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Autore: Rorycita    14/06/2011    3 recensioni
E se tutto cambiasse nella tua vita?
Se un solo sguardo bastasse per stravolgere la tua esistenza?
Se tutto si incasinasse per una sciocchezza?
Eppure, Sara non voleva che accadesse, lei aveva tutto ciò che voleva, il ragazzo dei suoi sogni, amici e genitori che l'adoravano.
Ma è successo, e lei non può fare a meno di quella bocca così perfetta, non può fare a meno di sentire il loro corpi vicini ,attaccati.
Non può fare a meno di lei.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CLASSWORK



La lezione continuava a scorrere, dovevo stare attenta, ma il mio cervello si rifiutava di girare i miei pensieri altrove.
 
La matita ormai era finita e, la testa incominciava a prendere la forma del banco, ma non me ne importava, era la prima volta che vedevo una ragazza così bella, o forse l’avevo già vista una ragazza del genere, ma lei, era diversa: i suoi lineamenti così delicati, i suoi occhi così belli, grandi, color ghiaccio e, perfino i suoi vestiti, scuri, ombrosi, in somma tutto di lei mi piaceva…
 
Qualcosa di fastidioso vibrò nei miei pantaloni, trascinandomi fuori dai miei pensieri, estrassi il mio cellulare, un messaggio:
 
‘Honey’
 
Ti passo a prendere tra 10 minuti! Ti amo.
 
Non gli risposi, misi il telefono in tasca e tornai hai miei pensieri..
- Si può sapere perché mi guardi da quando sono arrivata? –
- Oh, perdonami… - risposi spiazzata – dove abiti? –
- Che ti importa? – Acida!
- Perdonami, la prossima volta che ti parlerò chiederò prima il permesso –
- Senti, coniglietto rosa, a me non interessa il tuo mondo fatto di fiocchetti bianchi e rosa, e a te sicuramente non interessa il mio, quindi io non ti parlo, tu non mi parli e stop –
- Cafona – non aveva capito proprio nulla.
 
La campanella suonò, feci per alzarmi, ma restai li, aspettando che se ne andasse lei, poi mi diressi in macchina del mio ragazzo, mi sedetti e aspettai che partisse
- no dico, ciao anche a te amore – si girò lui scettico
- oh scusami ma oggi ho la testa fra le nuvole – mi staccai dal sedile e gli stampai un bacio sulle labbra
- e come mai mia signora? – Chiese sorridendo
- uhm credo per il compito di domani – e in effetti mi ero quasi convinta che era per il compito di domani
- mah… sarà -.
E partì.
 
Tornai a casa, mia madre mi accolse con sorriso a 50 denti, abbracciandomi e saltellando, mentre io rimanevo gobba, immobile con una faccia da pokerista
- cosa? – Domandai semplicemente
- partecipo a miss mamma – mi rispose con gli occhi che gli brillavano
- wow, io domani ho un compito –
- e io con chi condivido la mia felicità? Dai domani non andare a scuola, basta che oggi sei tutta per me, devo andare a fare manicu… -
- mamma, senti domani ho un compito importante, vai a condividere la gioia con la signora Giovini – La signora Giovini era una delle tante galline che frequentava mia madre e io la odiavo così tanto che la volevo sgozzare ogni volta che mi acchiappava per una guancia e me la strizzava.
- ma… oggi non c’è, è con il suo amante, sai si dice che è un super giardiniere che, oltretutto è stato scelto dal marito – incominciò mia madre quello che sarebbe stato un discorso lunghissimo – seguimi in cucina che finisco da raccontarti – girai gli occhi e salii su in camera di soppiatto e iniziai a studiare.
 
Erano le 11, per cena avevo scelto un panino da portare comodamente in camera, avevo finito da studiare, appoggiai la testa sul libro per qualche secondo e quando riaprii gli occhi erano le 6 di mattina.
Mi alzai tutta indolenzita e mi andai a lavare, per poi fare colazione e trovarmi due ore dopo a scuola, seduta a fare il compito.

 
Qualcuno fece irruzione nell’ aula e fece alzare la testa a tutti
- buon giorno, scusi per il ritardo – E la mia testa ricominciò a non capirci più nulla.
Jamie si rimise vicino a me ( anche perché era l’unico posto libero ) e, iniziò anche lei il compito.
 
Quando finii fui più che soddisfatta del mio compito e andai a consegnare, mentre Jamie  non aveva risposto a niente.
 
Mi affacciai al suo banco e iniziai a dire tutte le risposte, mentre lei scriveva senza alzare lo sguardo o degnarmi di un ringraziamento.
 
La campanella suonò mi alzai, Jamie consegno il compito e si avvicinò a me.
 
- Comunque grazie – e la sua bocca toccò la mia.



Grazie mille a coloro che hanno recendito e a coloro che hanno aggiunto la mia storia tra i preferiti/ricordate/seguite.


( Un grazie speciale a NingyoHimeDoll che mi ha fatto notare l'errore negli avvertimenti ).

Baci Moi °3°
  
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