braccia forti. Yugi si sentì mancare. Quanto aveva desiderato un suo abbraccio, quanto.. era da molto tempo che non succedeva.. e da allora i suoi sentimenti verso il Faraone erano cresciuti a dismisura. Ora era sicuro che quello che sentiva era il tanto acclamato "amore". E quell'amore sperava tanto di farlo giungere al suo Faraone.. erano in contatto l'uno con l'altro, sempre e comunque riuscivano a captare i propri pensieri.. eppure lo spirito ancora non aveva sentito ciò che Yugi provava, com'era dunque possibile? Era forse un sentimento così personale che, se fosse capitato al Faraone nemmeno lui avrebbe udito i suoi pensieri?

- Sei silenzioso.. -

Disse lo spirito.

- Mh.. si.. -

Avrebbe desiderato che quell'abbraccio non si sciogliesse mai..

- Sei così stanco Yugi.. andiamo a dormire? Si è fatto tardi.. -

- Si.. d'accordo.. -

E la fine di quella tanto desiderata stretta fu segnata. Il Faraone si separò da lui, lasciandolo andare, Yugi rimase per un attimo immobile, in piedi lì dov'era, senza battere ciglio, gli occhi grandi, dolci e stanchi posati socchiusi per tristezza e stanchezza.

- Yugi..? -

- Eh? Si, eccomi! -

Si diresse verso il suo letto, sfilò la piramide d'oro dal collo e la posò sul materasso di fianco al cuscino. Poi tornò alla scrivania e fece per spegnere la luce, quando qualcuno bussò alla sua porta costringendolo a bloccarsi.

- Yugi, sei ancora sveglio? -

Udì la voce di suo nonno dalla parta opposta della porta.

- Si! Entra pure nonno! -

Rispose. La porta si aprì lentamente con un cigolio, un uomo di una certa età, capelli e barba bianchi, un pigiama bianco e sul capo un cappellino da notte dello stesso colore.

- Dimmi! -

- Ho appena visto un notiziario interessante sulla rete locale! -

Disse il vecchio.

- Pare che una giovane archeologa abbia indetto una mostra al museo di Domino per domani pomeriggio! -

Yugi s'illuminò e d'un tratto si sentì risvegliare dal sonno imminente.

- Una mostra egizia? -

- Già! Dice di aver trovato dei reperti molto interessanti.. ho pensato che tu e il tuo amico Faraone avreste potuto dare un'occhiata.. -

Il nonno di Yugi sapeva bene quanto lo spirito del Faraone bramasse a recuperare la perduta memoria degli avvenimenti di 5000 anni prima. Si poteva dire che la sua vita era cominciata il giorno in Yugi rimise insieme tutti i pezzi della piramide in oro, chiamata "Puzzle del millennio". Da allora suo nipote e lo spirito furono legati per sempre. Ma il povero Faraone non sapeva nulla di sè, nè il suo nome, nè la sua vita precedente, non sapeva chi era in realtà, ciò di cui era sicuro era il suo titolo di Faraone. Nint'altro.

- Grazie nonno! Ci andremo! -

Yugi probabilmente, desiderava ritroveare la memoria del Faraone più dell'interessato stesso. Lo spirito era troppo importante per lui e rappresentava una parte di sè, dunque avrebbe fatto tutto ciò che era necessario per ritrovare anche solo un frammento della sua memoria perduta.

- Bene! La mostra avrà inizio alle 15 in punto! -

Spiegò il vecchio.

- E naturalmente sarà possibile visitarla fino alla chiusura serale del museo! Avete tutto il tempo necessario a vostra disposizione! -

Yugi annuì felice. L'idea di poter riuscire finalmente a scorpire qualcosa di nuovo sullo spirito che tanto amava, gli riempì improvvisamente il cuore di gioia.

- Ok! -

- Ora ti lascio dormire nipote! Sogni d'oro! -

Il nonno gli sorrise, gli spessi baffoni si allargarono coprendo le labbra raggrinzite, poi uscì dalla stanza e richiuse la porta alle sue spalle. Yugi lottò con tutte le forze che aveva in corpo per non mettersi a saltare per tutta la camera. Si limitò solamente a improvvisare un grande balzo sul letto che cicolò appena al tonfo. Yugi allargò braccia e gambe sul materasso, il capo sul cuscino, un sorriso che andava da un orecchio all'altro.

- Sei felice? -

Lo spirito si sedette a gambe accavallate sul letto accanto a Yugi.

- Si!! E tu Faraone? -

- Si! Lo sono! Chissà se questa volta.. -

- Troveremo un indizio di sicuro! Ho un ottimo presentimento!! -

Lo interruppe Yugi.

- Fidati di me Faraone! -

- Mi fido di te.. -

Sorrise lo spirito.

- Mi fido sempre di te Yugi.. -

- Siamo una squadra.. e adesso abbiamo bisogno di dormire, tutti e due! -

- Si.. hai ragione Yugi, sogni d'oro! -

- Buona notte Faraone! -

Si rimboccò le coperte fino alla bocca, fece un profondo sbadiglio e chiuse gli occhioni. Immediatamente dopo si addormentò.



Quella mattina, Seto Kaiba si era alzato di buon ora. Si era preso una giornata libera dall'ufficio, ma avrebbe continuato a svolgere i suoi impegni nel suo studio privato al suo portatile. Mokuba era sdraiato sul divano, la testa appoggiata alle gambe del fratello che sorseggiava un caffè e leggeva in fretta il giornale quotidiano.

- Ehi Seto! -

- Dimmi frtellino! Sei scomodo? -

- No no! Volevo chiederti una cosa.. -

Seto posò la tazza mezza vuota sul tavolino di fronte, ripiegò il giornale e lo sistemò sul divano accanto a sè.

- Ti ascolto Mokuba! -

- Hai visto o sentito Sam in questi giorni..? -

Seto rimase in silenzio per alcuni secondi fissando gli occhi scuri del suo adorato fratellino.

- Si, l'ho sentita! -

- Me l'hai salutata? -

- Dovevo? -

- Oh uffa Seto! -

Mokuba si sollevò abbandonando le gambe del fratello.

- Te l'ho detto mille volte che me la devi salutare! Non ho molte occasioni per vederla! -

- Ah si? Devo essermene dimenticato! -

- Si, noto.. -

Disse secco Mokuba.

- Sei arrabbiato? -

- No, solo deluso.. -

- Scusami Mokuba! La prossima volta lo farò! -

Promise il moro riprendendo a sorseggiare il suo caffè.

- Grazie.. -

Seto ingoiò l'ultimo sorso di caffè prima di posare nuovamente la tazza sul tavolino.

- Ti piace così tanto? -

- Eh? Cosa Seto? -

- Lei! -

Spiegò il giornale e riprese la lettura.

- Mi è molto simpatica.. tu invece la odi vero? -

- Mi è indifferente! -

Rispose il maggiore dei Kaiba voltando la pagina del giornale.

- A proposito, mi ha detto di salutarti! -

- Sul serio? -

- Si! -

Mokuba sorrise soddisfatto, poi afferrò il telecomando, accese il grande televisore al plasma appeso alla parete davanti a loro e iniziò a girare di canale in canale.

- Oh.. guarda fratellone.. parli del diavolo.. -

Seto sollevò immediatamente lo sguardo dal gornale e lo posò sullo schermo. Lei era lì, circondata da una decina di giornalisti che le puntavano i microfoni addosso.

- Allora la mostra di oggi è confermata signorina Himoteki? - - Assolutamente si! Questo pomeriggio alle tre in punto potrete ammirarla quanto vorrete! - Rispose la ragazza con un largo sorriso di soddisfazione. - Ci dica! Che genere di reperti ha recuperato dall'Egitto? - Luci di flash partitono dalle macchine fotografiche inquadrando l'intervistata con la massima attenzione. - Mi spiace, ma non risponderò! Lo vedrete alla mostra di oggi signori! Non siate impazienti! - I giornalisti insistettero a lungo per ruscire a cavarle di bocca qualche risposta soddisfacente, ma Samantha Himoteki proseguì con un "no comment" e si fece spazio tra la folla di giornalisti che la seguirono a lungo. - Tsk! Che presuntuosa! - Esclamò Seto togliendo il telecomando di mano al fratello e spegnendo la televisione. - Ma che fai? - Protestò Mokuba riprendendo possesso del telecomando. - Si atteggiava fra i giornalisti come se fosse tutta opera sua! Ma sono io il finanziatore dei suoi scavi in Egitto! - - Ma Seto.. - - Niente ma! Non ho intenzione di assistere ad altre buffonate del genere! - - Quindi non andrai alla mostra, vero fratellone? - Seto si sedette alla sua scrivania e riprese i suoi lavori al portatile.

- Dovrei? -

- Non sei curioso di sapere cosa.. -

- No Mokuba! Non mi interessa! Ciò che voglio sapere ancora non l'ha scoperto! Perciò.. non intendo perdere un preziosissimo pomeriggio per visitare una stupida mostra archeologica! -

Mokuba abbassò lo sguardo con una vena di tristezza. Sperava davvero che Seto lo accompagnasse. Era da molto tempo che non vedeva Samantha, sarebbe stata una bella occasione.





Voglio chiarire una questione ^^ nel primo capitolo Seto in un punto si rivolge a Samantha chiamandola "tesoro". Dunque naturalmente era solo una presa in giro. Io lo uso spesso quando parlo con una persona che non sopporto o per prendere per i fondelli quella stessa persona. Seto ha agito nello stesso modo ^^ grazie per le recensioni! Continuate che il mio scopo è proprio quello di migliorare e correggere eventuali errori!
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-gi-oh / Vai alla pagina dell'autore: Nami