Anime & Manga > Keroro Gunso
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Autore: LoScrittoreMisteriosoX    29/06/2011    3 recensioni
I Keroniani, in vista della lentezza della conquista della terra da parte del plutone "Grandi Manovre", invia alla squadra un nuovo membro: lo Specialista Takashi Ryuu!
Una normale rana, come qualsiasi Keroniano, ansiosa di cominciare il suo primo periodo di servizio sotto i comandi del leggendario Sergente Keroro.
Ma cosa succederebbe se, in seguito ad un errore, una ragazza lo baciasse?
Come nella più classica delle favole, Takashi diventerebbe un vero PEKOPONIANO!
E cosa succederebbe se, per un motivo o per l'altro, tutte le graziose fanciulle dell'Anime (Fra cui Natsumi e Momoka) si innamorassero di lui alla follia?
E se poi i loro innamorati si accorgessero dei propri sentimenti e cominciassero ad esserene gelosi?
Riusciranno personaggi come Fuyuki o Saburo a riprendersi le loro amate?
E chi, fra le fanciulle, riuscirà a conquistare il cuore di Takashi per prima?
E Takashi? Come si comporterà una rana trasformata in umano alle prese con le cotte adoscenziali?
Quando fantasia e fantascienza si incontrano, si crea una storia!
Una commedia romantica tratta dalla serie con la rana più famosa e amata di sempre!
Nuovi personaggi faranno la loro comparsa: apettatevi gag, amori, rivali, gelosie e combattimenti in nome dell'amore!
E' il primo racconto comico che faccio, spero vi piaccia!
Buona lettura e mi raccomando: commentate! =D
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Episodio due: La favola del Principe Ranocchio, signorsì!

« Sergente, sono davvero ben fatti. » commentò Takashi osservando quell’esercito di modellini disposti come se fosse la scena di un campo di battaglia.

« Hehe… » rise Keroro mentre ne lustrava uno con un panno apposito, « … modestamente, sono davvero abile! E non sono mica facili da fare, signornò! »

« Non è qualcosa di cui uno dovrebbe andarci fiero… » mormorò Giroro facendosi un giro su quelle scene, nostalgico di quando ancora combatteva in modo serio.

« Come no, Caporale! Con questi modellini potremmo anche farci delle riproduzioni per attuare strategie. » parlò Takashi posando un modellino dopo averlo pulito per bene come da istruzioni di Keroro.

« In effetti potrebbe anche andare … » rispose il Caporale prendendone uno per forzarlo ad assumere una posa da combattente, facendolo però si divise di colpo, lasciando cadere uno dei due pezzi addosso ad un secondo Gundam, facendolo così cadere al suolo in un buffo suono « … se solo non fossero così fragili. »

« NOOOO!! » gridò Keroro lanciandosi sul modellini appena distrutti, « GIRORO COME HAI POTUTO!? » domandò in lacrime mentre si accingeva a raccoglierne i pezzi sparsi sul pavimento.

« Uhmpf. » si limitò a sbuffare il Caporale dandogli le spalle e andandosene, « Novellino, vieni con me. Ti faccio fare un rapido giro della base. »

« Ma il Sergente… » cercò di obiettare Takashi guardando il Sergente cercare di riparare disperatamente i modellini distrutti.

« Lascialo stare. » disse Giroro appoggiando la mano sulla spalla di Takashi e spingendolo fuori dalla stanza dedicata ai modellini, « Fa’ sempre così, ti ci abituerai. »

-

« Questa base è a dir poco fantastica. » parlò Takashi dopo il giro mentre i due Keroniani venivano portati da un nastro trasportatore verso la sala comandi « Voglio dire, c’è di tutto! Dal giardino botanico alla sauna. Dal parco divertimenti alla sala giochi. Dal laghetto dove pescare allo zoo intergalattico... Davvero unico. »

« Dici? Io trovo che sia pieno di cose inutili. Ci vorrebbero sale di addestramento! Poligoni di tiro! Armerie! Laboratori bellici! Test collaudo armi! » esclamò il Caporale con fare eccitato, come se solo al suono di quelle parole potesse scatenare una guerra e invadere Pekopon, « … e non di stupide stanze per i modellini. » sospirò con fare rassegnato mentre passavano davanti ad una stanza che esponeva altri Gundam etichettata con il numero “163”.

Takashi non poté che stare in silenzio, in approvazione a quel commento. Forse se il Sergente si fosse dedicato un po’ più allo sfondo bellico, magari avrebbero cominciato a fare veri progressi.

« So a cosa stai pensando » lo interpellò Giroro cogliendo il suo tacere, « Se solo Keroro si applicasse un po’ di più, potremmo fare qualcosa in merito a questa “invasione”. Ma credimi: ci abbiamo provato infinite volte, eppure abbiamo continuamente fallito. »

« Almeno il Sergente non è duro e spietato come mio padre »

« Tuo padre? »

« Sissignore. E’ stato lui ad addestrarmi fin da bambino in preparazione al mio arruolamento nell’esercito. Ed è sempre stato lui il mio istruttore quando ho dovuto fare l’accademia. Di certo ora sono un ottimo soldato, lo ammetto, ma in compenso la mia giovinezza è stata dedicata alla guerra. Se sbagliavo qualcosa dovevo fare cinquanta giri attorno ad una montagna, e se la facevo giusta venti. »

« Non ci credo! » esclamò il ranocchio rosso sorpreso, « Tu sei il figlio di Orion?! »

« Affermativo… è un problema? »

« No, anzi! » sorrise Giroro in un altro attacco di nostalgia, « E stato anche il mio istruttore, e fidati: se ti dico che tuo padre era fra i migliori, era fra i migliori. Quanto vorrei che Keroro fosse almeno la metà di quell’uomo. »

« Grazie. » disse Takashi con un sorriso, felice di vedere tanta ammirazione verso suo padre, « Comunque, quand’è che potrei conoscere il resto della squadra? Non ha la minima idea di quanto fossi euforico quando mi hanno assegnato a questo Plotone. »

« Come già ti ho detto, il nostro Plotone è “diviso”. In questa base al momento siamo in tre, mentre in realtà dovremmo essere cinque. Ma una è a rimpiazzarsi di dolci a casa di una ricca Pekoponiana e l’altro è a difendere la terra in nome della pace o cose simili. »

« Capisco... »

« Mi spiace deluderti, novellino, ma qui le cose stanno così. Da quando hanno preso la Kero Ball, siamo diventati “inutili”. Certo, abbiamo provato molte volte a conquistare Pekopon senza di essa, ma in un modo o nell’altro Natsumi e gli altri sono sempre riusciti a fermarci. Così di tanto in tanto ci rinunciamo, riprovando dopo un po’ solo per fallire ancora. »

« Natsumi? »

Al suono di quel nome, Giroro arrossì e guardò da un’altra parte cercando di nasconderlo.

« Ehm… err… Uhm… N-Non farti idee sbagliate… è... è solo la prima che mi è venuta in mente… » balbettò imbarazzato.

« Capisco, ma chi è? Una Pekoponiana? >>

« S-Sì. E’ la figlia della Pekoponiana che ci sta “ospitando”. Dio, che parola imbarazzante... dovremmo essere invasori, non ospiti. »

Takashi non rispose, limitandosi a pensare fra sé e sé mentre i due Keroniani attraversavano le porte scorrevoli della sala comandi. E così erano ospiti del popolo che dovrebbero invadere… si giurò che avrebbe conosciuto questa Natsumi e la sua famiglia… se aveva compreso bene, bloccare loro significava rendere possibile conquistare Pekopon.

« Sir Keroro! Sir Keroro! » esclamò una ragazza carica di pacchi camminare in mezzo alla stanza tenendo goffamente in equilibrio una nutrita colonna di pacchi, « Ho portato quello che aveva chiesto… Sir Keroro! »

« Fa parte della famiglia di Natsumi? » domandò Takashi osservando la ragazza mentre continuava ad andare avanti e indietro, nel disperato tentativo di non farne cadere nemmeno uno. Aveva visto delle immagini di Pekoponiani, quindi era più che logico pensare che fosse un “nemico”.

« Negativo, soldato. » rispose Giroro rimanendo fermo senza intervenire o darne segno di volerlo fare, « Lei è Angol Mois, Figlia del Gran Terrore Angol Tia. Ha preso le sembianze di una Pekoponiana per mimetizzarsi ed è qui per distruggere Pekopon. »

« Distruggerla? Ma non è l’opposto dei nostri piani? Inoltre è sicuro lasciarla andare in giro così tranquillamente? »

« Non ti preoccupare. Mois è capace di distruggere il pianeta, ma grazie alla Sindrome di Kakaroth che ha preso quando è atterrata su Pekopon, basta che Keroro le dica “Non distruggerla” per fermarla. »

« Perché? »

« Perché quella ragazza è innamorata di Keroro. E’ incredibile quello di cui è capace di fare l’amore ad un mostro della distruzione come Mois. »

I due rimasero lì, sulla soglia della porta, contemplandola in silenzio mentre Mois continuava a indietreggiare ed avanzare chiamando Keroro in continuazione.

Amore… Takashi non aveva mai valutato quella possibilità. Lui era un soldato, obbedire era la sua unica prospettiva di vita… inoltre per una qualche ragione non aveva mai avuto interesse per le altre ranocchie di Keron.
Tuttavia, anche se non gli avevano mai insegnato ad amare, gli aveva insegnato a proteggere e a salvaguardare le donne e chi non poteva farlo.

« Aspetta… » intimò Takashi avvicinandosi, deciso a seguire quell’insegnamento, « Ti aiuto io. »

« Oh, grazie! » rispose la ragazza avanzando a scatti per non sbilanciare, « Grazie, grazie da- » Angol Mois fu sul punto di abbassarsi quando ad un tratto i pacchi persero tutto l’equilibrio che era riuscita a conservare. E mentre la ragazza si lanciava in avanti nel disperato tentativo di riprendere i pacchi in un dispiaciuto urlo a rallentatore e Takashi indietreggiava per non esserne travolto e allo stesso tempo evitare che Mois si facesse male, accadde l’impensabile: come nelle più classiche delle commedie romantiche, cadendo, Mois era finita addosso a Takashi, baciandolo. (N.d.A. “Impensabile”: Più o meno XD)

Paralizzati, passarono diversi secondi di incredulità quando, improvvisamente, quasi come se non fosse bastato l’evento impossibile di poco fa, Takashi cominciò a sgonfiarsi come una specie di pallone, rilasciando fumo da tutte le parti.

« T-Takashi! » gridò Giroro alzando il braccio per proteggersi dal fumo mentre Angol Mois veniva sbalzata all’indietro in un gracile grido inaspettato, come colpita da un’onda d’urto improvvisa, « Specialista! » ripeté il Caporale non appena il fumo smise di propagarsi, rimanendo sospeso nell’aria sotto forma di fitta nebbia, « Rispondi, soldato! Takashi! »

« S-Sto be… S-Sto bene, Cap…C-Caporale! » tossì una voce dalla cortina fumogena assolutamente diversa da quella di Takashi.

E mentre il fumo cominciava a dilatarsi, Giroro riuscì distintamente a riconoscere la figura di un Pekoponiano alzarsi.

« C-Caporale! Lei invece sta bene? » domandò nuovamente la voce.

Giroro fu sul punto di rispondere ma quando la figura emerse dalla cortina fumogena, il Caporale ci rimase letteralmente di sasso: Takashi non c’era più, e al suo posto era apparso un ragazzo dai capelli bianchi come la neve e gli occhi rosso scarlatto.

« M-Ma che… » balbettò il Caporale con la mascella bloccata, incredulo a quell’apparizione.

« Caporale che ha? E’ diventato pallido… e piccolo… » domandò il ragazzo, a quanto pare non accorgendosi della sua trasformazione.

« C-Chi dia… diavolo sei…? » riuscì a dire Giroro con voce strozzata dopo innumerevoli tentativi.

« Sono io, Takashi… non mi riconoscere, signore? » se Takashi pensava di essere il più confuso nella stanza, si sbagliava di grosso.

« Tu! » gridò Angol Mois alle sue spalle facendolo voltare pronto al combattimento, ma si fermò quando la vide rossa in volto e con il dito puntato su di lui, « S-s-s-sei nudo! »

Nudo? Non capendo, il ragazzo si guardò cercando di capire il perché ma come il suo sguardo si posò sul proprio corpo nudo e umano sbarrò gli occhi, incredulo.

« M-M-M-MA CHE DIAVOLO!? » gridò con tutto il fiato che aveva, coprendosi istintivamente le parti basse, « COSA DIAVOLO E’ SUCCESSO!? »

« S-Specialista! » riprese Giroro riuscendo a superare, seppur in minima parte, lo shock iniziale « S-Specialista, r-riprenditi! N-Niente pa… panico! »

« M-M-M-MA C-CAPORALE! S-S-SONO DIVENTATO UN PEKOPONIANO! » Takashi era a dir poco nel panico nonostante il suggerimento del Sergente. Il ché, in tutta onestà, era giustificabile. Voglio dire, chi non sarebbe nel panico se un giorno così, a caso, diventasse non so, un merluzzo?

« Oddio, oddio! » tornò ad gridare Angol Mois rossa in volto, « Ho baciato un ragazzo nudo! »

« S-Stiamo calmi! C-Ci deve essere una spiegazione logica! » esclamò Giroro cercando ancora una volta di tenere il controllo della situazione.

« M-Ma C-Caporale! » piagnucolò l’albino.

« H-Ho b-baciato… b-baciato qualcuno che non fosse Sir Keroro… oddio… » borbottò Mois portandosi in piedi con fare scandalizzato, « T-Tu… » disse guardando Takashi con un volto deformato da un sadico sorriso avvolto dalle lacrime, « M-Mi hai… Tu mi hai rubato il mio p-primo b-bacio… un bacio che stavo tenendo per Sir Keroro! Tu… Tu… » mormorò ridendo in modo per nulla sano mentre estraeva un cellulare, « TU DEVI MORIRE! » gridò cambiandosi d’abito e armandosi di una spaventosa lancia dorata.

« T-Takashi, presto scappiamo o ci farà a pezzi! » tuonò Giroro immediatamente afferrando la mano del ragazzo e portandolo oltre porta, sigillandola poi premendo un dispositivo ai lati creato per emergenze come quelle.

« CAPORALE GIRORO! LO RIPORTI INDIETRO! DEVO UCCIDERLO! LO RIPORTI INDIETRO! » gridò Mois dall’altra parte mentre giganteschi quanto spaventosi boati tentavano di sfondare l’immensa porta che la divideva dai due.

« Non ti preoccupare » parlò Giroro mentre i due correvano rapidi come lepri attraverso i corridoi, premendo di tanto in tanto i comandi che facevano abbassare le porte Anti-Angol Mois, « Queste porte sono state fatte per resistere agli attacchi della Lancia di Lucifero. Non cederanno immediatamente. »

« M-Ma C-Caporale… cosa… cosa mi è successo? Perché sono diventato un Pekoponiano?! » domandò Takashi limitandosi a seguirlo, la mente troppo occupata ad elaborare una risposta sensata.

« Non lo so. » rispose il Caporale, « Ma ti prometto che lo scopriremo. Ora vai di sopra e trovati qualcosa con cui cambiarti: appena esci ti troverai in una stanza estremamente stupida. Quella è quella di Keroro, tu ignorala ed esci. »

« R-Ricevuto… »

« Bene. Una volta uscito alla tua sinistra troverai una scala, usala e vai al piano superiore. Non ti preoccupare, per ora la famiglia di Natsumi non c’è, così puoi salire al secondo piano indisturbato… »

« Poi…? »

« Lì ci sono tre stanze. Tu setacciale tutte e vedi quali vestiti ti stanno. Quando ti sei coperto, cerca la Kero Ball e scappa da questa casa correndo il più lontano possibile: se quella pazza ti prende, sei morto. »

« S-Sissignore. »

« Ora vai! » gridò Giroro fermandosi davanti al portale del frigorifero.

« Caporale, ma lei non viene?! »

« Se voglio salvarti, devo sigillare la base e l’unico modo per farlo è rimanere da questo lato. »

« M-Ma Caporale! »

« Non ti preoccupare, soldato. E’ dovere del proprio superiore proteggere i propri subordinati. » nonostante la situazione, finalmente, dopo tanto tempo, Giroro si sentiva ancora una volta un soldato… ed era così felice che non riusciva nemmeno a pensare lucidamente.

« M-Ma… » Takashi venne interrotto da una porta che veniva abbattuta e l’ennesima richiesta a Giroro di consegnarle il ragazzo.

« Dannazione, è già qui?! » esclamò Giroro spaventato, « Forza, vai! E’ un ordine! »

« E’ stato un onore, Caporale. >> disse Takashi con un saluto militare.

« Anche per me, soldato. Vai e non fermarti per nessun motivo! »

« Sissignore! »

Infine, Takashi attraversò il portale, lasciando Giroro da solo.

« Forza e coraggio, amico mio. » mormorò il Caporale premendo un pulsante e sigillando l’intera base.

L’istante dopo, Angol Mois fece irruzione nella stanza, compiendo un perfetto Armageddon.

« Forse era meglio seguirlo: mi sono appena ricordato che bastava bloccare la porta del frigo per sigillare la base. » mormorò Giroro mentre il suo corpo veniva trascinato verso l’alto da un mortale fascio di luce.

-

Improvvisamente, il terreno tremò.

« C-Cosa diavolo…? » mormorò Natsumi serrando le gambe per tenersi in equilibrio. Ma come se lo chiese, un fulmine gli passò per la testa: Keroro.

« Dannato ranocchio! » ringhiò facendo irruzione in casa « Oggi ero uscita prima e non vedevo l’ora di godermi queste ore libere in casa ed ecco che arriva lui a rovinarmi la giornata! »

Fu sul punto di entrare nel seminterrato quando ad un tratto sentì dei rumori provenire dal piano di sopra: c’era qualcuno.
Ben conscia che a quell’ora oltre ai ranocchi e lei nessuno doveva essere in casa. E se tutti i ranocchi erano sicuramente nella base… Cauta, la ragazza salì al piano di sopra e quando notò che i rumori proveniva dalla sua camera, rabbrividì.
Lentamente si appoggiò al muro e strisciò fino alla sua porta, mezza aperta e lanciò un’occhiata all’interno. Ma quando vide un ragazzo vestito con una semplice maglietta bianca e un paio di jeans rovistare nella sua biancheria intima, si sentì pervasa da un’ondata di rabbia.

« Ehi tu! » ringhiò Natsumi uscendo allo scoperto, « Che diavolo stai facendo?! »

Il ragazzo si alzò sobbalzando, preso alla sprovvista.

« N-Niente! » esclamò alzando le mani in cielo stringendo nella mano le mutandine di Natsumi, come il più classico dei pervertiti.

A quella visione, il sopracciglio della ragazza si inarcò in un’espressione che faceva intendere senza troppi problemi che era incavolata come una bestia.

« Dannato maniaco! » tuonò a denti stretti lanciandosi sul ragazzo, pronto a colpirlo sulla faccia con tutta la sua potenza e spedirlo sulla luna.

« A-Aspetta! Ehi! F-Ferma! » cominciò a balbettare lo sconosciuto abbassando ed evitando il colpo.

« Non mi sfuggirai, dannato! » gridò Natsumi allargando le gambe tirando poi una serie di pugni che nessuno avrebbe potuto schivare.

Ma, contro ogni aspettativa, il ragazzo eluse ogni attacco finché non riuscì a trovare un’apertura negli attacchi di Natsumi. Apertura che sfruttò immediatamente con un abile contrattacco di Judo.
La rossa non si accorse nemmeno di star volando per aria quando la sua mente pensò al prossimo attacco.
Il tempo di cambiare la sua espressione da arrabbiata a presa di sprovvista, che la ragazza si abbatté al suolo senza respiro.

« S-Scusa! » disse il ragazzo lasciandola andare con fare imbarazzato, « M-Ma tu mi hai attaccata e… e… io… riflesso condizionato… »

Ancora sorpresa, Natsumi rimase a terra, a fissarlo a testa in giù con fare incredulo.

« E tu chi diavolo saresti?! » ringhiò Natsumi scattando in piedi senza togliergli gli occhi di dosso, pronta a colpirlo al primo segno di un’apertura.

« Specialista Takashi Ryuu, Esercito di Keron, membro del Plotone Grandi Manovre! » esclamò Takashi esibendo un fiero saluto militare.

Al suono di quella presentazione. Natsumi sbarrò gli occhi, fissandolo come se quel ragazzo dai capelli bianchi gli avesse appena detto di essere un alieno. (N.d.A. Cosa che è.)

« Non dire stupidaggini! » esclamò Natsumi scuotendo la testa come per cacciare un brutto pensiero, « Tu non sei un ranocchio…! >» ringhiò eseguendo una finta seguita poi da un pugno lanciato usando tutta la sua velocità e potenza: vediamo se quello lo schiavava.

Ma, vedendo perfettamente attraverso quella finta, il ragazzo si scansò all’ultimo.

« Specialista Takashi! » esclamò Keroro uscendo dal nulla a bordo del suo disco volante, « Dove s- PFUO! »

E la povera rana si prese in pieno volto uno dei pugni più potenti che Natsumi Hinata avesse mai tirato.

Non possiamo descrivere la scena dato l’alto tasso di violenza. Ci scusiamo per il disagio e passiamo alla rivenuta di Keroro.

-

« Kero? » domandò il Sergente riprendendo coscienza di colpo e ritrovandosi in sala, circondato da tutti.

« Sir Keroro! » esclamò Angol Mois, la prima a vedere dato che le stava facendo da cuscino con le gambe, « Sta bene? »

« Lady Angol Mois… cosa… cosa è successo? »

« Senti Keroro… mi… mi dispiace. Non sapevo che fossi lì. » parlò Natsumi con fare dispiaciuto.

« Oh Lady Natsumi che si scusa… sono in paradiso? »

« No, brutto deficiente. Purtroppo sei ancora vivo. » rispose Giroro seduto sul divano con le braccia attorno al suo bazooka.

« Mi scusi Sergente, non avrei dovuto schivare il colpo. » parlò improvvisamente un ragazzo dai capelli bianchi.

Ma come lo vide, Keroro impallidì.

« Oh, no! Un P-Pekoponiano m-mi ha visto! » gridò Keroro guardandolo con sguardo supplicante, « T-Ti prego! Non mi vivisezionare! Sono ancora una rana giovane! »

« Ha-ah! Lo dicevo io che non sei un Keroniano! » esclamò Natsumi, « Allora chi sei? E come fai a sapere degli Alieni? » domandò guardando il ragazzo con fare accusatorio.

« Ti sbagli Natsumi. » si intromise Giroro con fare calmo, eppure ancora incredulo, « E’ davvero un Keroniano. Solo che adesso è un Pekoponiano. »

« Cosa? »

« Sissignore. » parlò ancora una volta Takashi con un altro saluto militare, « Specialista Takashi del Plotone Grandi Manovre divisione Invasioni Spaziali. Questo è il mio primo periodo di servizio militare nell’esercito di Keron. »

« Sei davvero Takashi? » domandò Keroro avvicinandosi con fare cauto, « Ma è impossibile! Noi Keroniani non possiamo diventare Pekoponiani senza una tuta apposita! »

« Lo so, ma a quanto pare per me è un caso speciale… »

« Ma… ma… com’è successo….? » domandò Natsumi con fare non convinto. Sembrava l’ennesima bravata di Keroro pronto a combinare guai per abbastanza tempo da riempire una puntata.

« Ehm… forse… forse è meglio se non ve lo dica io… ahem. » tossì Giroro arrossendo ed interpellando Mois.

« E’… è stata tutta colpa mia… » parlò la Angol anche lei arrossendo.

« Perché? Cosa hai fatto, Lady Angol Mois? » chiese Keroro curioso come non mai.

Vedendolo fissarla con quegli occhi così grandi e rotondi, come due palle da golf di una bambola, Mois distolse lo sguardo imbarazzata.

« Io… mi dispiace Sir Keroro… è stata tutta colpa mia! » cominciò a piangere mordendosi il pollice e mettendosi in un una posa degna delle più tragiche storie d’amore « Io… ho baciato qualcuno che non fosse lei! Me ne vergogno tantissimo… la prego… se vuole punirmi, mi punisca! Non mi merito il vostro perdono. Sigh! »

« C-Cosa?! >» tuonarono il Keroniano verde e Natsumi balzando in piedi per la sorpresa <> L ’hai b-baciato?! »

« Sissignore… » rispose Takashi per Angol Mois, troppo impegnata a piangere come Giulietta alla morte di Romeo « … lei è caduta su di me e… si insomma… è successo. »

« Dopodiché, il novellino si è trasformato. » sentenziò Giroro, « Anch’io ancora non so come spiegarlo, ma è andata così. »

« W-Wow… ma è incredibile… » mormorò Natsumi fissando Takashi con nuovi occhi, « … come nella favola “Il Principe Ranocchio”… »

« Kero? » gracchiò Keroro zampettando attorno a Takashi come per assicurarsi che fosse davvero lui, « Ma è una notizia sensazionale! Signorsì! »

« Cosa? » chiesero Natsumi, Takashi e Giroro all’unisono (Tranne Angol Mois, troppo impegnata a piangere “tragicamente”)

« Signorsì! Hai la minima idea della fortuna che tu abbia adesso che sei trasformato in un Pekoponiano? » domandò Keroro con un ambiguo sorriso.

« Ma certo! » esclamò Giroro intuendolo dallo sguardo, « Adesso che è un Pekoponiano, sarà più facile che si infiltri dietro le linee nemiche! Keroro sei un genio! »

« E’… E’ vero! » fece da eco Takashi pervaso da nuova forza. Finalmente un lato positivo in quella trasformazione!

« Non ve lo permetterò! » sentenziò Natsumi con fare deciso.

« No, macché! » interruppe Keroro con noncuranza scuotendo la testa come per dire “ovviamente”, « Io pensavo che adesso che Takashi è un Pekoponiano, sarà più facile per lui comprarmi i modellini. Così non devo andarci a comprare di persona… gero-gero-gero-gero… »

Sentendo quella dichiarazione, ogni persona e alieno in quella stanza cadde a gambe all’aria, come nella più classica gag Giapponesi. (Sempre al di fuori di Angol Mois, ancora impegnata a piangere )

« Ma allora sei proprio idiota! » tuonò Giroro piombandogli addosso con il terzo doppio calcio della giornata « Ti rendi conto di quello che abbiamo per le mani?! E’ come un nemico fedele alla nostra causa! Dobbiamo mandarlo come spia a raccogliere informazioni alla ricerca di punti deboli da cui attaccare! A sabotare le linee nemiche! »

« Ehm… scusate » si intromise Natsumi alzando la mano, « Ma vi siete accorti che io sto ascoltando? »

« Ed ecco i nostri piani messi in fumo già in partenza… » mormorò Giroro con fare rassegnato.

« Che problema c’è? Solo lei sa di questa cosa. Basterebbe che la catturassimo, no? » parlò Takashi avvicinandosi alla Hinata, che subito scattò sulla difensiva.

« Lascia stare novellino. » rispose Giroro scuotendo la testa in modo saggio, « Lei non è avversario alla tua portata… »

« Non ci provare neanche! » tuonò Natsumi scattando in una rapida gomitata che avrebbe spaccato anche una roccia.

« N-Natsumi a-aspetta! E’ soltanto un non c’è bis- » Giroro si interruppe quando vide la gomitata della sua amata semplicemente parata con una mano.

« Non credere che sia finita! » ringhiò la figlia maggiore della famiglia Hinata saltando e tentando un calcio volante, ma anche quello fu facilmente parato.

« Dannazione… » imprecò a bassa voce mentre tornava con i piedi per terra. Stavolta aveva usato tutta la potenza e la velocità che disponeva… non l’aveva sottovalutato. Tuttavia non era ancora il caso di arrendersi: rapidamente, cominciò ad eseguire altri potenti attacchi concatenati ma, uno ad uno, vennero tutti facilmente parati o schivati dal Keroniano trasformato.
E ancora una volta, prima che la sua mente potesse realizzare che era tutto inutile, Natsumi si ritrovò distesa al suolo con il braccio bloccato in una posa che rendeva impossibile muoversi senza farsi male.

« Caporale, l’ho bloccata! Presto la leghi! » esclamò Takashi senza nemmeno il fiatone, cosa del tutto diversa da Natsumi, ricoperta di sudore.

« Wow! » urlò Keroro con fare ammirato, « Specialista sei fantastico! Sei stato grande! Signorsì! »

« I-Io… io non posso crederci… N-Natsumi cos… così facilmente b-battuta… » balbettò il Caporale chiedendosi ancora se stava sognando o meno.

« Forza Lady Angol Mois, leghi Lady Natsumi e procediamo alla conquista di Pekopon! Signorsì! »

« Si, Sir Keroro! » esclamò Mois riprendendosi di colpo dal suo status di “moralmente distrutta” scattando in piedi armata di corda trovata chissà dove.

E, in meno di un attimo, Natsumi era distesa sul terreno, legata come un salame.

« Dannati ranocchi! » ringhiò lei cercandosi inutilmente di liberarsi, « Non ve la farò passare liscia! »

« Mi dispiace Natsumi » si scusò Angol Mois con un sorriso innocente, « Ma non posso disobbedire a Sir Keroro. »

« Slegatemi! » ordinò lei tentando ancora una volta di liberarsi, senza successo.

« Fufufu… è del tutto inutile. » ridacchiò Keroro in piedi sulla spalla dell’incredibile Takashi, « Stavolta non ci fermerai Lady Natsumi: Pekopon sarà nostra. »

« Io… io… non… io… » continuò a balbettare Giroro ancora fermo nella stessa posizione di prima, chiedendosi ancora se davvero Natsumi era stata battuta in combattimento.

« Voi non farete niente! » continuò ad urlare Natsumi agitandosi disperatamente, « Brutto ranocchio prova soltanto a mettere piede fuori da questa casa e passerai l’intero mese pulendo anche i miei turni e quelli di Fuyuki! Ma che dico?! Non uno, tre mesi! »

Al suono di quella minaccia, Keroro sobbalzò: un mese di pulizia era molto, figurarsi tre. « Forse… forse è meglio se la lasciamo andare… » mormorò intimidito.

« Non la ascolti Sergente! Se conquistiamo Pekopon, lei non dovrà più pulire! » parlò Takashi in tutta la sua ingenua saggezza.

Keroro sembrò colto da nuova forza.

« Giusto! Forza, dobbiamo conquistare Pekopon! Caporale Giroro, Specialista Takashi, Lady Angol Mois! » chiamò ad adunata Keroro.

« Sissignore! » esclamarono i tre extraterrestri mettendosi in fila e compiendo un saluto militare.

« Caporale e Lady Angol Mois noi tre scenderemo e organizzeremo assieme al Sergente Maggiore Kururu un piano di conquista! Specialista Takashi tu invece rimarrai qui con Lady Natsumi assicurandoti che nessuno interferisca con il nostro attacco! Domande?! »

« Nossignore! Agli ordini signore! » esclamarono i tre (Natsumi ovviamente aveva provato a ribattere. Totalmente ignorata.)

« Ai propri posti di combattimento! Entro domani Pekopon sarà nostra! » gridò con impeto Keroro facendo scatenare un grido di approvazione fra i suoi sottoposti.

Passò un ora dalla sparizione dei tre e nessuno sembrava dar notizia di conquiste del mondo. Ma Takashi sapeva che un pianeta non si conquistava in qualche minuto.
Così, con Natsumi era ancora legata sul divano, seduta affianco a Takashi –chiaramente di tanto in tanto tentava di liberarsi con la forza o sbraitando ordini che vennero puntualmente ignorati-, quest’ultimo decise di intrattenersi sfogliando con interesse una delle tante riviste di moda sul tavolino domandando di volta in volta al prigioniero le cose che non capiva.
In un modo o nell’altro riusciva a comprendere la scrittura dei terrestri, peccato che però cose come jeans di moda o maglie firmate gli erano totalmente estranee. Ad un tratto, i suoi occhi vennero colti da un articolo.

« Come soddisfare le esigenze della propria ragazza… » parlò ad alta voce Takashi come ogni volta che voleva chiederle qualcosa.

« Ah, si » rispose Natsumi leggendo l’articolo per rinfrescarsi la memoria, del resto quella rivista aveva finito di leggerla ieri, « Ma dubito seriamente che quei metodi funzionino davvero. »

Improvvisamente, Takashi fece sdraiare la ragazza sul divano, mettendosi poi a cavalcioni su di lei.

« C-Che diavolo s-stai facendo?! » domandò la ragazza arrossendo come un peperone.

« Qui dice che per soddisfare la propria donna bisogna stenderla e salirci sopra… » recitò leggendo dalla rivista come se fosse un copione.

« E-E-E con q-questo?! »

« Be’, in teoria sei mia prigioniera, ergo, tu sei la mia donna, o sbaglio? »

Sentendo quella dichiarazione, Natsumi si sentì pervasa da una letale scarica di imbarazzo, facendola diventare ancora più rossa.
Con voce strozzata la ragazza tentò di dire qualcosa, ma improvvisamente la porta si aprì.

« Natsumi sono a cas….ah. » parlò Fuyuki prima di bloccarsi a bocca aperta, incredula a quella scena tanto piccante.

« Ciao » salutò Takashi con un sorriso dopo aver dato un’occhiata alla rivista ed essersi assicurato di seguire le istruzioni pari passo, « Io sono il ragazzo di Natsumi. »
Faccia dei due Hinata:

D:



Come andrà a finire? Riusciranno i nostri Keroniani a conquistare la terra? E il malinteso creatosi? Riuscirà a trovare soluzione?
E qui si conclude il nostro secondo episodio! Spero vi sia piaciuto!
Alla prossima puntata, non mancate!

E se avete consigli per nuovi episodi, non esitate a consigliare!
E mi raccomando: commentate in tanti! Ciao! =D

01/05/15 Come sempre, ringrazio SemplicementeSamanta per le correzioni e i suoi magnifici e incoraggianti commenti! :D
  
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