Fanfic su artisti musicali > Cinema Bizarre
Segui la storia  |       
Autore: virgily    30/06/2011    1 recensioni
-come mai ti trovi qui?- -onestamente sono ricoverata da un bel po… credo un mese. Ho una malattia al cuore e quindi devo stare costantemente sotto osservazione, la mia mamma quando puo’ viene qui e mi da lezioni casalinghe, affinche’ non rimanga indietro. La mia chitarra e’ la mia unica amica-
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Yu
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Erano le 19:55 e gia’ stavo fuori la porta della stanza 369: i capelli ben piastrati, i vestiti aderenti e ben stirati, la sciarpetta rossa e nera avvolta attorno al collo e mi ero letteralemente fatto il bagno nel profumo. La mia occasione era finalmente arrivata: io, Virgily e nussun’altro. Passarono i minuti e alla fine bussai alla porta, sua madre mi venne ad aprire e mi squadro’ dal basso verso l’alto:

-come siamo eleganti- ridacchio’ sorridendomi

-grazie mille, Virgily e’ pronta?-

-pronta e piu’ bella che mai mio caro. Ma posso chiederti una cosa?- domando’ la donna scrutandosi intorno prima di chiudersi al porta alle spalle, come se volesse confessarmi chissa’ cosa

-certamente ma si figuri- risposi sorridendole,

-la mia bambina ha una forte infatuazione per te Yu, penso tu te ne sia accorto vero?- domando’ prendendomi in contropiede,

-hem. Certo che lo so...- risposi leggermente in imbarazzo cominciando a guardarmi i piedi,

-l’unica cosa che ti chiedo Yu e’ di trattarmela bene, soffre gia’ tanto per la sua salute...-

-signora di certo posso assicurarle una cosa: trattero’ sua figlia come una principessa. Tengo molto a lei e non potrei farla soffrire- “non ancora una volta” pensai fissando intensamente negli occhi sua madre che mi sorrise facendomi finalmente entrare. Virgily era li, inpiedi che mi aspettava: indossava un vestito semplice color verde acqua che le delineava le curve, uno scalda cuore le copriva le braccia e le spalle, del leggero trucco le delineava gli occhi e le labbra e infine dei sandaletti argentati gli slanciavano le gambe lunghe e atletiche. Rimasi incantato guardandola e lei rimase a sua volta estasiata vedendomi; mi avvicinai a lei lasciandole due bacetti sulle guance prima che mi afferrasse sotto braccio,

-mi raccomando passate una piacevole serata- ci saluto’ sua madre prima di lasciarci andare. Senza che volasse una parola tra noi ci avviammo nei lunghi corridoi dell’ospedale puntando verso l’uscita; incrociammo per strada Amelie ma nessuno dei due gli diede peso, quello a cui stavamo pensando era soltanto di goderci la serata.

-Dove andiamo?- domando’ una volta monatata in auto e allacciata la cintura di sicurezza,

- a casa mia. I ragazzi ci stanno aspettando- risposi senza distogliere lo sguardo dalla guida,

-ceniamo tutti quanti insieme?-

-si, poi usciamo io e te. Sei mai andata a ballare?-

-onestamente...no- rispose timidamente cominciando a fissare fuore dal finestrino,

-credo che ti piacera’. Nessuno fara’ caso a come ti muovi, soltanto a quanto tu sia bella stasera- risposi sorridendole,

-anche tu sei molto bello. Lo sei sempre stato- affermo’ fissandomi di sfuggita mentre tentava di nascondere il viso nel buio. Parcheggiai la macchina e cominciai a fissarla al buio, rannichiata sul suo sedile che mi guardava intimidita, facendomi molta tenerezza,

-ho una voglia maledetta di baciarti- affermai sorridendole facendola arrossire una volta ancora, rendendola nuovamente perfetta nella sua semplicita’,

-d-davvero?- sussurro’ mentre mi avvicinavo a lei sfiorandole il viso con la mano,

-si, moltissimo. Ma mi sto trattenendo... deve essere speciale-

-anche io voglio che sia speciale- rispose abbracciandomi dolcemente,

-allora vogliamo entrare? Ti presento ai ragazzi okey?-  annuendo allora la ragazza scese dall’auto e assieme ci avviammo al’interno del mio appartamento dove tutti gli altri ci attendevano con ansia. Pochi minuti in casa mia e i ragazzi gia’ erano estasiati dalla mia allieva: Kiro era addolcito, Romeo e Shin la guardavano quasi come se fosse uscita da una favola, Strify era incuriosito. Io? Beh, ero semplicemente cotto di lei.

-bene! Ora che abbiamo finito io credo che sia ora di andare- affermai sollevandomi appena dalla seggiola quando lo sguardo dei miei compagni fulminarmi

-vuoi rubarcela prima del tempo Yu?- domando’ il moi cantante facendo una risata maliziosamente fastidiosa

-infatti! La discoteca mica scappa! Suvvia altri cinque minuti!- mi imploro’ Kiro sfoderando i suoi fottuti occhi da cerbiatto che, alla fine, mi fecero cedere

-ah, vabene!- sbuffai tornando in posazione seduta. Immediatamente sentii una delle dita piccole e morbide sfiorarmi la mano, e non mi ci volle molto per capire che era lei a toccarmi. Sollevai appena lo sguardo perdendomi in quella distesa di blu e rosso che arricchina e ornava il sio visetto pallido e angelico. Un sorriso si dipinse sulle sue labbra, e in quel gesto sentii i battiti del mio cuore accellerare di colpo. E la luce si spense di colpo, cogliendoci di sorpresa. Riuscii a percepire un brivido sotto pelle da parte della ragazza, che intimorita da quell’oscurita’ improvvisa, si strinse a me legandosi al mio braccio. Sorridendo di quel piacevole calore le cinsi le spalle con l’intero braccio mentre Romeo e Shin si facevano avanti nel buio con una torta illuminata da diciotto candeline

-o mio Dio!- affermo’ la ragazza ammirando la succulenta torta ricoperda ti soffice panna montata che aveva sotto gli occhi

-e’ bellissima!- esulto’ la rossa portandosi le mani alle labbra

-oh fidati, le mani di Shin sono divine in cucina- rispose il mio bassista cominciando ad osservare morbosamente la torta, prondo per tuffarcisi dentro. Era un goloso, non poteva farne a meno!

-Esprimi un desiderio Virgily- ridacchiarono tutti i miei compagni in coro. A quella affermazione la ragazza si volto’ appena, osservandomi timidamente mordendosi il labbro inferiore. Come risposta ricevette la mia mano, che scendendo dalle sue spalle, afferro’ forte la sua incitandola. I suoi occhioni azzurri si puntarono su quelle piccole fiammelle davanti a lei, e prendendo un respiro profondo soffio’ dolcemente, facendoci tornare in un soave e tenero buio.   

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Cinema Bizarre / Vai alla pagina dell'autore: virgily