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Autore: yako_chan    21/06/2011    4 recensioni
Liz, tredici anni, allenatrice Pokemon, vincitrice della Lega di Sinnoh, non ne può più.     
Ed è anche per questo che, volendo evitare la crisi di nervi, decide di scrivere una specie di diario su cui sfogarsi raccontando di quello che le accade in terza persona.                                 
Ciò dimostrerebbe di già quanto sia sana di mente, peccato però che ormai lo sappia mezza regione: Liz non è sana di mente!
Dal primo capitolo:
[…] Liz ricordava che, la prima volta che l’aveva conosciuto, era alla Lega Pokemon, dove lei lo aveva stracciato miseramente insieme al suo Staraptor, con un ghigno soddisfatto sulle labbra.            
Ecchecavolo, girare tutta Sinnoh come un’anima in pena era servito a qualcosa!
Genere: Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Ragazzi!!!! * abbraccia i lettori felice come una pasqua * Ho finito gli esami!!!! Sono libera!!!! * strapazza il pubblico * ( @.@ ndvoi ) Per ringraziarvi della vostra pazienza e del vostro appoggio ( incredibile!!! avete commentato perfino l’avviso!! Sono commossa *.* ) vi ho preparato una bellissima sorpresa, o almeno spero che sia così, e spero che vi piaccia. Adesso, gente, vi lascio al capitolo.
E recensite numerosi!


 

Dedico il capitolo a Lampadina ( noi due, Sam, con la lightrockshipping conquisteremo il mondo! XD ), TeddyBiBBy ( la quale difetta di fegato per colpa mia e, incredibilmente, non mi ha ancora denunciato per lo sbudellamento ), Julia28 ( il cui commento mi ha fatto sorridere quando credevo di essere preda ad una crisi di nervi ) e ad ElettroShock99 ( la cui pazienza, come quella di tutti gli altri, mi ha fatto resistere fino alla fine ).

Ragazzi, siete mitici!
 
 

 



~ Di feste e di amici
Special Duefoglie ~
 

 

 


Duefoglie era sempre stata una cittadina tranquilla.

Con il suo bel verde, con il lago poco lontano, con quel cielo azzurro, Liz, ogni volta che tornava a casa, sentiva che niente poteva andar storto.

O almeno quasi sempre.

Era successo più o meno una settimana prima quando, tornata finalmente dalla Lega che aveva orgogliosamente sconfitto, si era ritrovata nella confusione più totale.

E poi il fatto che Livio, una volta saputo che era stata lei a diventare la Campionessa, la seguisse ovunque minacciandola di multarla se non avesse accettato una sua sfida, non aiutava il suo equilibrio mentale già di per se andato.

E ogni volta chissà come, puntualmente a Liz  che, dobbiamo ricordarlo, era pacifista, veniva la strana voglia di afferrarlo per quella sua stramaledetta sciarpa verde e di strangolarlo.

Che poi, adesso che ci pensava, avrebbe veramente potuto farlo, buttando poi il cadavere in fondo a un pozzo o ad un lago, dimenticandosi in seguito dell’accaduto.

Sarebbe stato bello, oh si se sarebbe stato bello.

Sarebbe stato bello farlo anche con una certa allenatrice di sua conoscenza che, proprio in quel momento, non appena messo piede nel salone, le era saltata addosso abbracciandola come una cozza sullo scoglio.

<< Liz! Tesoro, è bello rivederti! >>

Sam, detta da lei Lampadina, tredici anni, capelli biondissimi e occhi azzurri, conosciuta a Cuoripoli durante una gara, era forse la persona più strana di tutto il pianeta.

….

No, un momento, quello era Livio.

<< Allora! >> batté le mani allegra staccandosi da lei << E’ da tanto che non ci si vede! >>

Liz la guardò un pochino perplessa << Eh già… >>

La bionda, invece  dal canto suo, aveva la faccia di una che sa a che cosa stai pensando ma che te lo chiede giusto per il gusto di farlo  << Come và? >>

Inutile dire che gli venne rifilata un'occhiataccia degna di questo nome.

Oh, splendidamente!  Sono solo perseguitata da uno stalker biondo che continua a rompermi i cosiddetti e che si crede meglio di James Bond!                                                                            
Per non parlare poi del mio adorato ciondolo che mi sono fatta fregare come una deficiente dal primo Starly di passaggio e dei miei capelli che sono quasi del tutto bruciati a causa del mio Infernape che ha una mira che fa più schifo di quella di un tacchino in calore.


<<  Potrebbe andare meglio. >> si limitò invece a dire Liz con voce atona.

Anche perché, lo sa, che se dicesse che va male, come minimo, quella pazza, festaiola com’è, la porterebbe in una discoteca ad ubriacarsi, finendo col poi bere solo lei, costringendola, oltretutto, a trascinarla fino a casa e, se lo volete sapere, non è una bella esperienza sentire Sam, ubriaca, che si mette ad un certo punto a cantare “ Quel mazzolin di fiori “.

No, decisamente no.

E non solo perché è stonata, ma anche perché una volta che inizia, non la smette più.

Ed è straziante sentirla.

<< Oh, dai, su con la vita! >> fece una voce che, in teoria, dovrebbe provenire dalla cucina << Niente facce tristi, oggi. Dopotutto siamo qui per festeggiare! >>  ed ecco che, da quella tanto malaugurata cucina ( malaugurata perché l’ultima volta c’era entrata aveva rischiato l’intossicazione alimentare e no, proprio no, sfortunatamente sua madre non era un’ottima cuoca ), esce un'altra faccia a lei famigliare.

<< Ehilà! >> disse questo agitando pericolosamente un mattarello nella mano sinistra << Già tornata? >>

Occhi ambrati, capelli neri, quella strana striscia bianca al lato del capo sinistro…

<< Non ci credo! >> Liz, ad occhi sgranati, gli puntò in faccia l’indice << El, sei veramente tu?! >>

<< No, mi sono fatto la plastica. >> alzò gli occhi al cielo facendo un passo indietro per sfuggire all’indice minaccioso puntatogli addosso << Non ci vediamo da tre anni ed è l’unica cosa che hai da dire? >>

<< Bhè, ma che ci vuoi fare? >> replicò lei sogghignando << E’ sempre così scioccante vederti! >>

<< Sese, come no. >> sbuffò il ragazzo ritirandosi di nuovo in cucina a far chissà che cosa << Sono felice anch’io di rivederti, comunque. >>

Liz, invece, rimase come ancorata sul posto.

<< Non ci credo. >> si rivolse a Sam  <<  Era lui? Proprio lui? ElettroShock? >>

Lampadina la guardò accigliata << E da quando in qua lo chiamo per intero? >>

<< Da mai! >> si riprese in fretta lei << E’ un nome troppo lungo. >>  affermò poi.

<< Solo una domanda, però. Che cosa ci fa qui? >>  vide Sam aprire bocca per rispondere ma la interruppe subito con un gesto della mano << Anzi, che ci fate voi qui? >>

<< Per festeggiare. >>  disse con ovvietà.

<< Per festeggiare >> ripeté lei.

<< Esatto! >> annuì l’altra con enfasi.

<< Ehmm..uh..ok, ma che cosa? >>

<< Che cosa? Ma mi pare ovvio! >> scosse la testa bionda << Il tuo ritorno, no? E la vittoria alla Lega. >>

<< Si, ma- >>

Non fece in tempo a completare la frase che altri due tornadi l’assalirono.

<< Sono stra-contenta di vederti! >> trillò una.

<< Io invece no. >> cinguettò amorevolmente l’atro ciclone dai capelli neri e magnetici occhi verdi  << Si stava meglio senza di te. >>

Liz la guardò di traverso << Spiritosa! >>

<< Ma se eri tu quella più emozionata! >> si intromise l’amica giocando con una ciocca rossa di capelli << Ogni cinque secondi: “ Ehi, TB, a che ora arriva Liz? “ Eri uno spettacolo! >>

Quella, inaspettatamente, fece spallucce, rivolgendole un sorriso << Ma si, forse un po’ mi sei mancata. >> disse << Ma solo un po’, non montarti la testa. >>

Anche Liz sorrise e, proprio in quel momento, dalla cucina sbucò fuori per la seconda volta El che, con una mano teneva una torta di medie dimensioni, con l’altra i piatti.

<< Finalmente, iniziavo a pensare che il forno ti avesse mangiato! >>

<< Ma quanto sei simpatica, blondie! >>

Sam gli fece la linguaccia scoppiando poi a ridere.

TB scosse la testa, esasperata, lanciando un’occhiata d’intesa a Julia, accanto a lei << Va bhè, noi andiamo a prendere i bicchieri. >>

E ci sarebbe anche riuscita se avesse avuto un equilibrio un po’ meno precario.

Infatti, incamminandosi verso la cucina, inciampò nei propri piedi, portando con se Julia, alla quale si era aggrappata e Sam, che era diventata lo sfortunato appiglio di quest’ultima.

A quel punto, Liz scoppiò a ridere senza ritegno, mentre un a dir poco allibito El rimase ad osservare la scena non sapendo se imitare l’amica o mettersi a piangere.

Bhè, non c’è che dire, con loro non potevi mai annoiarti.

Liz, in preda alle risate, scosse la testa “ Che banda di matti! “.

 

 
 
 
 
 
 
 
 




Angolo Allenatrice
 
Allora? * cammina circospetta *  Vi è piaciuto?  * silenzio in sala *  ………………..
Bhè, io spero di si, anche perché mi ci sono messa di impegno.  ( ……..Ndlettori ) ( che ho detto? Ndme ) ( non si vedeva Ndlettori ) ( ç______ç Ndme )
No dai, siamo seri, spero davvero che vi sia piaciuta, dopotutto, era questa la mia sorpresa.
E’ inutile dirvi che le descrizioni e tutto il resto li ho inventati, no?
Ho scritto questo capitolo pensando a come ringraziarvi per le vostre recensioni e per quelle ricevute dal capitolo precedente e anche perchè sarebbe stupendo se fossimo tutti nel mondo dei pokemon. Vi immaginate la strage di cervelli che faremo uniti? E, inoltre, devo dirlo, mi sono veramente sorpresa quando ho visto dei commenti per un avviso!
Spero che anche questo capitolo sia degno di attenzione.
Kisu.

P.S. Visto, El? Ti ho fatto simile a Kid! XD

 

  
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