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Autore: virgily    13/07/2011    0 recensioni
-fan fic a quattro mani con ImEmily. Hope you like it e Recensite!-
Non era il massimo, tuttavia le due giovani tedesche che sostavano all’entrata del check-in sapevano che sorpassato l’ostacolo delle valige tutto sarebbe andanto per il meglio, e la vera vacanza sarebbe cominciata.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chasin a dream, all that we need is to believe

 

Berlino, 9-07-2007, Aereoporto "Otto lelienthal"

Caotico si poteva definire il pasaggio circostante: annunci parlanti in varie lingue, gente che va e vine con grandi o piccole valige a seguito, bimbi annoiati e stanchi di aspettare che fissano il vuoto seduti sulle panche metalliche, con le gambe a ciondolini e il viso poggiato pesantemente sulla mano. Non era il massimo, tuttavia le due giovani tedesche che sostavano all’entrata del check-in sapevano che sorpassato l’ostacolo delle valige tutto sarebbe andanto per il meglio, e la vera vacanza sarebbe cominciata:

-Dunque, avete i documenti? Le medicine? I soldi al cellulare?- mentre l’uomo al loro fianco stilava un’elenco delle cose “strettamente necessarie” che non dovevano assolutamente mancare nei loro bagagli, la piu’ bassa delle due anniuva fingendosi interessata mentre la maggiore, gia’ pregustandosi il sole e il mare della California, neanche si degnava di dare retta al suo genitore, che riprendendola sbuffo’

-Selena? Sei tu la maggiore quindi se succede qualcosa la responsabilita’ e’ tua, percio’ per cortesia stammi a sentire- affermo’ burbero incrociando le braccia al petto. Se c’era qualcosa che il maggiore (cognome ignoto) odiava era propriola mancanza di attenzione da parte di qualcuna, non c’era alcuna differenza se si trattava di una delle sue reclute o delle sue figlie, in qualsiasi dei casi lui pretendeva sempre e comunque il massimo rispetto

-Tranquillo papa’: in caso dovessimo sentirci male abbiamo medicine a sufficienza per un intero esercito, i soldi per comprare da mangiare, e nel caso incontrassimo dei brutti ceffi ci hai fatto fare il corso di auto-difesa apposta. Ah dimenticavo- ridacchio’ la moretta sfilando dal collo della maglietta una piastrina di riconoscimento con su inciso il nome, il cognome, e l’indirizzio dove sarebbero state accolte durante la loro permanenza in america

-con queste anche se dovessimo perderci basta fare qualche domanda e torneremo dritte dritte a casa. Percio’ nulla puo’ andare storto- sorrise angelicamente facendolo trasalire: la sua bambina oramai era cresciuta e sapeva bene quali erano le sue responsabilita’, e non poteva che esserne fiero

-oh venite qui...- sussulto’ sorridendo a sua volta spalancando le sue grandi braccia prestanti e forti, avvolgendole attorno alle sue pargolette

-Liz, mi raccomando, stai sempre vicina a tua sorella- sussurro’ baciandole i capelli rossi

-saro’ la sua ombra...- affermo’ trattenendo una lieve risata

-alle otto precise vi chiamero’ tutte le sere alla casa che vi ho affittato. Non fatemi stare in pensiero-

-ti chiamiamo quando saremo arrivate papa’. Dai un bacio alla mamma- e stampando un bacio sulla guancia dell’uomo vestito in mimetica, la piu’ alta si allontano di qualche passo, trascinandosi la modesta valigia blu. Si sistemo’ una ciocca corvina dietro l’orecchio e si lancio’ di sottecchi uno sguardo d’intesa con la sua sorellina, la quale annuendo saluto’ il loro genitore con un accenno della mano.

Le due sorelle trattennero il fiato per qualche secondo, giusto il tempo di aumentare lentamente il passo, come se non vedessero l’ora che la sagoma del loro genitore diventasse solo un puntino indefinito in mezzo alla folla. E dopo aver superato senza problemi il controllo bagagli si fissarono dritte negli occhi. I loro angoli delle labbra si sollevarono dipingendo due sorrisetti biricchini e complici. Scoppiarono a ridere e afferrandosi a breccetto cominciarono a camminare a passo deciso e fiero verso il gates numero 12, destinazione: California.

*Angolino delle autrici*

Ecco il primo "smandrappato" capitolo di questa fiction nata dalle menti della sottoscritta Virgily & ImEmily.

La parte piu' bella del scrivere una fiction a quattro mani e' vivere insieme un sogno.

Speriamo vivamente che vi piaccia, perche' con questo, con una storia semplice, serena e allegra  sognamo di "ringraziare" coloro appunto che ci hanno fatto sognare.

Hope you enjoy it & Recensite

Kisses 

  
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