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Autore: fran_buchanan    05/06/2011    1 recensioni
[dal cap.1]
- Eccomi, Direttore – fece un piccolo inchino a Kaien, poi si rivolse a me – Il mio nome è Hanabusa Aido, e da oggi sarò tuo compagno di classe. Il tuo nome invece, bella fanciulla? – mi sorrise affabile, facendomi il baciamano. Arrossii di botto, non ero abituata a certe cose.
- A-Alyson Heiser – mormorai imbarazzata, ritirando la mano non appena Aido lasciò la presa.
- Bene, ora che vi siete presentati, è meglio che andiate, o non riuscirete a fare una visita al dormitorio prima dell’inizio delle lezioni. Su, forza – ci fece il direttore, sospingendoci verso la porta con un sorrisino innocente in faccia. Quando uscimmo, ci chiuse la porta davanti al naso. Che modi, umpf.
[dal cap.3]
Rimanemmo qualche minuto in silenzio, Hanabusa sempre ad occhi chiusi, così ne approfittai per guardarlo per bene da vicino, il più silenziosamente possibile. Viso d’angelo, capelli biondi come il grano, quelle labbra perfette... E gli occhi, di quel blu perfetto. Uh, occhi? Shit. Aveva riaperto gli occhi.
Come una scema rimasi lì ad osservarlo per qualche secondo, in stasi, poi voltai lo sguardo sopra la sua testa.
- Uh, perché mi stavi osservando, Al? –
***
Revisionata. Enjoy!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akatsuki Kain, Hanabusa Aido, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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4. Dangers for them, especially for him


Quando, a capo della fila, ci dirigemmo verso il dormitorio, notai che Eve era con la testa fra le nuvole, ed un sorrisino le aleggiava sulle labbra. Non ci diedi peso, in quel momento, dovevo pensare al discorso da fare a quelli della Night Class, a come spiegare per bene. Sospirai, sapendo che anche se avessi pianificato, avrei comunque improvvisato. Mi limitai a pensare agli argomenti, alle cose importanti da dire.
Quando varcammo le porte del dormitorio, mi schiarii la voce, chiedendo ai vampiri di concedermi qualche minuto. Era una questione importante.
Io ed Eve, dandoci il cambio, qualche volta, spiegammo dettagliatamente la situazione, ribadendo più di una volta che Hizashi era forte, come cacciatore.
- Siamo con voi. – ci disse Kaname, dopo qualche istante di silenzio generale.
- Perfetto – sospirai di sollievo – mi raccomando, tenete alta la guardia. Potrebbe arrivare da un giorno all’altro. – i vampiri annuirono, poi, stanchi, si diressero nelle proprie stanze.
Dopo poco, li seguimmo anche io ed Eve.
- Allora, mi dici perché sei così tra le nuvole? – chiesi, quando mia sorella uscì dal bagno, sempre con quel sorrisino ebete.
- Beh... – arrossì di botto – Akatsuki... mihabct! –
- Eh? – non ci avevo capito un’acca. Fece un respiro profondo, per poi parlare.
- Akatsuki mi ha baciata – scandì per bene le parole, questa volta.
- Oh cavolo! Quando? Racconta, cosa aspetti? – esclamai.
- Beh, prima, dopo lezione, mi ha vista un po’ giù di morale, così  mi ha passato un braccio sulle spalle, e poi, così, senza un motivo, mi ha girata verso di lui e mi ha baciata – mi raccontò, con un sorriso dolce e felice.
- Sono felice per te, sorellina – le dissi, abbracciandola stretta.
- Anche io sono felice per me – scherzò Eve.
- Dai scema! – le feci ridendo, poi mi misi sotto le coperte. – Buonanotte, Eve. –
- Buonanotte Aly. Ti voglio bene, scema di una sorella – mi fece lei, infilandosi nel letto.
- Ti voglio bene anche io, idiota -
La mattina dopo, quando aprii gli occhi mi ritovai una lettera sul comodino.
La aprii, con molta calma. Attorno a quel pezzo di carta aleggiava una brutta aura.

 
Salve, Heiser. Dormito bene? Spero di sì.
So che lì, per te, ci sono delle persone molto importanti, o sbaglio?
Oltre a tua sorella, c’è anche un ragazzo. Mi pare si chiami Hanabusa Aido. Sbaglio di nuovo?
Fai attenzione. Potrei prendere di  mira qualcuno dei tuoi. E potrei far loro cose che non ti piaceranno.
Ci vedremo molto presto, ragazzina.
H.


Era Hizashi. La battaglia, era aperta.
Avevo le mani che tremavano. Aveva preso di mira Hanabusa, e non potevo permettere che gli facesse del male. Presi e corsi da Eve.
- Aly, che è successo? – agitata, le diedi in mano la lettera.
- Mio dio... Dobbiamo avvisare il direttore, e Kaname. E anche gli altri. Io vado da Kanam, tu vai da Hanabusa e tienilo d’occhio. Forza. – mi disse Eve, per poi alzarsi, vestirsi velocemente e dirigersi dal capo dormitorio.
Io allora mi diressi verso la stanza di Hanabusa e Akatsuki, bussando con forza. Mi aprì un Hanabusa molto assonnato.
- Che c’è? – mi chiese, sbadigliando. Notai che Akatsuki non c’era.
- Devo tenerti d’occhio. – dissi, mettendogli la lettera in mano. Il biondo si stropicciò gli occhi e lesse.
- Uh. Sissignora – fece Hanabusa, mimando un saluto militare.
- Idiota – gli dissi, con un sorriso.
- Almeno ti ho fatta sorridere – mi rispose, facendomi l’occhiolino. Sorrisi, era così dolce quando faceva così.
- Già, grazie – gli dissi, lasciandogli un bacio sulla guancia. Ero rossa di imbarazzo, ma chi se ne frega.
- Su, ora se vuoi torna a dormire – gli dissi dopo pochi istanti.
- Nah, oramai sono sveglio. Piuttosto, vado in bagno a lavarmi e vestirmi –
- Okay. Ti aspetto qui – replicai. Lui annuì, e si diresse in bagno con i vestiti sottobraccio.
Lo aspettai una ventina di minuti, e ancora non si decideva ad uscire dal bagno. Sbuffai, poi bussai alla porta, non ricevendo risposta.
- Hanabusa? – lo chiamai. E ancora non ricevetti risposta. Così, aprii la porta, e trovai il bagno vuoto, la finestra spalancata.
- No... – mormorai, sporgendomi. Notai delle macchie di sangue sugli infissi. Le annusai velocemente. Non era sangue solo di Hanabusa. Aveva provato a difendersi, il mio biondino. Ma stava di fatto che Hizashi lo aveva preso, e non volevo nemmeno immaginare quel che avrebbe potuto fargli.
Mi passai una mano sul viso, poi andai alla ricerca di Eve. La trovai in soggiorno, stava spiegando la situazione ad Akatsuki, Rima, Shiki e Ichijo.
- Eve? Potresti venire un attimo? Anche tu, Akatsuki – dissi, attirando la loro attenzione. Loro annuirono, allontanandosi dal gruppetto.
- Hizasi... Ha preso Hanabusa – via il dente, via il dolore.
- Cosa? – esclamarono i due in sincronia perfetta. Spiegai dettagliatamente ciò che era successo, e quel che avevo visto nel bagno.
- Dobbiamo trovarlo. Avviso Kaname e mandiamo una squadra a cercarlo. Voi due state qui, potrebbe essere pericoloso per voi. Chiaro? – annuimmo, poco convinte. Akatsuki ci ammonì con lo sguardo, per poi dirigersi verso la stanza di Kaname.
Mogie mogie, io ed Eve ci dirigemmo nella nostra stanza.
- Eve? – chiamai, dopo un po’ che eravamo sdraiate sul mio letto, abbracciate.
- Mh? –
- Ho paura – pigolai piano. Non volevo perdere Hanabusa. Non volevo che Hizashi gli facesse del male.
- Andrà tutto bene tesoro, okay? Andrà tutto bene. Lo troveremo. – mi disse, stingendomi un poco di più. Io annuii, e ci appisolammo, io con il viso di Hanabusa impresso in mente.

 
  
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