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Autore: Patta97    11/06/2011    3 recensioni
Ciao! E' la prima ff che scrivo su Fairy Oak, ma avevo quest'idea già da un po' e finalmente ho avuto il tempo di scriverla! Questa long parlerà di Felì che, dopo che sono trascorsi altri 15 anni e ha accudito un maghetto in un altro paese magico, scopre di aver ricevuto una lettera da parte di Vaniglia, che la prega di venire ad accudire la sua bimba, che nascerà a breve. Questa storia sarà molto tranquilla e piena di descrizioni di luoghi e delle vite dei nostri non più così giovani eroi e dei loro degni figli. Spero vi incuriosisca e vi piaccia! Buona lettura!
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Sefelicetusaraidirmelovorraiiiiiiii! Sveglia, dormigliona! Ti devo dire una cosa importante prima che arrivino le altre! – esclamò, concitata, la voce di Stellalucentedisera.
Aprii gli occhi, pian piano, osservando l’espressione eccitata della fatina, che le ali che vibrano più di quelle di un colibrì.
- Stellalucentedisera… cosa c’è? – chiesi, assonnata. La osservai meglio, dietro la fragile e sottile schiena teneva quattro lettere, due delle quali avevano il sigillo del Gran Consiglio. Spalancai definitivamente gli occhi e balzai su dal polline. Le feci cenno di parlare.
- Ti ricordi ieri sera, quando ti ho detto che il Gran Consiglio mi aveva convocata per il mio primo incarico? – iniziò lei. Io annuii. – Bé… - continuò, con uno strano sorrisetto. – Ne è arrivata una anche per te, con un’altra in allegato… porta l’indirizzo di una certa Pervinca Burdock… - allora sorrise apertamente, ma io già le avevo già strappato dalle mani le due lettere indirizzate a me. Possibile che…? Un’emozione grandissima mi percorse dalle antenne ai piedi mentre, per dovere, aprii prima la lettera del Gran Consiglio.
 
Alla gentilissima e onorevolissima fatina                                                          Urgente!
Sefeliceleisaràdircelovorrà
Regno delle Rugiade d’Argento
 
Onorevolissima fatina,
 
il Gran Consiglio dei Saggi, dopo attenta e sapiente indagine, è lieto di annunciarle di averle trovato un nuovo incarico, successivo a quello dal quale, quando questa lettera arriverà, sarà già tornata.
Dati i suoi ottimi precedenti, quando ancora era una fata-tata al primo incarico, non abbiamo esitato a iniziare a svolgere le pratiche per l’incarico, dato che siamo certi accetterà, Sefeliceleisaràdircelovorrà, dato che la riporterà proprio nel luogo della sua prima mansione, a Fairy Oak. Le alleghiamo i documenti da compilare e la lettera della Strega che ha richiesto dei suoi servigi per Suo nipote. È importante che si prepari a partire allo spogliarsi degli alberi per trovarsi a Fairy Oak a fine Novembre. Le inviamo l’indirizzo verso il quale dovrà presentarsi:
 
Famiglia Burium
Piazza di Soffiododicisofficisoffidivento
Fairy Oak, Valle di Verdepiano

 
Finii di leggere con la bocca spalancata e incontrai gli occhi ridenti di Stellalucentedisera, che mi invitavano a leggere l’altra lettera. L’aprì con dita tremanti, quasi mi cadette a terra dalla strizzemozione.
 
Cara Felì,
 
non posso credere che, dopo tutti questi anni, possa ancora avere il piacere di scriverti. Quante cose sono successe in questi 15 anni! Mi sono sposata con Grisam da tre anni, ormai, lo stesso giorno in cui Babù ha sposato Jim. Viviamo una di fronte all’altra, in Piazza Fidiven. Babù, come hai capito, aspetta una bimba, che nascerà i primi di Dicembre e, indovina… io sono pure incinta! Ancora non l’ho detto a nessuno, solo al vecchio Chestnut per accertarlo, ma scriverlo a te l’ha reso come più vero e, appena finito di scrivere questa lettera, lo dirò a Grisam. Richiederò un’altra fata-tata che si presenti a Luglio.
Sono obbligata a scriverti la stessa solfa, cioè: il tuo incarico sarà per tutti i giorni, sette su sette, per quindici anni, al termine dei quali sari libera di dedicarti ad altri bambini.
Ti aspetto, Felì, per non più tardi dell’ultima settimana di Novembre. So che accetterai. Babù non sa che ho scelto te come fata-tata per mia nipote! Sarà una gran gioia per lei…
Ti mando un grande abbraccio
                                                                                      Strega Pervinca Periwinkle inBurdock
 
P.S. Ti invio delle foto che ti faranno piangere, ammesso che tu non stia già piangendo…

 
Una lacrima solitaria mi rigò il viso. Fu seguita da molte altre mentre guardavo le foto che quell’inguaribile dispettosa di Pervinca mi aveva inviato, sapendo che avrei pianto di gioia e tenerezza.
Nella prima c’erano una Vaniglia e una Pervinca belle come non mai, avvolte in lunghi abiti bianchi e con gigli candidi tra i capelli, con a fianco degli eleganti ed emozionati Jim e Grisam. Vaniglia sembrava troppo felice anche per piangere, Jim rosso in volto, mentre le guardava il bel viso, stupito da quanta fortuna gli fosse toccata. Pervinca e Grisam, invece, si contemplavano con una discrezione e un amore tale che faceva male anche solo a guardarli, come se si interrompesse qualcosa di troppo intimo e naturale.
Nella seconda c’erano Pervinca, Vaniglia, Flox e Shirley sedute sotto una delle panchine che circondavano Quercia, la quale, felice, agitava i rami in segno di saluto. Flox aveva i soliti occhi grigioverdi accesi e vivaci, ma il viso più appuntito e i capelli castani lasciati sciolti e non più raccolti nella sua caratteristica lunga treccia. Shirley aveva la solita nuvola vaporosa di riccioli rossi, il sorriso dolce e gli occhi neri e lucidi che emanavano il solito, magico mistero; eppure anche lei era cambiata. Si sorridevano l’un l’altra, felici della propria amicizia fraterna.
Nella terza, ultima e più bella foto, c’era tutta la famiglia Periwinkle, come la ricordavo io. Erano sulla soglia delle casa in via degli Orchi Bassi, in quello che sembrava un assolato e quieto pomeriggio estivo. Cicero, i capelli chiari striati di grigio e la solita pipa in bocca, cingeva la vita di Dalia, che aveva qualche ruga leggera attorno agli occhi mentre sorrideva e qualche sempre più evidente capello bianco; Vaniglia, che esibiva un perfettamente tondo pancione, stava appoggiata al petto ampio di Jim, ed entrambi guardavano l’obiettivo con aria serena e felice; Pervinca era stata immortalata mentre era intenta a ridere di Grisam, che stava evidentemente litigando con un dispettoso gatto nero con grandi occhi dorati, che provava a graffiargli il viso; poi c’era lei. Lalla Tomelilla stava al centro del quadretto, i capelli legati in un’alta crocchia, da cui sfuggivano un paio di ciuffi candidi e sorrideva come a dire “bentornata”.
- Grazie – sussurrai, tra le lacrime. Alzai di nuovo lo sguardo e vidi che Stellalucentedisera era commossa per qualche strana ragione. Feci un’aria interrogativa.
- “Felì”, non hai ancora capito? Sarò io la fata-tata del nascituro di Pervinca! – rivelò, come fosse ovvio.
A quel punto, non ci vidi più dalla felicità e le saltai addosso, stritolandola con una megasuper abbraccio. Lei ricambiò, contenta della mia reazione e di avermi tirato su il morale, dopo aver visto il mio umore sottoterra della sera prima. 
La mia nuova vita, la mia nuova vita, la mia nuova vita… a casa.
 
____________ 
Eccoci al secondo capitolo!
Non credo ci siano precisazioni da fare, ma sono contenta del fatto che questo sia venuto più lungo del precedente! :D
A presto,
Chiara
  
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