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Autore: Aku177    30/06/2011    2 recensioni
Salve a tutti :3
Questa è la mia terza fic, su una storia che avrebbe voluto inziare KairyUchiha97, ma che poi non ha fatto e ho ripreso io :\
Parla dei personaggi dei Pokémon, fake e originali, che vanno a scuola.
Buona lettura! :D
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Davanti a una teglia di lasagne vuote, pienamente rifocillati e sazi, i due ragazzi erano seduti (più appollaiati che seduti) sulle sedie, con una vaga aria satolla.
-Aaah, le lasagne di tua madre sono la fine del mondo...- commentò con allegria Axel.
Erik non rispose, fissando il soffitto.
-Ehi, Erik, a che pensi?-
-A niente... sparecchiamo, va...-
Il ragazzo prese, quindi, la sua teglia e il piatto, portando tutto nel lavello.
-Ora che ci penso... non convivete con nessun pokémon, voi, giusto?- domandò Axel.
-No, non fanno al caso mio...-
-E qui ti sbagli! I pokémon sono creature molto fiche!-
-Su quello non c'è...-
Il ragazzo distolse il suo sguardo dalla pulitura delle stoviglie, fissando l'amico.
-Ok, ho capito, dov'è?-
-Dov'è cosa?-
-Il pokémon che mi vuoi appioppare-
-Io non... oh, accidenti!-
Si cercò un po' nelle tasche, per poi estrarre una pokéball.
La fece cadere, e ne uscì fuori un Torchic.
-Scordatelo-
-Oh, andiamo! Io non posso...-
-Smetti di prendere i pokémon abbandonati in strada-
-Quindi non lo terrai?-disse Axel prendendo il piccolo animaletto e girandolo verso il compagno.
Erik lo fissò. Quegli occhioni così teneri...
-Oh, porca miseria! Va bene, lo terrò...-
-Si! Axel win!- esclamò il ragazzo poggiando il pokémon sul tavolo.
-Non metterlo sul tavolo della colazione!-
-Miii, come sei pignolo...- si lamentò il ragazzo giocherellando.
-Si, sono molto pignolo!-
Mentre Axel e Erik discutono, bussa il campanello.
-Vai tu- afferma Axel velocemente.
-Simpatico…- dice Erik avviandosi alla porta.
-Salve, casa…- si interrompe.
Si trovò Arev e la sua amica dai capelli rossi davanti.
Axel non sentendo la fine della frase si avvicinò alla porta
-Ehi, Erik, chi...- si interrompe anche lui.
-Eeeehi, salve!- saluta con un sorriso.
-Ciao…- risponde Arev imbarazzata.
Axel da una leggera gomitata a Erik, facendogli cenno con lo sguardo di dire qualcosa.
-Ah...uh...ehm... volete entrare?- dice facendosi da parte per far passare le due.
Fatto ciò, guarda con sguardo maligno il compagno.
-Uh? Ah...- Axel si fa da parte a sua volta, sorridendo alle due ragazze.

-Axel... come diamine fanno a sapere dove abito?- sussurra Erik mentre guidano le due ragazze in salotto.
-Ehm... non so- risponde con un sorriso ingenuo e falso Axel.
Erik sospira, seguendo le due ed accompagnandole in salotto.
Axel prende una sedia, la gira al contrario e si siede appoggiando le braccia sul dorso della sedia.
-Ehm... bene, Arev, che sorpresa!- afferma Erik porgendo due sedie. –Diteci-
-Ah, giusto...- dice Arev arrossendo leggermente - ehm... io non mi chiamo Arev...-
-Ah, no? E qual è il tuo nome?- ribatte Erik sorpeso.
-Io… mi chiamo Vera- risponde Vera con un leggero sorriso.
-Bel nome!- afferma Erik – e la tua amica?-
-Io mi chiamo Fiammetta- risponde l’altra ragazza dai capelli rossi.
-Figo!- dice Axel con un sorriso.
-Oh… grazie- risponde Fiammetta arrossendo anche lei.
-Beh... volete niente? Dell'acqua, qualche bibita...- chiede Erik.
-Uhm, no, grazie...- risponde Vera -volevamo chiedervi se... vi andasse di venire a fare un giro con noi-
-Oh, sì, buona idea!- dice Axel alzandosi energico e stiracchiandosi.
-A me va bene... Axel, prestami una Pokéball- dice Erik.
Axel lo guarda dubbioso, poi fa le spallucce e gli porge una Pokéball.
Il ragazzo la afferra e la lancia all'altro capo della stanza, colpendo ed intrappolando il Torchic regalatogli poco fa.
Axel si scrocchiò le dita e poi si diresse verso la porta seguito da Erik, Vera e Fiammetta.

I 4 ragazzi avevano optato, alla fine, per una passeggiata sul lungomare. In lontananza, un cielo scarlatto diceva addio alla giornata.
Axel si affaccia alla ringhiera del lungomare guardando il sole che tramontava. Fiammetta si avvicina a lui, appoggiandosi anch'essa.
-Lo sai che sei una bellissima ragazza?- dice Axel senza voltare lo sguardo.
Fiammetta arrossisce quasi quanto i suoi capelli. -Oh... ehm, grazie- risponde con un lieve sorriso.
-E tu? Non mi ammiri?- scherza Vera stringendo il braccio di Erik.
Il ragazzo la fissa sorridendole.
-Sei bellissima pure tu-
-Tutto qui?- risponde Vera ancora scherzosa.
-Beh, mi pare presto per mostrare la mia indole poetica…-
-Chi non ha capito niente alzi la mano- dice Axel ridendo alzando la mano e andando verso i due ragazzi rimasti leggermente indietro.
-Bene, accetto la sfida- dice con un sorriso Erik.
Si stacca da Vera e, portandosi una mano al petto e alzando teatricamente l'altra, comincia a decantare.
-Il tuo viso, o dolce Vera, non è viso mortale, e ne ove altro luogo di piede umano lo si può trovare: è viso di dea e di bellezza pura, incantata e unica come il tramonto infuocato che ora infiamma i cieli e tutto colora!-
-Applausi, prego- aggiunge dopo strizzando un occhio.
Vera arrossisce terribilmente.
Axel e Fiammetta lo guardando sconvolti, dopodiché Axel scoppia a ridere.
-Ridi pure stronzetto, intanto io so arrivare al cuore delle ragazze con grazia e maestria!-
Axel si gratta la testa e alza di nuovo la mano ridacchiando.
-Molto simpatico, Axel- afferma Erik.
-Lo so- risponde Axel ironico, seguito da una risatina di Fiammetta.
Erik, per tutta risposta, torna a dare la mano a Vera, che arrossisce leggermente.
Axel prima si porta le mani dietro la testa, poi fissa Fiammetta e la prende sottobraccio sorridendole, e Fiammetta arrossisce a sua volta.

Dopo aver distanziato un po’ i due, Erik sussurra a Vera -Scusa per prima, non volevo farti imbarazzare...-
-Non fa niente, è stato carino!- gli sorride Vera.
-Ne sono…- però Erik si interrompe e guarda l’orologio inorridito.
-AXEL, E’ TARDISSIMO!-
Axel lo guarda sconvolto.
-Perché, che ore sono?!-
-Le 8 e un quarto!-
-Oh… oh…- esclama Axel. Poi guarda Fiammetta, abbracciandola, fa un sorriso a Vera e inizia a correre verso casa, urlando “CI VEDIAMO!”
Mentre si allontana, Erik si avvicina a Fiammetta, porgendole due biglietti.
-I nostri numeri di telefono… sai nel caso volessimo…-
-ERIK, MUOVITI! E DA QUANDO ABBIAMO I BIGLIETTI DA VISITA?!- urla Axel, fermatosi un po’ distante.
-LI HO SCRITTI PRIMA, MENTRE ERI DISTRATTO! Scusate, ora dobbiamo davvero andare...- dice avviandosi.
Si ferma un attimo, si gira, corre da Vera, dandole un bacio veloce su una guancia, e poi scappa nuovamente via.
-Diamine- dice dopo aver raggiunto l'amico- non sono il tipo che fa cazzate al primo appuntamento!-
Axel sorride alle ragazze salutandole alzando il medio e l’indice e poi riprende a correre.
-Beh, siamo in ritardo, no?-
-A dir la verità, sono le 7.30…- dice Erik con un sorriso maligno, fermandosi.
-C...COSA?! E PERCHE' CE NE SIAMO ANDATI, IDIOTA?!- dice Axel facendo una brusca fermata.
-Per farti un dispetto, oggi hai mangiato una porzione in più di lasagne! E poi, io sono soddisfatto: un bacino gliel'ho dato- ribatte, allegro.
-Che palle...- dice Axel incrociando le braccia -io volevo stare con Fiammetta...- guardando male Erik.
-Su, i nostri numeri glieli abbiamo dati!- dice Erik dando una pacca all’affranto amico, quando raggiungono le rispettive case.
-Beh… a domani, Erik-
-A domani- risponde Erik, battendogli il cinque.
  
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