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Autore: Kisuke94    10/06/2011    4 recensioni
Allora, avviso sin da subito che tratterò parti del manga (inventate) successive al capitolo 538. E narrerò di come Naruto riuscirà a porre fine alla guerra (quindi degli atti finali della stessa), non vi anticipo nulla, solo che punterò a farvi emozionare...
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akatsuki, Altri, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Naruto Shippuuden, Più contesti
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Così, Gaara e Kakashi partirono all’attacco, mentre dal Q.G. il Raikage finiva di dare ordini. 

–TU!!- indicando un ninja sensitivo particolarmente agitato, aggravato dal dito che vedeva venir contro.

–Contatta la divisione di Darui, digli che le cose sono cambiate… deve raggiungermi al più presto. INTESI!- concluse il generale adirato più che mai. 

–S..s..SI generale! *glu*- affermò con insicurezza il ninja.
-Qui è Himaru.. avverta il capitano Darui che il Sig. Raikage lo attende al Q.G. Riferiscigli che le cose sono cambiate. Intesi?- comandò con tono solenne il ninja.
-Subito!- rispose il ricettore. –Capitano! La vogliono al Q.G. sembra qualcosa d’importante. Affermano che “Le cose sono cambiate”-
–Che Noia! Che cosa sarà successo?! E perché richiamare me?!- iniziò a domandarsi incredulo il ragazzo.
–Conferma la ricevuta del messaggio. Arrivo quanto prima.- concluse Darui, passandosi una mano dietro la testa, con fare scocciato. Ma il dovere chiamava, quindi, volente o nolente, doveva sbrigarsi. 

Intanto in una grotta lontana dal campo di battaglia, Madara era tornato per assicurarsi che..
-Cosa diavolo è successo qui!? Zetsu a rapporto… dov’è Sasuke?- gridò adirato. Si era allontanato dal covo per un po’, e Sasuke era sparito. Eppure aveva spiegato a Zetsu di tenerlo d’occhio.
-Mi dispiace, non sono riuscito a fermarlo. I suoi occhi… I suoi occhi sono troppo forti per me!- rispose il Bianco a capo chino. –E penso di sapere dov’è andato… ripeteva continuamente “Finalmente s’è mosso!”. Ora so a chi si riferiva, sicuramente a quel ragazzo dell’altra volta, quel tipo, Naruto! Non so come ma ho il presentimento che sentisse la sua presenza- continuò tremolante l’interlocutore. Osservò la reazione del suo capo.
-Mmm! Penso che ci sarà da divertirsi d’ora in poi. Vediamo un po’ cos’è in grado di fare in questa situazione.. .- ridacchiò Madara, scuotendo la testa poggiata sulla mano. –Finalmente saprò se Itachi aveva visto bene!- Quei due non avrebbero più potuto evitare la battaglia. Tutto andava proprio come aveva previsto. Non poteva che sentirsi tranquillizzato. 
-TU! Ricongiungiti al Nero e raggiungi Sasuke, tienimi informato sull’andamento della battaglia..- Ordinò poi. –Ai tuoi ordini!-

Intanto sul campo di battaglia i due ninja, che un tempo erano stati compagni di Team, che avevano vinto e fallito insieme, si squadravano. Naruto, impietrito, era rimasto sorpreso nel vedere Sasuke stagliato su una pila di cadaveri interminabile. Nonostante tutto quello che l’Uchiha avesse fatto, sebbene tutti gli stessero alle costole e lo consideravano null’altro che un vile assassino, lui non lo accettava, continuava a vedere in lui uno spiraglio di luce, una voce che dal profondo del suo cuore gridava aiuto. Tuttavia, udiva un ghigno, quel sorriso malefico che ormai aveva preso controllo del ragazzo, e gli suggeriva che, purtroppo, quella volta avrebbero dovuti sfidarsi, mettere da parte tutto quello che c’era stato col vecchio Team, e lottare, come lo stesso Naruto aveva affermato nel loro ultimo incontro. La prospettiva non era delle migliori, ma bisognava agire. Sembrava che Sasuke non avesse intenzione di ritornare dalla parte del bene, anzi era quasi assurdo anche solo supporre che potesse accadere. Ma l’Uzumaki non si sarebbe arreso. Se era lo scontro che Sasuke voleva, lo avrebbe avuto. Avrebbe tentato anche quell’ultima carta pur di salvarlo dalla perdizione. Se era proprio necessario, lo avrebbe fatto.

Così tornato in se, Naruto indietreggiò, accennando un po’ d’insicurezza. Sapeva già che anche se era per il bene di Sasuke, lo scontro che si apprestava a cominciare era duro in tutti i sensi. Innanzitutto, perché doveva combattere contro il suo migliore amico, e poi perché l’Uchiha non era certo da sottovalutare.
–Vuoi che ti aiuti ragazzo?- domandò subito Bee.
–NO! Questa è una situazione che devo risolvere da solo, stanne fuori.- rispose il giovane biondo, quasi ostile alla richiesta del suo nuovo compagno. No. A Sasuke ci avrebbe pensato lui e lui soltanto.
–Non caricarti dell’odio di quell’individuo, non ce n’è motivo, finirai nel perderti al suo interno.- continuò bee cercando di far ragionare il nostro eroe. Sembrava che potesse anche lui sentire i sentimenti che aleggiavano in Sasuke. –Io non so cosa vi lega ma eviterei di portare avanti questo scontro ancora per molto, non so perché ma ho un brutto presentimento!- affermò Bee, in balia delle due parti che si accingevano a combattere. 
–Ha ragione quel Coglione… ci penso io a concludere questo scontro il prima possibile.- riprese Sasuke, interrompendo gli altri due ninja. -Sei pregato di non muoverti, sarà una morte indolore. Questa volta morirai davvero per mano mia, Naruto!- Affermò, lanciandosi, chidori alla mano, come alla valle della morte. 
Nei suoi occhi, Naruto non vedeva altro che una furia cieca, omicida. Doveva difendersi o sarebbe stata la fine. Sia la sua, che quella di Sasuke.
–Non capisci proprio. Al tuo stato attuale non puoi sconfiggermi- controbatté Naruto raggiungendo il compagno col rasengan. Doveva mostrarsi sicuro, non doveva vacillare. Solo così aveva speranze di farcela.
–Bee raggiungi gli altri, è pericoloso se rimani qui!- riferì all’ottacoda per evitare di ferirlo. Sapeva bene che quello scontro non sarebbe durato poco e che avrebbe frantumato qualsiasi cosa intorno a loro.
Un’esplosione seguì il contatto tra i due, una nuvola di polvere si alzò all’istante, quando il fumo si diradò, ne emersero le figure dei due combattenti, pronti a scattare di nuovo all’attacco. Non c’era tempo per le distrazioni: era anche uno scontro di velocità. Chi attaccava per primo si portava in vantaggio.
Naruto, rapido, lanciò tre shuriken, subito intercettati dall’Uchiha. Nello stesso istante in modalità Sennin si portò dietro al compagno e lo colpì con un pugno potentissimo, che però viene subito fermato dalla materializzazione del Susano’o. L’ammasso di chakra viola circondò l’Uchiha, proteggendolo dal formidabile attacco dell’altro. Erano due forze micidiali.
Naruto si allontanò per studiare una tattica, cosa che non aveva mai fatto ma che la situazione imponeva. Qualcosa gli suggeriva che sarebbe stato difficile colpire Sasuke e ricordò ciò che il maestro Kakashi gli riferì: “Sasuke è diventato molto potente. Capisco quanto tu voglia salvarlo, ma se lo prendessi sottogamba, mi dispiace dirlo, ma penso che soccomberai! Io ho fiducia in te, se Sasuke verrà avvolto da una sorta di armatura, mi devi promettere che userai tutto ciò che è in tuo potere per ucciderlo, quel mostro rappresenta tutto l’odio che prova Sasuke per il mondo dei ninja. Devi fermarlo assolutamente” .
Lui non aveva risposto, però aveva impresso bene nella mente quelle parole.
Così, quasi istantaneamente, il ragazzo usò tutto il suo potere, liberando il chakra del nove code e lanciando un urlo la cui onda d’urto distrusse le rocce circostanti, per poi spostarsi ad enorme velocità di fronte a Sasuke colpendolo al petto.
Così… nemmeno il Susano’o fu capace di fermare un Ragazzo disposto a tutto per salvare il suo Amico. 
Una chiazza di sangue coprì il punto dove Naruto aveva colpito l’avversario. I vestiti di questi vi si impregnarono e il liquido rosso cominciò a gocciolare a terra, bagnando anche il terreno. L’Uchiha tossì, sputando sangue. Ma era Sasuke era duro, si voltò con fare disgustato fissando quello che era stato un suo vecchio compagno e ghignò. Un’espressione folle, di pura pazzia. Anche negli occhi gli si poteva leggere la voglia che aveva di polverizzare ad ogni costo il nemico. No. Poteva sembrare che Naruto stesse in vantaggio, ma quello era solo l’inizio. Sasuke era tutt’altro che sconfitto.

   
 
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