Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
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Autore: Alessandra S    15/06/2011    4 recensioni
Lo ammiravo, non molti ragazzi avevano il fegato di scegliere ginecologia, si vergognavano.
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Credo di amarti

Dimmi di sì

 

Entrai nell'alloggio esausta, era stata una giornata terribilmente faticosa.

Buttai la borsa vicino allo specchio nell'ingresso e misi a posto il giubbotto che già iniziava ad andarmi stretto.

Alzai lo sguardo a vidi un pacchettino sul tavolo di vetro del salotto, lo sapevo che non se ne sarebbe dimenticato.

Mi avvicinai e lo presi tra le mani, il bigliettino scivolò sul tappeto e io mi chinai a raccoglierlo, quando mi rialzai avevo il fiatone ... la gravidanza si faceva sentire.

Tolsi il foglietto dalla busta e lo lessi "Buon mesiversario, ti amo, Nicholas" c'era semplicemente scritto.

Quando lo riposi nella busta notai che sul retro c'era un'altra scritta "vieni sulla veranda, non aprire il regalo" sgranai gli occhi, va bene Nicholas, arrivo.

Andai sulla veranda, quando entrai m'investì il calore di centinaia di candele, sul divanetto che dava sulla città illuminata, con una coppa di champagne in mano, stava beatamente seduto Nicholas.

Sorrisi e strinsi il piccolo pacchettino tra le mani.

Mi sedetti al suo fianco e lui mi scoccò un bacio sulla fronte posando una mano sulla mia pancia gonfia «A che mese siamo ? Ho perso il conto» «Quarto» risposi rifugiandomi tra le sue braccia.

«E da quant'è che stiamo insieme ?» feci velocemente il conto, ci eravamo messi insieme il nove di agosto e oggi era il nove gennaio, sei mesi «Sei mesi» «Sei mesi, be', sono molti» sorrisi «Si, sono molti» «Non apri il tuo regalo ?» mi chiese.

Mi rigirai il pacchettino tra le mani e guardai la carta lucida piegarsi tra le mie dita emettendo un rumore stridulo.

Strappai il pacchetto e vidi una piccola scatolina di velluto rosso uscirne.

La aprii e un meraviglioso anello ricoperto di brillanti si affacciò ai miei occhi, guardai Nick stupita, lui sorrise, abbracciò e mi chiese «Vuoi sposarmi, Elisa ? Vuoi essere mia per sempre ?».

Sentii la terra mancarmi sotto i piedi e uno strano calore diffondersi dal mio cuore.

«Sì - mormorai felice - sì, lo voglio» dissi stringendomi a lui.

 

Quella notte dormii tra le braccia del mio futuro marito, del mio principe azzurro e mi sentii volare.

La vita non mi aveva deluso.

A quindici anni, quando m'immaginavo nel futuro, mi vedevo sotto forma di una zitella acida e senza figli e invece eccomi qui, incinta e in procinto di sposarmi.

Che cosa meravigliosa, la vita, non delude, mi sembrava così florida e bella.

Non riuscii a chiudere occhio, la felicità m'illuminava la notte e io non potevo proprio dormire.

Neanche Nick ci riusciva, e mi accarezzava delicato i capelli, nessuno parlava, erano i nostri cuori che ci guidavano e loro non avevano bisogno di parole o suoni, urlavano nel silenzio.

 

 

 

 

Hey carissimi, grazie di tutto ne' (come diciamo noi a Torino).

Ma non illudetevi mica, la storia non è mica finita, mi prendo un piccolo spazietto solo per scusarmi dell'obbrobrioso capitolo che vi ho rifilato e per ringraziare Annavì che mi reputa la sua ispirazione anche se faccio schifo (ç.ç).

Quindi GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE ANNAVì.

Ok, finito

Emy McGray

   
 
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