Ok, come prima cosa
benvenuti e grazie per aver avuto la stupidissima idea di aver scelto proprio
questo libro tra tutti quelli che
c’erano nella libreria (o biblioteca, se preferite) dove vi siete recati.
Ad ogni modo ora è
un po’ tardi per tornare indietro, quindi, per favore, ora vi mettete comodi e
continuate a leggere il libro che avete fra le mani. Cosa vi costringe a farlo?
Beh, mettiamola così: se questo non vi piacerà, quando, forse, mi incontrerete
avrete davvero una buona ragione per odiarmi e contestare le mie capacità di
scrittrice.
Comunque, torniamo
al mio romanzo. E’ la storia di una ragazzina…ma tengo a precisarlo, non è uno
di quei tipici romanzetti tinti di rosa dove regnano sovrane ragazzine timide
con problemi di ragazzini, amicizie, segreti, piccole bugie e, soprattutto, una
super-mega-iper-migliore amica del cuore alla quale dire tutto, compreso il
codice fiscale.
E anche se forse
qualche componente fra quelle citate probabilmente non mancherà veniamo alla storia:
insomma, è la storia di una ragazzina, più o meno della stessa età dell’autrice
del libro, che è al di sopra di tutto ciò ed ha altri problemi a cui pensare:
come l’averle attribuito senza che lei facesse nulla di male un nome non
proprio convenzionale… oppure una famiglia adottiva che non si può proprio definire “famiglia vera e calorosa” ;
oppure ancora se vogliamo la cattiva reputazione da parte di tutto il vicinato
e, il brusco trasferimento in un’altra città che, come vedrete, le cambierà la
vita.
Tutte cose che
manderebbero in analisi per vent’anni consecutivi chiunque, ma lei no. Il
motivo?
La ragazza ha un
sogno, è s’impegnerà perché questo si realizzi.