Ciao a
tutti!! Eccomi di nuovo qui con il nuovo capitolo.. sì lo so… ci ho messo molto,
ma prometto che mi farò perdonare!! ^ ^”
Ringrazio
calorosamente tutte coloro che mi hanno recensito ma in particolare Ginny92
e Terry che mi scrivono fin dall’inizio (non che abbia scritto
molto ^_^)!
Poi, prima di
lasciarvi al capitolo, voglio augurare a tutti un buon 2006!!
Bene per ora
è tutto! Buona lettura!
Green Fan
2°
CAPITOLO
Ginny
aprì gli occhi. Si aspettava il buongiorno radioso della signora Weasley, ma
nessun buongiorno arrivò alle sue orecchie. Ad accoglierla solo il BUIO totale che
immergeva la stanza in cui si trovava.
Si
guardò intorno in cerca di una fonte di luce, ma niente… Nemmeno un raggio di
sole!
Si
tastò allora il viso in cerca di una benda invisibile che le impedisse di
vedere, ma non c’era nulla che le coprisse gli occhi.
Ginny
fu assalita dalla PAURA e sentì che un urlo le stava salendo dalla gola, ma
si sforzò di non farlo uscire. Si appoggiò sui gomiti per mettersi a sedere, ma
un tremendo mal di testa le tolse la voglia di provarci….
-Ci mancava solo questo!- pensò.
Si rimise distesa, e dalla
morbidezza di ciò che le stava sotto (di cui prima non aveva fatto caso) capì
che si trovava su di un materasso…. morbido si poteva aggiungere!
Portò lo sguardo sopra di sé,
verso quello che doveva essere il soffitto, e si mise a pensare…..
-In che posto sono capitata! Sapessi almeno chi mi ha
portata qui e perché?!-…..
-Purché questo non sia solo un brutto sogno!-
Dopo qualche minuto il suo
guardò si posò su qualcosa…una luce fioca le illuminava il viso… Si stropicciò
gli occhi e finalmente lo vide: un candelabro a tre braccia posato su quello
che presumeva, dovesse essere il cornicione di un caminetto. Ogni braccio aveva
alla sua estremità tre candele consumate per metà, ma con delle belle fiammelle
danzanti.
-Possibile che non le abbia viste prima?!- le venne da chiedersi… -Stupida ti sei fatta prendere troppo dal
panico!- aggiunse.
Si rimise seduta ignorando
le grida di dolore che le trasmetteva il cervello, l’unica cosa che le
importava in quel momento era constatare che quelle candele esistessero
davvero, e per farlo doveva mettersi in una posizione più ottimale per la
vista!
Sì… non c’erano dubbi…
Quelle erano proprio candele!
Non fornivano moltissima luce,
però per Ginny era già un grandissimo conforto; non sapeva perché ma quelle
piccole candele le davano un senso di sicurezza.
Si alzò e andò verso di
esse: il candelabro era fatto d’oro con smeraldi incastonati a elica lungo
tutta la struttura, come a formare un serpente. –Davvero splendido!- pensò tra sé. Il candelabro era posato, come
aveva intuito prima, su un caminetto…spento. La cenere ancora calda che si
trovava che si trovava al posto della legna, però, le indicava che il fuoco si
era spento da poco. Si guardò intorno nella speranza di trovare una via di uscita,
ma a parte il caminetto non vi era altro che un semplice armadio in stile
antico.
Ginny se ne tornò delusa
verso il letto e vi si buttò sopra con un gran sospiro. La curiosità e la
speranza che prima la aiutavano a non farsi prendere troppo dal panico, se ne
erano andati lasciando il posto alla paura e alla solitudine.
Affondò il viso nel cuscino
di piume d’oca e guardò con tristezza la stanza.. I suoi occhi cominciarono a
riempirsi di lacrime.
Dopo tutta la delusione che
aveva provato non trovando modo di andarsene da quel luogo lugubre e infernale,
l’unica cosa che le rimaneva da fare era piangere… Piangere quelle lacrime
trattenute anche troppo a lungo da quando era stata portata lì.
-Cosa faccio adesso?-
-Perché qui non c’è nessuno?- si chiese amaramente Ginny.
Rimase in quella posizione
per qualche minuto, con lo sguardo fisso nel buio della stanza; poi
improvvisamente, qualcosa nell’oscurità si mosse…Ginny non ci badò: non sarebbe
stata la prima volta che si sognava qualcosa!.
Il movimento però divenne
più insistente e nitido, e Ginny non poté più ignorarlo. Si tirò su e si
asciugò le lacrime con la manica della camicetta da notte e fissò tristemente
lo sguardo lì dove s’era prodotto tutto quel gioco di ombre… Ma, come già
sapeva, non vide altro che l’armadio a muro.
-Ecco, sto diventando pazza! Ho le allucinazioni!!!- si disse con
una certa riluttanza.
L’angoscia stava rinascendo
in lei e questa volta non aveva la minima intenzione di opporre resistenza. Non
sapeva più che cosa fare!
Non fece in tempo a
rimettersi supina che quel qualcosa ricominciò a muoversi, accompagnato questa
volta da un fruscio piuttosto sinistro. Ginny stava impazzendo!
-Perfetto! Non bastava la pazzia… Ora anche le prese in giro!?!- pensò furibonda. Non resistette più… Si mise
seduta e chiese: “Chi sei? Che vuoi da me?”
“Per favore chiunque tu sia
fatti vedere!” aggiunse disperata.
La sua voce echeggiò in modo
terrificante nel buio.
Rabbrividì. Non pensava che
potesse terrorizzarla tanto la sua stessa voce!
Si guardò intorno scrutando
il buio…le orecchie pronte a cogliere il più piccolo rumore…
Silenzio.
-Stupida! Cosa speravi di sentirti dire?... stai tranquilla è tutto un
brutto sogno?!? Cara mai stai impazzendo davvero!-
Sospirò e tornò a buttarsi.
“Ma guarda…la povera Ginny è terrorizzata!” disse una voce ironica.
Ginny si pietrificò. Quelle
parole l’avevano colta del tutto impreparata.
“C-chi sei? D-dove sei?”
chiese balbettando con un misto di paura ed eccitazione.
L’altro si limitò a emettere
una risata agghiacciante che fece gelare il sangue nelle vene a Ginny. Era
paralizzata dal terrore.
Aprì la bocca come per
ribattere ma oltre al sangue si erano congelate pure le parole. La richiuse
turbata.
Il misterioso personaggio
continuò soddisfatto: “Sono qui… Davanti ai
tuoi occhi!”
Ginny fissò il buio davanti
a sé, ma non vide nessuno.
“Dove? Non riesco a vederti!”
ribatté lei.
“Forse…così mi vedi
meglio” rispose allora quest’ultimo con
un certo disprezzo.
E così dicendo prese il
piccolo candelabro da sopra il caminetto e se lo portò davanti al viso. Le
piccole candele diedero a Ginny la possibilità di vedere, anche se con molta
difficoltà, colui che le stava davanti.
In verità non riusciva a
vedere moltissimo di lui: un cappuccio nero gli ricadeva sul viso fino
all’altezza della sua bocca, dalle labbra carnose, rosse e sensuali. Ginny non
aveva la minima idea di chi ci fosse sotto quel mantello scuro, ma aveva come
la sensazione di conoscerlo bene. Anche la pelle di quel bianco pallido le dava
la conferma di ciò che sentiva.
Lo fissò a lungo poi lui le
diede le spalle come se avesse capito le sue intenzioni di riconoscerlo.
Ginny gli chiese allora:
“Chi sei? Io ti conosco…”
L’altro si rivoltò di scatto
verso di lei: “Mi dispiace deluderti piccola, ma tu non hai la più pallida
idea di chi io sia!” disse in un tono
che poteva far desistere chiunque…
Ma Ginny era determinata a
scoprire chi fosse e cercò di fargli altre domande, sperando in un suo
cedimento…
L’altro cominciò a irritarsi
veramente e nel culmine di uno scatto d’ira, la afferrò per la gola: “Senti un
po’ carina… non sei
nella situazione migliore per fare domande, quindi vedi di chiudere quella fottuta boccaccia!”… così dicendo ritrasse la mano dal collo di Ginny,
e con un veloce movimento del mantello, sparì nell’oscurità.
La poveretta, con una mano a
massaggiarsi il piccolo collo bianco, cercava di riprendere fiato… Dubitava che
il livido rosso che le aveva lasciato se ne sarebbe andato tanto facilmente!...
L’aveva stretta così forte che per un momento aveva pensato che sarebbe morta
soffocata… E d’altronde era andata molto vicina dall’esserlo!...
…A parte questo però, i modi
bruschi di lui le avevano risvegliato nella mente l’immagine di una persona…. No…poteva
essere… Quello era Draco Malfoy!!
CONTINUA…
******
…E veniva portata davanti al patibolo, pronta a scontare le sue pene con
l’impiccagione…
Lo so.. Lo avete pensato!!
Imploro ancora perdono a chi ha fatto ora a completare un intero maglione
ai ferri prima di leggere la continuazione di questa ff! Ho avuto qualche
problemuccio col mio PC! ^__^ I’m
sorry!!!!!
Passando al capitolo, spero che vi sia piaciuto!!!
Confido ancora in una vostra recensione, anche se sarete incazzate nere
con me! >:(
(^ ^)”
Ringrazio sin d’ora chi avrà il buon cuore di lasciarmi un commentino!
Un Bacione!
Green Fan