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Autore: Hika86    08/03/2006    1 recensioni
nella pace di un belissimo giardino sbocciano i fiori e gli amori più meravigliosi.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Frodo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rientro in casa velocemente e mi fiondo sulle scale –Ehi Ryna!- mi chiama Moddyn
-Si dimmi- dico piano fermandomi sulle scale
-Hai preso tutto quello che ti avevo chiesto?-
-Si certo, l’ho lasciato davanti alla porta di cucina- rispondo
-E pensi di lasciarlo lì? Da quando il corridoio è diventato la nostra dispensa?- chiede un po’ seccato –E poi quando ti parlo vorrei che mi guardassi in faccia!-
-Scusami, adesso metto tutto a posto è che devo andare urgentemente in bagno- mento e continuo a salire le scale mentre lui si mette a ridere divertito. Quando arrivo in camera mi guardo allo specchio: ho gli occhi gonfi di pianto e la guancia arrossata mi duole ancora. Sospiro per non piangere. Mi metto una garza bagnata sulla guancia e dopo essermi rinfrescata scendo per mettere a posto la spesa.
Mentre sto tagliuzzando le zucchine sul tavolo di cucina Moddyn si sta occupando del pranzo e ad un tratto entra Meroim –Buongiorno famiglia- dice riponendo il cappello sul tavolo –Posso avere un bicchiere d’acqua fresca? Oggi fa molto caldo-
-Bicchiere in arrivo!- esclama mio fratello mettendoglielo davanti –Com’è che sei qui scansafatiche?- gli chiede
-Silenzio piccolo cuoco!- scherza lui –Sapessi quanto sto sudando con il caldo e sotto il sole! Ora mi rilasso un po’ poi continuo a lavorare. È già tornato Soim?-
-No, avrà avuto qualche problema. Speriamo solo sia in tempo per il pranzo-. Sono passate due settimane dalla festa, là mio fratello ha parlato con certi amici del famoso progetto della trattoria e questi hanno deciso di dargli una mano a realizzarlo, quindi da una settimana a questa parte Soim è sempre fuori per cercare di avere i permessi, il terreno e tutto quello che ci serve. –Cosa ti sei fatta alla guancia?- mi chiede Meroim
-Mi sono venuti addosso al mercato e mi sono fatta male, niente di grave comunque. Mi passerà presto- sorrido forzatamente
-Certo che in questi giorni sei davvero sfortunata! Prima non fai attenzione e passi davanti ad una cascina custodita dai cani e questi ti hanno graffiato tutte le braccia, poi un bernoccolo in fronte perchè sei scivolata davanti al pozzo del paese e ora uno scontro al mercato che ti sfregia una guancia... forse farei meglio a tenerti in casa- ragiona tra sé e sé
-No, riuscirebbe a dare una capocciata contro il tavolo, a chiudersi le dita in un cassetto o a ruzzolare giù dalle scale- ridacchia Moddyn. Non ho la forza per replicare alla sua presa in giro, la mia mente è altrove –Ehi Ryna- dice Meroim –Ma sei sicura di star bene?-
-No, in effetti non sono nel pieno delle mie forze, ma non è niente di grave- rispondo abbozzando l’ennesimo falso sorriso
-Capita a tutti un periodo nero- mi consola –Vedrai che passerà-
-Se prima non ti fai ammazzare da una gallina impazzita- scherza l’altro
-Moddyn stai zitto!- lo rimprovera –Ora torno al lavoro, vedete di darvi da fare voi due capito? Forza con quelle zucchine!- e dopo avermi incitato esce velocemente.
Rimaniamo un po’ in silenzio poi Moddyn mi chiede se ho preso sul serio ciò che ha detto e mi spiega che le sue sono solo battute. Lo tranquillizzo e finito il mio lavoro torno in camera, ma non faccio nemmeno in tempo a buttarmi sul letto che mi chiamano di nuovo di sotto. Scendo e fuori casa c’è Colyan che è venuta a trovarmi. Le parole delle persone che mi parlano passano nelle mie orecchie come acqua sul letto di un fiume, senza lasciar traccia, solo un vago ricordo del loro passaggio –Mi ascolti o no?!- sbraita d’un tratto la mia amica –Ma insomma! Sono venuta fin qui apposta per te e tu mi ricambi guardandomi con l’occhio a palle dandomi tutta l’impressione che ciò che ti dico entra da una parte ma esce dall’altra-
-Scusa Coly, è che non sto molto bene-
-Non l’avevo notato- dice sarcastica –Vabbè ascoltami giusto due secondi va bene?
Avevamo pensato di fare un picnic tra di noi: io, te, Pipino, Merry, Frodo, Sam, Rosie e gli altri che abbiamo conosciuto alla festa. Sei libera domani?-. Sospiro e poi guardo la mia amica –Secondo il mio modesto parere non sarebbe nemmeno il caso di chiedermelo-
-Cioè vieni di sicuro?- mi chiede
-Certo che no!- cerco di alzare la voce, ma alle mie orecchie ogni rumore mi giunge ovattato e ho la sensazione che dalla mia gola non escano nemmeno dei suoni –Ti ho appena detto che sto male, non mi sono fatta vedere per giorni! Secondo te sono dell’umore e del fisico giusto per fare una scampagnata?!-
-Ma io credevo che tu fossi giù di morale perchè Frodo ti aveva lasciata- si giustifica. La sua frase mi irrita terribilmente –Ma che razza di viaggi ti fai tu con l’immaginazione? Vattene, non voglio vedere nessuno!- detto questo le chiudo la porta in faccia
-Va bene signorina! Oggi non è dell’umore adatto, ma mi ringrazierà un giorno perchè dirò che vieni lo stesso!- mi urla mentre si allontana. Mi rifugio in camera mia. Mi fa male la testa, tutta colpa di quella botta... se ci penso bene mi rendo conto che la pietra che mi ha fatto questo bernoccolo era davvero dura; lì per lì non ci avevo fatto nemmeno caso tanto il colpo mi aveva rintontito!
Sono due settimane che non vedo più Frodo e sempre sue settimane che ho paura di uscire di casa... se dovessi incontrarle e se loro mi facessero qualcos’altro? Non sarebbe più una cosa normale che io continui a farmi male e i miei fratelli si preoccuperebbero.
Questa mattina il cielo è un poco rannuvolato, la luce del sole va e viene nascosta dietro a piccole nuvole grigie. Sono nella soffitta della nostra stalla, qui tra il fieno raccolto abbiamo ritagliato uno spazio dove teniamo tutte le cose vecchie che non usiamo più ma che non vogliamo buttare: presto sarà il compleanno del padrone della Locanda del Drago Verde e ricordo che anni fa Meroim aveva preso delle lastre di legno perchè gli era saltato in mente di fare l’insegna della nostra cascina, ma poi aveva abbandonato il progetto perchè aveva altro da fare. Se riuscissi ad impratichirmi un attimino con l’intaglio potrei farne una per lui: una targhetta di buon compleanno. Non è un’idea grandiosa, ma è tutto quello che posso fargli.
-Ryna! Cosa fai lassù, scendi che ho bisogno di te!- Soim mi chiama e lo raggiungo –Il pony non sta bene, ha bisogno di acqua ed è finita, dovresti andare a prenderne un secchio al pozzo sulla strada... senza farti male- aggiunge ironico. La mia preoccupazione per il pony viene accantonata dal terrore di andare al pozzo –No, non ci voglio andare!- dico come isterica
-Ehi, ehi! Calmati va bene? È solo un pozzo, mica cadrai tutte le volte che ti ci avvicini!- ma vedendo che non cedo sospira –Il cielo si sta aprendo, magari puoi andare al fiume e prenderla direttamente da lì-. Gli sorrido leggermente e sospiro uscendo di casa con il secchio in mano. Almeno al fiume è più sicuro e ci posso andare tranquillamente in pigiama.
Arrivo finalmente al fiume e dopo aver riempito il secchio mi stendo nel prato e chiudo gli occhi. C’è del vento freddo che mi fa rabbrividire, la tunica bianca che mi fa da pigiama è molto leggera, ma in questo momento ho così tanto bisogno di rilassarmi che non voglio alzarmi.
Non so perchè, ma la prima cosa a cui penso appena mi rilasso è proprio Frodo e pensare a lui mi fa battere il cuore forte, forte. Mi sento un idiota perchè mi sento elettrizzata al solo pensarlo, però credo sia normale se si è innamorati.
Se penso a quello che mi piace di lui non posso fare a meno di rispondermi “tutto!”: il suo carattere è mite, allegro e gentile, il suo modo di fare molto elegante, ma naturale. Ogni volta che credo di sentire la sua voce mi emoziono così tanto che mi irrigidisco e devo aspettare due o tre secondi prima di trovare il coraggio di girarmi. Un’altra cosa che mi lascia senza parole è quando mi guarda: non solo mi emoziona il fatto che LUI mi stia osservando, ma guardarlo a mia volta mi lascia in estasi perchè ha degli occhi stupendi e al suo confronto mi sento piccola e debole. Farei qualsiasi cosa pur di fargli una buona impressione: battute di spirito, uscite geniali, parlata normale almeno! Invece ogni volta faccio la figura della musona che non dice mai niente di più del dovuto oppure dell’imbranata che, incantata come sono a guardarlo, ride in ritardo delle battute (e non le capisco nemmeno bene perchè non stavo ascoltando) e sembra persa fra le nuvole, altrove invece che in quel posto. Pensare a tutto ciò mi fa vergognare da matti... che cosa penserà di me? Come sono io ai suoi occhi?
Una tipa strana un po’ chiusa e svampita o una giovane timida e innamorata? Non so bene quale delle due preferirei, se sapesse dei miei sentimenti e non ricambiasse potrebbe rovinarsi anche quel poco di amicizia che c’è tra noi. Del resto non posso dire di essere proprio sua amica, alcune mattine è venuto alla fattoria a prendere qualcosa, ma non mi risulta che abbia chiesto di me...
I miei pensieri sono bruscamente interrotti perchè d’un tratto sento che mi cade addosso dell’acqua, di scatto mi metto a sedere e apro gli occhi. È vero! Sono completamente bagnata!
Mi alzo in piedi cercando di strizzarmi la tunica –Accidenti, ma cos’è successo?- il rumore del secchio vuoto che viene mosso mi fa voltare. Davanti a me c’è Rowan, con il volto scuro e il secchio in mano, ovviamente vuoto –Che cosa ci fai qui?- le chiedo a bassa voce
-Facevo un giro, poi ti ho visto e non ho saputo resistere alla tentazione di buttarti tutto addosso- non dico nulla, sono sopraffatta dalla sua gelosia –Vedo che quel graffio è piuttosto profondo-
-Hai delle buone unghie- le dico piano mentre dalla mia guancia si stacca la garza zuppa d’acqua –Smettila, per favore smettila- le dico a voce un po’ più alta. Sto perdendo la pazienza, non ce la faccio più ad essere maltrattata da lei –Allora tu smettila di cercare di rubare a Ysaeka quello che le piace! Tu non sai quanto sta soffrendo per colpa tua, tu non lo sai! Ti odio hai capito?!
Sei un mostro! Ti odio!-
-Ma io non ho fatto...- non riesco a finire la frase perchè mi tira addosso il secchio. Mi riparo il viso con le braccia, ma quando le riabbasso ho giusto il tempo di vedere che Rowan si è avvicinata, perchè mi spintona e cado nel fiume.
Dopo la caduta stringo gli occhi a più non posso perchè non solo ho dato una fortissima botta sul letto del corso d’acqua, ma cadendo devo anche aver sbattuto la caviglia su qualche sasso e mi fa malissimo. Quando li riapro Rowan è già fuggita, non solo perchè non voleva rimanere lì a lungo ma perchè ha anche iniziato a piovere... se avessi fatto come Soim aveva detto e fossi tornata subito a casa, non sarebbe successo nulla di tutto ciò.
Mi trascino pian piano verso la sponda e mi aggrappo alle rocce sulla riva, ma per risalire dovrei almeno tirarmi in piedi, le rocce non sono alte mi arrivano alla vita, ce la potrei fare... ma mi fa troppo male il piede. Posso solo stringere la roccia, il fiume non ha una corrente forte, nelle stagioni calde poi si abbassa molto il suo livello.

Riapro gli occhi. Davanti a me c’è del fuoco... del fuoco dentro un camino. Io invece sono stesa a terra... davanti al camino. Alzo la testa per guardarmi intorno. Sono stesa davanti al camino, su un tappeto avvolta in un coperta. Fuori dalla finestra vedo un lampo illuminare tutto e posso sentire il rumore delle gocce sul vetro. Mi alzo a sedere, mi fa male la caviglia e toccandomela noto che è ben fasciata. Il mio pigiama è appeso sulla mensola del camino per farlo asciugare e io indosso una camicia che per me è grande, ma non abbastanza per coprirmi bene.
Guardo la stanza che non mi pare di conoscere, quindi non sono a casa e nemmeno a casa di qualcuno che conosco. Mi prende un po’ di sconforto e sento che sto per mettermi a piangere, ma una voce interrompe la mia tristezza –Ti sei svegliata per fortuna!- mi volto leggermente per vedere Rosie che si avvicina e si china su di me –Come ti senti?- mi chiede preoccupata. La guardo senza riuscire a rispondere subito –Male- le dico
-Si scusa, che domanda sciocca. È che sono ancora spaventata. Quando ti ho visto accasciata lungo le rive del fiume credevo che fossi morta! Mamma mia... per fortuna eri solo svenuta o addormentata-
-E’ casa tua questa?-. Ride allegramente poi risponde –Certo che no, magari! Comunque sono felice di vedere che sei ancora intera nonostante la caviglia. Spero che Sam te l’abbia fasciata bene-
-Si, è casa di Sam questa?- chiedo allora
-Come sta? Oh si è svegliata!- Sam appare sulla porta della sala –Venite a vedere- lancia un urlo nella stanza dalla quale veniva –Si è svegliata!-. Di fianco a lui appare Frodo.
Sono indecisa se credere di essere ancora viva o se sono finita in paradiso con un angelo che gli somiglia. Rosie mi abbraccia –Adesso riposati Ryna, passerò io da casa tua per dire che sei qui e stai bene o comunque ci sei ancora-
-In effetti saranno preoccupati- riflette Sam
-Non vi scomodate, ci vado io a casa sua. Mi conoscono bene e saprò rassicurarli dicendo che è a casa mia- dice velocemente Frodo
-Oh no, grazie mille, ma tu devi rimanere qui per curarti di lei. Mi sembra che tu sia ancora schoccata- mi dice ridacchiando leggermente la mia amica, poi si alza e lei e Sam escono dopo averci salutato.
Quindi sono a casa di Frodo... a casa... di Frodo... mi sento osì tanto spaesata che non riesco nemmeno a rendemene conto. Si avvicina e si piega su di me –Ehi! Mi sembri un po’ impaurita- mi posa una mano sulla testa –Sei a casa mia, non devi preoccuparti. Ora sei al sicuro e devi fare come se fossi a casa tua va bene?-.
La sua voce, che suona sempre così dolce, come una musica che culla le mie orecchie, ora mi suona lontana. Eco di qualcosa che ancora non voglio realizzare.
Quanto sono rimasta in quel fiume? Tanto tempo credo, ho vaghi ricordi annebbiati dell’acqua grigia del fiume che scorre sotto la pioggia torrenziale. Ora ricordo di aver faticato molto per tenermi aggrappata alla roccia perchè con la pioggia era diventata tutta scivolosa e io non volevo staccarmene anche se il fiume non mi avrebbe certo portato via.
Poi mi ricordo di aver alzato lo sguardo, non so per quale segnale, e di aver visto il viso preoccupato di Sam davanti a me e le sue mani che mi prendevano e mi sollevavano. Dietro di lui Rosie sembrava piangesse. Poi non ricordo più nulla perchè ero diventata così stanca che nel momento in cui non dovevo più sforzarmi di stare aggrappata alla roccia avevo lasciato andare tutto quanto e i miei occhi si erano chiusi.
Rowan mi aveva picchiato di nuovo... “Sta soffrendo per colpa tua... sei un mostro... ti odio!” ma io cos’avevo fatto di male per meritarmi quello?
I miei sentimenti sono così pericolosi? È una così grande colpa amare qualcuno? E allora perchè Rosie non ha di questi problemi?
Perchè devo sopportare tutto questo? E soprattutto devo tenermi tutta la sofferenza che mi provoca dentro di me... senza poter dire niente a nessuno. Le mie amiche e i miei fratelli si aizzerebbero contro quelle tre, ma quel punto tutti verrebbero a sapere dei miei sentimenti e io non voglio... che figura poi se l’avessero vinta, ma Frodo non mi amasse...!
-Ehi! Mi senti!- la voce di Frodo ritorna alle mie orecchie più forte che mai. Mi volto a guardarlo smarrita, poi piego il capo in segno di risposta affermativa –Accidenti quanta acqua! Buona sera Frodo! Per fortuna che sei in casa, mamma mia! Ero fuori e ha cominciato questo diluvio. Tutto bene?-
-Bilbo... Rosie e Sam hanno trovato quest’amica svenuta nel fiume e l’hanno portata qui. È la minore dei Rumbe- spiega Frodo
-Oddio! Han fatto bene a portarla qui allora! Poverina!- appoggia il mantello nell’atrio ad asciugare e si avvicina –Sembra molto spaventata, posso capirla. Se volete vi preparo un poco di the-
-Si zio, grazie. Ah! Volevo dirti che è probabile che rimanga qui uno o due giorni perchè si è fatta male alla caviglia-
-Va bene, va bene! Non c’è problema per me, qualcuno in più che riempie quest’enorme casa non può che farmi piacere!- e sparisce, verso la cucina probabilmente.
Frodo di volta verso di me e mi sorride tutto contento –Ora puoi stare tranquilla che per qualche giorno non avrai nulla da fare e potrai riposarti- conclude. Non riesco a dirgli ancora nulla, lo guardo un po’ più rilassata –Non devi preoccuparti- mi dice poi accarezzandomi la testa.
Chiudo gli occhi per assaporare il più possibile questo contatto meraviglioso, per sentire la sua mano correre sui miei capelli, per rendermi veramente conto che la sua mano mi sta toccando.
È meraviglioso non solo perchè è lui, ma perchè ultimamente i contatti che ho avuto non sono stati proprio piacevoli.
Poco dopo suo zio ci chiama per bere il the –Metti un braccio sulla mia spalla- mi dice Frodo –Però tieniti addosso la coperta- precisa. Così mi aiuta a camminare fino in cucina che per fortuna è proprio la stanza accanto come avevo immaginato. Ci sediamo davanti alle tazze già piene –Se poi ne volete ancora ne è rimasto un po’ nella teiera, mentre i biscotti sono in quella scatola. Io vado a riposarmi e soprattutto a cambiarmi d’abito- dice indicandosi le spalle dove la giacca è bagnata.
Rimaniamo da soli, in silenzio. Mi ha fatto accomodare sulla panca contro il muro mentre lui è seduto di fronte a me, su uno sgabello.
Mi chino sulla tazza di modo da poter guardare bene il liquido caldo e scuro e sentire il vapore sotto il mio naso che è un po’ freddo. Le mani le metto intorno alla tazza per riscaldare anche loro –Grazie- gli dico poi. Sembra spaventato al sentirmi parlare infatti mi guarda un po’ stranito, poi mi sorride –Di nulla, ma non devi ringraziare me. È stata Rosie a vederti al fiume e a chiamare Sam che ti ha portato fino a qui con il carro. Io ti sto solo ospitando- accetto in silenzio quello che mi ha detto, ma vorrei tanto ringraziarlo per esistere e per essere qui con me.
Dopo aver bevuto un po’ del contenuto della mia tazza mi sento meglio e già riesco a rendermi conto della situazione...
Avrei preferito continuare a sentirmi male. La mia situazione è una delle più terribili, peggio che stare a mollo nel fiume durante un temporale!
Sono a casa di Frodo, invalida e schoccata, quasi nuda (almeno un paio di pantaloni potevano darmeli) e sola con lui, dopo che ha avuto verso di me un gesto di tenerezza così grandioso come delle carezze! Dal mio punto di vista non potrei star meglio, ma dal punto di vista di Rowan sono prossima allo sbudellamento da parte di tutte e tre le ochette che sono innamorate di Frodo!
Quando verranno a sapere di tutto questo si infurieranno come lupi... che cosa potrebbero farmi accecate dalla gelosia? Uccidermi? No... non credo che arriverebbero a tanto, però ho troppa paura, vorrei morire. Vorrei fuggire lontano perchè non mi possano mai trovare.
Scosto la mia tazza di the, per non piangerci dentro, e qualche lacrima cade silenziosa sul tavolo. Aiuto! Il panico si è impossessato di me: mi faccio quasi ribrezzo! Perchè devo essere così vigliacca e piagnucolona? Perchè non ho anch’io il coraggio di affrontare a testa alta chi mi maltratta?
Frodo ha probabilmente notato le mie lacrime –Ryna- sussurra mentre si alza per sedersi di fianco a me sulla panca
-Voglio sparire- mi sfuggono queste parole tra i singhiozzi ormai incontrollabili –Voglio morire-
-Smettila... non dire così- cerca di consolarmi. Sento le sue braccia... si, mi ha abbracciato e mi stringe a sé. Non mi oppongo... come potrei?
Mi sento quasi un verme: approfittare della potenza delle lacrime femminili per poter essere abbracciata da lui... è davvero questo?
No... ho paura davvero, ma ciò che mi fa piangere è il ricordo dell’impeto e della rabbia con i quali Rowan mi ha più volte aggredito e che questa volta l’hanno spinta a ferirmi più o meno gravemente.
Si abbracciami per favore... questa è l’unica consolazione che posso concedermi ora... e mai più.
Mi stringo a lui e appoggio il viso tra il suo collo e la sua spalla. Aaah... quante volte ho sognato di trovarmi così insieme a te? Quante volte ho desiderato sentire le tue braccia che mi stringono la vita?
Il tuo profumo mi riempie i polmoni, il calore del tuo corpo mi fa stare subito meglio... ti amo, ti amo! Ti amo da sentirmi scoppiare il cuore...
Vorrei dirtelo ad alta voce per sottolineare che non sto mentendo, ma potrei urlarlo per farlo sapere a tutto il mondo di modo che tu non possa far finta di non averlo sentito... e perchè non sussurrarlo per far si che rimanga un segreto tra me e te?
Il cuore mi batte all’impazzata, i mie problemi ormai sono lontani. Non riesco a pensare a nient’altro che a te. Forse hai sussurrato qualcosa, ma non ti ho sentito perchè ormai sono persa nelle mille piacevoli sensazioni che la tua sola presenza mi fa provare.

_________
uffi... sembra che la ff non piaccia molto ç_ç lo sapevo che Frodo non è popolarissimo come Legolas o Aragorn... ma mi ero scocciata delle ff solo su quei due. Sigh... almeno una che apprezza l'eroe della storia (e del libro) c'è...

  
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