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Autore: Dragon Shiryu    13/06/2011    1 recensioni
Appena conclusa l'esperienza a Sinnoh, Ash decide di partecipare ad una competizione. Chi l'ha organizzata? E perchè?
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ash, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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CAPITOLO 2

L’attesa era finalmente terminata e lo stadio, illuminato dai raggi del sole oggi ancora più splendente che mai, aveva fatto il tutto esaurito e le persone, giunte da tutta Kanto e non solo, erano accorse per il grande incontro.
Il momento che precedeva lo scontro era per tutti snervante, ma ad un tratto il loro sguardo si rivolse verso il centro del palco, dove, attraverso una pedana mobile a forma di Pokéball, comparve fermo in piedi una persona in divisa e con in mano un microfono pronto vicino alla sua bocca.
- Benvenuti, gentile pubblico, alla grande sfida di Pokémon mai esistita! – e il pubblico cominciò ad esultare giacché non vedeva l’ora di vedere l’inizio dello scontro, così l’uomo, non sorpreso dalla reazione, continuò il suo discorso -  So che state aspettando con ansia i due contendenti, non è vero?
- E allora fai in fretta! Non voglio aspettare un momento in più! – si arrabbiò Misty sugli spalti, mentre la sua voce veniva coperta dal consenso della gente verso la domanda appena fatta.
- Quindi non perdiamo altro tempo… - fece un grande respiro – Avete già conosciuto ieri lui e il suo modo di combattere, avendo vinto l’onore di essere qui… Alla mia destra, lo sfidante proveniente dalla città di Biancavilla. Diamo un applauso al giovane Ash Ketchum!
Il ragazzo corse a grandi passi verso lo stadio accompagnato come al solito dal suo Pikachu, quando,  fermatosi nella sua postazione, sentì il boato della gente che lo acclamava.
- Forza Ash! Vinci per la tua mamma! – gridò la signora Ketchum convinta che il figlio potesse sentirla .
- E adesso il momento che tutti stavate aspettando! - e si schiarì la voce in modo da farsi sentire meglio - Lui ha voluto mantenere nascosta la sua identità per fare una sorpresa a tutti voi! Ma adesso è giunta l’ora di vedere il suo volto!
E tutti, sentendo quella frase, erano rimasti senza fiato.
-  Alla vostra sinistra, l’organizzatore di questa competizione, ovvero il più grande allenatore di Pokémon mai esistito… Signori e signore, il grande Mark Smith!
“Mark Smith?” pensò Deliah
- Delia… - si rivolse a lei Oak – Ma non è…
- Si, è lui… - lo interruppe la mamma di Ash – Da quanto tempo…
L’uomo avanzava lentamente verso la sua postazione, aggiustandosi i lunghi capelli neri come un vero divo del cinema, fino a quando i due si guardarono in faccia in segno di sfida.
- Vogliamo cominciare? – cercò di provocare il ragazzo.
- Ok, sono pronto… - e si strofinò il naso.
Il ragazzo rimase sorpreso da questo gesto,visto che anche lui  lo faceva spesso, quando ad un tratto una voce li fece guardare verso il centro del palco.
- Interessante! L’atmosfera si fa bollente! – disse l’arbitro – Adesso spiego brevemente le regole per tutti coloro che non hanno idea su come si svolgerà questo match!
E tutto il pubblico osservava l’uomo avviarsi verso il lato del campo di combattimento, sistemandosi all’ombra sotto un ombrellone.
- Beato lui… - si lamentava Misty, visto che nel frattempo il calore atmosferico si era alzato a causa del sole.
- In effetti potevano sistemare il pubblico al coperto! – proseguì Oak.
- Non lamentatevi sempre! – intervenne Gary – Almeno noi siamo seduti…
- Sono d’accordo! – confermò Tracey – Ash è lì in piedi sotto questi odiosi raggi… Vero, signora Ketchum?
Ma Delia non rispose.
Era troppo impegnata a guardare il terreno di gioco, ed in particolare colui che diceva di essere il più grande allenatore.
- L’incontro si svolgerà con 3 Pokémon da voi scelti e si dichiara vincitore l’allenatore che vincerà due incontri su tre. - continuò l’arbitro - Siete pronti?
L’uomo alzò in aria l’altra mano libera con sole tre dita alzate, per poi abbassarle una alla volta a mo’ di conto alla rovescia.
E, una volta concluso, la finalissima si poté finalmente inaugurare fra il calore e l’entusiasmo del pubblico.
Il giovane allenatore prese la sua Pokéball e, con un gesto di lancio, fece scendere in campo Quilava, evoluto appena prima di iniziare la lega di Sinnoh, ma quest’ultimo risultò essere troppo debole contro il “Calcioardente” del Blaziken nemico, il quale vinse la prima sfida.
- Questo è solo l’inizio… – ironizzò Mark.
Scosso dalla rabbia, Ash mandò in campo il suo Buizel, mentre, dalla sfera del suo rivale uscì Venusaur, che guardò il Pokèmon d’acqua in segno di sfida.
Gesto che ovviamente fu ricambiato.
L’allenatore di Pikachu sapeva che il suo amico era in notevole svantaggio rispetto a quel grosso portatore del fiore rosso sul dorso, tant’è che la donnola aveva difficoltà ad evitare le sue potenti e grosse “Foglielama”, nonostante si districava facilmente fra le liane del Pokémon.
- Forza figliolo! – pregava Delia sugli spalti.
 “Come posso sconfiggere Venusaur?” pensò Ash  vedendo il suo alleato affaticato “Lui è potente, grosso e… Ci siamo! Ho capito come sconfiggerlo!”
- Perché sorridi? – chiese dopo averlo guardato in faccia.
- Signor Smith… siete pronto a soccombere? – e si strofinò il naso soddisfatto.
- Non riuscirai mai a vincere! La vittoria sarà mia! – e imitò quel gesto.
Il ragazzo non rispose all’ultima affermazione, ma, ignorandolo, ordinò al suo Pokémon di farsi inseguire dal nemico, che cadde nella sua trappola: Buizel, infatti, era troppo veloce per Venusaur il quale, dopo alcuni metri, inciampò sulle sue grosse zampe cadendo pesantemente a terra.
- E adesso… Geloacquagetto! – urlò sorprendendo sia Mark, che non aveva mai sentito nulla di simile, che i suoi amici sugli spalti.
Il Pokémon d’acqua si lanciò verso il nemico avvolto fra le acque, le quali improvvisamente diventarono un unico blocco di ghiaccio che si andò a scontrare contro l’evoluzione finale di Bulbasaur.
Il resto avvenne in qualche istante: il nemico, che nel frattempo stava cercando di rialzarsi, cadde completamente a terra privo di sensi, riportando in parità il risultato.
- Ma come hai fatto? – chiese lo sfidante.
- Eppure un grande esperto come lei dovrebbe averlo capito! – sorrise con accanto il suo Pikachu festeggiante – Dovreste saperlo che Venusaur è troppo grosso e goffo per compiere movimenti veloci e per fermarsi in tempo…
“Più lo guardo e più penso che questo ragazzo non mi è nuovo…” rifletté Mark “Però, da come si comporta, ho come la sensazione che… Che sia…”.
Il 3° incontro, invece, si rivelò per Ash molto più semplice, poiché si ritrovarono faccia a faccia Pikachu e Raichu, così, ricordandosi il vecchio incontro contro Lt. Surge per la conquista della medaglia Tuono nella palestra di Arancipoli, il piccolo topo sconfisse con facilità la sua forma evoluta.
L’arbitro non riuscì in tempo a parlare che tutta la gente diede inizio agli entusiasmi non appena comparve la scritta “WINNER” sui due grandi megaschermi posti ai lati, ma ciò nonostante riuscì a comandare la fine dell’incontro, dichiarando lo sfidante di Biancavilla vincitore dell’incontro e dell’intera competizione.
Ash  era pieno di gioia e per esultare uscì dalla sue Pokéball i suoi fedeli alleati, perfino Staraptor e Snorlax, i quali però non avevano neanche visto il capo da gioco.
E trascorsero solo alcuni minuti che ai festeggiamenti si unirono anche i suoi amici, il professor Oak e Delia, che fu la prima a lodare il figlio.
- Sono orgogliosa di te! – si commosse la donna.
- Mamma…. così mi fai arrossire! – si imbarazzò il figlio, con grande gioia di Pikachu che, ai suoi piedi, stava quasi scoppiando a ridere.
- Eppure è così, Ash… – intervenne Mark sotto lo sguardo incuriosito dei presenti –Dovreste esserlo entrambi! Ed inoltre volevo complimentarmi personalmente con te: tu ed i tuoi Pokémon avete una perfetta sintonia…
- La ringrazio molto…
- E tu, Delia, lo hai cresciuto bene… - e si allontanò salutando tutti.
Queste parole lasciarono di stucco i presenti, ignorando totalmente il significato di quell’affermazione, anche se  il giovane vincitore pretese dalla mamma il senso dell’ultima frase.
- Andiamo a festeggiare a “Pokemon & Master”? – cercò di deviare il discorso - Vi cucinerò qualcosa io!
- Ancora là? – si lamentò il vecchio ricercatore – Ci siamo andati ieri…
- Siamo d’accordo, signora Ketchum… - lo ignorarono i tre ragazzi.
Senza poter controbattere, la donna si arrese, così  tutto il gruppo si avviò per la seconda volta consecutiva in pizzeria, ma Ash, che nel frattempo continuava a pensare alle parole dell’uomo, procedette a passo lento.
Perciò, vedendolo solo, Misty si avvicinò a lui, che prese l’occasione per distrarsi un po’.
- Secondo te sono il più forte allenatore del mondo?
- Ehi, Ash! Non ti montare solo perché hai vinto, anche se devo ammettere che sei migliorato dall’ultima volta che ti ho visto combattere…  - ma la ragazza lo vide ancora una volta sovrappensiero -Ma cosa ti succede? Non ti ho mai visto così…
- Non preoccuparti…
Ma quelle angosce sparirono per un poco quando, al locale, la festa prese il via e tutti si divertirono al loro modo: Gary era intento a sfogliare un quaderno di appunti assieme a suo nonno, Tracy e Misty erano impegnati a ballare, mentre Delia si era improvvisata viaggiatrice a causa dei suoi spostamenti dalla sala alla cucina.
Ash, però, era l’unico che non si divertiva.

“E tu, Delia, lo hai cresciuto bene…”

Quelle parole continuarono a ronzare nel suo cervello
Ma cosa voleva dire con ciò?
Nel frattempo Oak, stanco di sentire le opinioni del nipote, si alzò dalla sedia e fermò Delia, portandola in un posto isolato dal resto del gruppo.
- Forse faresti meglio a dirlo. Non vedi com’è pensieroso?
- Ma ho paura per lui… - e abbassò lo sguardo - E poi non voglio rovinare la festa…
- Delia… - e il suo tono, così come il suo sguardo, divenne cupo e serio.
- Ok, vado da lui.
La mamma si avvicinò al figlio avanzando con lenti passi, come se avesse paura di qualcosa,e intenta nel dirgli la verità, ma non riuscì ad avvicinarsi al figlio che immediatamente la porta del “Pokémon & Master” si aprì improvvisamente.
- Delia... lascia che sia io a raccontare al ragazzo tutta la verità!
Tutti rimasero sorpresi nel vedere il grande allenatore Mark Smith comparire davanti ai loro occhi, ma la cosa che li colpì maggiormente fu udire le sue parole.
Ed in particolare Ash non riusciva a capire cosa stava succedendo.
- Ma cosa sta succedendo? – chiese dubbioso.
- Voglio solo raccontarti la verità, Ash…
- Non avrai intenzione di dire tutto, Mark? – si intromise il professor Oak preoccupato – Non lasci che sia…
- Ho sempre saputo che un giorno saresti diventato come me, figlio mio… - lo interruppe Mark ignorando le sue parole.
- Figlio? – si sorprese il giovane allenatore.
- Ma cosa vorrà dire con quelle parole? – chiese curiosa Misty a Tracy e Gary, i quali non seppero rispondere alla domanda fatta dalla loro amica.
- Posso soddisfare io questa curiosità… – si rivolse a loro l’uomo – Io sono suo padre!
I tre lo guardarono ancora più confusi del solito, e perfino Pikachu lo stava squadrando dalla testa ai piedi, più che altro cercando qualcosa in comune con il suo padrone
- Delia era la mia compagna, e proprio come te, Ash, ho sempre desiderato diventare il più grande Pokémon Master del mondo. Ma quando tua madre è rimasta incinta, ho per un po’ rinunciato al mio sogno per starle accanto, proprio come dovrebbe fare un compagno…
- Ma poi, quando è nato Ash, te ne sei andato senza un motivo!– si interpose Delia con tono serio – E per colpa tua ho dovuto crescere da sola mio figlio…
- Allora lui è… - e dopo aver ricevuto un cenno di conferma da parte della mamma, rimase shockato - Non può essere… 
- È la verità…
Mark cercò di avvicinarsi al ragazzo, ma lui, in preda  alla confusione e alla delusione, scappò via dal ristorante, inseguito subito da Misty e Pikachu, che nella foga era precipitato a terra.
- Sarete soddisfatti, vero? – li rimproverò il vecchio ricercatore - Immaginavo la sua reazione…

 

  
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