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Autore: vegeta4e    03/07/2011    6 recensioni
Salve a tutti! Ho provato ad immaginare un possibile continuo del quarto capitolo della saga dei Pirati e... Ed è uscita fuori questa fiction.
E se Angelica e Jack si reincontrassero? Cosa succederebbe? Ormai Barbanera è morto, Barbossa si è impossessato della Queen Anne's Revenge, Jack è sempre alla ricerca di rum e... Angelica brama vendetta per suo padre.
[Theodore Groves]
Genere: Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Angelica, Hector Barbossa, Jack Sparrow
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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TREASURE AND RUM

CAP IV

Jack e Angelica continuarono il loro cammino verso i piedi del maestoso monte quando, improvvisamente, si sentirono dei sinistri rulli di tamburi. Jack sussultò inchiodando. Intorno a loro c’erano solo alberi, rocce, liane e insetti vari. Non capendo da dove venisse questo fastidioso ed insistente suono, si portò una mano all’orecchio destro, iniziando a darsi leggeri colpi, come se fosse andato sott’acqua e sentisse tutto ovattato. Angelica non ci mise molto a notare l’assenza di Sparrow, infatti quando lo vide nelle retrovie, lo ammonì.

<< E ora si può sapere che ti prende?! L’ultimo neurone rimasto si è impigliato nei capelli? >> commentò sarcastica. Jack continuò a colpirsi, infastidito dal continuo tamburellare, decidendosi poi a degnare di risposta la sua interlocutrice.

<< Vedere che nonostante le disavventure l’umorismo non ti manca, non posso non gioire, dolcezza >> disse continuando a colpirsi l’orecchio.

<< Jack… Se sei masochista dimmelo, ci penso io a farti del male >>

<< Masochista? Io?! Pff, no! È che sento da un po’ un fastidiosissimo e molesto rullo di tamburi! >>

<< Lo so, lo sento anche io >> rispose lei incrociando le braccia al petto

<< Oh, davvero? Menomale! Pensavo che fosse qualcosa qui dentro >> si toccò il capo con un indice.

Lei non rispose, troppo scioccata da tanta idiozia, ma il Capitano sembrò non notare la notabile espressione allibita di lei.

<< Beh, come non detto. Su! Riprendiamo il cammino! >> la superò ondeggiando

<< Non ti devi preoccupare, è normale che tu senta tutti i rumori che ti circondano più intensamente. Essendo vuota la tua zucca, rimbomba tutto >> continuò ella seguendolo. Lui non rispose non sapendo cosa dire.

<< Di certo non possono essere scimmie a suonare dei tamburi, saranno degli indigeni, sei sollevato almeno di questo? >> disse voltandosi verso il Capitano.

Jack inchiodò nuovamente il passo, sbiancando.

<< … Hai detto… Indigeni, sì?... >>

<< Siamo su un’isola deserta! Chi vuoi che ci sia? Tuo padre? >> chiese con tono palesemente ironico.

<< Mm? Naah, mio papà non suona così male il tamburello. Ti ricordo che stiamo parlando di Teague Sparrow, comprendi? >> precisò lui.

<< Sì, quello che è. E ora muoviti! >> disse lei, categorica.

<< No, assolutamente! Odio quei trogloditi, hanno già cercato di mangiarmi! Per carità, era per liberare la mia anima divina dall’involucro di carne, ma se permetti, questa divinità vorrebbe ancora gironzolare su questo schifosissimo pianeta, saccheggiare, offendere Re e chicchessia… Ah! E bere rum, ma questo era sottinteso >> sottolineò

<< … Volevano mangiarti? >> domandò perplessa

<< È quello che ho appena detto >> si poggiò le mani sul petto sorridendo

<< E potrei sapere perché? >>

<< Onestamente non ne ho idea, gioia. Ero sbarcato su un’isola e mi sono imbattuto in una tribù di ominidi affamati! Non so perché mi considerarono il loro Dio, ricordo solo che mi salvai per un pelo e che al posto mio, legato ad un tronco per essere arrostito, ci finì un quadrupede >> lei riprese a camminare senza rispondere.

<< Ehi! Dove vai? >> chiese lui

<< A prendere il mio tesoro prima degli inglesi! >>

<< … Non hai un po’ di pietà per il tuo amico Jack? >> sorrise per convincerla

<< L’unico per cui avevo pietà era mio padre! >> sbottò lei continuando ad avanzare. Jack sospirò, evitando una foglia sulla quale c’era, intenta a riposare, una piccola coccinella. Il Capitano mise meglio a fuoco la bestiolina strizzando gli occhi, mostrando poi la lingua in segno di disgusto.

<< Il caro Signor Nera era un uomo dalle mille sfaccettature, sapeva essere malvagio, ma… Ma… Ma anche meno malvagio… >> disse Sparrow ignorando l’insetto e proseguendo. Angelica pestò un piede sul terreno roccioso, crepandolo. Jack deglutì

<< Ehm… Tesoro… Calmati… >> disse sudando freddo. Mise in avanti le mani, sporche ed inanellate, come per placare l’ira della compagna di viaggio, senza riuscirci.

<< ¡Imaginar que bajo mi talón no es tu cabeza!* >> urlò ancora. Jack sospirò grattandosi la fronte coperta dalla bandana rossa

<< Gioia, se vuoi minacciarmi, fallo in una lingua a me comprensibile. Te lo chiedo per favore, tesoro, almeno da darmi la possibilità di salvarmi in ogni evenienza >> allungò una mano per accarezzarle la guancia destra

<< Giù le mani!! O ti mordo! >> senza indugiare, Angelica aprì la bocca, mostrando delle fauci degne di uno squalo. Le richiuse con forza, sperando di intrappolare tra i suoi denti almeno un dito del povero Jack, ma lo scaltro pirata ritirò in fretta la mano, salvandola così da una cruenta fine.

Decisamente sollevato dal pericolo scampato, il Capitano si accarezzò la mano e, senza rendersene conto, arricciò il naso facendo una smorfia scioccata.

 

… To be continued…

*: <>

 

Spazio autrice:

Salve gente!!^^ ecco a voi un altro capitolo. Come sempre mi auguro che sia stato di vostro gradimento e che vi abbia strappato anche solo un sorriso:)

Un grazie a chi legge e recensisce! Ciao!!^^

 

   
 
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