:-Generale di
Brigata Maximilian Mustang a rapporto, da oggi
in poi sarò il vostro nuovo compagno di squadra- E fu
così che iniziò l’inferno
per il Colonnello Roy Mustang.
:-Cosa ci fai tu qui?- Chiese Roy con tono arrabbiato
:-Lo conosce Colonnello?- Chiese prontamente Hawkeye
:-Perché ha il suo stesso cognome Colonnello?- Segui Fury
:-Ed è identico a lei signore- Aggiunse Falman
:-Ovvio che lo conosco! Questo è mio fratello minore. Max
Cosa ci fai qui?-
Fece un passo avanti con foga
:-Porta rispetto per un tuo superiore Mustang- Lo guardò
storto Grand, e solo
allora Roy Mustang si rese conto delle parole pronunciate poco fa dal
fratello:
“Generale di Brigata Maximilian Mustang…”
:-Come osi, arruolarti, poi venire qui e in fine raggiungere persino un
rango
più in alto del mio?- Ormai la vena sulla fronte del
Colonnello era evidente.
:-Ripeto Mustang…- Non riuscì a terminare la frase
:-Non si preoccupi Generale, non ho bisogno della sua protezione,
grazie, posso
cavarmela da solo ora. Mi scusi per esserle stato di disturbo- Lo
interruppe Il
nuovo arrivato
:-In tal caso, io vado. Arrivederci Mustang- Guardò con uno
sguardo beffardo il
più grande dei due fratelli, prima di uscire
:-Sporco lecchino- gli sputò in faccia parole dure
:-E di Grazia fratellone perché sarei uno sporco lecchino?-
Il Mustang minore
si rivolse al maggiore
:-Osi pure chiederlo? Mi scusi per
esserle stato di disturbo- Gli fece eco, utilizzando la
stessa tonalità
vocale
:-Come al solito parli sempre a sproposito Roy, questa si chiama
educazione,
ripeti con me Mustang E-DU-CA-ZIO-NE, quello che probabilmente tu non
conosci.
E giusto per levarti ogni dubbio mi ero perso, sarei dovuto arrivare
qui da
solo, peccato però che essendo in un luogo nuovo, non sapevo
nemmeno dov’era il
tuo ufficio, quindi ho richiesto una lista dei soldati di alto rango,
che
probabilmente sarà arrivata a te, in oltre se ancora non mi
credi puoi chiedere
alla signorina qui presente- Indicò La bionda
–Tenente Hawkeye giusto?- Chiese
poi a lei
:-Si Signore! Io sono il tenente Riza Hawkeye, piacere di conoscerla-
Ovviamente Riza Hawkeye era sempre ligia alle regole e al rispetto dei
superiori
:-Cosa fai Hawkeye ora fraternizzi col nemico?- Roy si rivolse al
Tenente –e
comunque cosa centra il mio Tenente in questa storia?-
:-Semplice fratellone, sono andati a sbatterci mentre usciva da una
stanza e
l’ho aiutata a raccogliere i fogli che le avevo
accidentalmente fatto cadere-
Rispose
:-Ah quindi era lei Signore?- Chiese il Tenente
:-Si, scusami per prima, non guardavo dove andavo- Disse cambiando tono
e
utilizzando uno più normale e non altezzoso
:-Che fai ci provi con il mio Tenente ora?- Roy Mustang stava davvero
iniziando
a dire cose senza senso
:-Fratello a te il lavoro da alla testa- Notò Maximilian
:-Cosa ne vuoi sapere tu? Sta zitto!- Lo sfidò il Colonnello
con uno sguardo di
superiorità
:-Come scusa? Non ho sentito bene? Sai credo di aver sentito un
moscerino che
mi sfidava- Ormai era guerra, e mentre i due si lanciavano sguardi
elettrici
tutti gli altri indietreggiavano per paura, tutti tranne Hawkeye
:-A Chi hai chiamato moscerino? Tu sei solo la mia copia imperfetta, e
ora ti
darò quello che meriti- E Roy mustang era davvero arrabbiato
ora, le sue mani
corsero alle tasche dove teneva i guanti, ma una volta lì le
mani toccarono
solo il tessuto della divisa –Ma Cosa!-
:-Cercavo forse qualcosa Roy?- Disse con aria annoiata Maximilian
mostrano i
guanti che penzolavano a pochi centimetri dal volto del Colonnello,
tenuto fra
l’indice e il pollice del Mustang minore
:-Sporco imbroglione!- Li prese sgarbatamente
:-Non sono un imbroglione Roy, sono solo più veloce di te-
Disse sempre con
tono annoiato
:-Basta voi!- Urlò una voce prima che Roy potesse ribattere
–Abbiamo tanto
lavoro da fare, lei signore- indicando Roy –Ha ancora tante
pratiche da
firmare, e immagino che suo fratello voglia visitare la base- Ormai il
tenente
Hawkeye aveva preso le cose in pugno
:-Si grazie mi farebbe piacere in effetti- Rispose Maximilian con un aria pensosa
:-perfetto!- Esclamò Hawkeye –Chi si offre di
accompagnarlo?- Chiese ai suoi
compagni, che indietreggiarono impauriti –fifoni-
sussurrò il Tenente –Vado io
allora, e lei Colonnello Lavori-
:-Ma Tenente lei non…- Cercò di protestare
:-Non voglio sapere nessun “ma” ora fili- La furia
di Hawkeye si stava
scatenando
Fu così che il Tenente Hawkeye e il Generale Mustang si
diressero fuori dallo
studio con un sottofondo di lamenti provenienti dal Colonnello Mustang.
:-Ma è sempre così?- Chiese
all’improvviso Maximilin
:-In che senso, scusi?- disse perplessa Riza
:-Nel senso che: mio fratello fa casini e lei deve risolverli- Rispose
:-Purtroppo devo assentire- Abbassò le spalle sconsolata
:-Non deve essere facile stare dietro a mio fratello- Ridacchio il
minore
:-Non si immagina quanto- Annui –Quello è lo
studio del Generale Grumman, vuole
che glielo presenti?- indicò lo studio
all’improvviso
:-No grazie già ho incontrato il Genarale- disse
–E si figuri ora che deve
badare a due Mustang- continuò poi il discorso
:-Non credo lei sia così indisciplinato come suo fratello-
Volle precisare il
tenente
:-Anche se non lo sono, ciò non vuol dire che nasceranno
delle dispute fra me e
mio fratello, ha assistito a una delle più leggere proprio
prima-
:-Vorrà dire
che userò i miei metodi-
Fece riferimento alla pistola
:-Una donna che ha sempre un colpo in canna vedo, mi domando come sia
il suo
carattere fuori dall’uniforme Tenente-
:-Generale Mustang…-
:-Max prego- La corresse soridendo
:-Generale Maximilian Mustang- fu più tenace lei
–Ci sta per caso provando con
me?-
:-E chi può saperlo Tenente- Disse con un sorriso sghembo
superandola e
facendole nascere uno sguardo sconvolto sul volto
:-Generale, questo tipo di rapporto non è permesso-
:-Ligia al dovere come l’hanno descritta, Tenente- Si
fermò a sorriderla –Non
si preoccupi Tenente, scherzavo, lei è una bella donna,
molto bella, ma non ci
stavo provando con lei, si tranquillizzi- fece un occhialino e
continuò a
camminare, per poi aggiungere –per ora- facendo rimanere
ancora più sconvolta
Riza
:”E’ proprio identico al fratello…
” pensò Riza mentre il suo sguardo scendeva
verso il fondoschiena del giovane di fronte a lei, per poi comprendere
quello a
cui stava pensando “Riza Hawkeye a cosa diamine stai
pensando? Riprenditi! E’
un tuo superiore!” Agitò la testa per far andare
via quei pensieri sconci e
continuò con il Generale il giro turistico della base.
Una volta finito era ora di pranzo, quindi Il tenente Hawkeye lo
accompagnò
nella sala mensa
:-Qui è dove i soldati mangiano- Disse aprendo la porta e
mostrando al compagno
la stanza
:-Pranza con me Tenente?- Si diresse verso un tavolo libero, il Tenente
non
rispose ma si limitò a seguirlo come faceva con il suo
protetto, per questo
passarono inosservati.
:-Allora Tenente, come passa il tempo quando non è fra
queste mura e non deve
fare da balia a mio fratello?- Chiese una volta che avevano preso dei
vassoi
con del cibo e si furono seduti
:-Faccio la spesa o bado a Black Hayate- Rispose lei mettendosi un
pezzetto di
pane in bocca
:-Black Hayate?-
:-Il mio cane- Disse ingogliando
:-Le piacciono gli animali Tenente?- Chiese sorridendo mentre intingeva
il
cucchiaio nel brodo
:-Un poco, più che altro sono stata costretta a prenderlo,
non abbiamo trovato
nessuno di adatto come padrone, quindi- Lasciò la frase metà
:-Capisco!- Disse mettendo un cucchiaio di Brodo in bocca
:-Lei ha coraggio signore-
:-Per cosa?- Mando giù lui
:-Per provare quella roba, nessuno lo fa qui- Disse guardandolo curiosa
:-Si lo avevo immaginato, per questo ho preso le mie precauzioni- Fece
l’occhiolino e cacciando fuori la lingua per intero,
mostrò un piccolo cerchio
alchemico inciso nella lingua –Diciamo che con questo posso
cambiare il sapere
di ciò che mangio-
:-Quindi anche lei è un alchimista- Fece sorpresa
:-Si!- Disse sorridendo –Ma acqua in bocca- Fece di nuovo
l’occhiolino e le
guance del Tenente presero a colorarsi di una leggera
tonalità rossa
:-Come vuole signore- Disse abbassando la testa sul cibo
:- Mi dica Tenente!- Ruppe il silenzio –E’ Libera
stasera?- Chiese dolcemente
Maximilian
:-Generale, le ho già detto che questo tipo di rapporti non
sono ammessi
nell’esercito- Fu la dura risposta di lei
:-Ma io non intendevo invitarla ad un appuntamento- la
guardò con aria
innocente –o almeno non ad un appuntamento romantico, volevo
solo conoscerla
meglio, come amica, se devo lavorare qui, tanto vale che mi faccia
degli amici
no?- Sorrise poi
:-Bhe!- L’aveva spiazzata –In questo caso credo di
essere libera oggi dalle 7
in poi- Rispose ancora un po’ stupita
:-Perfetto, allora passo a prenderla alle 7 e mezza- Disse lui prima di
alzarsi
e riporre il vassoio nella pila di vassoi sporchi, per poi tornare
verso la
donna –Io ho un appuntamento con il generale Grumman, credo
che sarò in ufficio
fra non molto, non si preoccupi farò presto e
sarò già pronto a lavorare- Disse
lui facendo il saluto militare per poi allontanarsi.
:-Eccomi
signore sono arrivato- Fece una voce entrando nella
stanza e richiudendosi la porta alle spalle
:-Ed eccolo qui il nuovo giovane prodigio di questa base, Come sta
Generale
Mustang- Fece sorridente Grumman
:-Bene signore, grazie- Rispose di rimando l’altro
:-Quindi deduco che tu abbia iniziato a integrarti nel gruppo del
Colonnello-
:-Si signore-
:-E ne deduco anche le risse tra fratelli sono già iniziate-
:-Si Signore- trattenne una risata nel rispondere
:-E sentiamo con chi hai iniziato a legare Generale?-
:-Con sua nipote signore-
:- Come fai a sapere che Riza è mia nipote?- Era sorpreso,
davvero sorpreso
:-Ho fatto delle ricerche signore-
:-Sei furbo ragazzo, più di quanto immaginassi-
:-Lo prendo come un complimento Signore-
:-E quindi non hai iniziato a legare con nessun altro?-
:- No signore, sembra che abbiano, una specie di timore nei miei
confronti,
chissà perché?- Sorrise sghembo
all’ultima parte della frase
:-Già chissà- Assentì Grumman -Comunque
non ti ho chiamato qui solo per chiedere dei tuoi rapporti col gruppo-
:-Lo immaginavo signore- Divenne serio
:-Ti tengo d’occhio Mustang, nemmeno io sono stupido, fai
attenzione a quello che
combini, qui sei sotto la mia giurisdizione, non del Comandante
Supremo,
ricordatelo!- Lo fissò con il suo sguardo indagatore
:-Me lo ricorderò signore!- Asserì il giovane
:-Bene Mustang, puoi andare- Lo congedò
:-Si Signore!- Fece il Saluto militare e dopo uscì dalla
stanza
:-Anche io la tengo d’occhio Generale Grumman, e non immagina
nemmeno quanto-
Disse fra se e se a bassa voce quando fu ormai fuori dalla stanza.
:-Non mi va
giù, Assolutamente!- Ormai il Colonnello Roy
Mustang stava dando in escandescenza da un paio di ore buone
:-Signore la prego, si calmi!- Cercò di calmarlo Falman
:-Stare calmo? Mi stai dicendo di stare calmo?- Era proprio furioso
–Con… con…
quello?- Disse indicando la porta
:-Colonnello se non si calma finirà per distruggere
qualcosa, e poi pensi al
lato positivo- Cercò di intervenire Havoc
:-Lato positivo? E sentiamo quale sarebbe questo lato positivo?- Non
voleva
proprio saperne di calmarsi
:-Bhe signore, è semplice, nonostante suo fratello
è di rango maggiore al suo,
comunque fa parte di questa squadra, che è sotto il suo
comando, quindi anche
suo fratello è sotto il suo comando- Si pose le mani davanti
il volto per
ripararsi da un eventuale sfuriata, che non avvenne
:-Hai ragione Havoc, è sotto il mio comando- Ormai il suo
sorriso era davvero
qualcosa di più spaventoso della sua ira, e proprio in quel
momento entrò il
soggetto della discussione nella stanza
:-Ma guarda la principessina è tornata- Lo
punzecchiò Roy ormai sicuro della
sua posizione, non ricevette alcuna risposta, anzi Maximilian lo
ignorò
categoricamente per dirigersi verso il Tenente Hawkeye
:-Cosa c’è il gatto ti ha mangiato la lingua?-
Continuò imperterrito
:-Senti fratello evito di risponderti, perché altrimenti
dovrei iniziare a
usare come bersaglio il tuo bel visino, e sai, ho una buona mira- Si
girò verso
di lui usando un espressione e un tono vocale glaciali
:-Tsk, tu sare…- Non riuscì a finire la frase che
si ritrovò una pallottola a
tutta velocità passargli a pochi centimetri dal volto, e non
proveniva dalla
pistola del fratello
:-Grazie Tenente- si rivolse alla donna con un caldo sorriso
:-Di nulla Maggiore, non c’è la facevo
più a sopportare i suoi vaneggiamenti-
Fu l’altrettanto calda risposta che ricevette.
Ovviamente il modo di comportarsi dei due stupì molto tutto
il resto del gruppo
che da impaurito divenne curioso nei confronti del giovane, ovviamente
tutti
tranne Mustang, che divenne un misto tra rabbia, odio e un altro
sentimento
ancora non meglio identificato, ma che gli diceva che se non avrebbe
fatto
allontanare quell’essere dal suo Tenente, l’avrebbe
persa irrimediabilmente,
però non osò proferire parola, per paura che un
altro colpo di pistola parta
dalla fidata “Amica” al fianco del suo Tenente.
Arrivò presto l’ora di uscire da lavoro e tutti si
stavano aggiustando le ultime
cose per uscire
:-Ah Tenente!-esclamò all’improvviso Max
:-Mi dica Generale- Si girò verso l’uomo
:-L’accompagno a casa- Si ofrì gentile
:-Non è necessario signore- Rispose imbarazzata
:-Certo che lo è, in oltre non so dove devo venirla a
prendere stasera quindi
accompagnandola saprò anche dove abita- Aggiunse candido
:-Se proprio insiste- rossa tornò a rassettare
Ovviamente la discussione non passò inosservata ma la
maggior parte del gruppo
preferì non esternare i propri pensieri, tutti tranne Mustang
:-Non ho capito bene, voi due questa sera uscite?- Piccata fu
l’intromissione
di Roy
:-Si! Qualche problema fratello?- Fu la risposta altezzosa di Max
:-Certo che ho qualche problema, non puoi uscire col mio tenente!-
:-E chi lo dice questo? Io ho ricevuto il permesso dal Tenente di
invitarla a
cena fuori- il suo tono era quello di una persona che ne sa una
più del diavolo
:-E lei Tenente! Mi stupisco di lei, non era lei quella che non
ammetteva i
rapporti fra colleghi?- Si rivolse al Tenente anziché dar
corda al fratello
:-Ma veramente Colonnello è solo un uscita fra amici, per
conoscerci meglio- Fu
la risposta spiazzata della donna
:-Cosa?- era sorpreso Roy –Allora non ti
dispiacerà se vengo anche io fratello
no?- Sicuro di averlo messo nell’angolo, solo che non aveva
fatto i conti con
la cattiveria del fratello
:-Non hai sentito il Tenente fratello?- Chiese divertito
–“per conoscerci
meglio”- gli fece eco –Credo di conoscerti
abbastanza bene, e il tenente lavora
con te da anni, quindi tu sei pressoché inutile- questa
risposta era alquanto
acida
:-Cosa? Come ti permetti- si stava infuriando –Allora porta
con te…- Indicò il
resto della stanza che però era vuota, infatti gli altri
membri del gruppo
vedendo la futura sfuriata se l’erano data a gambe, quindi al
Colonnello
Mustang non restava
che accettare la
sconfitta con la testa bassa e la coda fra le gambe, causando un
sorriso di vittoria
sulle labbra del fratello, che uscì dalla sala aspettando il
Tenente.
:-Non si preoccupi signore, suo fratello ha solo intenzione di
conoscerci uno
alla volta, per questo non l’ha voluta con noi, si
tranquillizzi non è un
appuntamento galante, sa bene che non lo avrei permesso altrimenti- Il
tenente
cercò di rassicurare il Colonnello, anche se non ne sapeva
il motivo
:-Certo, non si preoccupi Tenente, vada pure, e si diverta- Disse il
colonnello
accompagnando la frase con un sospiro.
:-Grazie Signore- Fece Riza con il saluto militare, per poi uscire.
Tutto questo ovviamente era stato udito da Max fuori la porta che aveva
in viso
un sorriso triste
:-Quanto sei stupido fratello- Disse a bassa voce, prima che il Tenente
Hawkeye
aprisse quella porta e iniziasse a camminare con il suo superiore.
:-Non è stato un po’ troppo cattivo signore?-
Chiese Riza a Max una volta
usciti fuori dallo studio
:-Si, lo ammetto ho esagerato un po’, ma non volevo rovinare
la serata, in
oltre i miei piani di amicizia, partono da incontri singoli, con lei
è stato
facile, con gli altri, come vede, dovrò sforzarmi di
più, almeno sono riuscito
a fargli passare quell’insulsa paura nei miei confronti-
Disse con un sorriso
sincero sulle labbra
:-Generale si ricordi che è solo un uscita fra amici, se
così ci possiamo
definire, dato che ci conosciamo da qualche ora- Precisò
Hawkeye, non voleva
far cadere in errore il suo superiore –E comunque credo che
il Colonnello non
voleva rovinare la serata- Difese il suo protetto –E in
oltre, come fa a
saperlo? Del fatto di avergli fatto perdere la paura intendo-
:-Non si preoccupi Tenente- disse lui prima di scoppiare a ridere
–Mi farò
perdonare vedrà, ho già un piano in mente- Fece
l’occhiolino alla bionda al suo
fianco –E poi non ha visto le loro facce quando ha sparato a
mio fratello? E
quando gli ho chiesto di riaccompagnarla a casa- Si diciamo che, se la
cosa non
le dispiace, userò lei come trampolino da lancio per gli
altri, vedendo che non
sono un pericolo si tranquillizzeranno- Espose con aria pensosa
:-Ma si figuri, mi fa piacere che voglia stringere amicizia con
così tanto
entusiasmo col resto del gruppo, solo che, a mio parere, dovrebbe
riappacificare anche i rapporti con suo fratello- Ovviamente il Tenente
Hawkeye
trovò il modo per difendere a spada tratta il suo protetto
:-Grazie Tenente, e comunque è mio fratello che mi attacca
sempre per primo-
Volle precisare con il tono di un bimbo viziato
:-Ma anche lei gli da spago- Incalzò
:-Anche questo è vero- Ammise. Dopo questa affermazione
passarono parecchi
minuti di silenzio, dove entrambi i graduati erano immersi nei loro
pensieri,
percorsero così tutto il tratto dall’ufficio alla
macchina del Generale, e
arrivati a quest’ultima, prima di aprire la macchina con il
telecomando a
distanza, il Generale Mustang disse una cosa che avrebbe sconvolto il
Tenente
Hawkeye per molto tempo ancora
:-Sa Tenente?- Iniziò
:-Mi dica Generale-Lo invogliò a proseguire
:-Lei sarebbe la donna perfetta per mio fratello- Buttò
lì prima di entrare in
macchina, facendo rimanere un espressione shockata sul volto del
Tenente.
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Chiedo immensamente scusa per il ritardo colossale, ma vedete, diciamo che il capitolo è pronto da settimene, ma volevo correggerlo prima ^^ ma fattori esterni ed interni non me lo hanno permesso, quindi eccomin qui a postarlo ora, CHIEDO PERDONO >.<