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Autore: Tem_93    04/06/2011    9 recensioni
Una nuova collaborazione Tem_93+La_Ari ;)
Una one-shot per ogni lettera dell’alfabeto inglese, inoltre se ne alterneranno due Brittana a due Faberry (Sì, il nostro shippare Faberry è degenerato u.u)
Enjoy it!
A.Absurdities
B.Basketball
C.Changes
D.Dresses
E.Espionage
F.Fox
G.Games
H.Heaven
I.Idea
J.Jedi
K.Killer
L.Laugh
M.Moles
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Personaggi: Brittany Pierce, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Absurdities
 
 
 
Brittany appoggiò la testa contro il petto si Santana e chiuse gli occhi, mentre l’altra le accarezzava dolcemente i capelli facendo scorrere lentamente le sue dita tra di essi. Adorava stare accovacciata in quel modo, stretta a Santana. Sentiva il suo calore, la cassa toracica alzarsi appena quando respirava, ma soprattutto il suo battito regolare.
-Il tuo cuore bussa- sussurrò, mettendosi in ascolto.
-Davvero? Chiedi che vuole- mormorò l’altra, continuando a coccolare la bionda. Quella alzò la testolina con un’espressione confusa.
-Non è che vorrà uscire?- domandò, un po’ preoccupata. La mora scosse la testa.
-No, non direi- disse Santana sorridendole. Brittany annuì e tornò a posizionarsi come prima. Santana fece per risistemarsi quando sentì qualcosa infastidirgli i piedi. Sollevando il capo vide infatti Lord Tubbington mordicchiarle i calzini, per poi appollaiarsi tra le caviglie sue e di Brittany. Borbottò qualcosa con una smorfia, per poi staccarsi dalla bionda e alzarsi.
-Stupido gatto obeso..- farfugliò prendendolo su e sistemandolo nella sua cuccetta vicino alla porta –fallo ancora e ti butto fuori- gli intimò, guardandolo male. In seguito si voltò e tornò dall’altra ragazza, stendendosi e abbracciandola nuovamente.
-Dici che dovrei mandarlo a scuola?- chiese Brittany sospirando.
-Gli farebbe bene- rispose Santana, passando il suo indice avanti e indietro sul braccio chiaro della ragazza.
-Già. Imparerebbe molte cose e non starebbe sempre in casa a non far nulla. Anzi, a ginnastica gli farebbero fare anche del movimento. Inoltre gli insegnerebbero i rischi e le conseguenze del fumo –brontolò guardando male il micione - Sì forse è proprio il caso, così una volta per tutte si deciderà a imparare la nostra lingua.- rifletté la bionda, guardando da lontano il felino che si stava leccando il pelo grigiastro.
-Ah, già il problema sarebbe il linguaggio. Mica tutti riescono a parlargli come te..- mormorò Santana.
-Cavoli è vero!- sbuffò l’altra dispiaciuta –Forse è per questo che non accettano mai la sua iscrizione- esclamò Brittany sgranando gli occhi.
-Credo anche io- annuì Santana.
Brittany si mise a disegnare strane forme sulla pancia dell’amica, sistemando poi a volte la maglietta o lasciandole bacini qua e là. Santana ridacchiò, solleticata dal leggero tocco della bionda, che però s’interruppe.
-San, stasera posso venire a dormire da te?- domandò, sporgendo all’infuori il labbro inferiore, sbattendo le ciglia chiare.
-Sì, perché? C’è qualcosa che non va’?- s’informò, sapendo quanto Brittany odiasse lasciare a casa da sole le sue creaturine magiche. Infatti l’altra annuì, rattristita.
-Ho litigato con i folletti- sospirò la bionda, affondando il volto dietro il fianco della mora.
-Come mai?- domandò Santana, cercando l’espressione avvilita dell’amica.
-Sono diventati amici degli orchetti. Lo sanno che io non li sopporto, sono antipatici e puzzano, eppure non mi hanno voluto ascoltare.-mugugnò, portandosi all’altezza di Santana. Quest’ultima appoggiò la sua fronte contro quella di Brittany e le sorrise dolcemente, carezzandole la guancia rosata.
-Bè, appena lo capiranno e vorranno tornare da te, tu respingili- le consigliò la mora, annuendo col capo –così impareranno chi aveva ragione!-.
-San ma come potrei?!-esclamò –non posso fare una cosa del genere ai miei folletti. Ci tengo troppo a loro- ammise, accennando un sorriso.
-Mpf- mugugnò l’altra –gli starebbe bene-.
-Ma San non dire assurdità- sbottò Brittany alzandosi e andandosi a sedere dalla scrivania, sbuffando. Santana corrugò le sopracciglia, arricciando le labbra.
Aveva ascoltato l’amica parlarle di cose come iscrivere un gatto ad al McKinley, litigare con orchetti e folletti e prima aveva dovuto aiutarla a sistemare la sua casetta delle Barbie.
Non capiva bene il passaggio per cui fosse lei a dire assurdità.
-Non ho detto nulla si strano B- disse, restando sdraiata sul letto.
-Sì invece- bisbigliò l’altra, dandole le spalle e imbronciandosi. La mora sospirò, dopodiché buttò i piedi giù dal letto e si alzò, dirigendosi verso la sedia su cui stava l’amica. Abbassandosi, appoggiò la testa sulla spalla della bionda.
-Cos’avrei detto di tanto assurdo?- domandò, abbracciandola poi da dietro.
-Che dovrei rifiutare le scuse dei miei folletti- borbottò Brittany, tenendo il muso.
-Ma loro non ti hanno dato retta..- cercò di spiegarsi Santana, strusciando il mento sulla spalla dell’altra. Brittany però si slegò dalla presa e si alzò, mettendosi di fronte all’altra.
-Santana..- iniziò guardandola negli occhi.
Era strano che Brit la chiamasse così, solitamente lo faceva solo quando era seria.
-Se dovessimo litigare, se tu non mi ascoltassi e facessi tutto il contrario, se mi facessi veramente arrabbiare, quando verresti da me a chiedermi scusa, o solamente torneresti da me, io ti perdonerei e ti abbraccerei forte forte. Probabilmente trattandosi di te non me la prenderei nemmeno.- sussurrò, stringendo le mani della mora tra le sue.
L’altra la guardava con la bocca socchiusa.
Brittany poteva essere la persona più strana e ingenua del mondo, ma era una bellissima persona, sicuramente molto più dolce di quanto potesse esserlo Santana.
-Quando ami una persona non ti interessa avere ragione, t’interessa avere lei- concluse, con un debole sorriso, toccando con l’indice la punta del naso dell’ispanica, mentre quella si era voltata appena per celare gli occhi velati.
-Ma.. non stavamo parlando dei folletti- disse la mora, seguendo per l’ennesima volta Brittany  sul letto.
-Bè, sì. Era una discorso in generale- bonfichiò la bionda facendo spallucce. Santana abbassò lo sguardo, fuggendo dagli occhioni azzurri e vispi dell’altra.
-E poi che c’entra con noi due l’amare una persona…- mormorò ancora insicura. Brittany sbuffò di nuovo, e rumorosamente.
-Cavoli la vuoi smettere con queste assurdità!- sbottò irritata –cosa c’entra…- borbottò. Poi poggiò la testa sulle gambe di Santana, cercando gli occhi che le stava nascondendo. Appena li trovò, sorrise allegramente, carezzando con una mano il volto della latina.
-Come se non sapessi che ti amo-.
 
♥♥♥
 
 
Vi eravamo mancate eh? Lo sappiamo, lo sappiamo, per questo io e la mia pecora Ari siamo tornate con una nuova raccolta ;)
Per il titolo s’intende che stare insieme per loro è facile come l’ABC ;)

 
Riguardo a questa prima shot, diciamo che non ne sono troppo convinta. Volevo però molta fluffosità e volevo che quella che dicesse assurdità fosse paradossalmente Santana u.u
Perciò, vi prendete quello che è venuto u_u
 
Mi scuso degli errori ;)
Besos, Mrs. Salling (tanto per chiarire che io e Mark siamo sposati u.u)
 
  
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