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Autore: Leemoon MewSisters    12/03/2006    13 recensioni
Sono passate un paio di settimane dalla battaglia finale, ma i nostri tre alieni non si sono ancora levati di torno perché hanno avuto un piccolo problema tecnico… Ma ve lo spiegherà meglio Kisshu! (Io cosa? E che ne so??? O_O NdKisshu) Non sapendo come ammazzare il tempo, l’alieno dagli occhioni dorati avrà la brillante idea di mantenere la promessa fatta ad Ichigo, ovvero di rapirla! E ci riuscirà… FANFIC SPERIMENTALE... spero vi piaccia! Buona lettura!
-By MewLeemoon-
Genere: Triste, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'A Game of Us'
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15.Capitolo 7 - Alta Tensione - By Ichigo

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Ehi, ma... nessuno ha risp alla mia domanda sul rating??? T___T sigh... insensibili lettori...

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Intro al Capitolo: Adoro questo capitolo!!!! Mi fa morire dal ridere… e anche qualcos’altro!!!! AH! Il titolo non ha niente a che fare con il ciclo di film che dà la Mediaset nelle sere d'estate... -_-"

*** 7. Alta Tensione ***
~ * ~
By Ichigo

To the soul's desires
The body listens
What the flesh requires
Keeps the heart imprisoned
 
What the spirit seeks
The mind will follow
When the body speaks
All else is hollow...

Al desiderio dell’anima
Da ascolto il corpo
Quello che la carne chiede
Tiene in cuore imprigionato
 
Quello che lo spirito cerca
La mente segue
Quando il corpo parla
Tutto il resto non ha importanza...

(When the Body Speaks – Depeche Mode)



Ichigo constatò che doveva essere passato parecchio tempo. Guardò il suo orologio: si era fermato attorno alle 11,20 e il quadrante aveva una brutta rigatura. Probabilmente aveva sbattuto per terra la sera prima.
Sospirò.
Ora si sentiva molto più tranquilla, come se l’enorme macigno che si sentiva addosso si fosse finalmente disciolto…
 
Lei e Kisshu erano ancora sdraiati vicini tra l’erba.
Non era mai stata né così tanto tempo né così vicina ad un ragazzo… nemmeno con Aoyama-Kun. (*)
Ad eccezione delle notte precedente, ovviamente. Allora loro due avevano addirittura dormito insieme…
Ma Ichigo non si ricordava un bel niente e non era nemmeno tanto sicura che fosse accaduto davvero…
 
E poi perché tutte quelle cose dovevano succederle con… lui???
 
(Forse perché è l’unico che si da una mossa? -_- NdMe)
 
Si girò un po’ per guardarlo di nuovo. Stava fissando con poco interesse un punto nel cielo in cui Ichigo non scorse nulla di rilevante.
 
Chissà a che sta pensando…
 
Non avrebbe mai creduto che si sarebbe ritrovata a sfogarsi a quel modo proprio con lui.
Immaginava che sarebbe successo prima o poi, ma era sicura che ad ascoltarla sarebbe stata una delle sue amiche. Magari Retasu che era sempre così gentile, o Zakuro, che riusciva sempre a darle coraggio.
Sicuramente non si sarebbe potuta sfogare con Aoyama-Kun parlandogli di quella terribile esperienza…
 
Forse è per questo che me la sono tenuta dentro fino ad adesso?
 
Ma con Kisshu, no, non lo avrebbe mai immaginato! E lui si era anche messo a consolarla! Chi avrebbe detto che era in grado di fare una cosa simile?
In effetti, dovette ammettere che non lo conosceva per davvero.
Si erano sempre visti solo per pochi minuti di fila e ogni volta combattendo, come nemici.
Persino Ichigo, che era sempre stata convinta che in ogni persona ci fosse qualcosa di buono da far venire allo scoperto, su di lui si era arresa quasi subito.
 
Quando non sembrava fuori di testa, si comportava sempre come un maledetto bastardo…
E la trattava come un oggetto di sua proprietà…
 
Forse aveva parlato troppo presto?
 
Infondo, lo aveva visto arrossire, lo aveva visto piangere, aveva visto la sua espressione tranquilla mentre dormiva, lo aveva visto abbracciarla…
Sembrava così… umano, come qualsiasi ragazzo carino che aveva conosciuto…
 
Fissò nuovamente quella cicatrice sulla pancia del giovane alieno.
In un anno di combattimenti, lei non ne aveva riportata nemmeno una. La sua pelle era diventata elastica come quella di un felino e gli innumerevoli graffietti ed escoriazioni che si era fatta si rimarginavano a meraviglia senza lasciare traccia che per un paio di giorni.
 
Titubante, allungò la mano e la sfiorò delicatamente con la punta delle dita.
Dava una strana sensazione in confronto alla pelle sottile dell’addome…
La seguì fino alle costole, dove terminava.
 
Sapeva per certo che ne aveva un’altra, sul petto, che gli aveva inferto il Cavaliere Blu. Voleva sentire anche quella.
Scorse le dita sotto la stoffa morbida della sua maglia finché non la trovò.
Doveva essere stato un taglio meno netto… era più grande e irregolare. Saliva fino alla clavicola e su per…
 
Kisshu le bloccò la mano stringendogliela e la sfilò da sotto la maglia.
 
“Ma che accidenti fai? Tocchi?” le domandò l’alieno, con un sopracciglio sollevato.
 
Ichigo realizzò improvvisamente la gravità di quello che aveva fatto, così… soprappensiero.
“NO NO NO NO NO NO NO!!!!” strillò.
Arrossì violentemente farfugliando cose senza senso.
“Scusa! Io non volevo… mi dispiace mi dispiace”
SonoUnIdiota SonoUnIdiota SonoUnIdiota SonoUnIdiota SonoUnIdiota
 
“Mi dispiace… io-io ero curiosa… non volevo… non volevo…”
SonoUnIdiota SonoUnIdiota SonoUnIdiota SonoUnIdiota SonoUnIdiota  
 
“Eri… curiosa?” domandò lui con un’espressione tra il perplesso e il divertito.
 
“Sì, cioè… No! Cioè… Non farti strane idee!” sbottò.
 
Lui le lasciò la mano, scocciato. “Beh, lascia perdere! Non sei capace, sei fastidiosa!” le disse.
 
No… LuiE’UnIdiota LuiE’UnIdiota LuiE’UnIdiota LuiE’UnIdiota LuiE’UnIdiota LuiE’UnIdiota
 
Ichigo si voltò dall’altra parte dandogli le spalle e si coprì il viso con le mani per l’imbarazzo.
Accidenti… ma come mi è saltato in mente…
ma che diamine mi è preso…
Kami-sama che vergogna….
Che vergogna… >//////////<

 
A quel punto, Kisshu prese a ridere di gusto, con quella sua risatina che le dava sui nervi.
 
“Non ridere! Non c’è niente da ridere! E’ una cosa tragica!” strillò lei senza voltarsi.
 
Dopo qualche secondo se lo ritrovò sopra la sua spalla che la osservava divertito, accoccolato sui gomiti.
“Hai ragione, è una tragedia!” le disse.
La rossa si tolse le mani dal viso per guardarlo frastornata.
“Ma se vuoi…” aggiunse, abbassando la voce. “Ti insegno io…”
Le sfiorò la spalla con un bacio.
 
Ora mi viene un infarto…
 
Fu l’ultima cosa che pensò Ichigo prima che il suo cervellino smettesse definitivamente di funzionare.
Kisshu la fissò a lungo con quei suoi due indescrivibili occhi color oro, mentre la luce si rifletteva dentro le sue pupille, facendole luccicare di azzurro nell’ombra e ipnotizzando gli istinti felini della ragazza.
Quindi, premendola per la spalla, la voltò completamente verso di lui.
 
Si avvicinò per baciarla.
 
Ma quando fu a pochi centimetri dal suo viso, si fermò.
 
…e adesso che fa???
 
Lo vide passarsi l’indice dalle sue labbra sottili alle sue, accarezzandogliele… poi iniziò lentamente a scendere, scorrendo tutto il profilo del suo corpo, lungo il collo, tra i seni, lungo la pancia… indugiando un po’ sul bordo dei pantaloni…
Ichigo avvertì un fremito lungo la schiena…
Poi lui posò piano le labbra sulle sue per quelli che probabilmente furono i secondi più lunghi della vita delle ragazza…
 
“Ah, questa poi!” esclamò lui scostandosi e osservandola incuriosito.
 
Ichigo sentiva solo il suo cuore martellarle nella testa e non credette di aver capito molto bene.
 
Lui si fece una risatina. “Ti sei emozionata così tanto?” domandò divertito.
 
“Uh? Cosa?” sillabò Ichigo, riemergendo lentamente dal suo stato catatonico.
 
“Se non ricordo male, ti succede quando ti emozioni…”
 
“EH? Ma di che accidenti stai parlando?”.
Poi, con improvviso terrore, si portò le mani alla testa.
Le sue dita tremolanti frugarono tra i capelli finché non toccarono qualcosa di soffice e ricoperto di pelo…
Ichigo deglutì.
 
“Le… l-le… o-ore-orecchie…??? Le o-orec-orecchie da g-gatto?”
Il colore del suo viso passò dal rosso pomodoro qual era ad un bianco cadaverico.
 
Al limite del suo campo visivo scorse una coda nera ornata da un grosso fiocco rosa agitarsi nervosamente al suo fianco.
 
“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!!!”
Ichigo lanciò un urlo sovraumano e in un solo scatto balzò in pieni coprendosi furiosamente la testa con le braccia.
 
“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHH!!!!”
Urlò di nuovo, iniziando a correre in tondo come una pazza furiosa.
 
“TU!” sbraitò quindi, puntando un dito contro Kisshu, che la guardava a bocca aperta ancora accoccolato per terra. “COME HAI POTUTO?”
“QUESTO non doveva più succedere!!!! Hai capito? QUESTO non doveva più succedere!!!!!” farfugliò mentre con l’altro braccio cercava disperatamente di coprirsi entrambe le orecchie.
“Con Aoyama-Kun non era più successo! Invece con te, bastardo! COME HAI POTUTO???”
 
L’alieno si prese il mento tra le dita con aria pensierosa.
“Ah, con Aoyama-Kun non succedeva più” disse, facendole il verso.
 
“ESATTO! NIENTE più orecchie, NIENTE coda, NIENTE di NIENTE!!!” Ansimò Ichigo tremando di rabbia.
 
“Capisco… Niente di niente” mormorò Kisshu. “Qualcosa vorrà pur dire…” aggiunse con un sorriso soddisfatto.
 
“CHE HAI DA SORRIDERE A QUEL MODO?”
Poi, improvvisamente, le rotelline del cervello di Ichigo ripresero a funzionare e la ragazza fece 1 + 1…
Con Aoyama-Kun non era più successo! Invece con te…
Invece con te…
Con te…

L’eco delle sue parole risuonava sinistro nella sua testa… -_-“
 
Ichigo rimase imbambolata con la bocca aperta a fissare un punto nel vuoto, con la mente che ripeteva meccanicamente le stesse parole come un registratore inceppato, finché Kisshu non si alzò e ridacchiando le diede un paio di colpetti sulla testa. “Sei proprio geniale Ko-Neko-Chan, quando ti impegni!” le disse.
 
“Ma ora mi sono stancato di stare qua, vai a riprenderti la tua roba che ce ne andiamo!” aggiunse sbrigativamente l’alieno.
 
Ichigo ci mise un po’ a riaversi da quella traumatica rivelazione e si incamminò lentamente su per il fiumiciattolo.
Kami-sama… cos’ho detto!
Trovò l’albero a cui aveva appeso i suoi vestiti e dopo aver constatato che fossero asciutti li tirò giù dai rami e si infilò dietro alcune grosse rocce per cambiarsi.
Come è possibile… deve esserci un’altra spiegazione…
Mentre sfilava i pantaloni si accorse di avere qualcosa di pesante in tasca.
Ma che…? Ah! Il cellulare!
Prese il piccolo congegno elettronico in mano per posarlo un attimo su un sasso, in modo che non le cadesse di nuovo in terra mentre si vestiva.
 
Il cellulare…
Lo fissò come se dovesse dirle qualcosa…
Qualcosa di importante…
 
“ACCIDENTI! Ma perché non ci ho pensato! Che idiota deficiente cretina che sono!” urlò Ichigo in preda all’emozione.
Sono sulla Terra ora!
Afferrò il cellulare tremando per il nervosismo e premette il primo tasto per la chiamata rapida che le capitò sotto il dito.
Il cellulare era muto.
Funzionerà? Non sono in Giappone qui…
Dopo molti secondi iniziò a squillare.
Ti prego ti prego ti prego! Rispondi! Ichigo era terrorizzata all’idea che Kisshu potesse scoprirla proprio in quel momento…
Si guardò ansiosamente attorno.
Rispondi!!!
 
“Hello?” fece una voce metallica dentro il cellulare. Era Shirogane.
“Ryou! Ryou sei tu menomale!” disse Ichigo agitatissima, cercando di parlare il più piano possibile.
“Ichigo? Ma dove diamine sei? Ti stiamo cercando da ieri! Eravamo tutti preoccupatissimi! I tuoi hanno chiamato la polizia e…”
“Ryou sta zitto maledizione! Non so dove sono! Sono stata rapita da Kiss…”
Ichigo chiuse di scatto il cellulare e lo nascose dietro la schiena. Aveva sentito qualcosa muoversi tra gli alberi.
Aspettò alcuni interminabili secondi cercando di scorgere la fonte dei rumori ma non vide nulla.
Sta calma, sta calma Ichigo… forse non era lui…
Proprio mentre il suo cuore iniziava a normalizzare i battiti, lo squillo acuto del suo cellulare le martellò i timpani.
“Shirogane! IDIOTA! Ma che fai!?” inveì la ragazza spegnendo velocemente il cellulare e infilandoselo in tasca.
Finì rapidamente di vestirsi e tornò da Kisshu, cercando di assumere l’aria più tranquilla che le fosse possibile in quel momento.

 
***

 
Lo trovò dove lo aveva lasciato. Aveva spento il fuoco e si stava spazzando via l’erba dai vestiti.
 
“E-eccomi… andiamo!” fece Ichigo cercando di sorridere, porgendogli i vestiti che le aveva prestato piegati alla bella e meglio.
Kisshu prese il pacchetto dalle sue mani, poi le rivolse uno sguardo indagatore.
“Cosa mi nascondi bambolina?” le chiese.
 
Ichigo si sentì gelare. “N-niente… Nulla di nulla. Perché?”
 
“Fai pena a mentire…” le rispose serio.
 
La ragazza non riuscì più a sostenere il suo sguardo e iniziò a fissare imprecisati punti nel vuoto. “Ti ho detto che non ti nascondo nulla! E poi cosa potrei mai avere da nasconderti?”
Forse l’aveva vista davvero?
 
Lui la afferrò improvvisamente per un polso, tirandole il braccio. “Te lo caverò di bocca, sai? So essere molto persuasivo se voglio…” disse, rabbioso.
 
La rossa, terrorizzata, sentì le gambe diventarle più deboli di quanto non fossero già.
 
Ma poi le labbra di Kisshu si incresparono in un sorrisetto. “No, non è vero… non me ne frega niente, gattina”. Quindi si smaterializzarono prima che Ichigo avesse il tempo di tirare un sospiro di sollievo.

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Autrice: Beh? A voi non scappano mai le mani, così soprappensiero?
Ichigo: No, succede solo a chi ha gli ormoni in botta come te…
Autrice: Questo è tutto da dimostrare…
 
Note:
 
(*) Ok, nella puntata 28 hai dormicchiato per 10 minuti nel suo letto, ma eri un gatto! E poi ti ha fatto il bagno… wow… che emozione…

   
 
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