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Autore: fraKHc    08/07/2011    4 recensioni
"...No no stai tranquilla, andrà tutto bene" disse con quella sua voce carica di preoccupazione.
Ebbi un tuffo al cuore. Stava parlando con una ragazza? Non l'avevo mai sentito parlare di nessuna ragazza nonostante fossimo compagni di stanza da moltissimo tempo ormai. Cosa stava succedendo?
"Non essere così ansiosa! Ti ho promesso che appena avrei potuto sarei venuto a trovarti!" disse mentre un sorriso gli si disegnava sul volto "Anche tu mi manchi Chun Hee, non sai quanto!"
A quelle parole le ginocchia mi cedettero.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kyuhyun, Sungmin, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tu non hai mai capito. Non ti sei ma reso conto di quello che provavo. Anzi. Forse non te n'è mai importato più di tanto.
Però io soffrivo. Stavo così male e tu non eri mai li vicino a me, a capire il mio dolore, a consolare il mio cuore.

"Cosa stai facendo?"
una voce, la SUA voce mi sorprese alle spalle. Ero talmente sovrappensiero che non mi ero neanche accorto del suo arrivo.

"Tutto bene?" mi chiese con quel suo tono dolce, capace con due semplici parole di far saltare un battito al mio cuore per la felicità ma anche, allo stesso tempo di farmi sprofondare ancora di più nella sofferenza, nel pozzo di dolore che avevo ormai al posto del cuore.
Mi girai lentamente verso di lui stampandomi in faccia quel sorriso che era ormai diventato il muro con cui difendevo a spada tratta quel poco di raziocinio che ancora possedevo, dall'iconsapevole potere che aveva su di me la sua sola presenza.
Lo vidi e il mio cuore perse un altro battito.

"Tutto a posto" risposi "stavo solo pensando all'enorme mole di lavoro che ci aspetta oggi" continuai, riflettendo effettivamente sul fatto che oggi avremmo dovuto lavorare un sacco.

"Tanto tu non hai problemi: balli molto bene e canti ancora meglio, mentre io me la cavo e basta"
Nel dire questo abbassasti lo sguardo e in faccia ti apparve un'espressione da cucciolo maltrattato che incrinò il mio proposito, maturato negli ultimi mesi, di non saltarti addosso ogni volta che rimanevamo soli io e te. Mi avvicinai. Tu non te ne accorgesti visto che tenevi ancora gli occhi bassi; non notasti le mie braccia che si allungavano per stringerti al mio petto, né ti rendesti conto dell'espressione di desiderio e amore che si era dipinta sul mio viso.

Mi fermai all'improvviso e mi resi conto di quello che stavo per fare in preda alla stupidità. Non volevo fermarmi, non potevo fermarmi, dovevo almeno toccarti, farti sapere. Tu DOVEVI capire. Mi fermai in preda ad un pensiero che mi aveva tormentato a lungo in questi mesi e che mi aveva sempre fermato dal raccontarti tutto, dal farti sapere che nella mia vita non avrebbe mai potuto esserci nessun'altro a parte te. Non volevo perderti. Se non ti avessi detto nulla avremmo continuato a mantenere il nostro equilibrio, continuato ad essere amici e anche sapendo la sofferenza che avrei affrontato ogni giorno sarebbe stato sicuramente meglio del vedere la tua faccia sconvolta se ti avessi detto tutto, se avessi smesso di fingere. Sapevo come avresti reagito : mi avresti allontanato da te, in preda al disgusto e io non avrei mai, mai più potuto rimanerti accanto.

Alla fine ti posai una mano sulla spalla " Ma smettila! Si può sapere cosa stai dicendo??? Non c'è né un migliore né un peggiore tra di noi!E ora basta con questi discorsi e andiamo a raggiungere gli altri ok?" ti dissi con un'aria di rimprovero accompagnata da un sorriso a trentadue denti.

Il tuo viso si illuminò, mi sorrisi e annuisti senza dire niente, incamminandoti prima di me e lasciandomi indietro, a guardare la tua schiena alla quale avrei voluto aggrapparmi in momenti come questo.

Min...

Un'altra giornata era finalmente finita. Mi stiracchiai le braccia e le gambe indolenzite dalle troppe prove di oggi, e mi misi in bocca una caramella per alleviare un po' il dolore alle mie corde vocali ormai ridotte in tanti piccoli frammenti.
Avevo pronta la mia scaletta per la serata :andarmene via, arrivare al dormitorio, farmi una doccia, mangiare qualcosa e infilarmi nel letto a dormire della grossa. No. Ho dimenticato una cosa. Dovevo giocare a StarCraft. Assolutamente. Non mi importava essere un po' più stanco il giorno dopo.

Pregustando il programma della serata mi incamminai da solo verso il dormitorio. Sapevo che lo avrei rivisto in camera ma per il tempo che avrei impiegato a tornare a casa non volevo pensare a niente, assolutamente a nulla. Pensai di ordinare una pizza perché era da tanto che non la mangiavo, anche se da quando Ryeowook-hyung,Eunhyuk-hyung e gli altri erano andati in vacanza a Venezia ed erano tornati dicendo, tra le altre cose, quanto fosse buona la pizza in Italia, avevo una voglia matta di prendere il primo aereo disponibile e imbarcarmici senza pensarci due volte.

Preso dai miei progetti destinati a non realizzarsi arrivai al dormitorio senza neanche accorgermene. Presi l'ascensore e arrivai alla porta. Non avevo idee su quale pizza ordinare ma soprattutto volevo avere compagnia. La pizza va mangiata assolutamente con qualcuno! Avevo già in mente il mio qualcuno anche se sapevo, visto cosa era successo la mattina, che non sarebbe stato molto prudente chiederlo proprio a LUI. Mi incamminai verso la nostra camera pensando che magari avrei potuto chiedere a Yesung-hyung di farmi compagnia con la pizza che però non avevo ancora ordinato. Mentre mi avvicinavo alla porta sentii una voce provenire dall'interno della stanza. Era Min che parlava. Al telefono suppongo. Aveva una voce carica di tristezza. Non l'avevo mai sentito così. Aprii la porta lentamente e silenziosamente per sentire meglio e lo vidi. Era vicino alla finestra, con il viso illuminato dalla luce della Luna appena spuntata. Dio quanto era bello. Il mio sguardo si concentrò sul profilo del suo viso, sulla linea del suo naso perfetto fino ad arrivare alla sua bocca. Aveva una bocca splendida. Quanto avrei voluto poter assaggiare quelle labbra sempre leggermente imbronciate, quanto sfiorargliele anche solo con la punta delle mie dita. Aveva le spalle incurvate come se un peso enorme le schiacciasse, peso che non avrei esitato a caricarmi sulle spalle io stesso pur di alleviare quell'espressione di sofferenza che gli vedevo stampata in faccia. Mi risvegliai dalle mie fantasie.

"...No no stai tranquilla, andrà tutto bene" disse con quella sua voce carica di preoccupazione.

Ebbi un tuffo al cuore. Stava parlando con una ragazza? Non l'avevo mai sentito parlare di nessuna ragazza nonostante fossimo compagni di stanza da moltissimo tempo ormai. Cosa stava succedendo?

"Non essere così ansiosa! Ti ho promesso che appena avrei potuto sarei venuto a trovarti!" disse mentre un sorriso gli si disegnava sul volto "Anche tu mi manchi Chun Hee, non sai quanto!"

A quelle parole le ginocchia mi cedettero. Caddi per terra con un gran tonfo facendomi sicuramente sentire da lui anche se era così impegnato nella sua chiamata. Il mio cervello era vuoto. Non riuscivo a pensare a nulla se non al fatto che lui avesse una ragazza. Com'era potuta accadere una cosa simile? Perché io non ne sapevo nulla? Il mondo aveva iniziato a girare e non mi accorsi che era uscito dalla stanza, sicuramente per vedere qual'era stata la fonte del rumore.

"Kyu!" urlò quando mi vide per terra, incapace di alzarmi e con lo sguardo perso nel vuoto.

"Kyu cosa succede? Sei caduto? Ti sei fatto male? Aspetta fammi controllare!" si avvicinò, afferrò il mio braccio destro, se lo mise intorno al collo e mi sollevò. Non mi accorsi della fatica che faceva. Non pensai alla chiamata. Non pensai alla ragazza misteriosa. No. In quel momento l'unica cosa che davvero importava era il mio braccio a contatto con il suo collo, la sua mano che teneva la mia e l'altra che mi cingeva il fianco per tenermi in piedi.
Nient'altro aveva importanza se non quel contatto che in quel momento cancellava tutte le mie sofferenze. Si avevo fatto bene a sopportare in quei mesi, anche solo per questo falso semi-abbraccio. Avrei sofferto anche dieci volte tanto pur di avere la certezza che un giorno, di nuovo mi avrebbe stretto cosi.

All'improvviso le sue braccia mi lasciarono e io mi ritrovai sdraiato sul letto, senza il suo calore a rendermi felice, completo. Mi sentivo svuotato.

"Kyu adesso sdraiati, vado a prendere del ghiaccio da metterti deve ti fa male" disse incamminandosi verso la cucina.

Come se il ghiaccio potesse dare sollievo al mio cuore in frantumi.
Non avevo mai incamerato l'idea che potesse avere una ragazza. Non mi era neanche balenata in testa un'eventualità del genere; eppure, ora che avevo davanti l'evidenza, mi diedi dello stupido. Stupido per non averci pensato, stupido per non aver provato a cancellare i miei sentimenti con più decisione, stupido per aver continuato a coltivare la speranza che un giorno tu mi avresti ricambiato. Non riuscivo a capire il perché della mia sofferenza. Perché mi ero innamorato di te? Se avessi capito quello che sentivo mi avresti fermato prima, mi avresti impedito di ridurmi in questo stato, mi avresti evitato questa sofferenza struggente che mi impediva di respirare.

"Ecco il ghiaccio!" La sua voce, le sue parole, mi fecero sprofondare ancora di più nel dolore che avevo gli avevo nascosto in questi mesi.
"Vattene!!" urlai sfogando una minima parte della mia rabbia in quell'urlo liberatorio.
"Ma Kyu che ti succede? Dai stai tranquillo con un po' di ghiaccio e una buona notte di riposo il dolore passerà!" mi disse con quella voce che amavo.
"Vattene!" ripetei con più veemenza "Tu non sai nulla del mio dolore, non sai come mi sento, né quello che provo! Non sai niente di niente! Adesso lasciami in pace!"

Dovevo averlo lasciato perplesso con questo sfogo, visto e considerato che era convinto mi facesse male da qualche parte, tipo a una gamba; ma a quanto pareva lo avevo scioccato talmente tanto che posò la borsa del ghiaccio accanto al letto e uscì chiudendosi la porta alle spalle.

Mi rigirai nel letto e aspettai che il sonno mi prendesse e che il dolore, la sofferenza e l'amore si riversassero tutti insieme nei miei incubi.

Questa è stata la mia prima fanfiction xD spero possa piacere tanto quanto a me è piaciuto scriverla *o*
   
 
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