Fanfic su attori > Cast Vampire Diaries
Segui la storia  |       
Autore: lilyblack90    13/06/2011    11 recensioni
Inizio 2 stagione. Nina ha compreso da poco che i sentimenti che prova per Ian sono molto più di una semplice amicizia. e ha capito anche che lui la vede solo come una sorellina. Cosa farà? resterà in disparte? O cercherà di intromettersi nella vita di Ian e Megan? Soprattutto...Ian vede davvero solo una bambina negli occhi di Nina? (estratto dal 5 cap –Devo sapere… se per te le nostre scene d’amore sono solo finzione.-
Sento il cuore cominciare ad aumentare il ritmo.
Le sue labbra mi sfiorano il collo –Devo sapere- sussurra –Se quando ti bacio il collo davanti alle telecamere tu sogni che sia reale.-
Trattengo bruscamente il respiro, mentre Ian pone piccoli baci sulla mia pelle tesa.
-Devo sapere se quando spoglio Katherine, tu vorresti chiedermi di non fermarmi.-
La sua mano corre sotto la mia canottiera, sollevandola leggermente e accarezzando la pelle, salendo lentamente, fino a sfiorare la stoffa del reggiseno.
Non riesco più a concentrami.
Nina-Ian
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ian Somerhalder, Nina Dobrev, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Poche parole prima del capitolo: questo ì l’ultimo che avevo già pronto

Poche parole prima del capitolo: questo ì l’ultimo che avevo già pronto..quindi..ora dovrete aspettare un po’ di più per i vari aggiornamenti.

Mi dispiace, davvero, ma non so dirvi quando arriverà il prossimo, perché ho iniziato a lavorare e avrò meno tempo e fantasia ;_; però aspettatemi eh!! Non mi abbandonate J

 

-Nina che cosa stiamo facendo?-

È la terza volta che Paul mi pone questa domanda. E per la terza volta lo ignoro, fingendomi interessata al menù delle bibite.

-Nina…mia dolce collega e amica…Ti rendi conto vero in che situazione assurda ci hai cacciati?- Insiste Paul. E io insisto a tacere. Prima o poi si stancherà di parlare giusto? A me succede così!

-Volete ordinare?-

Alzo gli occhi verso il cameriere, sollevando appena il mio cappello trilby nero per guardarlo meglio da sopra gli occhiali scuri.

-Ei, Charlie.. volentieri…due birre direi!-

Charlie, il cameriere, esita un momento. Poi si china verso di me, una mano sopra il tavolino e mi sorride, accondiscendente –Nina… Tu sai sì che questo pub è forse l’unico nella zona aperto solo a voi personaggi famosi e amici?-

-Si, lo so! Per questo siete i miei preferiti!- affermo imperturbabile.

Charlie annuisce, sempre sorridente –E allora…penso non ci sia bisogno di tutto…questo!-

Con un cenno della mano indica il mio cappello, gli occhiali, e la sciarpa stretta appena sotto le labbra, quel tanto per riuscire a parlare.

Sbatto le palpebre più volte, fingendomi meravigliata.

–Charlie! Non capisco di cosa stai parlando! E adesso…avrei tanta voglia di quella birra! E di noccioline! Tante noccioline!- concludo, eloquente.

Charlie scuote la testa, rassegnato, e si allontana con l’ordinazione.

Paul si passa una mano tra i capelli –Posso andare anch’io con Charlie?-

-Zitto Paul! Mi ferisci! Possibile che tu non voglia passare una serata con me?-

Eccomi di nuovo pronta a rivoltare la frittata dando la mia colpa all’altro.

-Nina, ti prego! Charlie ha ragione, questo pub è frequentato solo da persone famose che non ti salteranno addosso per un autografo!-

-Loro no, ma c’è comunque qualcuno che mi salterebbe addosso se sapesse che sono qui!- rispondo, amareggiata, senza rendermi conto di ciò che ho detto.

Tossisco, imbarazzata, pronta a cambiare argomento, ma Paul comincia a ridere.

-Ah, meno male! Credevo, anzi, speravo, fossero coincidenze l’esser andati a cena nello stesso ristorante dove erano Ian e Kayla, e, subito dopo, esser corsi in questo pub dove…oh, guarda un po’? Ci sono di nuovo Ian e Kayla!-

Sento la mia faccia arrossire mentre, un altro cameriere, ci serve le due birre e una ciotola di noccioline, che inizio a mangiare velocemente.

-Non capisco cosa stai dicendo Paul. Dove sono Ian e Kayla? Io non vedo nessuno! Non bevi la tua birra? È buona sai? L’ho ordinata anche per te proprio perché so che-

Non posso continuare, perché Paul ha posato una sua mano sulla mia bocca.

-Nina, smettila! Si può sapere che stai combinando? Che ci facciamo qui?-

Di nuovo quella domanda. Respiro profondamente e –shj midhcd lashcoi andhdwe!-

Paul mi guarda sconcertato –Cosa?? Oh, scusa Nina!- sorridendo, lascia libera la mia bocca.

-Non lo so! Io… quando prima Kayla ha invitato Ian a una serata insieme…da soli……ho deciso di seguirli…-

-Questo l’ho capito…ma perché?  So che provi qualcosa per lui ma-

-NO!!- esclamo, imbarazzata –Non è assolutamente per quello. Mai. Proprio per niente. È che….insomma….- freneticamente, rifletto cercando una scusa.

Una qualsiasi.

Lancio un’occhiata alle mie spalle, verso il tavolo occupato da Ian e la sua amichetta preferita. Stanno ridendo. E io vorrei proprio capire perché Kayla quando ride sente il bisogno di posare una mano sulla coscia di Ian. Non è da persone normali! È un tic nervoso,altro che!

Quanto mi piacerebbe vedere entrare Megan che……

Ed ecco che mi sembra di sentire l’interruttore della lampadina che ho nel cervello scattare. – E’ che Megan mi ha confessato che vuole sposarsi con Ian. E siccome sappiamo tutti dei presunti precedenti di Ian e Kayla…ho pensato bene di controllare che non vadano oltre il bacio della buonanotte sulla guancia! Megan è mia amica, è il minimo che possa fare! –

Ok, ok, forse la luce di questa lampadina è un po’ fioca…anzi, direi che è proprio fulminata, ma lì per lì mi è sembrata una buona risposta..e lo sarebbe stata se il mio interlocutore non fosse Paul.

E infatti eccolo lì che sorride come se si trovasse di fronte una povera scimmia che non riesce a sbucciare una banana.

- Nina…è un mese che sogni di violentare Ian…-

-Shh abbassa la voce!-

- …fregandotene di Megan…anzi, la ritieni così un’amica da convincerla a comprare un vestito bruttissimo!-

-Bè, a lei piaceva!-

-E ora, mi vuoi far credere, che sei disposta a fare la damigella al loro matrimonio?-

-Non lo sai che la damigella è sempre quella che durante il ricevimento è chiusa in bagno con lo sposo?-

Paul storce il naso, fissandomi esasperato.

Io sospiro e nascondo il viso tra le mani.

 –E va bene! diciamo che preferisco combattere contro una sola avversaria anziché due! E siccome Megan c’è da prima…resta da eliminare Kayla.-

Di nuovo Paul allunga le mani, questa volta per afferrare le mie, costringendole ad abbandonare il mio viso.

Il suo sguardo è divertito –O forse sai che, nonostante tutto, Kayla potrebbe risultare un osso duro, più di Megan e Ian ha dimostrato di adorarla…forse più di te!-

-Ma allora sei uno stronzo!- esclamo, arrabbiata, afferrando veloce due noccioline per poi tirargliele addosso.

Paul scoppia a ridere.

-Se Ian preferisce Kayla è perché lei ha la facoltà di sbattergliela nel muso dopo dieci secondi che si trovano da soli! Per questo io sono qui…per assicurarmi che non stiano mai da soli!-

-Oh, bene, allora siamo al sicuro…. E visto che ti voglio bene, non voglio smontare questa tua affermazione facendoti notare che…se ne sono andati!.-

-CHE COSA?-

Di scatto mi alzo in piedi, voltandomi e con orrore noto che il tavolo prima occupato da loro due è vuoto, tranne che per quattro boccali di birra prosciugati.

-Se ne sono andati! E sono ubriachi!-

Paul continua a ridacchiare, divertito come non mai.

-Bè, Sherlock Holmes, credo che adesso possiamo pure tornarcene in albergo…anche perché io domani mattina comincio le riprese presto e vorrei…-

-Non ci pensare nemmeno!- lo interrompo, come un furia, afferrando la sua mano, costringendolo ad alzarsi.

-Due attori ubriachi che devono andare in discoteca, dove vuoi che siano andati?-

Chiedo, mentre lo trascino verso l’uscita.

-Nina, ti prego, non puoi-

-Dritti all’Insomnia!- Con fare teatrale spalanco la porta del locale e indico un edificio che spicca dietro la via dove ci troviamo noi.

L’Insomnia , la nostra discoteca preferita. Spaziosa, a tre piani, ogni sera una musica diversa.

E la musica che suonerà stasera, sarà quella della vendetta!! … … …

Va bene, va bene, scherzavo!

 

-Nina, lascia perdere ti prego!-

Sono sicura che dopo stasera Paul chiederà a Julie di far lasciare Stefan e Elena.

E ha tutte le ragioni.

Siamo entrati all’Insomnia da dieci minuti.

La discoteca è piena come sempre di giovani, soprattutto personaggi famosi, in cerca di svago.

Io e Paul ci siamo accomodati sugli sgabelli al bancone, e io ho ordinato due caipiroska alla fragola (ovviamente, uno è per Paul).

Sto scrutando la sala ma è troppo affollata, oltre al fatto che Ian e Kayla potrebbero benissimo trovarsi ai piani di sopra.

-E poi che ne sai che sono venuti qui? Magari erano stanchi!- Insiste Paul, urlando nel mio orecchio per sovrastare la musica.

Lo guardo. La sua espressione è esasperata. Sospiro leggermente e poso la mia mano sulla sua abbandonata sul bancone.

-Paul… mi dispiace. Hai ragione, è ridicolo tutto questo.- scivolo giù dallo sgabello.

-Dai, torniamo in albergo.- concludo, rassegnata.

Mi sono comportata da sciocca, improvvisandomi detective e trascinando dietro Paul.

Ho approfittato del fatto che mi vuole bene e che è l’unico disposto, oltre a Candice, a seguirmi in queste follie. Ma ora basta.

Afferro la mia borsa dove ho riposto gli occhiali e la sciarpa, ma Paul è ancora seduto.

Gli rivolgo un’occhiata interrogativa e mi sorride. -Ancora dieci minuti?-

Scoppio a ridere, felice come una bambina e lo abbraccio –Grazie Paul!-

- Si si, va bene, ora non serve arruffianarsi! -

Mi allontano sorridendo. –Torrey è fortunata a stare con te!- esclamo, sincera.

- No, tu sei fortunata che Torrey non sia gelosa delle mie amiche-colleghe che mi rapiscono per tutta una serata!- mi corregge.

Beve un sorso del suo caipiroska, prima di continuare –Quindi? Cosa pensi di fare ora? Vuoi salire a vedere se li troviamo?-

Rifletto, guardandomi intorno per riuscire a scorgere due sagome somiglianti a un ragazzo bellissimo e a una spaventapasseri.

Sto per dire a Paul che sì, forse è meglio salire, quando li trovo poco lontani da noi, intenti a ballare, ognuno con un bicchiere in mano.

Li indico a Paul, che sollevato si volta a guardarli –Almeno ora sappiamo che non sono chiusi in bagno a sco AHI!- offeso si massaggia la nuca dove è arrivata la mia manata.

Non gli rispondo, ma resto a guardare i due che si abbracciano, muovendosi a ritmo di musica. Sono chiaramente ubriachi. Deve essere per questo che lei è avvinghiata a lui in quel modo e non viene allontanata. Anzi, le mani di lui la sorreggono alla vita.

Sento il cuore battere all’altezza delle orecchie. Quando poi Ian si china leggermente per sussurrarle qualcosa, distolgo lo sguardo.

-Non so proprio che cosa pensavo di fare.- sussurro, più a me stessa che a Paul.

Ma lui mi sente e mi accarezza il viso. –Nina…Non lasciare che tutto questo ti distrugga o distrugga la tua amicizia con Ian! loro…sono amici! Lo sai!-

Sospiro leggermente e di nuovo alzo gli occhi verso la pista, ma i due sono spariti.

Lancio un’occhiata a Paul, pronta a chiedergli di tornare in albergo, quando sento

qualcuno alle mie spalle esclamare –Nina! Paul! Anche voi qui??-

Un respiro profondo e mi giro, trovandomi davanti Kayla, gli occhi lucidi dalla sbornia. No, decisamente non era nei piani farsi beccare.

-Kayla! Wow! Che ci fai qui?- chiedo, di rimando, ignorando Paul che se la ride alle mie spalle.

-Come che ci faccio qui? La serata con Ian, ricordi? Che bello che ci siate anche voi!-

Kayla Kayla, ma davvero vuoi metterti a recitare davanti a una tua collega?

Leggo chiaramente nei suoi occhi che tutti si aspettava tranne me.

-Oh, già… me ne ero dimenticata! , io e Paul volevamo farci una bevuta! Vero Paul? - -Si, certo, una bevuta!-

Gli pianto una gomitata tra le costole. –E dov’è Ian?- chiedo, fingendomi disinteressata.

Kayla indica le scale che portano al piano di sopra.

-E’ salito in bagno…dovrebbe tornare tra poco! Appena torna potremmo fare una bevuta tutti insieme-

Velocemente afferro nuovamente la borsa, prendo Paul per mano ed esclamo –Oh, mi piacerebbe, ma è tardi! E Paul domani inizia presto a girare! Quindi……dobbiamo andare! E non c’è bisogno che tu dica niente a Ian sai…non vorrei ci rimanesse male a sapere che non lo abbiamo aspettato! Buona serata eh! Ciao!- e veloce, mi incammino verso l’uscita, trascinando Paul, che mi sussurra, ironico –Si può sapere perché quando ero io a dirti che domani dovevo girare presto non mi davi retta?-

-Perché, Paul, non so quanto sia conveniente per noi farci beccare qui da Ian mentre è con Kayla.-

-Quanto sia conveniente per te, vorrai dire!-

Non ribatto e Paul lascia cadere il discorso mentre, gentilmente, mi apre la porta della discoteca per farmi uscire.

 

Arrivati all’albergo, il cellulare di Paul squilla brevemente.

-E’ Torrey! Devo chiamarla…-

Annuisco. –Allora io vado a letto…Paul?-

-si?-

Mi avvicino e lo abbraccio, dandogli una bacio sulla guancia

–Grazie…davvero! E scusami! Per essere una totale rompipalle!-

Mi sorride, ricambiando l’abbraccio –E’ vero, lo sei…ma sei anche mia amica! Quindi…segui il mio consiglio, lascia stare tutta questa storia-

Faccio per ribattere, ma Paul aggiunge, velocemente –E visto che so che non mi darai retta, allora sappi che ti starò comunque vicino! Anche se…per favore…basta spionaggi, ok?-

Gli sorrido grata, -Non posso prometterlo!-

Paul sbuffa, divertito, io gli faccio una linguaccia e corro dentro l’albergo.

 

Mi sto quasi addormentando mentre aspetto che le porte dell’ascensore si aprano. Ma delle risate che si avvicinano mi scuotono.

Di male in peggio.

Ian e Kayla sono appena entrati nell’albergo, allegri e ubriachi e si stanno avvicinando a me.

Appena mi vedono, Kayla sbiascica un ciao. Ian resta in silenzio, osservandomi.

Io lo ignoro totalmente. Non credo di poter sopportare le sue occhiatacce per stanotte.

In quel momento le porte dell’ascensore si aprono. Velocemente entro, chiedendomi se sia da maleducati ripartire lasciando quei due ubriachi a terra.

Kayla inciampa e scoppia a ridere, mentre Ian, divertito, l’afferra e l’aiuta a entrare nell’ascensore.

Senza fare domande, premo il pulsante corrispondente al terzo piano, dove si trovano le nostre stanze.

Sto cercando di ignorare le loro risatine, quanto il fatto che Kayla non ha una camera in questo albergo.

Quando finalmente l’ascensore si ferma e le portesi aprono, faccio per uscire, ma la voce di Ian mi blocca.

-Dobrev, un attimo… Kayla, cara, ti dispiacerebbe avviarti?  Ho una domanda da fare a lei per le riprese di domani.-

Immagino che Kayla sia davvero troppo ubriaca per rendersi conto della bugia che le ha rifilato Ian. infatti scrolla le spalle, afferra la tessera magnetica che Ian le porge, e si allontana barcollando.

Un attimo e Ian chiude le sue dita intorno al mio polso e mi tira di nuovo dentro l’ascensore, lasciano che le porte si chiudano. Poi, preme il pulsante di stop.

-Som, che diavolo stai facendo?-

Impassibile, mi osserva, appoggiato con la schiena alla parete, le mani affondate nelle tasche dei jeans.

-Dimmi Dobrev, ti sei divertita stasera?-

Mi sembra di essere in un film poliziesco dove l’assassino, cioè io, fin ora convinto di aver nascosto tutte le prove, viene braccato e interrogato dal poliziotto, cioè Ian.

Deciso di intraprendere la strada della nonchalance – Si, abbastanza, grazie! Te invece?- chiedo, sperando che mi eviti la risposta “qui le domande la faccio io.”

Invece sorride, furbo. –e cosa hai fatto?-

-Som, è tardi, vorrei andare a dormire. Se vuoi domani ti impresto il mio diario segreto così puoi leggere tutto quanto!- sbotto, annoiata e ironica e faccio per premere il pulsante dell’apertura delle porte.

Ma di nuovo la mano di Ian mi afferra il polso e, tenendolo stretto, muove un paio di passi verso di me.

-E nel tuo diario leggerò anche di come hai costretto il povero Paul ad accompagnarti mentre spiavi me e Kayla tutta la sera?-

Deglutisco, costringendomi a non assumere un’espressione colpevole.

-Stai scherzando vero?-

-Kayla ha detto che eravate in discoteca!-

-Bè, posto il fatto che non ci sarebbe niente di male nell’andare in discoteca, vorrei farto notare che Kayla è tanto ubriaca da non distinguere il suo sedere dalla sua faccia…che in effetti, non è una distinzione facile da fare nemmeno da sobri!- mi lascio sfuggire. Ma non me ne pento. Se Ian si sente autorizzato a trattarmi male, io mi autorizzo a offendere lei.

Ma Ian non sembra poi così sconvolto dalla mia battutina. Si limita a sorridere.

-Quindi non eravate te e Paul al ristorante e al pub vero? E se guardo nella tua borsa non trovo un paio di occhiali e una sciarpa, giusto?-

Non rispondo. Resto a fissare i suoi occhi azzurri in questo momento così freddi da farmi male.

-Voglio solo sapere perché! Che cosa diavolo stai facendo?-

-Non sono affari tuoi. La mia vita non è affar tuo. E ora lasciami, per favore.-

Ian scoppia a ridere –Dobrev, la tua vita è affare mio nel momento in cui tu le fai incontrare. Sei gelosa?- chiede,all’improvviso, tornando serio.

Spalanco gli occhi, il viso arrossisce.

Ma la bocca resta chiusa.

Ian si avvicina ancora, chinando il viso verso il mio.

-Prima il bacio sul set, poi lo spionaggio mal riuscito. Io devo sapere se…tu provi qualcosa per me.-

L’ha detto. Le sue labbra hanno pronunciato quelle parole maledette.

E io non so cosa fare.

Non so cosa rispondere. Vorrei essere sincera. Sperando magari nella sua comprensione. Ma so già, ancora prima di aprir bocca, quale sarà la mia risposta.

Abbasso il viso. Ian, velocemente, corre ad afferrare il mio mento e lo solleva. I suoi occhi attendono. Ma in assenza della mia risposta, torna all’attacco. Si china sul mio orecchio –Devo sapere… se per te le nostre scene d’amore sono solo finzione.-

Sento il cuore cominciare  ad aumentare il ritmo.

Le sue labbra mi sfiorano il collo –Devo sapere- sussurra –Se quando ti bacio il collo davanti alle telecamere tu sogni che sia reale.- Trattengo bruscamente il respiro, mentre Ian pone piccoli baci sulla mia pelle tesa.

-Devo sapere se quando spoglio Katherine, tu vorresti chiedermi di non fermarmi.-

La sua mano corre sotto la mia canottiera, sollevandola leggermente e accarezzando la pelle, salendo lentamente, fino a sfiorare la stoffa del reggiseno.

Non riesco più a concentrami.

Le sue domande mi spaventano, i suoi baci e le sue carezze mi stanno uccidendo.

-Devo sapere.- abbandona il mio collo per tornare a guardarmi negli occhi, ma così vicino che sento il suo respiro sul mio viso –Se il bacio di oggi era intenzionale o no.-

E la sua lingua accarezza le mie labbra dischiuse. Piccole fitte di piacere stanno attraversando il mio stomaco, unendosi ai brividi lungo la schiena.

Chiudo gli occhi, concentrandomi sulla sua lingua che accarezza le mie labbra, sulla sua mano ancora sotto la canottiera, sul suo corpo che preme piano sul mio.

-Se vuoi che continuo, devi dirlo.- sussurra.

Non c’è altro che desidero oltre che a quel bacio che mi sta offrendo.

Ma tutta questa situazione mi appare…sbagliata. C’è qualcosa che non torna, qualcosa nella sua voce, nel suo modo di fare.

- No!- sussurro.

Ian mi guarda, quasi stupito. –no?-

-Tu sei fidanzato. Noi siamo amici.-

Un attimo di perplessità, e, “finalmente” si allontana dal mio corpo.

-Vedo che la pensiamo allo stesso modo. E allora, fammi il piacere, non intrometterti più nella mia vita!-

Conclude, di nuovo arrabbiato. Preme un pulsante e, appena le porte si aprono, se ne va. Lo seguo fuori dall’ascensore e lo guardo mentre bussa piano alla porta della sua camera. Kayla gli apre. Lui sorride e scivola dentro, chiudendo la porta alle sue spalle.

Mi lascio scivolare per terra lungo il muro. Nascondo il visto tra le braccia e cerco di calmarmi per evitare di scoppiare a piangere. Mi aveva messo alla prova?

Oppure …oppure avrebbe voluto che gli chiedessi di continuare?

E, in quel caso…perché doveva trattarmi così?

Contro le mie buone intenzioni scoppio a piangere.

E non mi accorgo del rumore di passi che si avvicina a me.

-Serve una mano?-

 

 

Di nuovo non posso ringraziarvi come vi meritereste, ma sono tornata ora dalle mie prime 8 ore al bar e sono stanchissima!! Quindi vi scrivo un enorme GRAZIE, sentito e commosso (si perché giuro che mi emoziono troppo quando leggo le vostre parole) ! e spero la prossima volta di poter scrivere qualche parola di più.

Se comunque avete domande, o consigli o critiche, potete benissimo scrivermi un mp ;)

Al prossimo aggiornamento, sperando sia veloce!!

 Un bacione

Cri

  
Leggi le 11 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: lilyblack90