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Autore: jarjar    17/07/2011    2 recensioni
Stefan ed Elena decidono di sposarsi, ma la ragazza dovrà fare i conti con i sentimenti e con l'attrazione che prova nei confronti di Damon che nel frattempo si dimostra pronto a tutto per conquistare la ragazza.
Non vi anticipo nulla, leggete e scoprite cosa succede, lasciando se volete anche una recensione!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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FIGHT FOR YOU


Il vecchio e il nuovo Damon
Era una serata tranquilla a Mistic Falls, Elena stava cercando di addormentarsi dopo una giornata difficile.

Non riusciva a svuotare la testa, continuava a rimuginare su tutte le sue preoccupazioni, ma questa volta il problema principale riguardava, guarda caso, i due bei fratelli Salvatore.

Poco tempo prima aveva sognato di essere davanti ad una cascata, con Damon; lui cercava di baciarla e lei invece di rifiutarlo, perché ovviamente già impegnata con Stefan, ricambiava e anche con una passione che non avrebbe mai messo in un bacio con il suo ragazzo. Lì per lì non aveva dato molto peso alla cosa, una volta sveglia e pronta ad affrontare la giornata aveva archiviato l'affare non pensandoci più, chi avrebbe mai potuto sapere che il sogno, anzi l'incubo, sarebbe tornato a tormentarla?

Aveva deciso di andare al letto presto quella sera, non sopportava più il dover mentire alla zia Jenna per ogni minima domanda che le faceva. Aveva detto di sentirsi poco bene e aveva annunciato alla sua famiglia, o a quello che ne restava, che sarebbe andata in camera.

Mentre la ragazza si girava e rigirava nel letto, non si accorse del tenebroso vampiro che stava entrando dalla finestra e che si apprestava a sedersi sul suo letto credendola addormentata.

Non appena Elena se ne accorse, pensò subito ad un malintenzionato, osservando però le sue intenzioni poteva benissimo essere Stefan che si premurava di controllare se andasse tutto bene. La giovane si girò per poter vedere in faccia il nuovo arrivato, si stupì molto di vedere al suo fianco l'unica persona che non si aspettava di trovare.

Ti ho detto milioni di volte che: numero uno questa non è casa tua e non puoi fare come vuoi, numero due che a tuo fratello è permesso guardarmi dormire perché è il mio fidanzato e tu non sei il mio ragazzo Damon!” ribadì alquanto alterata la padrona di casa.

Volevo vederti.” tipico del fratello “cattivo”, rispondere con una semplicità e tranquillità disarmanti davanti alle sue urla.

Questo non è un buon motivo per presentarti qui nel bel mezzo della notte e...” oh mio Dio, lei, Elena Gilbert, sempre sicura di sé e sfrontata non sapeva come rispondere a quel...quel...bah, non sapeva neppure come definirlo.

E cosa Elena?” ecco, anche questo doveva aspettarselo, l'avrebbe punzecchiata a vita per quel suo accenno di debolezza.

Senti, Damon Salvatore, non hai diritto né motivo di essere qui; perciò ti pregherei ti andartene a dormire o a rimorchiare qualche bella ragazza da importunare.” Ecco, ora si che si riconosceva.

Sai che nessuna sarà mai come te.”

Damon...”

Ti prego, voglio solo guardarti dormire, non ti disturberò, né cercherò di saltarti addosso, hai la mia parola.” Perché doveva fare così, Damon, la persona con più autostima che conoscesse, mostrava sempre la sua parte debole quando era con lei e ovviamente Elena, che nonostante tutto gli voleva bene, solo bene, non riusciva a resistere se era lui stesso a far crollare le proprie barriere per permettere alla ragazza di leggergli dentro.

Non puoi restare, lo sai.” In ogni caso non poteva cedere, non doveva.

Va bene, come vuoi principessa. Voglio solo che guardi dentro te stessa e rispondi ad una domanda: ami Stefan?”

Damon ne abbiamo già parlato, non ti amo, io e tuo fratello ci apparteniamo, per sempre.”

Stai mentendo, non a me ma a te stessa e sai che è così.”

Oh ma guarda un po' abbiamo l'esperto di relazioni umane! Hai per caso frequentato un corso di psicologia?”

Tu non sei felice con lui Elena, te lo leggo negli occhi.”

Però, tu come faresti a saperlo?” A questo punto della conversazione Damon stava camminando su e giù per la camera, senza ovviamente mancare di guardarla negli occhi mentre parlava, mentre lei era seduta sul letto, le coperte ormai in terra.

Se davvero fossi serena ti saresti addormentata prima e non mi avresti neanche notato entrare.” Non faceva una piega, ma Elena non poteva dargliela vinta.

Non hai pensato che sono un pochino preoccupata per la mia famiglia, per i miei amici i quali vivono circondati da vampiri e licantropi che potrebbero benissimo sbranarli da un momento all'altro?”

Sei attratta da me, è una semplice constatazione.”

Vuoi smetterla? Senti se sei venuto qui con lo scopo di farmi arrabbiare ci stai riuscendo alla grande. Perché non ti comporti da persona matura e non cerchi di assomigliare un po' più a Stefan?” Solo dopo aver finito la frase Elena si rese conto delle stupidaggini che aveva appena pronunciato, aveva offeso Damon e, chissà per quale motivo, era arrabbiata con sé stessa più per averlo ferito in un momento in cui lui si stava aprendo completamente che per altro.

Io cambierei per te Elena, lo sto già facendo ma tu non te ne rendo conto! Sono stanco di fare progressi inutilmente se quello che vuoi è che io sia una copia “sputata” di Stefan. Sai che ti dico? Se sei così sicura di amarlo sposatelo, ma non venite a cercarmi per farmi fare da testimone. Ora sono stufo di aprirmi con te e capire che tu neppure te ne accorgi, prima che esca da quella finestra e non rientri più dimmi una cosa, solo una: cosa provi per me?”

Non posso Damon, mi dispiace, è una cosa che non riesco ad ammettere neppure con me stessa ma forse va bene così o il distacco fra di voi diverrebbe ancora più nitido. Ti prego perdonami se puoi.

Non provo quello che provo per Stefan.” Elena cercò di pronunciare quelle parole con più freddezza possibile, sapeva che se non l'avrebbe fatto, Damon, non avrebbe mai desistito.

Capisco. Non aspettarti che continuerò ad essere gentile e che mi tratterrò. D'ora in poi tornerà il vero Damon, quello che hai conosciuto lo scorso anno.”

Quello non è il vero Damon e tu lo sai, questo è il vero Damon stavolta sei tu che menti a te stesso.” Cercò di farlo ragionare la giovane.

Non ti aspetterò più, Elena. Io non ti devo nulla, ricordatelo.”

Fu così che, dopo aver pronunciato le parole più dolorose, il vampiro si dileguò nella notte.

***

Damon mise in moto la sua Ferrari nuova di zecca e partì alla massima velocità. In strada non c'era nessuno e non gli importava di fare un incidente, in quel momento la cosa che voleva di più era che qualcuno gli conficcasse un paletto nel cuore, per farla finita.

Si era già sentito così in vita sua, ma con Katherine era diverso: non gli aveva mai nascosto i suoi sentimenti nei confronti del fratello, comunque era ben chiaro che amasse entrambi, o almeno il vampiro maggiore ne era sempre stato convinto fino ad alcuni mesi prima, quando le sue certezze erano crollate come un castello di sabbia.

L'ultima sicurezza che gli era rimasta era che, in momenti come quello, il vecchio Damon sarebbe andato in un bordello a bere e a spassarsela con ragazze bellissime.

Non poteva neanche più restare a Mistic Falls, non per quella notte.

Allo svincolo autostradale imboccò la strada che lo avrebbe portato in un altro paesino della contea: Sundland, dove era già stato parecchie volte.

Fu così che parcheggiò il suo gioiellino ed entrò nel bar più squallido che avesse trovato.

Cosa desidera?” Gli chiese il barista, un tipo calvo sulla sessantina di nome Frank.

Roba forte.” Damon non aveva dubbi.

A che bevi ragazzo?” Gli chiese il tipo dopo avergli servito della Vodka di seconda mano.

Per dimenticare e per ricominciare.” Rispose Damon con un sorriso furbetto.

Si dileguò e passò dall'altro lato del bancone, dove serviva una ragazza: Samantha, c'era scritto sul cartellino. Non era brutta, anzi: massimo ventun anni, capelli rossi e ricci, abbastanza formosa e vestita bene sotto il grembiule da lavoro. Non il massimo che il maggiore dei Salvatore avesse mai avuto, ma neanche da buttare.

Ehi.” Fece il bel vampiro.

Ciao. Di tipi come te non se ne vedono da queste parti sai?! Solo sopra i quaranta di solito.”

Ti aspetto fuori, sono quello con una bella macchina.” Le disse uno sfrontato Damon.

Va bene, dove mi porti?”

Ovunque e da nessuna parte, piccola.” Con quest'ultima frase ad effetto, il ragazzo uscì e si appoggiò alla sua Ferrari.

Addio stupido Damon innamorato e gentile. Ben tornato caro vecchio Damon menefreghista e stronzo.

Samantha non si fece attendere allungo, salì con lui sull'auto e sfrecciarono insieme a 300 chilometri orari verso una destinazione indefinita.

  
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