Crossover
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Autore: Ilune Willowleaf    20/03/2006    3 recensioni
cosa succede quando due universitarie annoiate decidono di farsi una passeggiatina in mondi altrui? Sconsigliato ai leghisti...
Genere: Avventura, Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Libri, Videogiochi
Note: Alternate Universe (AU), Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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A CACCIA DI BEI FUSTACCHIONI
A CACCIA DI BEI FUSTACCHIONI... MA ATTENZIONE AGLI IMPREVISTI!
Mentre Lotus divorava allegramente una torta di mele appena uscita dal forno, raschiando pure la teglia ancora bollente, le nostre due universitarie protagoniste constatavano che le loro avventure non erano durate più di un paio di giorni; considerato il lungo periodo prima del ricominciare delle lezioni, nonché il caldo letale che stava facendo sciogliere Michela al pari dell’ormai sparito gelato alla menta, urgeva trovare un altro posto, possibilmente FRESCO, dove emigrare temporaneamente…
-Caaaaaaldoooooo…- boccheggiò la bruna scolandosi una bottiglia di the freddo.
-E il ventilatore pare proprio deciso a morire…- Giulia stava smanettando con il ventilatore, sotto lo sguardo curioso di Dessran, ottenendo soltanto però che la carcassa rugginosa cedesse definitivamente in pezzi.
-Basta: prepara i sillogismi. Fuga strategica in un posto fresco!!!-
-Si, a caccia di belle ragazze! E anche di bei ragazzi, io non mi formalizzo!- si intromise giulivo Lotus, facendo l’occhiolino a un Dessran armato di cintura di castità antistupro in argento.
Silenzio…
-Per una volta, ti do perfettamente ragione!- esordì Michela, afferrando un quaderno (che chiamava affettuosamente ‘catalogo delle meraviglie’) su cui erano appiccicati tutti i ritagli dei bei fusti di anime e manga che le sarebbe piaciuto poter rapire e sfruttare per i suoi racconti. Caso strano, erano quasi tutti cattivi… perlopiù con seri problemi di equilibrio mentale ^^;;;
-Propongo di cominciare con un intervento umanitario: salvare dalle grinfie di sgallettate pseudoeroine cariogeniche alcuni bei ragazzi seriamente bisognosi di farsi nuove amicizie femminili…- decretò con tono affettuoso e preoccupato la mora mostrando all’amica le pagine su cui faceva bella mostra di sé la scritta: “casi da rieducare riguardo al tipo di ragazza da corteggiare”.
Sotto la scritta comparivano le immagini di tre bellissimi ragazzi: il Principe Diamond e suo fratello Zaffiro, dalla terza serie di Sailor Moon; e un adolescente dalle kawaissime orecchie a punta e i vispi occhioni dorati, l’alieno Kisshu di Tokyo MewMew.
Giulia sbatté incredula le palpebre: -Credevo che tu non sopportassi quelle serie… ne hai viste poche puntate…-
-Puntate che ho visto unicamente per rifarmi gli occhi con simili tesori nascosti! È proprio vero che anche nella melma possono nascondersi delle pepite d’oro!- ribadì con tono deciso. –Eppure i loro indegni autori hanno il fastidioso vizio di farli innamorare non corrisposti delle rispettive protagoniste, eroine deficienti con le fette di salame sugli occhi, dato che non fanno altro che spezzar loro il cuore nei modi più crudeli! E poi pretendono di essere le paladine del Bene!- decretò indignata con occhi fiammeggianti.
-Certo che sei un tipo singolare, tu!- ridacchiò la bionda davanti all’adamantina determinazione dell’altra.
-Che male c’è? Se non altro ha ottimo gusto!- mormorò Lotus sfogliando il Catalogo.
-Incredibile, per una volta uno dei miei personaggi è d’accordo con me! Devo riprendermi dallo shock…- poi si accorse che il mezzodemone si stava letteralmente mangiando con gli occhi la sua ‘collezione’ –ARGH, Lotus, smettila di sbavare sui miei tesorucci!-
Mentre la mora e il licantropo si litigavano il quaderno, Dessran s’avvicinò con circospezione (cercando di mantenere la maggior distanza consentita dal lupo allupato) alla bionda:
-E tu, Giulia, hai già in mente le tue prime vittim…ehm, obiettivi?-
-Mmm… vediamo un po’… non so… forse Aiolos di Sagitter da Saint Seya, ce lo cucchiamo dopo che ha consegnato la mocciosa dea portasfiga a il nonnino adottivo, quell’allupato maniaco sessuale di… come cacchio si chiama?…E…andiamo anche a prelevare André e Oscar, così magari ti aiutano per l’esame di letteratura francese…- *occhioni sbrilluccicosi*
-Senza contare che tu hai un debole per quella coppia, e che quando hai visto per la prima volta il finale a cinque anni ti sei messa a piangere come una fontana…- puntualizzò Dessran, sfogliando il quaderno degli appunti per fanfiction e romanzi di Giulia, in cui tre o quattro pagine erano dedicate alla sfortunata coppia sbocciata durante la rivoluzione francese, in una fanfiction ideata e mai realizzata.
-Mica male come idea. Magari però li passiamo a prendere per ultimi, dopo aver portato in un bel posticino tranquillo le nostre “prede”: perché se passiamo dal Santuario di Atene, io devo assolutamente scendere a Capo Sunion a salvare Kanon dalla prigionia (con rischio d’affogamento compreso nel soggiorno) impostagli dal suo *affezionatissimo* gemello. – commentò Michela, iniziando a disporre le carte coi sillogismi.
-Che ne dici di cominciare rapendo Eagle Vision, attualmente in semi-coma, rimetterlo in sesto, e magari vedere se ci ripara il ventilatore?- propose Giulia.
-Eagle… *sbaaaav*- *lago di bava* la mora esibiva uno sguardo estatico come in contemplazione di una visione mistica al pensiero del bellissimo Comandante di Ootozam -Approvato! Si parte per Sephiro!!!-
-Rapiamo anche Clef, già che ci siamo?- propose Giulia.
-Solo se è la versione OAV: non ci tengo a farmi passare per pedofila!-
-Ma ha trecento e passa anni!-
-E sembra un moccioso. Un moccioso petulante. Scommetto che nel tempo libero gioca a biglie con Fibrizio. Non capisco perché Umi gli faccia il filo malgrado ci sia Ascot che stravede platealmente per lei…-
-Ok, solo Eagle. Lantis lasciamo perdere, è un figaccione ma è perso dietro Hikaru… che poi, con quella differenza di altezza, mi domando cosa ci combineranno…-
-Giuliaaaaa… lo so che stai facendo pensieri sconci…- la prese in giro Dess, che girava attorno a lei con forchetta e coltello.
-Sono semplici riflessioni anatomiche! Lei è alta un metro e mezzo, lui due metri e venti! Lei gli arriva si e no all’ombelico!-
-Beh, e con questo? Almeno Hikaru può mettersi dei tacchi a gradino senza essere poi più alta del suo ragazzo.– fece notare Michela.
-Mia candida e innocente fanciulla, tu non sai cosa la mia dispensa qui sta pensando a proposito di certe differenze di altezze…- fece giulivo Dess, facendo pat pat sulla testa di Giulia (che è più bassa di lui di 20 centimetri buoni, e che inizia ad avere un complesso sulla sua altezza assai scarsa).
Mentre partiva un’ennesima amichevole rissa a base di ganascini, ditate nei fianchi e solletico, rissa a cui si unì Lotus (poi Giulia e Dess si coalizzarono contro il lupo), la mora preparò i sillogismi, nascondendo un ghigno (che la faceva assomigliare a Hiro in modo preoccupante) sotto i baffi: Lantis non le era mai andato a genio, e se avesse avuto l’opportunità di organizzare qualche tiro mancino ai suoi danni… che lo spilungone imbalsamato cominciasse a pregare!
Un risolino spettrale sfuggì dalle sue labbra, che provocò un brivido lungo la spina dorsale agli altri tre: interruppero il loro ‘intrattenimento’, ma notando l’espressione sadica di cui era imbevuto il suo sorriso inquietante, Lotus mormorò:
-Il mio sesto senso animale prevede guai…-
-Giulia, forse dovresti controllare i sillogismi prima che li reciti… quel genere di formula tende a reagire in modo imprevedibile agli stati d’animo di chi li esegue…- sussurrò Dessran.
Un ottimo consiglio, ma forse avrebbe dovuto giungere un po’ prima: la mora emotivamente instabile aveva già cominciato a pronunciare le coordinate di viaggio con un’espressione che non prometteva nulla di buono… e infatti…
-Dove DIAVOLO siamo finite?- sbottò Giulia, cercando di fendere con lo sguardo la leggera foschia che nell’oscurità del crepuscolo dava al paesaggio circostante un aspetto assolutamente poco raccomandabile.
-Si direbbe una città.- fu l’ovvia constatazione di Michela, che cominciava a rendersi conto di aver combinato uno dei suoi soliti pasticci megagalattici.
-Una città fantasma.- puntualizzò Dessran, osservando meglio le strade deserte e gli edifici in stato di abbandono. -Non c’è anima viva, qui.-
-Confermo.- ribadì Lotus; ma al licantropo bastò una sola annusata all’aria pesante e malsana per emettere uno sbuffo disgustato e arricciare il delicato nasino: -Ma ciò non significa che la zona sia disabitata; anzi, forse sarebbe stato molto meglio. Non credo che ci piaceranno gli attuali residenti.-
Dessran fu messo in allarme dall’espressione seria come non aveva mai visto prima sul viso leggermente impallidito del mezzodemone; sondò le aure nell’area, ma di nuovo non percepì la presenza di nessuna creatura vivente. Tuttavia, l’odore sgradevole che ammorbava l’aria aveva qualcosa di spiacevolmente familiare, che gli riportava alla mente suo malgrado ricordi di un passato molto lontano che avrebbe preferito dimenticare…
Giulia notò un grande cartello stradale posto all’altro lato della strada: Benvenuti a Racoon City. Un’indicazione più piccola, sotto, indicava: laboratori Umbrella, 1 km.
-Questo mi dà una brutta sensazione…- commentò Giulia, con una gocciolina sulla tempia. –Miky, ho un orribile dubbio: dov’è che era ambientato, Resident Evil?-
-Quale dei tanti?- chiese la mora, cercando di fare mente locale… ma venendo distratta da una mano che le si posò pesantemente sulla spalla. Irritata dal contatto fisico non richiesto, ringhiò voltandosi verso l’importuno –Non distrarmi, Lotu… AAAAAHHHHH!!!!!!!- @________@
L’urlo disumano fece voltare i tre compagni verso la mora, prigioniera di un putrescente cadavere semovente.
In preda al panico, Miky strattonò violentemente il braccio; la manica si strappò, ma il non-morto aveva una presa terribilmente forte nonostante l’avanzato (e rivoltante) stato di decomposizione dei suoi tessuti.
-Ehi, ammasso di vermi! Non sai che le fanciulle non si toccano neanche con un fiore?- senza scomporsi, Lotus trasformò il suo bracciale destro un una frusta e con uno schiocco umido tranciò l’arto del cadavere, che rimase a fissarsi ebete il moncherino da cui non usciva sangue.
Dessran ghignò sardonico: -Certo che tu sei un tipo che, a offrirti un dito, ti pigli tutto il braccio!-
-Non distraetevi! Quell’obbrobrio è venuto in compagnia!- esclamò Giulia, mentre aiutava l’amica, schifatissima, a staccarsi di dosso la disgustosa appendice puzzolente.
Dessran fece comparire la falce, e si applicò con ammirevole impegno a ridurre in cotolette gli zombie che continuavano testardamente ad avvicinarsi; in una pausa, approfittando della lentezza degli avversari (per fortuna il rigor mortis danneggia gravemente l’agilità ^^;;;) lanciò un’occhiataccia all’indolente Metallium:
-Starsene a guardare mentre gli altri sgobbano è forse un’abitudine di famiglia? Non startene lì impalato e fai la tua parte!-
Il lupacchiotto esibì un capriccioso broncetto: -Così, a freddo, senza neanche il sottofondo musicale? Non riesco a danzare al ritmo dei gemiti rantolanti di questi cosi… senza contare che sono così sgraziati! Assolutamente non coreografici!-
*GOCCIOLONE sulle teste di tutti, zombie compresi*
Sulla fronte di Michela cominciarono a pulsare una dozzina di venuzze:
-Allora trova tu una soluzione migliore, scansafatiche!-
Sul volto di Lotus comparve un sorriso radioso e corse a sussurrare qualcosa nell’orecchio a Dessran, che prima sgranò gli occhi guardando il licantropo come se fosse pazzo, poi scrollò le spalle e fece comparire dal nulla…
Un podio da comizio elettorale, con tanto di fanfare e bandiere multicolori al vento. Lotus salì sul pulpito e con tono da imbonitore cominciò a urlare in un megafono a volume tanto alto da svegliare i morti (quindi abbastanza da attirare l’attenzione degli zombie):
-Zombie, non morti, cadaveri putrescenti, prestatemi orecchio!-
L’esordio fu preso tanto sul serio che alcuni dal pubblico si staccarono il padiglione auricolare e lo lanciarono verso l’oratore. Le due ragazze repressero un conato di vomito.
Lotus non si lasciò smontare da così poco:
-Siete stanchi di trascinare le vostre membra marcite senza scopo? Vi opprime la noia di gemere invano i vostri rantoli d’agonia? Siete frustrati da questa continua, ossessiva ricerca di carne umana da divorare e contaminare con la vostra marcescenza? Allora, abbiamo la soluzione che fa per voi: una magnifica vacanza! Alloggio lussuoso e vitto assicurato, tutto compreso in una splendida ed esclusiva località, completamente gratis!!! Chi vuole approfittare di questa straordinaria offerta, aderisca subito alzando il braccio e dica – o rantoli – si!-
Una selva di braccia in diversi stadi di putrefazione si sollevarono entusiaste (per quanto entusiasmo possa esserci in una mandria di carne morta), e chi ne era sprovvisto raccolse da terra gli arti tranciati precedentemente da Dessran e agitarono quelli.
Con un sorriso smagliante, il licantropo si rivolse alle due allibite ragazze e chiese:
-Ok, dove li mandiamo questi gentili vacanzieri?-
Giulia si riprese e un sorrisetto malefico illuminò il suo bel viso divertito: -Chissà se una *certa* villa di Arcore è abbastanza grande per ospitare tutti questi ospiti…-
-Ma non era stata distrutta da un meteorite insieme al detective menagramo?- chiese l’amica grattandosi la nuca.
-Acciderbolina, è vero! Allora vediamo… che ne dici di mandarli in Parlamento? Tanto, tra loro e quelli che stanno lì, non si nota quasi la differenza!!- ^____^
-Sono perfettamente d’accordo!- ^____^
-Dess-chan! Ci pensi tu a organizzare il viaggio ai nostri ‘turisti per caso’?- cinguettò Giulia.
Il Demone rassegnato sbuffò: -Prima facchino, taxi, e ora pure agenzia di viaggi!- ma obbediente aprì un passaggio tra le dimensioni che conduceva dritto dritto in mezzo a una riunione delle Camere.
Michela però con un ghignetto perfido, si avvicinò al primo zombie che aveva incontrato e gli diede in mano un biglietto su cui aveva frettolosamente scritto: “All’attenzione del Presidente del Consiglio” e con un’amichevole pacca sulla schiena (dopo dovette pulirsi la mano dalla melma) lo inviò a contattare la persona indicata.
Quando il passaggio fu richiuso, mentre cominciavano ad udirsi appaganti urla di terrore provenienti da politici usciti all’improvviso dal loro stato di morte apparente, Giulia si congratulò con Lotus per l’ottima idea.
Il licantropo la gratificò del suo sguardo più seducente e fuseggiò senza falsa modestia: -Il mio charme è infallibile; da oggi potrò affermare senza dubbio di poter affascinare qualunque creatura, vivente oppure no!-
-Sbruffone!- mugugnò infastidita Michela.
-Tutta invidia la tua, mia cara; solo perché finora l’unico che si sia interessato a te è stato quello zombie!- ghignò di rimando.
Con un tic che gli faceva sobbalzare incontrollabilmente il sopracciglio, Michela entrò in modalità berserk, raccolse una gamba abbandonata a terra e cominciò a rincorrere Lotus minacciandolo di prenderlo a calci con quella fino al prossimo universo…
Con un gocciolone sul capo, mentre i due allegri compagni giocavano ad acchiapparello Giulia recuperò i fogli con i sillogismi e li corresse rapidamente. Infine, Michela si arrese esausta all’impossibilità di riuscire a colpire l’agilissimo Beastmaster, e mentre riprendeva fiato si avvicinò all’amica lasciando a lei il compito di recitare le formule per dirigersi alla tappa successiva.
Tokyo.
Una Tokyo uguale a sé stessa, in tutti i cartoni di sgallettate paladine della giustizia che salvano il mondo dagli alieni che prendono di mira sempre e solo il Giappone, partendo sempre e solo da Tokyo.
Detto tra noi, se partissero… chessò, da Roma, o da Parigi, che sono sguarnite di Supereroi (in America no, c’è l’infestazione perenne di X-man e supereroi vari), farebbero molto, molto prima.
-WAAAAAAHHHH La torre di Tokyo!!! Dess, fammi una foto!!!- Giulia prese sottobraccio Michela, e le due si fecero fotografare dal loro demone di fiducia con l’immancabile segno della vittoria sotto la torre di Tokyo, mentre Lotus gironzolava qui e là a caccia di belle Gals.
*KABOOOOM*
Esplosione!
Sulla cima della torre, un combattimento a suon di fulmini, bolle di nebbia, cuoricini vari e petali di rose era in corso.
-Ehi, dai colpi, sembrerebbe il gruppo delle Sailor. – commentò Giulia.
Michela aveva letteralmente strappato dal collo di un turista svedese un cannocchiale…
-HIIIIII!!!! Ma è Zaffiro quello lassù! Dobbiamo salvarlo!- gemette, nel notare come il bel principe dai capelli blu fosse maltrattato dalle eroine con le cosce al vento –Lotus, vallo a salvare!!!-
-Cosa mi dai in cambio?- fece sardonico il licantropo, che aveva scoperto i fumetti hentai venduti in un’edicola lì vicino, e se li stava leggendo beato.
-MUOVITI E NON FARE STORIE!!! ALTRIMENTI TE LA SOGNI UN’ALTRA TORTA DI MELE!- strepitò Giulia, che non avrebbe mai permesso a una creatura, sua o di Michela, di discutere un ordine.
Già si vedeva Dessran che, per riflesso condizionato e lacrimoni di autocommiserazione, correva ad eseguire…
-E va bene, va bene… toh, tienimelo e non rovinarmelo!-
Ora, le sgallettate rispondenti al nome di Guerriere Sailor avevano circondato il principe Zaffiro, ma si videro gabbate quando un enorme lupo dal pelo dorato, scalando la Torre di Tokyo saltando da una trave metallica all’altra, ruppe lo schieramento circolare, afferrò il bel principe, già bruciacchiato, per la collottola, e lo portò giù, con tanta buona grazia che gli occhi del poveretto divennero due girandoline… @__@
Mentre le guerriere Sailor si preparavano a inseguirlo, una viverna squarciò l’aria col suo urlo, facendola fare addosso in modo assai poco dignitoso ad una o due di loro…
-Ehi, ma che è ‘sto robo?! Nel contratto di Guerriera Sailor non rientravano mostroidi più grossi di tre metri!- si lamentò Sailor Venus, che si stringeva a una ancor più terrorizzata e tremante Sailor Moon.
-Non lo so, Venus, ma con la forza dell’Amore lo sconfiggeremo!!!- fece la bionda.
-Si, l’amore e l’amicizia vincono su tutto!- l’altra biondina si riprese, con gli occhi sbrilluccicosi. Anche le altre si rialzarono, iniziando a tempestare il povero Dess, che aveva la funzione di diversivo, dei più svariati colpi cariogenici…
Alla fine, la viverna decise che ne aveva avuto più che a sufficienza, e scese in picchiata, afferrando con gli artigli Giulia, Michela, Lotus ancora in forma di lupo e uno svenuto Zaffiro.
-DEEEESS!!! DOVE STAI ANDANDO!?- urlò la bionda, per farsi sentire attraverso il sibilo del vento.
-Dove non ci verranno mai a cercare!- replicò il demone, sibilando nella bocca draconica.
Osaka.
Giulia c’era già stata, e Dess aveva intuito che era l’occasione buona per visitare di nuovo il parco del palazzo imperiale…
-WAAAAHHHH proprio come ricordavo, è bellissimo!!!- Giulia guardava qui e là, estasiata dalla perfezione dei laghetti, dei giardini, degli angoli perfettamente progettati per apparire deliziosamente naturali.
-Già, bellissimo…- Michela, con gli occhioni a cuore, guardava invece Zaffiro, ancora addormentato.
Scostò con un colpo d’anca Lotus, che si mangiava con gli occhi il bel morettino.
Dess, seduto all’ombra di un masso con un filo d’erba in bocca, pareva tranquillo e rilassato.
-Come facevi a sapere che non ci avrebbero seguito?- fece Giulia, sedendosi accanto a lui.
-Beh, perché quelle sgallettate non si muovono mai da Tokyo, salvo per andare al polo nord e sulla luna… vero?-
-Già, è vero. Appena Zaffiro s’è ripreso, passiamo a prelevare Diamond, e poi andiamo a fare razzia a Tokyo Mew Mew. Poi possiamo passare a prendere Eagle, e poi una capatina al santuario…-
-Ce li portiamo dietro tutti, o li riportiamo prima a casa?- chiese Michela –Non abbiamo spazio per ospitare tutti questi fustacchioni…- ragionò, con i lacrimoni agli occhi.
-Beh, c’è l’appartamento accanto al nostro che si è liberato due settimane fa, e la strega diabolica – nota: la strega diabolica è l’”affettuoso” soprannome dato alla padrona di casa che affitta gli appartamenti –ha tanti difetti, ma un paio di bei ragazzoni così sarà lieta di averli come affittuari. E vuoi che lui e suo fratello non abbiano gemme con cui pagarsi l’affitto? Senza contare che Eagle potrebbe brevettare qualche ciaffettino di Ootozam, e potrebbero vivere tutti di rendita finché campano… dai, un modo si troverà…-
-Giulia… *_* - ß occhioni lacrimosi di Dess –Ho risparmiato le ferie per due anni… me le lasci godere con Nerea? Ti preeeeeegoooo….-
Giulia rifletté un attimo. Certo, Dessran era il suo personaggio più efficiente e adattabile, ma aveva anche lui il sacrosanto diritto alle ferie…
-E va bene… preleviamo Diamond, e poi ti rimando alla tua spiaggia con la tua ragazza…- fece pat pat sulla testa di Dess –Al tuo posto chiamerò Siryana. Ha una sfiga pazzesca in amore, ma è perfetta su Sephiro: ha un caratterino da spaccare le pietre con la sola volontà. –
-Ehi, anche io voglio andare a casa! Mammina si starà preoccupando di non trovarmi nel mio mondo!-
*gocciolone*
Lotus era l’unico che poteva chiamare una dark lady “mammina”… e probabilmente la dark lady era l’unica donna con cui, per ovvi motivi, non ci avesse provato. Era sua madre carnale, in effetti.
-Uff… va bene, vai pure anche tu, ora… chiamerò qualcun altro. – sospirò sconsolata (ma nascondendo un certo sollievo) Michela.
-Prima vado a cercare qualche pensierino per mamma e per Xelloss-san!- fece giulivo il semidemone, correndo a vedere quali specialità alimentari e souvenir riusciva a trovare…
Dieci minuti dopo, Michela stava passando in rassegna gli acquisti di Lotus… tra cui rientrava anche una gal (trad: ragazza giovane, teenager, iper alla moda… leggetevi l’omonimo fumetto per capire!) abbronzata!
-Lotus… niente persone!-
-Ma… dai, sembra così appetitosa!- *occhioni supplicosi di Lotus*
*occhiata omicida di Michela*
-E va bene, va bene, la lascio qui…- sospirò il licantropo, prendendo le buste con i famosi ramen istantanei, bottiglie di the verde, cestini pranzo con sushi e sashimi, una statuetta a forma di gatto, bambole di carta, sacchettini coi pesciolini rossi, portafortuna, ciaffi e controciaffi che neanche Giulia di ritorno dal Giappone ne aveva così tanti… ah, si, e una NUTRITA collezione di manga hentai (meno due che Dess gli ha fregato dalla busta).
Quando il biondo mezzodemone scomparve con tutti i bagagli al seguito, la mora tirò un profondo sospiro: -Santo cielo, Lotus ha il potere di logorare i miei nervi più di chiunque altro…-
-E con chi pensi di sostituirlo?- Chiese Giulia. Dessran incrociò le dita dietro la schiena; conosceva il genere di personaggi che la ragazza frequentava più assiduamente, e le possibili scelte NON lo tranquillizzavano affatto.
-Credo che aspetterò a convocare il prossimo pazz… personaggio, per amore della mia sanità fisica e mentale.- detto questo, la sua attenzione si concentrò nuovamente su Zaffiro. Nel corso della conversazione si era finalmente ripreso, ma non aveva spiccicato parola; fosse per via del suo carattere taciturno e riservato, o per la comprensibile diffidenza verso quel gruppo di gente strana (strane NOI?? *occhioni sgranati e innocenti delle due fanciulle*).
Miky gli si avvicinò esibendo il suo sorriso più rassicurante (anche se un certo luccichio nei suoi occhi gli conferiva qualcosa di poco incoraggiante) e cercò di avvicinarsi… a non meno di tre metri, dato che il Lord dai capelli blu aveva innalzato tra loro una delle sue mistiche barriere.
Giulia, più diplomatica (o forse meno sfacciatamente interessata) gli rivolse la parola a distanza di sicurezza:
-Puoi stare tranquillo, siamo dalla tua parte; non vorresti mettere fine all’inutile guerra contro le Sailor e trasferirti con tuo fratello in un posto lontano e tranquillo?-
Al sentire quella proposta che realizzava esattamente il suo desiderio di pace e tranquillità, il bel giovane decise di abbassare la barriera.
-Volevo semplicemente proporre a te e Diamond di venire con noi, nel nostro mondo; noi vi troviamo un alloggio, e voi mi fornite l’ispirazione per uno dei miei racconti.- confermò la mora.
L’espressione guardinga di Zaffiro si fece riflessiva; uno dei lati della sua personalità che Miky apprezzava particolarmente era proprio il suo temperamento pacato e responsabile, non era persona che prendesse una decisione importante senza averla ben soppesata, a differenza del fratello che tendeva a seguire di più l’istinto. Uno ragionava col cervello, l’altro col cuore: ma le piacevano entrambi proprio perché erano così. ^^
Alla fine, gli occhi azzurro intenso lasciarono intendere la propria risoluzione, accompagnata da un misurato cenno d’assenso. Tanto bastava perché le due ragazze sorridessero a trentaquattro denti e si scambiassero esultanti un cinque.
-Bene! Recuperiamo tuo fratello e ripartiamo! Dove si trova?- chiese Giulia.
Zaffiro si concentrò per rintracciare la sua presenza; ma improvvisamente impallidì:
-Si trova alla torre di Tokyo! È venuto a cercarmi… ed è stato attaccato dalle Sailor! Devo aiutarlo!-
Giulia e Miky si scambiarono uno sguardo serio, determinato e duro come l’acciaio, e concordarono; la bionda ordinò a Dessran il teletrasporto immediato, e nonostante qualche sbuffo del Demone, stanco per l’eccessivo lavoro, si ritrovarono nuovamente sulla Torre teatro di ogni battaglia tra supereroi e cattivoni dell’animazione giapponese che si rispetti.
Alla vista dell’adorato fratello maggiore in difficoltà, Zaffiro scattò per soccorrerlo, ma Miky lo fermò afferrandolo per il braccio; quando lui si volse per liberarsi, l’espressione malevola che vide su quel viso lo raggelò:
-Lascia fare a un professionista, mio caro.- Dopo di che alzò le braccia al cielo e invocò:
-Falco di Mezzanotte, terrore delle umane genti,
Cacciatore d’Inferno, maestro dei tormenti,
io t’invoco, la nuova Caccia è cominciata
cala implacabile sulla Preda condannata!-
Dal cielo giunse un acuto stridio, e un grande Falco nero solcò l’aria come una freccia, calando in picchiata verso il gruppo delle esterrefatte pseudoeroine. Midnight Hawk individuò all’istante il capo del gruppo di sgallettate, e puntò su di lei; gli artigli protesi distrussero la stupidissima pettinatura della mocciosa urlante, strappando brutalmente le ciocche gialle; tutti i tentativi di lei e delle altre isteriche di respingere la furia alata vennero respinti da micidiali beccate che le lasciarono con le mani coperte di sangue.
-Harold è un gentilfalco, in fondo. Pensavo che ci avrebbero rimesso parecchie dita.- commentò vagamente sorpresa Giulia.
Dessran scettico scrollò il capo: -Non t’illudere. Se le ha risparmiate, significa che conserva il meglio del peggio per *dopo*.-
Il Falco si librò nuovamente; a mezz’aria si trasformò in un ragazzo dai lunghi capelli neri come una notte senza luna, che ricadevano in parte a nascondere un lieve sorriso… che aveva in sé qualcosa di orribilmente raggelante. Spalancò le braccia, e le ali oscure di cui non si era privato, lanciando
Piume Stinfalidi!-
un uragano di schegge impazzite e scintillanti dalla forma di piume s’abbatté vorticoso sulle Sailor, che tentarono con ogni mezzo di difendersi da quella grandinata infernale di lame taglienti come rasoi. Ma era impossibile sfuggire alle Piume Stinfalidi: con esse il miglior Cacciatore degli Inferi stanava la sua preda… ma non avrebbe concesso tanto in fretta il colpo di grazia.
Il Demone ammirò vagamente compiaciuto le sue vittime torturate da ferite non letali (il *vero* gioco doveva ancora cominciare) ma grondanti rubineo liquido.
Miky sgranò gli occhi: -Ma allora hanno qualcosa, nelle vene! Anche durante le peggiori battaglie non versano una goccia di sangue!-
Giulia annuì saputa: -Non possono. Per contratto: il sangue potrebbe impressionare i bambini.-
-Ah, si? Beh, temo che Harold non avrà simili premure. Anzi… Ehi, Midnight! Fagliene versare dell’altro, così, almeno una tantum…-
Il mezzo sorriso del Falco s’ampliò facendo balenare per un istante il candore dei denti ferini. Dopo di che, si scatenò l’incubo.
Letteralmente.
Harold, Demone Maggiore degli Incubi, rivelò il proprio schiacciante potere psichico: le sue avversarie furono scaraventate in una visione ad occhi aperti dove inermi subirono tutte le loro fobie e terrori più nascosti (il fatto che per Sailor Moon fosse ingrassare ed essere mollata dal moroso la dice lunga sulle profondità della sua mente… =_=). Le cosiddette ‘guerriere’ tentarono di reagire… e non trovarono di meglio che lanciare le loro tecniche più potenti, che però colpirono le loro stesse compagne. Questo le fece inviperire a tal punto che cominciarono a scambiarsi insulti sempre più pesanti e volgari, fino ad arrivare alle mani.
Harold interruppe il proprio incantesimo e raggiunse Miky e Giulia che, al fianco dei riuniti Zaffiro e Diamond, osservavano con gli occhi pallati le Sailor prendersi vicendevolmente a schiaffi e graffi in faccia. Il Falco si strinse nel suo lungo soprabito nero di pelle senza maniche; leggermente seccato, commentò:
-Che delusione. Mi aspettavo avversari migliori, da te; è la prima volta che mi fornisci prede tanto stupide da annientarsi da sole!-
*GOCCIOLONE*
Ad un tratto una voce (accompagnata da un assurdo suono di nacchere O.o?) comparve dal nulla:
-Creatura malvagia, io ti punirò per aver attentato a Sailor Moon e alle sue compagne!-
Un tizio vestito da pinguino appollaiato in cima a un lampione lanciò una rosa rossa in direzione di Midnight Hawk. Lui l’afferrò al volo e senza battere ciglio la sbriciolò lentamente tra le dita.
-Provaci.-
disse soltanto. Una sola parola adamantina che non ammetteva replica, unita allo sguardo di una calma terrificante, che rendeva i suoi occhi due pozze oscure in cui brillavano riflessi dorati apparentemente calmi come le onde di un lago notturno.
Milord fece il terribile errore di guardare nelle profondità di quelle pupille feline, oltre l’ingannevole quiescenza delle iridi enigmatiche. Sbiancò, e il suo corpo fu percorso da un brivido incontrollabile. Harold esibì un sorriso pacato che risultò più spaventoso di qualsiasi minaccia e ordinò, con velenosa gentilezza:
-Cameriere, per me un bicchiere d’assenzio, succo di frutta per la mia mandante… voi signori cosa gradite?- chiese voltandosi verso gli altri quattro.
Prima che potessero rispondere però Dessran fece notare che l’idiota in smoking se l’era squagliata, sparendo non appena gli occhi rapaci si erano distolti da lui. Il Falco sbuffò:
-Se non fosse un avversario talmente insignificante, gli darei la caccia per questa scortesia.-
Giulia con una gocciolina sulla tempia cercò di ‘consolarlo’: -Credo che avrai presto modo di ottenere soddisfazione. La confusione ha attirato un altro gruppo di sgallettate cariogeniche!-
Infatti balzarono sulla scena cinque marmocchie caramellose che con l’immancabile ballettino spastico si presentarono come le Mew Mew; le accompagnava una specie di elfo nano con una lunga coda bionda e vestito tutto di blu che si presentò appunto come il Cavaliere blu (ma chi l’avrebbe mai detto… >.>).
Una venuzza pulsante sulla tempia e un tic incontrollabile al sopracciglio cominciarono a ballare in sincrono la tarantella sulla faccia di Miky, che, cercando di controllare nausea e crisi di nervi contemporaneamente, sussurrò all’amica:
-Giu, qui urge una disinfestazione RADICALE.-
-Allora temo di sapere cosa accadrà nei prossimi minuti; credo manderò la mia coscienza umanitaria a farsi un giretto, nel frattempo.-
-Grazie, sei un’amica.- poi la mora si rivolse ad Harold e sibilò, con ferocia: -Midnight: infierisci senza pietà.-
Il Falco la degnò appena di un’occhiata: -Ti risulta che io abbia mai mostrato pietà?-
-Era solo per chiarire! Non essere pignolo!-
-Già, dettagli…- fece Giulia da dietro, agitando la mano come a disinteressarsene.
Diamond e Zaffiro avevano requisito un paio di sdraio, un paio di bibite, e stavano regalmente preparandosi ad assistere allo spettacolo.
Dess aveva invece pop corn e cola…
Con nonchalance il Demone si avviò verso i nuovi arrivati, ma il tappetto blu gli sbarrò la strada brandendo una spada quasi più grossa di lui:
-Prima dovrai sconfiggere me! Non ti permetterò di toccare Mewichigo…- ma non riuscì neppure a terminare la sua solita ritrita tiritera che Harold sfoderò i suoi Sai e si mise in posizione di guardia, lasciando con un ghigno di scherno il primo attacco all’avversario.
Beh, almeno il mocciosetto blu ci provò: il suo primo fendente venne però bloccato immediatamente a mezz’aria dall’impugnatura a tridente di uno dei Sai, mentre con l’altro Harold affondò all’altezza dello stomaco.
Dessran sfece una smorfia di dolore per simpatia: -Ulcera *perforante* davvero, quella!-
-Bah, lo sanno anche i merli che non è importante quanto grosso ce l’hai, ma come lo usi…- fece Giulia -Lo spadone, pervertiti! Che andate a pensare?!- rintuzzò la bionda alle tre (no, quattro… o cinque?) paia di occhi vagamente stupefatti che le si erano posati addosso a quella battuta - poi quello scemo impugna la spada come se fosse una scopa! Potrei batterlo anche io… -_- -
Harold si stava intanto divertendo a far venire altri forellini allo scemo con uno spadone così grande (forse per compensare qualche altra carenza, pensò maligno Dess).
Miky gridò: -Non perdere tempo con quella piattola, occupati piuttosto delle bambinette ibride!-
Con una scrollata di spalle, Midnight Hawk estrasse il lungo pugnale, afferrò la coda di capelli del nemico e gliela passò attorno al collo, poi balzò sul lampione che era stato usato da Milord e glielo impiccò in cima.
Ridisceso, rivolse un sorriso cortese alle Mew Mew inorridite da tanta crudeltà:
-Preoccupate, MGM? Non abbiate paura, tra poco sarà tutto finito, per voi… *definitivamente*.-
Dess si grattò la nuca con la punta della coda da viverna: -MGM? Ma non erano le MM? O gli OGM?-
Giulia lo corresse: -MGM: mocciose geneticamente modificate. Una nuova specie di esperimento. Questo sì che dovrebbe essere perseguito eticamente come danno per l’umanità!-
Miky ghignò: -A lui interessano solo due categorie di persone PFC: Promettenti Feroci Carnefici oppure Prossimi Futuri Cadaveri. Nel loro caso, vale la seconda.- giudicò, vedendolo lanciare un’altra delle sue tecniche segrete:
-Nekron Pneuma!-
E le sgallettate vennero investite da una folata di vento oscuro; non era una tecnica immediatamente letale: uccide mooolto lentamente per soffocamento, avvelenando il sangue e i tessuti interni in modo che non possano più ricevere ossigeno. Harold amava giocare un po’ con le proprie prede, prima di ucciderle… il più crudelmente possibile: era uno dei passatempi preferiti di lui e Shinigami sperimentare sempre modi diversi per fare il loro lavoro; altrimenti, dopo millenni, tendeva a diventare troppo ripetitivo.
Infatti il Falco decise di utilizzare un’altra delle sue tecniche: la contaminazione demoniaca, ovvero il trasferimento di energia maligna in oggetti o esseri animati che aveva l’effetto di trasformarli in mostri sanguinari. Uno stormo di piccioni che sorvolò la zona in quel momento fu la sua cavia: il potere malefico del Demone degli Inferi li trasformò in creature simili ad avvoltoi mutanti da film dell’orrore, che si avventarono sulle agonizzanti ‘eroine’ cariogeniche. Midnight meditò se fosse il caso di smetterla di torturarle e lasciarle in pasto ai suoi nuovi ‘cuccioletti’… ma un attimo dopo però cambiò idea e con uno schiocco di dita le fece… SALTARE IN ARIA con tutta la Torre di Tokyo!!
-Dovranno scegliersi un’altra location.- commentò scrollando le spalle il Falco.
-Accidenti! Hai appena fatto saltare in aria il portale di comunicazione al 99,99% di tutti gli universi paralleli!- constatò Giulia.
Lo scontro però aveva avuto un attento, seppur invisibile, spettatore che pensò *Al diavolo quel fallito di Deep Blue!* Il kawaissimo alieno Kisshu, storico nemico delle MM, comparve con un sorriso a trecentosessanta denti e s’inginocchiò adorante davanti ad Harold: -Maestro! Prendetemi come allievo!-
Harold osservò attentamente quegli occhioni dorati e astuti, poi un sorrisetto d’approvazione si dipinse sui suoi lineamenti: -Hai del potenziale; ti prendo in prova.-
A quelle parole gli occhi di Miky persero le stelline comparse alla vista del bell’alieno dai capelli di scuro smeraldo e allibita protestò: -Niente da fare!! Siamo venute fino a qui per prenderlo con NOI! Non ti permetto di fregarcelo!!!- ruggì.
Senza fare una piega, Harold sentenziò: -Se il ragazzo diventa mio allievo, automaticamente parteciperà ai tuoi racconti, no?-
La mora rimase interdetta con una faccia da pesce lesso mentre le rotelline del suo cervello giravano assimilando il concetto… poi lentamente la sua espressione divenne sorridente e serafica: -Ma ceeeerto!! Fantastico, magnifico, perfetto! Approvo incondizionatamente! Tu che ne pensi, Giu?-
L’amica fissò la sua sorprendente trasformazione da Erinni inca**ata a cherubino peace&love con un enorme gocciolone sulla nuca: -Quando fai così mi preoccupi…- poi però rifletté su un particolare: in questo mondo non era comparso il loro Nemico, il Nano… NON il Cavaliere blu, ancora penzolante dal lampione, agonizzante con un palmo di lingua di fuori e la bavetta, ma quello Malefico! Beh, allora, dato che un certo Presidente americano considerava legale la guerra preventiva, perché non approfittarne? Così propose:
-Kisshu, come esame d’ingresso per diventare un Demone degli Inferi potresti andare a mettere a soqquadro la sede dell’emittente televisiva che ha mandato in onda l’abominevole sequela delle sconfitte che hai ingiustamente subito dalle ibride caramellose. Ecco qui l’indirizzo della Mediaset, divertiti... e fai del tuo PEGGIO!!!-
L’alieno, sorridendo maligno quanto il suo nuovo Maestro (impara in fretta, il ragazzo ^____^) prese l’indirizzo e si teletrasportò.
-Ci raggiungerà appena finito…- fece Harold.
-Bene, fanciulle, io vi lascio, torno dalla mia dolce demoniaca metà, anche se prima vorrei fare un po’ di shopping per portare qualche pensierino ad amici e superiori…-
-Divertiti, e abbronzati!- Giulia stampò un bacio (senza rossetto) sulla guancia del suo demone preferito -Sta tranquillo, chiamerò Siryana per proteggermi. Ha una sfiga in amore che rasenta la tragedia, ma è una maestra di spada e una capoccia dura… -
-Ok, alla prossima!!!- e con un sorrisone e la crema solare in mano, Dess se ne andò, andando a fare acquisti e poi diretto alla spiaggia tropicale.
-Siry la chiamerò una volta arrivate a Sephiro. Ora, andiamo a casa, e facciamoci una bella pizza con i nostri nobili ospiti ^__^ -sorrise a 360 denti Giulia.-
-Purché il tuo ragazzo non arrivi, e non ci trovi in così affascinante compagnia…- ghignò Michela a riguardo.
-Chi, mister non-sono-geloso-manco-se-lo-fai-apposta? Ci ho rinunciato…- sospirando, Giulia passò all’amica le carte coi sillogismi standard per tornare a casa.
-Non è come la reggia che abbiamo lasciato… ma per non avere le sgallettate con le cosce al vento tra i piedi, anche una topaia andrebbe bene!- commentò Zaffiro. Diamond stava inorridendo per le piccole dimensioni del bagno e l’assenza di servitori.
-Più avanti, potremo aiutarvi a cercare una sistemazione migliore. Comunque, la strega malefica deve aver ceduto al vostro fascino… oppure alle occhiate di Harold, perché ha addirittura abbassato il prezzo normale!- fece serafica Michela, aprendo una finestra e mostrando il panorama, una delle piazze della città, ben gremita di ragazzi e ragazze.
-Troverete un sacco di compagnia. Tutta la città brulica di ragazzi, con l’università e tutto il resto… gli unici adulti che vedrete saranno professori, bidelli, le vecchiette che affittano le case agli studenti, e i commessi dei negozi in cui gli studenti comprano libri, cibo, fotocopie e quant’altro serve a sopravvivere. L’alimentari è qui sotto, tra l’altro. -
Le due ragazze non erano sicure che i due principi potessero cavarsela da soli, ma Zaffiro, che dei due a Giulia era sempre parso quello con la capoccia più sulle spalle, assicurò che si sarebbero adattati in fretta. In fondo, se le quattro sorelle persecutrici erano diventate commesse in un negozio di cosmetici (solo nel cartone, nel manga schiattano una dopo l’altra… e nel manga, Zaffiro cerca di strangolare Bunny/Serenity, dopo che Diamond s’era preso una sbandata per lei e l’aveva rapita… de gustibus -_- n.d.Giulia)…
Sistemati i due principi, si presero le ordinazioni e si telefonò al fattorino del pronto pizza, che dopo venti minuti recapitò cinque pizze fumanti e gustose. Michela era infatti riuscita a convincere Harold ad assaggiarla, e il demone aveva preso, tanto per essere in tema con la sua natura, la “diavola lucifero”… al che, le due ragazze avevano spalancato gli occhi, ma prima che la bruna potesse dire o fare alcunché, la bionda le aveva tappato la bocca con un sorrisino sadico.
La “diavola lucifero” venne consegnata a parte, in una scatola di cartone doppio, e il fattorino portava una mascherina… è già questo dovrebbe bastare a capire che…
Quando il demone aprì la scatola, le esalazioni piccanti fecero lacrimare tutti, e Giulia, molto sensibile anche all’odore piccante, quasi svenne…
-Buona. Saporita.- commentò tranquillo Harold, mangiando una fetta di una pizza che conteneva pepe di cajenna nell’impasto in quantità quasi pari alla farina, ed era coperta dai peperoncini più piccanti esistenti, che in confronto quello che Homer Simpson mangiò alla fiera era acqua di rose.
La bionda lo guardò con gli occhi fuori delle orbite…
-Non mentire… ti sta andando a fuoco la bocca, non è vero?- riuscì infine a dire.
-Affatto. Ho semplicemente tarato le mie percezioni su scala diversa. Io avverto un piacevole piccantino…-
Scrollando la testa sull’assurdità dei demoni, Giulia attaccò la sua margherita doppia mozzarella. Miky ridacchiò: -Credo di avergli trasmesso il mio gusto per i cibi piccanti… ma io non riuscirei MAI ad arrivare a simili livelli!- e con un sorrisone a trentasei denti che fece rabbrividire la prosciutto e funghi nel suo piatto, s’avventò sulla sciagurata pizza, che ebbe vita breve.
  
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